Musica a San Dionigi 2024
	
	LA MUSICA E’ GIOVANE
	
	IV edizione 
	
	L’ingresso ai concerti è libero e gratuito. 

	
	
	Domenica 12 maggio 2024 ore 17.00
	
	Vigevano, Auditorium San Dionigi 
	
Ensemble Universitario del Collegio Ghislieri
	
 Carlo De Martini, maestro concertatore
	
	ANTOLOGIA CAMERISTICA N.4
	
	Musiche di J. S. Bach, F. J. Haydn, J. Kreutzer, C. Saint Saens
	
	 
	
	Venerdì 14 giugno 2024 ore 21
	
	Vigevano, Auditorium di S. Dionigi 
	
Ensemble d'archi "Aimart Antico" - Roma
	
Adriano Maria Fazio, violoncello concertante
	
	Valerio Losito, violino 
	
	Elisabetta Guglielmin, clavicembalo
	
	IL VIOLONCELLO CANTABILE
	
	Sonate per violoncello concertante, violino e basso continuo di N. Porpora e N. Costanzi
	
	
	 
Comunicato stampa organizzazione Ghislieri Musica 

Da sinistra i Consiglieri della Fondazione di Piacenza e Vigevano sig.ra Boffino 
e Buratti con il VicePresidente Grechi e il maestro Giulio Prandi
	
	
	Domenica 12 maggio 2024 ha inizio la IV edizione di Musica a San Dionigi di Vigevano, realizzata da Ghislierimusica grazie al sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano. «Il nostro Auditorium ha ormai una tradizione consolidata nella promozione dell’offerta musicale rivolta all’intera comunità - commenta il vicepresidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Luigi Grechi -. Di questa tradizione fa parte, a ben diritto, la rassegna “Musica a San Dionigi", che i vigevanesi hanno dimostrato di seguire e apprezzare e che con questa nuova edizione, la quarta, rinnova la nostra collaborazione con Ghislierimusica. Ancora una volta, questi nuovi concerti ci consentiranno di riscoprire antiche e raffinate partiture, con protagonisti giovani e validissimi interpreti».
	
	Anche quest’anno l’attenzione è rivolta ai giovani musicisti. « I due appuntamenti primaverili sono dedicati all’Ensemble Universitario Ghislieri, ensemble giovanile che si avvale della prestigiosa ed esperta guida del M° Carlo De Martini, e a un progetto in cooperazione con l’Accademia AIMART di Roma, che presenterà i suoi docenti, a loro volta affermati concertisti, e i suoi migliori allievi in un prezioso programma sul repertorio capitolino per violoncello. – interviene il M° Giulio Prandi, direttore artistico di Ghislierimusica - Due appuntamenti autunnali saranno dedicati a due ensemble selezionati nell’ambito del progetto europeo S-eeemerging, un progetto di grande cooperazione che dal 2014 riunisce numerosi partner europei e che, negli anni, ha rivelato al pubblico alcuni tra gli ensemble più vitali e riconosciuti della nuova generazione (eeemerging.eu). I nomi dei due ensemble che parteciperanno ai concerti a Vigevano saranno resi noti nelle prossime settimane in quanto la selezione 2024 si è appena conclusa con le audizioni a Vienna e ad Ambronay; 9 ensemble sono stati selezionati su 108 candidature. Sono infine molto emozionato di presentare, accanto a tanti giovani artisti, un concerto di Coro Ghislieri, che si terrà a fine settembre; siamo felici di poter condividere con il nostro territorio il percorso artistico che da tanti anni portiamo avanti sulla scena italiana e internazionale, rafforzando e onorando il legame con la nostra comunità. Musica a San Dionigi rappresenta oggi un crocevia internazionale, dove si incontrano musicisti di grande esperienza e i migliori giovani artisti d’Europa; un luogo dove il pubblico può avvicinarsi alla scoperta di nuoce voci, nuove musiche, nuove esperienze, sostenendo con il suo calore e il suo entusiasmo musicisti giovani, pronti a spiccare il volo. I protagonisti della scena musicale di domani, che non dimenticheranno mai Vigevano».
	
	
	
	
 I CONCERTI IN DETTAGLIO
MAGGIO - GIUGNO
	Domenica 12 maggio 2024 ore 17.00
	
	Vigevano, Auditorium San Dionigi
	
	Ensemble Universitario del Collegio Ghislieri
	
	Carlo De Martini, maestro concertatore
	
	ANTOLOGIA CAMERISTICA N.4
	
	Musiche di J. S. Bach, F. J. Haydn, J. Kreutzer, C. Saint Saens
	
	L’arte del contrappunto ha informato la Composizione musicale fin dall’epoca del Gregoriano, intrigando nei secoli successivi una lunghissima schiera di musicisti con le sue difficili regole e costringendoli a prove di abilità spesso superiori alle umane forze. Nel Seicento solo chi ne padroneggia disinvoltamente la tecnica poteva essere considerato, nel mondo accademico, un musico valido a tutti gli effetti. Non si può quindi prescindere dalla figura di Johann Sebastian Bach, colui che ha portato ai supremi esiti artistici la disciplina e ne ha proiettato l’esistenza nel futuro, dandole una nuova linfa vitale, che alla metà del Settecento sembrava aver ormai esaurito la propria forza. Il miracolo è stato compiuto con due grandi opere, L’Offerta Musicale e L’Arte della Fuga, che lo hanno tenuto attivo negli ultimi difficili anni di vita.
	
