Per domande o commenti scrivere a:


info@concertodautunno.it
mariomainino@gmail.com

 

www.concertodautunno.it
sito per i musicisti e gli amanti della musica classica, dell'opera lirica e del teatro a cura
di
Mario Mainino da Vigevano
"nulla esprime la bellezza e i sentimenti come l'Opera"

concertodautunno locandine


Associazione Culturale La Cappella Musicale

Milano Arte Musica
II edizione 2008

Per informazioni:
Associazione Culturale La Cappella Musicale
Via Vincenzo Bellini 2, 20122 Milano
Tel / fax 02.76317176
e-mail lacappellamusicale@libero.it
sito www.lacappellamusicale.com 

Milano Arte Musica è la nuova rassegna musicale organizzata dall’Associazione Culturale La Cappella Musicale e dal Comune di Milano, Assessorato alla Cultura e Assessorato al Turismo, Marketing Territoriale, Identità, con il sostegno della Banca Popolare di Milano, che offre all’estate milanese 10 appuntamenti concertistici in 6 diverse sedi, alcune delle quali poco conosciute dal pubblico, inseriti nell’iniziativa “la bella Estate di Milano” del Comune di Milano.



Biglietti
posto unico 10 Euro (il concerto del 2 settembre è ad ingresso libero)
Sul posto, 40 minuti prima di ogni concerto, secondo disponibilità
Prevendite (diritto di prevendita Euro 1,80):
Circuito Vivaticket www.vivaticket.it 
Call Center 899 666 805 (da lunedì a venerdì 8 - 20, sabato 8 - 13, dall’estero +39.0445.230313) servizio a pagamento
punti vendita Vivaticket
FNAC
Via Torino angolo Via della Palla 2 - Milano tel 02.869541 - orario: da lunedì a sabato 9.30-20.00, domenica 10.00-20.00
Ticket And Travel presso Mondatori Shop (ex Messaggerie Musicali)
Corso Vittorio Emanuele - Milano tel 02 795502 - orario: lunedì e sabato 13.00-19.00, da martedì a venerdì 10.00-19.00

Programma ..

Martedì 29 luglio 2008 ore 21
Chiesa di San Bernardino alle Monachevia Lanzone 13, Milano
Tastiere a confronto: Il Clavicembalo
Musiche di Forqueray, Kerll, Fischer, Bach
Gustav Leonhardt, clavicembalo
Recital per l’ottantesimo compleanno

programma:

PROGRAMMA: Johann Kaspar Kerll Toccata di durezze e ligature (1627-1693) Canzona Jean-Henri Anglebert Suite in sol maggiore (1689) (1629-1691) Prélude, Allemande, Courante, Sarabande, Gigue, Gaillarde (lentement), Chaconne Johann Caspar Ferdinand Fischer Chaconne in la minore (1670ca-1746) Chaconne in sol maggiore Johann Pachelbel Due fughe (1653-1706) Georg Böhm Chaconne in sol maggiore (1661-1733) Johann Sebastian Bach “O Gott du frommer Gott”, con partite, BWV 767 (1707?) (1685-1750) Antoine Forqueray La Laborde (1671-1745) La Forqueray La Cottin La Bellemont La Portugaise La Couperin

Mercoledì 30 luglio 2008 ore 21
Chiesa di Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa via Montegani angolo via Neera, Milano
Tastiere a confronto: L'Organo
Musiche di Sweelinck, Pachelbel, Buxtehude, Bach
Gustav Leonhardt, organo
Recital per l’ottantesimo compleanno

PROGRAMMA: Jan Pieterszoon Sweelinck Praeludium (1562-1621) Toccata 31 Heinrich Scheidemann Praeludium in re minore, 1637 (1595ca-1663) Anon.olandese Windeken Anon.olandese Dafne Johann Jakob Froberger Recercar 5 (1616-1667) Toccata all’Elevatione 6 Canzona 2 Johann Caspar Ferdinand Fischer Chaconne in fa maggiore (1670ca-1746) Johann Pachelbel Aria Sebaldina, con partite (1699) (1653-1706) Dietrich Buxtehude “Rofilis” (Lully) BuxWV 248 (1637-1707) Johann Sebastian Bach “Liebster Jesu wir sind hier” BWV 731 (1685-1750) “Wer nur den lieben Gott lässt walten” J.Pachelbel Toccata 14

Recital per l’ottantesimo compleanno

La II edizione di Milano Arte Musica
L’Associazione Culturale La Cappella Musicale e il Comune di Milano, Assessorato alla Cultura e Assessorato al Turismo, Marketing Territoriale, Identità, con il sostegno della Banca Popolare di Milano presentano la II edizione del ciclo Milano Arte Musica - Il viaggio di Orfeo, 10 appuntamenti concertistici in 6 diverse sedi milanesi, alcune delle quali poco conosciute dal pubblico, inseriti nell’iniziativa “la bella Estate di Milano” del Comune di Milano.
Dopo il successo oltre ogni previsione della prima edizione di questa nuova importante iniziativa di musica antica, l’edizione 2008 parte con due concerti che vedono protagonista un artista ormai leggendario nel panorama mondiale della musica, Gustav Leonhardt.Nei due recital di martedì 29 e mercoledì 30 luglio il M° Leonhardt, quest’anno ottantenne, si esibirà rispettivamente al clavicembalo e all’organo, in due programmi che compendiano l’evoluzione di due secoli di tradizione cembalo-organistica delle diverse scuole europee.
Il concerto inaugurale, martedì 29 luglio alle ore 21, si terrà nella preziosa sede della chiesa di San Bernardino alle Monache (via Lanzone 13).In questa occasione la città di Milano ringrazierà il M° Leonhardt per i tanti concerti offerti al pubblico milanese nel corso della sua lunga carriera, attraverso un’onorificenza concessa dal Sindaco.
Il “viaggio di Orfeo” parte quest’anno dall’esplorazione del mondo delle tastiere storiche: Gustav Leonhardt ci guida attraverso le pagine dei più importanti clavicembalisti del Sei-settecento.Toccate, Canzoni, fughe partite e, soprattutto, danze, sono le forme musicali più frequentate dai compositori barocchi: se in Kerll, e Pachelbel ritroviamo i tratti caratteristici della scuola tedesca centro-meridionale aperta alle influenze italiane, le composizioni di Anglebert e Forqueray ci portano all’interno della raffinata tradizione clavicembalistica francese nella quale le forme di danza sono portate al massimo livello di grazia ed espressività.L’influenza francese appare anche nelle Ciaccone di Fischer e di Böhm, mentre le Partite di Bach ci riconducono all’interno della solida tradizione cembalo-organistica della scuola tedesca: ogni variazione è strettamente legata al testo del corale e, seguendo i dettami della “musica poetica”, ne esprime gli affetti.
Passando mercoledì 30 luglio al nuovo organo Mascioni della chiesa di Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa, l’indiscussa competenza e consolidata familiarità di Gustav Leonhardt con tutte le tastiere storiche ci porta nel mondo della musica organistica: questa volta un viaggio dal nord al sud dell’Europa, partendo dalla scuola olandese che ha in Sweelinck il maestro indiscusso dell’arte organistica tardo rinascimentale e che esercitò una forte influenza sugli organisti della Germania settentrionale, da Scheidemann fino a Buxtehude.Preludi e toccate dei compositori del nord ci ricordano come l’improvvisazione fosse il modo consueto di suonare il re degli strumenti.
Con Froberger e Fischer ci spostiamo nella Germania meridionale nella quale Froberger contribuì in modo rilevante a diffondere gli stilemi musicali appresi alla scuola di Girolamo Frescobaldi.
Anche Pachelbel è sensibile allo stile italiano: nelle arie dell’Hexachordum Apollinis ritroviamo non pochi riferimenti sia alla tradizione dell’aria con variazioni coltivata tra gli altri da Pasquini, sia alla bilanciata costruzione armonica della sonata corelliana.
Non potevano mancare infine due pagine di Johann Sebastian Bach, che ha fuso e portato a perfezione le eredità musicali del nord e del sud Europa.
Entrambi i concerti saranno preceduti da una breve introduzione, in italiano ed in inglese, nella quale lo storico dell’arte Anthony Majanlahti illustrerà al pubblico le caratteristiche artistiche di ciascun ambiente.
 

Martedì 5 agosto 2008 ore 18,30 e ore 21
Sala Capitolare del Bergognone
Basilica di Santa Maria della Passione
Tastiere a confronto: Il Fortepiano
Musiche di Haydn e Clementi
Ulrika Davidsson, fortepiano

PROGRAMMA Franz Joseph Haydn  (1732-1809) Sonata in fa maggiore, Hob XVI: 23I. – Adagio – Finale. Presto F.J. Haydn Sonata in sol minore, Hob XVI: 44 Moderato – Allegretto Muzio Clementi (1752-1832)Sonata in si bemolle maggiore op. 25, no. 3  Allegro – Rondo. Vivace M. Clementi Sonata in fa minore op. 13, no. 6 Allegro agitato – Largo e sostenuto – Presto M. Clementi Sonatina in do maggiore op. 36, no. 3 Spiritoso – Un poco adagio – Allegro F.J. Haydn Sonata in mi bemolle maggiore, Hob XVI: 52 Allegro – Adagio – Finale. Presto

Martedì 5 agosto alle ore 18.30 e poi alle ore 21

Ulrika Davidsson proporrà al fortepiano un programma dedicato a Haydn e a Clementi, autori che forse ancor più di Mozart seppero sviluppare la forma-sonata e le possibilità del neonato pianoforte. L’appuntamento si tiene presso la splendida Sala Capitolare della Basilica di Santa Maria della Passione (via Conservatorio 16), affrescata dal Bergognone, in due turni per la limitata capienza della sede. Assai meno note ed eseguite di quelle mozartiane, le Sonate di Haydn rappresentano, forse più di quelle del grande salisburghese, una pietra miliare nella storia di questa forma musicale. Se in alcune di esse si ritrovano, pur sempre all’interno di una sorprendente varietà e ricchezza ritmico-melodica, stilemi del rococò e del cosiddetto “stile galante” (Sonate n. 23 e 44), nelle ultime, ed in particolare nella Sonata n.52 composta nel 1794, alla varietà della scrittura, delle scelte melodiche e ritmiche, si aggiunge un’ardita costruzione armonica che anticipa il sonatismo beethoveniano. L’opera pianistica di Muzio Clementi, insieme a quella di Karl Czerny, è ritenuta tuttora di fondamentale importanza nella formazione del pianista. Ma le sue Sonate vanno ben al di là delle finalità didattiche, evidenziando l’impegno del compositore romano a svincolarsi dalla tradizione cembalistica: come e più che in Haydn la ricerca di contrasti dinamici, l’esplorazione delle regioni estreme della tastiera con conseguenti nuovi effetti timbrici nonché l’uso sistematico dei pedali evidenziano la volontà di padroneggiare le possibilità tecniche ed espressive di uno strumento ormai influenzato dall’avvento del nuovo sinfonismo.

Il concerto sarà preceduto da una breve introduzione, in italiano ed in inglese, nella quale lo storico dell’arte Anthony Majanlahti illustrerà al pubblico le caratteristiche artistiche della Sala Capitolare del Bergognone.