	La figura di Bach si colloca per tutti i musicisti in un punto speciale. Offre spunti di studio, sorprese idiomatiche, consolazione: un modello di complessità e semplicità  universale senza paragoni. Per questo siamo partiti da lui. Abbiamo scelto quattro Contrappunti dell’Arte della Fuga e li abbiamo distribuiti come segnali di un cammino all’interno del programma.
	
	Tre sono i compositori che alterneremo al filo rosso: il tedesco Joseph Kreutzer, il francese Camille Saint Saens e l’immancabile Franz Joseph Haydn.
	
	Kreutzer, che non ha a che vedere con il violinista Rudolph a cui Beethoven dedicò la nona sonata, ma è un oscuro compositore renano, nato ad Aachen e vissuto a Dusseldorf nella prima metà dell’800, fu violinista e compose molta musica da camera. I Quattro Trii dell’Op. 9 utilizzano la chitarra come collante tra il flauto e il violino e galleggiano sull’onda del linguaggio mozartiano: interessante la citazione pressoché letterale del trio del Quartetto K 589 di Mozart che troviamo all’interno della Polacca di questo Trio in mi minore.
	
	Saint Saens è senz’altro più conosciuto. Il compositore parigino costituisce il centro “romantico” del nostro programma, con la Romanza per flauto e arpa del 1871 e la Sonata per clarinetto e pianoforte scritta (come l’Arte della Fuga per Bach) nell’ultimo anno di vita, il 1921. In mezzo a tutto quel contrappunto più o meno severo, il clima della nostra serata si arricchisce di un pò di sana musica cantabile francese.
	
	Haydn, padre del Quartetto, nonno di tutti noi almeno quanto Bach, interviene infine con uno dei suoi gioielli: il quinto Quartetto della sua Opera 20, pietra miliare nella storia della forma, in cui, con grande gioia troviamo uno degli esempi dell’immortalità donata da Bach all’arte contrappuntistica, un intero movimento finale in forma di Fuga a due soggetti. Bach sorride mentre il giovane Haydn, una ventina d’anni dopo la sua morte, si cimenta con il contrappunto a quattro voci per dare ulteriore piacere al suo committente, il Principe Esterhazj.
	
	Carlo De Martini
	
	
	
	
	
	Venerdì 14 giugno 2024 ore 21
	
	Vigevano, Auditorium di S. Dionigi
	
	Ensemble d'archi "Aimart Antico" - Roma 
	
	Adriano Fazio, violoncello concertante 
	
	Valerio Losito, violino 
	
	Elisabetta Guglielmin, clavicembalo
	
	IL VIOLONCELLO CANTABILE
	
	Sonate per violoncello concertante, violino e basso continuo di N. Porpora e N. Costanzi
	
	
	