Giovedì 7 agosto 2008 ore 21
Basilica di Santa Maria della Passione
Missa De Beata Virgine
Musiche di Monteverdi e Frescobaldi
Ensemble Arte Musica
Francesco Cera, organista e concertatore
Gabriella Martellacci, contralto
Baltazar Zúñiga e Vincenzo Di Donato, tenori
Gianluca Buratto, basso
Giangiacomo Pinardi, tiorba

PROGRAMMA MISSA DE BEATA VIRGINE MESSA A QUATTRO VOCI & MESSA DELLA MADONNA Girolamo Frescobaldi (1583-1643) Toccata avanti la messa della Madonna Claudio Monteverdi (1567-1643) Kyrie, in alternanza con G. Frescobaldi Kyrie Christe Kyrie C. Monteverdi Gloria G. Frescobaldi Canzon dopo l’Epistola G. Frescobaldi Capriccio sopra la Girolmeta C. Monteverdi Credo G. Frescobaldi Ricercare cromatico post il Credo C. Monteverdi Sanctus e Benedictus G. Frescobaldi Toccata per l’elevazione C. Monteverdi Agnus Dei G. Frescobaldi Bergamasca (al Post Communio) C. Monteverdi Salve Regina per due tenori e organo G. Frescobaldi Toccata e Ricercare con l’obbligo di cantare la quinta parte

L’Ensemble Arte Musica, sotto la guida di Francesco Cera,

presenterà un interessante programma che unisce in una ricostruzione liturgica importanti lavori di Girolamo Frescobaldi (Messa della Madonna dai Fiori Musicali) e Claudio Monteverdi (Messa a quattro voci e Salve Regina), particolarmente adatto all’organo “italiano” (in cornu Evangelii) della Basilica e al suo apparato iconografico. La “Seconda prattica” con la sua ricerca degli “affetti cantabili” è ben rappresentata dai due formidabili capisaldi della letteratura barocca vocale e strumentale: il cremonese Claudio Monteverdi ed il ferrarese Girolamo Frescobaldi. Nelle loro composizioni sacre, tuttavia, i due compositori fondono in modo originale e creativo i nuovi orientamenti dello stile monodico con la grande tradizione polifonica rinascimentale. I versetti organistici del ferrarese, nella loro brevità e al contempo stupefacente densità contrappuntistica e tematica, ben si accordano alla partitura vocale del cremonese, nella quale la rigorosa costruzione polifonica si piega di volta in volta alle esigenze espressive della parola cantata. Allo stesso modo le Toccate e le Canzoni dei “Fiori Musicali” traducono nel linguaggio della “tastiera” lo stile “concertato” della partitura monteverdiana con il suo complesso gioco di “soli e tutti”, di “vuoti e pieni”, di “luce e ombra”: il medesimo ritmo presente nell’architettura e nella pittura seicentesche, come anche nella liturgia e nel teatro dell’epoca. Avremo modo questa sera di ascoltare per la prima volta eseguite insieme due celebri Messe per la liturgia mariana, composte dai due massimi compositori del primo Seicento italiano in un tutt’uno di grande suggestione. Il concerto sarà preceduto da una breve introduzione, in italiano ed in inglese, nella quale lo storico dell’arte Anthony Majanlahti illustrerà al pubblico le caratteristiche artistiche della Basilica di Santa Maria della Passione.


Lunedì 11 agosto 2008 ore 21
Chiesa di San Bernardino alle Monache
La viola di Scarlatti
Valerio Losito, viola d'amore
Andrea Coen, clavicembalo

PROGRAMMA

Attilio Ariosti (Bologna, 1666 - 1740ca. )
Sonata ottava in re maggiore
da “Recueil de piéces de Viola d’Amour” (Londra, 1720ca. )
Allegro - Adagio - Rondeau - Gigue

Domenico Scarlatti (Napoli, 1685 - Madrid, 1757)
Sonata K. 90 in re minore
Grave - Allegro - (Tarantella, Allegro) - Allegro

D. Scarlatti
Sonata K 81 in mi minore
Grave - Allegro - Grave - Allegro

Pedro Lopes Nogueira (Lisbona, metà XVII sec. )
Gaita de folle

********

Joseph De Herrando (Valencia, 1721ca. - Madrid, 1763)
Sonata seconda in re maggiore
da “Sonatine a solo per violino di V corde
per divertimento del Sig. D. Carlo Broschi Farinelli” (1754)
Allegro moderato - Andante - Allegretto

D. Scarlatti
Sonata K. 77 in re minore
Moderato e cantabile - Minuet

P. Lopes Nogueira
Folias con undici variazioni

D. Scarlatti
Sonata K. 89 in re minore
Allegro - Grave - Allegro (Fandango)
 

Lunedì 11 agosto alle ore 21 la chiesa di San Bernardino alle Monache (via Lanzone 13, Milano) accoglierà milanesi e turisti per il quinto appuntamento del ciclo Milano Arte Musica con un concerto dedicato ad uno strumento raro quanto affascinante: la viola d’amore. Pagine di Domenico Scarlatti recentemente attribuite proprio a questo strumento, insieme ad altre di autori coevi, prenderanno vita sotto le dita di Valerio Losito e del clavicembalista Andrea Coen. Un gruppo di Sonate scarlattiane si stacca decisamente dal nutrito corpus di musiche per tastiera del compositore per alcune caratteristiche compositive, la scrittura a due parti, la presenza del basso numerato nonché alcuni idiomi tipici dello strumento ad arco, che fanno pensare ad una loro diversa destinazione. La viola d’amore, dotata di 5-6 corde di budello più altrettante di metallo risonanti per simpatia, alla quale hanno mostrato attenzione diversi compositori tra fine Seicento e primo Settecento, tra cui Vivaldi, sembra essere lo strumento più idoneo ad eseguire queste pagine: assai apprezzata presso la corte spagnola proprio negli anni in cui Domenico Scarlatti e Carlo Brioschi (il celebre “Farinelli”, acclamato cantante ma anche virtuoso di viola d’amore) erano attivi tra i musicisti di corte. Il programma accosta alle Sonate scarlattiane pagine dello spagnolo Josef de Herrando, espressamente composte per Farinelli, nonché del bolognese Attilio Ariosti e del portoghese Pedro Lopes Nogueira. Il concerto sarà preceduto da una breve introduzione, in italiano ed in inglese, nella quale lo storico dell’arte Anthony Majanlahti illustrerà al pubblico le caratteristiche artistiche della chiesa di San Bernardino alle Monache.

Mercoledì 13 agosto 2008 ore 21
Cappella Portinari
Basilica di Sant’Eustorgio
PROGRAMMA
Francesco Saverio Geminiani (1687-1762)
Sonate op. 5
Sonata per violino n. 1 in la maggiore
Andante – Allegro – Andante – Allegro

Sonata per violino solo in si bemolle maggiore
Adagio – Vivace – Affettuoso – Giga

Sonata per violoncello n. 5 in fa maggiore
Adagio – Allegro moderato – Andante – Allegro

Sonata per violino n. 6 in re minore
Adagio – Presto – Adagio – Allegro

*******

Sonata per violino n. 3 in do maggiore
Andante – Allegro – Affetuoso – Allegro

Sonata per violoncello n. 2 in re minore
Andante – Presto – Adagio – Allegro

Sonata n. 4 in re maggiore
Andante – Allegro Moderato – Grave – Allegro

Anton Steck, violino
Jussi Seppänen, violoncello
Marieke Spaans, clavicembalo

Con il concerto di Mercoledì 13 agosto (ore 21) la seconda edizione del ciclo Milano Arte Musica si sposta in una nuova sede, la meravigliosa Cappella Portinari della Basilica di Sant'Eustorgio (piazza Sant'Eustorgio 1, Milano), dove il violinista Anton Steck (straordinario interprete, applauditissimo nella scorsa stagione), il violoncellista Jussi Seppänen e la clavicembalista Marieke Spaans interpreteranno le Sonate dell’op. 5 di Francesco Saverio Geminiani: due nell’originale versione per violoncello e quattro nella trascrizione per violino fatta dall’autore stesso, a testimonianza di una prassi assai consueta in epoca barocca.
Trascrizione e rielaborazione (o “appropriazione” come spesso indicato negli originali) sono operazioni assai consuete in epoca barocca. Così anche le Sei Sonate per violoncello op. 5 furono trascritte per violino dal loro stesso compositore, Francesco Geminiani. Il programma di questa sera ne propone due nella versione originale per violoncello e quattro nella trascrizione violinistica, offrendoci così l’opportunità di un confronto diretto tra le due versioni.
In queste Sonate traspare la personalità del musicista lucchese, acclamato virtuoso di violino, la cui estrosità ed eccentricità di carattere si armonizza qui con la classica austerità di Corelli, del quale fu allievo per qualche tempo a Roma.
Le opere strumentali di Geminiani, insieme alle fortunatissime opere teoriche, contribuirono fortemente alla diffusione dello stile italiano in Europa, in particolare a Londra dove il compositore trascorse la maggior parte della sua esistenza.
Il concerto sarà preceduto da una breve introduzione, in italiano ed in inglese, nella quale lo storico dell’arte Anthony Majanlahti illustrerà al pubblico le caratteristiche artistiche della chiesa di San Bernardino alle Monache.

Venerdì 15 agosto 2008 ore 22
Basilica di Santa Maria della Passione
“Sogno di una notte di mezza estate”
Concerto a due organi
Edoardo Bellotti e Maurizio Salerno, organi

PROGRAMMA

Maurizio Salerno organo in cornu evangelii (c. ev.)
Edoardo Bellotti organo in cornu epistolae (c. ep.)

La Sera
Heinrich Scheidemann (1595-1663) Praeambulum a due organi
Johann Erasmus Kindermann (1616-1665)  Magnificat Octavi Toni (1645) a due organi


La Notte
Alessandro Poglietti (?-1681) The Nightingale c. ep.
Antonio Vivaldi (1678-1741) Concerto “La Notte” op. 10 n. 2 a due organi
(Versione organistica di E. Bellotti, 2006)
Largo - “Fantasmi” - “Il Sonno” – Allegro 

Edoardo Bellotti organo in cornu evangelii (c. ev.)
Maurizio Salerno organo in cornu epistolae (c. ep.)
Alessandro Scarlatti (1660-1725) Partite di Follia a due organi
Il Mattino
Johann Sebastian Bach (1685-1750) Wie schön leuchtet der Morgenstern BWV 739 c. ep.
Arcangelo Corelli (1653-1713) Concerto Grosso op. 6 n. 1 a due organi
(Versione per organo di T. Billington, 1784)
Largo – Allegro – Largo – Allegro – Largo – Allegro – Allegro