	Formatosi a Napoli presso il Conservatorio dei Poveri di Gesù Cristo, Nicola Porpora (1686-1768), uno dei primi maestri di canto della scuola napoletana, debuttò con un'Agrippina data nel Palazzo Reale di Napoli nel 1708; dal 1711 al 1725 fu maestro di cappella del Principe di Hessen-Darmstadt (di stanza in città con l'esercito austriaco) componendo le opere Flavio Anicio Olibrio (1711) e Basilio re d’oriente (1713), quindi Arianna e Teseo (1714) e Temistocle (1718) per Vienna, le serenate Angelica (1720) e Gli orti esperidi (1721). Dal 1715 al 1721 fu maestro di canto e composizione al Conservatorio di Sant'Onofrio a Napoli. A Roma mise in scena Berenice regina d’Egitto (1718) scritta in collaborazione con Domenico Scarlatti, poi Eumene (1721), Adelaide (1723) e Didone abbandonata (1725). Fu quindi a Venezia maestro all'Ospedale degli incurabili fino al 1733, quando accettò di trasferirsi a Londra per guidare una compagnia d'opera (Opera of the Nobility) che debuttò con Arianna in Nasso (1733). Dopo un breve periodo tra Venezia e Napoli, si trasferì a Dresda per il Filandro (1747), opera composta per il compleanno della principessa Maria Antonia di Baviera. La sua carriera si svolse costantemente alle prese con una concorrenza agguerritissima: sulle scene italiane i concorrenti erano Leo e Vinci, a Londra Handel, a Dresda Hasse, che nella capitale della Sassonia ottenne poi il posto di Oberkapellmeister, spingendo Porpora a spostarsi a Vienna fino al 1758, quando tornò a Napoli sulla cattedra già ricoperta in Sant'Onofrio. Ebbe come allievi alcuni dei principali evirati cantori dell'epoca, fra cui Caffarelli e Farinelli (e più tardi, nel 1750, fu anche maestro del giovane Haydn, suo assistente). Non è certo per la produzione didattica che Porpora è passato alla storia, bensì per l'estesissimo catalogo di musica vocale – operistica e da camera – tuttavia la ricezione dei suoi solfeggi, tanto in edizioni a stampa apparse per molti anni (ancora nel 1858, quasi a cento anni dalla morte, escono a Londra i Porpora's Elements of Singing), quanto per adozione diretta da parte di molti cantanti, induce a considerarlo come figura di portata ancor più ampia e sfaccettata e, in relazione all'insegnamento, come un vero e proprio fondatore di scuola, alla stessa stregua di Chopin e Liszt per il pianoforte durante il Romanticismo. Il magistero vocale si riflette anche nella non copiosa ma raffinata produzione strumentale, le cui radici affondano nell'influente stile imposto da Arcangelo Corelli a Roma, dove il Bolognese dirigeva un'orchestra i cui violoncellisti (per esempio Giovan Lorenzo Lulier, Giovanni Bononcini, Filippo Amadei), sono nomi storici non tanto della Sonata o del Concerto bensì della Cantata. Sono dunque schiettamente “cantanti” sia il violino sia il violoncello di Porpora, con ancor più convinzione di quanto non si dica abitualmente per la musica barocca in generale – tutta improntata all'emulazione della vox humana – perché qui chi canta non è un modello di vocalità astratto ma un divo delle scene teatrali. Particolarmente caratteristica delle Sinfonia da camera e poi delle Sonate a due violini e due violoncelli, è proprio la parte del primo violoncello, il cui agile e melodioso virtuosismo risente dell'ascolto e della frequenza che Porpora certamente ebbe con violoncellisti napoletani come Giovanni Carlo Cailò, Rocco Greco e soprattutto i più giovani Francischello Alborea e Francesco Supriano (a sua volta autore di un pionieristico metodo in cui appaiono alcune delle figurazioni adoperate anche da Porpora). Per verificare ulteriormente i legami voce-violoncello è utile considerare anche un caso interessante di cantata dello stesso Porpora (“Or sì m'avveggio, oh Amore”) che contiene una parte di violoncello concertante che duetta insieme al soprano usando il medesimo armamentario figurale delle Sonate. L'ascolto delle Sonate di Porpora, pochissimo frequentate in concerto e in disco, contribuisce a documentare la ricca scena violoncellistica napoletana che consta non solo di brani scritti dagli stessi virtuosi ma anche di cantate e serenate con uno o due violoncelli obbligati e anche veri e propri concerti per violoncello (in entrambi i casi opera di Leonardo Leo). Questa musica, lungamente negletta, ha il triplice ruolo di approfondire la conoscenza di autori abitualmente riferiti solo al teatro d'opera, completare il panorama linguistico capace di spiegare l'emersione virtuosistica di questo strumento nella prima metà del Settecento (altrimenti relegata solo alle pagine di Vivaldi e Bach, per altro non all'oscuro della musica napoletana), di mostrare con chiarezza le basi sulle quali si fonda il violoncello galante e classico (quello dei celeberrimi concerti di Franz Josef Haydn). 
	
	
	
	
SETTEMBRE – DICEMBRE
		
	Domenica 29 settembre 2024 ore 17
	
	Vigevano, Auditorium di S. Dionigi
	
	MATER DIVINÆ GRATIÆ
	
	Una messa seicentesca in onore della Madonna delle Grazie
	
	Maria Cecilia Farina, organo 
	
	Schola Gregoriana Ghislieri (Renato Cadel, direttore) 
	
	Coro Ghislieri 
	
	Giulio Prandi, direttore
	
	
	
	Domenica 01 dicembre 2024 ore 17
	
	Vigevano, Auditorium di S. Dionigi
	
	Ensemble emergente 
	
	selezionato nell’ambito del progetto Sustainable EEEmerging (1)
	
	
	
	
	
	Domenica 15 dicembre 2024 ore 17
	
	Vigevano, Auditorium di S. Dionigi
	
	Ensemble emergente 
	
	selezionato nell’ambito del progetto Sustainable EEEmerging (2)
	
	
		
		
		
		
		
		
          
          PRENOTAZIONE: La prenotazione del posto non è più obbligatoria.
 
          Per informazioni sui Concerti Ghislieri a Vigevano 0382 3786266 –
          biglietteria@ghislieri.it
          
          Fondazione Piacenza Vigevano
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          Via S. Eufemia 13 - 29121 Piacenza