L’appuntamento di Ferragosto della II edizione di Milano Arte Musica, venerdì 15 agosto alle ore 22, sarà un “divertissement”, un “Sogno di una notte di mezz’estate” sotto la guida dei due organi della Basilica di Santa Maria della Passione (via Conservatorio 16, Milano). Edoardo Bellotti e Maurizio Salerno proporranno pagine di Scheidemann, Kindemann, Poglietti, Vivaldi (il Concerto “La Notte”), Scarlatti, Bach e Corelli, in un ideale viaggio nelle atmosfere della sera, della notte e del mattino.
Anche nell’austero mondo dell’organo talvolta ci si può concedere un “divertissement”.
Così al posto di Oberon e Titania del “Sogno” shakespeariano troviamo questa sera come protagonisti i due organi “gemelli” che ci accompagneranno in un viaggio notturno tra i colori, gli effetti talora esotici, i contrasti, le suggestioni e le onomatopee che solo il re degli strumenti è in grado di ricreare.
Il viaggio si apre e si chiude nel clima della preghiera, quella serale, culminante nel Magnificat, qui nella elaborazione organistica di Kindermann, e quella mattutina, con l’inno luterano alla Stella sorgente di Cristo che orienta il cammino dell’uomo, qui in una suggestiva versione del giovane Bach.
La notte, il momento del riposo, è popolata di voci e suoni, in particolare quelli della natura, come il canto notturno dell’usignolo, che tanto ha ispirato poeti e musicisti e che qui viene presentato nella arditissima Aria bizzarra di Alessandro Poglietti.
Con il celebre Concerto “La Notte” di Antonio Vivaldi, si entra nel vivo dell’atmosfera notturna: il movimento introduttivo, continuamente interrotto da pause e inattese sospensioni evoca l’atmosfera di timore e di mistero che le tenebre suscitano sugli esseri viventi. Ad esso fa seguito l’allegro “Fantasmi”: il buio accende la fantasia, la realtà cede il posto all’immaginario, ricordi, gioie e paure si mescolano in un ritmo saltellante e punteggiato da improvvisi virtuosistici guizzi delle parti solistiche. Anche “Il sonno”, pur nella sua apparente tranquillità, non è privo di tensioni, suggerite dalle ardite concatenazioni armoniche, tensioni che si scatenano drammaticamente nell’Allegro finale.
L’atmosfera notturna prende contorni più drammatici nella Folia, antica danza di origine portoghese collegata ai riti della fecondità, il cui nome deriva dal ritmo frenetico ed ipnotico con cui veniva ballata. La grande varietà di ritmi e figure musicali rende la pagina Alessandro Scarlatti un crescendo drammatico culminante nella brillante pagina conclusiva.
Al celebre Concerto n. 1 dall’Op. 6 di Corelli, spetta infine il compito, attraverso i suoi possenti accordi e le agili volute, di riportarci alla realtà.
Il concerto sarà preceduto da una breve introduzione, in italiano ed in inglese, nella quale lo storico dell’arte Anthony Majanlahti illustrerà al pubblico le caratteristiche artistiche della chiesa di San Bernardino alle Monache.
 


Giovedì 21 agosto 2008 ore 21
Chiesa di San Pietro in Gessate
PROGRAMMA

Georg Friedrich Händel (1685-1759) Nove arie tedesche
Die ihr aus dunkeln Grüften HWV 208
In den angenehmen Büschen HWV 209
Sonata per oboe in si bemolle maggiore HWV 357
Allegro – Grave - Allegro
Künft’ger Zeiten eitler Kummer HWV 202
Süße Stille, sanfte Quelle HWV 205
Sonata per oboe in do minore HWV 366
Largo – Allegro – Adagio – Bourrée anglaise
Singe, Seele, Gott zum Preis HWV 206

*****
Süßer Blumen Ambraflocken HWV 204
Das zitternde Glänzen HWV 203
Sonata per oboe in fa maggiore HWV 363a
Adagio – Allegro – Adagio - Bourrée anglaise – Menuet
Flammende Rose, Zierde der Erden HWV 210
Meine Seele hört im Sehen HWV 207
The King’s Consort
Gillian Keith, soprano
Matthew Halls, direttore
Alexandra Bellamy, oboe
 

Con il concerto di giovedì 21 agosto alle ore 21

la chiesa di San Pietro in Gessate ospiterà per la II edizione di Milano Arte Musica uno tra i più interessanti ensemble di repertorio barocco, The King’s Consort guidato da Matthew Halls, che accompagnerà il soprano Gillian Keith nelle Nove Arie Tedesche di Georg Friedrich Händel, inframmezzate da tre sonate per oboe delle stesso autore (solista Alexandra Bellamy): una lirica contemplazione della bellezza del creato, che rimanda alla grandezza del Creatore. Le Nove Arie tedesche vanno sicuramente annoverate tra i più interessanti autografi Händeliani a noi giunti. Composte forse negli anni Venti del XVIII secolo, riprendono alcuni testi del poeta ed amico Barthold Heinrich Brockes, l’autore della Passione musicata da Händel nel 1719. Il tema della bellezza della natura che rimanda alla grandezza del Creatore è trattato da Händel in modo originalissimo: in queste arie non vi è infatti alcuna concessione al belcanto od al virtuosismo di matrice italiana, bensì una ricerca di meditata semplicità e di intimità che le avvicina alle partiture di “Hausmusik” di altri compositori tedeschi, non ultimo Johann Sebastian Bach. La gioiosa contemplazione della natura si alterna alla malinconica meditazione sulla fugacità della vita, il cui valore e la cui bellezza spesso l’uomo non è in grado di riconoscere adeguatamente, incapace di cogliere i molteplici richiami di Dio. La rarefatta scrittura musicale (soprano, strumento solista e continuo), riflette questa atmosfera, raggiungendo livelli altissimi di liricità.

PROGRAMMA Georg Friedrich Händel (1685-1759) Nove arie tedesche Die ihr aus dunkeln Grüften HWV 208 In den angenehmen Büschen HWV 209 Sonata per oboe in si bemolle maggiore HWV 357 Allegro – Grave - Allegro Künft’ger Zeiten eitler Kummer HWV 202 Süße Stille, sanfte Quelle HWV 205 Sonata per oboe in do minore HWV 366 Largo – Allegro – Adagio – Bourrée anglaise Singe, Seele, Gott zum Preis HWV 206 ***** Süßer Blumen Ambraflocken HWV 204 Das zitternde Glänzen HWV 203 Sonata per oboe in fa maggiore HWV 363a Adagio – Allegro – Adagio - Bourrée anglaise – Menuet Flammende Rose, Zierde der Erden HWV 210 Meine Seele hört im Sehen HWV 207


Martedì 26 agosto 2008 ore 21
Basilica di Santa Maria della Passione
Johann Sebastian Bach
Le Quattro Suites per orchestra
Accademia Bizantina
Ottavio Dantone direttore
posto unico 10 euro

[photo Tania Melnikova]

PROGRAMMA

J. S. Bach(1685-1750) Suites per Orchestra Suite n. 3 in re maggiore BWV 1068 Ouverture – Air - Gavotte I - Gavotte II – Bourrèe - Gigue Suite n. 1 in do maggiore BWV 1066 Ouverture – Courante - Gavotta I e II – Forlane - Menuet I e II - Bourrée I e II - Passepied I e II Suite n. 2 in si minore BWV 1067 Grave – Rondeau – Sarabanda - Bourrée I e II – Polonaise – Double – Menuet – Badinerie Suite n. 4 in re maggiore BWV 1069 Ouverture – Bourrèe I – Bourrèe II – Gavotte – Menuet I – Menuet II – Rejouissance

Per il penultimo appuntamento della seconda edizione di Milano Arte Musica, Martedì 26 agosto alle ore 21 l’Accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone si esibirà nella maestosa Basilica di Santa Maria della Passione (via Conservatorio 16, Milano). A questi magnifici artisti, uno fra i pochi ensemble italiani di musica barocca a riscuotere unanimi apprezzamenti nel panorama mondiale, è affidata l’esecuzione delle quattro Suites per Orchestra di Johann Sebastian Bach, un caposaldo del repertorio barocco. L’Ouverture strumentale, proveniente dalla Francia, si diffonde in Germania intorno al 1700: una musica che sembrava ideale per accompagnare i cerimoniali di corte, emulando il fasto di Versailles. Le quattro “Ouverture” Composte per il Collegium Musicum di Köthen e rielaborate a Lipsia, si inseriscono nella tradizione della Hofmusik. Pur senza rappresentare un vero e proprio ciclo, come altre opere strumentali di Bach, esse non sono prive di una certa organicità, suffragata dalla organizzazione delle danze in una equilibrata sequenza di movimenti lenti e veloci, nonché dalla presenza di numerosi ingredienti dello stile francese, comprese le notes inégales. Non manca tuttavia l’originalità del pensiero bachiano, che si traduce soprattutto nella non comune ampiezza e complessa elaborazione dei fugati dei movimenti di apertura. Alcune delle idee musicali sperimentate in queste pagine verranno rielaborate dal Kantor nel contesto di cantate sacre e profane del periodo di Lipsia. Il concerto sarà preceduto da una breve introduzione, in italiano ed in inglese, nella quale lo storico dell’arte Anthony Majanlahti illustrerà al pubblico le caratteristiche artistiche della chiesa di San Bernardino alle Monache.


Martedì 2 settembre ore 19:00 !!!
Basilica di Santa Maria della Passione
“Il Pianto di Maria”
Musiche di Monteverdi, Caldara, Vivaldi
Il Giardino Armonico
Bernarda Fink, mezzosoprano
Giovanni Antonini, direttore
In coproduzione con MITO SettembreMusica
Festival Internazionale della Musica www.mitosettembremusica.it
Ingresso libero fino ad esaurimento posti

PROGRAMMA Il pianto di Maria Antonio Caldara(1670-1736) Sinfonia in si minore per archi e b.c. (Vienna, 1724) Grave, Allegretto, Allegro assai Biagio Marini (1597ca-1665) Passacalio per archi e b. c. (Venezia, 1655) Claudio Monteverdi (1567-1643) Pianto della Madonna sopra il Lamento d’Arianna (Venezia, 1640) Antonio Vivaldi(1678-1741) Concerto “Madrigalesco” in re minore per archi e b.c. RV 129 Adagio, Allegro, Adagio, [Allegro] A. Vivaldi Sonata in mi bemolle maggiore Al Santo Sepolcro per archi e b.c. RV 130 Largo molto, Allegro ma poco Francesco Bartolomeo Conti (1681-1732) “Sento già mancar la vita” aria da Il Martirio di S. Lorenzo per mezzosoprano, chalumeau e archi (Vienna 1724) Johann Georg Pisendel (1687-1755) Sonata in do minore per archi e b. c. Largo, Allegro *** Sylvius Leopold Weiss(1686-1750) Preludio in mi bemolle maggiore per liuto solo A. Vivaldi Sinfonia in si minore Al Santo Sepolcro per archi RV 169 Adagio molto, Allegro ma poco Giovanni Ferrandini(1710-1791) Il Pianto di Maria, cantata da cantarsi dinanzi al Santo Sepolcro [erroneamente attribuita a G. F. Händel (HWV 234)]

Il Giardino Armonico sotto la guida di Giovanni Antonini

accompagnerà una specialista come Bernarda Fink (mezzosoprano) in un programma intitolato “Il Pianto di Maria”, che trova nella Basilica di Santa Maria della Passione una cornice davvero ideale, incentrato su alcune delle più importanti opere dedicati da autori del sei-settecento (Monteverdi, Caldara, Vivaldi, Ferrandini) alla Passione di Gesù Cristo, vista attraverso gli occhi della Vergine Maria. Il programma è costruito attorno a due capolavori incentrati sulla Passione di Gesù Cristo, vista attraverso gli occhi della Vergine Maria: il Pianto della Madonna di Claudio Monteverdi e Il Pianto di Maria di Giovanni Battista Ferrandini. Il primo è un “travestimento spirituale”, ovvero una composizione musicale profana a cui è stato adattato un testo letterario di carattere sacro: in questo caso si tratta del celebre Lamento d’Arianna a cui, probabilmente sotto la supervisione di Monteverdi stesso, è stato sostituito il testo latino “Iam moriar mi fili”. La “visitatio sepulcri” era una devozione di lontana origine medievale, ancora diffusa in tutta Europa nel periodo quaresimale e pasquale, per la quale venivano approntate specifiche composizioni: a questa tradizioni si ispirano la Sinfonia di Antonio Caldara, i cui due primi movimenti aprivano l’oratorio Morte e sepoltura di Christo eseguito a Vienna nel 1724, nonché la Sonata e la Sinfonia “al S. Sepolcro” di Antonio Vivaldi. Queste due pagine richiamano una gestualità dolorosa, sono ricche di cromatismi e lontane dall’immagine sfolgorante e virtuosistica che abbiamo della musica strumentale del Prete Rosso. Giovanni Battista Ferrandini nato a Venezia nel 1710, emigrò giovanissimo a Monaco di Baviera dove lavorò alla corte dell’Elettore prima come strumentista e poi come compositore da camera. Il Pianto di Maria, una pagina di tale sorprendente originalità e profondità da essere stata in passato attribuita a Händel, sarebbe stata composta tra il 1732 e il 1737. Il concerto sarà preceduto da una breve introduzione, in italiano ed in inglese, nella quale lo storico dell’arte Anthony Majanlahti illustrerà al pubblico le caratteristiche artistiche della chiesa di San Bernardino alle Monache.


Edizione 2008 - 2007


Sedi dei concerti

Chiesa di San Bernardino alle Monache
via Lanzone 13 MM Sant’Ambrogio, tram 2, 3, 1, bus 50, 58, 94
Chiesa di Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa
via Montegani angolo via Neera MM Abbiategrasso, tram 3, 15, bus 79
Basilica di Santa Maria della Passione
e Sala Capitolare del Bergognone
via Conservatorio 16 MM San Babila, tram 9, 23, 29-30, bus 54, 61, 94
Chiesa di San Pietro in Gessate
piazza San Pietro in Gessate MM San Babila, tram 9, 23, 29-30, 12, 27,
bus 54, 60, 73, 77, 84, 94
Cappella Portinari, Basilica di Sant’Eustorgio
piazza Sant’Eustorgio 1 tram 3, 9, 29-30, bus 59, 71

Milano Arte Musica
II edizione
Il viaggio di Orfeo
Milano, 29 luglio – 2 settembre 2008
Direzione Artistica: Edoardo Bellotti e Maurizio Salerno
Coordinamento e comunicazione: Lucia Olivares e Alessandro De Pace

Dopo il successo sopra ogni previsione della prima edizione, l’Associazione Culturale La Cappella Musicale e il Comune di Milano (Assessorato alla Cultura e Assessorato al Turismo, Marketing Territoriale, Identità), con il sostegno della Banca Popolare di Milano presentano la seconda edizione del ciclo Milano Arte Musica, la nuova importante iniziativa di musica antica che offrirà all’estate milanese 10 appuntamenti concertistici in 6 diverse sedi, alcune delle quali poco conosciute dal pubblico, inseriti nell’iniziativa “la bella Estate di Milano” del Comune di Milano..
Quest’anno il viaggio artistico-musicale di Orfeo tocca nuovi luoghi di ascolto, come la Sala del Bergognone in Santa Maria della Passione e la Cappella Portinari della Basilica di Sant’Eustorgio, che vanno ad aggiungersi a quelli ormai noti di San Pietro in Gessate, Santa Maria della Passione, Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa e San Bernardino alle Monache. Questi ultimi due saranno teatro dei concerti con cui la città di Milano vuole rendere omaggio a Gustav Leonhardt, uno dei pionieri e massimi interpreti del repertorio rinascimentale e barocco, in occasione del suo ottantesimo compleanno: il maestro olandese si esibirà al cembalo ed all’organo in due serate che offrono un importante spaccato della letteratura tastieristica del sei-settecento. A fianco di organo e clavicembalo non poteva mancare la terza tastiera storica, quella del fortepiano: il recital di Ulrika Davidsson nella suggestiva cornice della sala del Bergognone, proporrà l’arte tastieristica di due grandi compositori a cavaliere tra settecento e ottocento, Joseph Haydn e Muzio Clementi. Il viaggio, tra sacro e profano, prosegue con un altro importante appuntamento, dedicato ai due sommi musicisti del Seicento italiano, Girolamo Frescobaldi e Claudio Monteverdi: l’Ensemble Arte Musica, già applaudito ospite della stagione precedente, ci propone un suggestivo parallelo tra i due artefici della “Seconda Prattica”, accostando la partitura organistica della Messa della Madonna frescobaldiana a quella vocale di Monteverdi.
La viola d’amore è invece protagonista di una interessante serata dedicata a Scarlatti, con una rara esecuzione da parte del violista Valerio Losito di una inedita versione di alcune sonate scarlattiane. Il viaggio prosegue poi con un altro appuntamento cameristico: le sonate dell’opera 5 di Francesco Geminiani, il musicista e teorico che esportò l’arte violinistica italiana in terra inglese. L’esecuzione è affidata ad Anton Steck, virtuoso del violino barocco e già protagonista lo scorso anno di un applauditissimo concerto.
Ma l’estate è anche tempo di “divertissement”: la serata di ferragosto nella suggestiva cornice di Santa Maria della Passione avrà come protagonisti non solo i due organi gemelli che duelleranno in un “Sogno di una notte di mezza estate”, ma anche i dipinti della Basilica offerti al godimento del pubblico notturno.(15-08)
Negli ultimi tre concerti ritorna la musica vocale e strumentale dei grandi compositori del barocco: Händel, Bach, Vivaldi.
Le Nove Arie tedesche di Händel, proposte dal soprano Gillian Keith e dal King’s Consort, sono un viaggio spirituale ed estetico nella contemplazione delle meraviglie della natura, mentre le celebri Suite orchestrali di Bach, affidate alla perizia dell’Accademia Bizantina, riassumono la complessa e variegata arte compositiva del Cantor di Lipsia.
Il viaggio di Orfeo si chiude quest’anno in un viaggio musicale (passi la tautologia), attraverso il dolore, quello della Vergine ai piedi della croce, così come è stato letto ed interpretato in due secoli di musica. Il Giardino Armonico proporrà pagine di Monteverdi, Caldara, Vivaldi e Ferrandini. Nel dolore di Maria si riflette lo sgomento dell’uomo di fronte alla sofferenza e alla morte. Anche questa volta Orfeo ritorna dall’Ade senza l’amata Euridice: la musica che sa potentemente comunicare i moti della gioia, diviene insuperabile quando interpreta il dolore e, nell’interpretarlo, in qualche modo riesce a vincerlo e a riportare l’animo alla serenità.

Alcuni concerti saranno preceduti da una breve introduzione, in italiano ed in inglese, nella quale lo storico dell’arte Anthony Majanlahti illustrerà al pubblico le caratteristiche artistiche di ciascun ambiente.

Il concerto inaugurale, martedì 29 luglio alle ore 21, sarà ospitato dalla chiesa di San Bernardino alle Monache (via Lanzone 13) e vedrà come protagonista Gustav Leonhardt, in un recital clavicembalistico che ripercorre pagine emblematiche delle maggiori scuole cembalistiche del Sei-settecento (Kerll, Pachelbel, Anglebert, Forqueray, Fischer, Böhm, Bach).
Anche il secondo appuntamento concertistico, mercoledì 30 luglio alle ore 21, sarà affidato a Gustav Leonhardt, questa volta al nuovo organo Mascioni della chiesa di Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa (via Montegani angolo via Neera), per un programma che propone un viaggio dal nord al sud dell’Europa, con autori-simbolo delle diverse tradizioni organistiche (Sweelinck, Scheidemann, Buxtehude, Froberger, Fischer, Pachelbel, Bach).
Il terzo concerto, a completare la miniserie dedicata alle tastiere storiche, sarà dedicato al fortepiano. Martedì 5 agosto alle ore 18.30 e poi alle ore 21 Ulrika Davidsson proporrà un programma dedicato a Haydn e a Clementi, autori che forse ancor più di Mozart seppero sviluppare la forma-sonata e le possibilità del neonato pianoforte. L’appuntamento si tiene presso la splendida Sala Capitolare della Basilica di Santa Maria della Passione (via Conservatorio 16), affrescata dal Bergognone, in due turni per la limitata capienza della sede.
Giovedì 7 agosto alle ore 21 presso la Basilica di Santa Maria della Passione l'Ensemble Arte Musica, sotto la guida di Francesco Cera, presenterà un interessante programma che unisce in una ricostruzione liturgica importanti lavori di Girolamo Frescobaldi (Messa della Madonna dai Fiori Musicali) e Claudio Monteverdi (Messa a quattro voci e Salve Regina), particolarmente adatto all'organo “italiano” (in cornu evangelii) della Basilica e al suo apparato iconografico.
Lunedì 11 agosto alle ore 21 la chiesa di San Bernardino alle Monache accoglierà milanesi e turisti con un concerto dedicato ad uno strumento raro quanto affascinante: la viola d'amore. Pagine di Domenico Scarlatti recentemente attribuite proprio a questo strumento, insieme ad altre di autori coevi, prenderanno vita sotto le dita di Valerio Losito e del clavicembalista Andrea Coen.
Mercoledì 13 agosto alle ore 21 Milano Arte Musica si sposta in una nuova sede, la Cappella Portinari della Basilica di Sant'Eustorgio, dove il violinista Anton Steck (straordinario interprete, applauditissimo nella scorsa stagione), il violoncellista Jussi Seppänen e la clavicembalista Marieke Spaans interpreteranno le Sonate dell’op. 5 di Francesco Saverio Geminiani: due nell’originale versione per violoncello e quattro nella trascrizione per violino fatta dall’autore stesso, a testimonianza di una prassi assai consueta in epoca baocca.
L’appuntamento di Ferragosto venerdì 15 agosto alle ore 22 sarà un “divertissement”, un “Sogno di una notte di mezz’estate” sotto la guida dei due organi della Basilica di Santa Maria della Passione. Edoardo Bellotti e Maurizio Salerno proporranno pagine di Scheidemann, Kindemann, Poglietti, Vivaldi (il Concerto “La Notte”), Scarlatti, Bach e Corelli, in un ideale viaggio nelle atmosfere della sera, della notte e del mattino.
Con il concerto di giovedì 21 agosto alle ore 21, la chiesa di San Pietro in Gessate ospiterà uno tra i più interessanti ensemble di repertorio barocco, The King’s Consort guidato da Matthew Halls, che accompagnerà il soprano Gillian Keith nelle Nove Arie Tedesche di Georg Friedrich Händel, inframmezzate da tre sonate per oboe delle stesso autore (solista Alexandra Bellamy): una lirica contemplazione della bellezza del creato, che rimanda alla grandezza del Creatore.
Martedì 26 agosto alle ore 21 l’Accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone si esibirà nella maestosa Basilica di Santa Maria della Passione. A questi magnifici artisti, uno fra i pochi ensemble italiani di musica barocca a riscuotere unanimi apprezzamenti nel panorama mondiale, abbiamo affidato l’esecuzione delle quattro Suites per Orchestra di Johann Sebastian Bach, un caposaldo del repertorio barocco.
Martedì 2 settembre alle ore 19 la seconda edizione di Milano Arte Musica si concluderà passando il testimone alla II edizione di MiTo. Il Giardino Armonico sotto la guida di Giovanni Antonini accompagnerà una specialista come Bernarda Fink (mezzosoprano) in un programma intitolato “Il Pianto di Maria”, che trova nella Basilica di Santa Maria della Passione una cornice davvero ideale, incentrato su alcune delle più importanti opere dedicati da autori del sei-settecento (Monteverdi, Caldara, Vivaldi, Ferrandini) alla Passione di Gesù Cristo, vista attraverso gli occhi della Vergine Maria.
Il concerto è in coproduzione con MITO SettembreMusica - Festival Internazionale della Musica.
 

 

Per informazioni:
Associazione Culturale La Cappella Musicale, via Vincenzo Bellini 2 - 20122 Milano
tel e fax 02.76317176
e-mail lacappellamusicale@libero.it sito www.lacappellamusicale.com 


 

Nota: 

Questa pagina è a disposizione di quanti sono interessati, quanto riportato è derivato dalle informazioni ricevute e puo' essere suscettibile di errore, nel qual caso ce ne scusiamo.
Occhio: ricontrollate le date,orari e costi sul sito originale prima di mettersi in moto!!!
 

Copyright © Mario Mainino Vigevano PV Agg.del 23/08/2016