La tempesta

Sabato 11 luglio 2009
Teatro dei Licini - Erba (Co)

 

 

William Shakespeare

 

La Tempesta

Commedia in 5 atti
Regia Gianlorenzo Brambilla

     

http://www.concertodautunno.it/090711-tempesta/090711-tempesta1.htm

PERSONAGGI ed Interpreti

ALONSO re di Napoli Vincenzo La Camera
SEBASTIAN suo fratello Sacha Oliviero
PROSPERO legittimo Duca di Milano Sergio Masieri
ANTONIO suo fratello e usurpatore del Ducato di Milano Sergio Scorzillo
FERDINANDO figlio del re di Napoli Loris Fabiani
GONZALO vecchio e probo consigliere del re Michele Faracci
ADRIANO

FRANCESCO

  gentiluomini  
CALIBANO schiavo selvatico e deforme Andrea Tibaldi
TRINCULO buffone Marco Ballerini
STEFANO cantiniere, ubriacone Antonio Grazioli
IL CAPITANO DELLA NAVE  
IL CAPO NOCCHIERO (Nostromo)  
MARINAI    
MIRANDA figlia di Prospero Giorgia Mauri
ARIELE spirito dell’aria Monica Bonomi
IRIDE - CERERE GIUNONE - NINFE- MIETITORI personaggi della "Masque" in forma di spiriti
Alcuni SPIRITI al servizio di Prospero  

SCENA: a bordo di un vascello in mare; poi in un’isola deserta

Come da tradizione del Teatro all’aperto erbese, il cast è completato da interpreti noti al pubblico del Licinium. Solo per citarne alcuni, ricordiamo Rosanna Pirovano, nei panni della strega Sycorax, Raffaela Cuccu e Sabrina Rigamonti, entrambe ex-allieve del Laboratorio di Teatro “Gianfranco Mauri”, che faranno parte del folto gruppo degli Spiriti.

 


1) Prospero e Miranda - La Tempesta - Ferdinando e Miranda
2) Gli altri illustri naufraghi

3) Presa di potere di Trinculo, rivelazione di Prospero ed epilogo.


Dopo la prima di venerdì 3 da sabato 4 luglio e a seguire ogni venerdì e sabato secondo il seguente calendario: 10, 11, 17, 18, 24, 25, 31 luglio e 1° agosto. Tra le novità di questa stagione, un progetto sperimentale di traduzione simultanea in partnership con Radio Marconi, che consentirà anche al pubblico straniero di assistere allo spettacolo nella propria lingua. La Tempesta di William Shakespeare, per la regia di Gianlorenzo Brambilla è presentata nella traduzione del prof. Dario Del Corno, stimato grecista e docente di Letteratura Greca presso l’Università degli Studi di Milano.

 

Le prevendite dei biglietti sono aperte, da martedì a sabato, a Erba presso Antico Caffè San Bernardino, ErbaLibri, Libreria Colombre, Libreria di via Volta. Per gli spettatori provenienti da fuori Erba sarà attivo un servizio di prenotazioni telefoniche al numero 333.9306089 (da martedì a venerdì, ore 10 - 13). Il prezzo dei biglietti è di 20 € per il biglietto intero e di 15 € per il ridotto, mentre l’ingresso è gratuito per ragazzi fino a 12 anni.  Info: www.teatrolicinium.it



Note dal programma di sala:
Dopo il grande successo riscosso lo scorso anno dal Faust - la cui carica onirica era stata enfatizzata dal coraggioso utilizzo di effetti scenici e scenografie multimediali dal forte impatto emozionale – con La Tempesta Brambilla torna a una messa in scena più “artigianale”, proprio per dare rilievo alla metateatralità del testo shakespeariano, senza tuttavia rinunciare a “coinvolgere” il pubblico sfruttando a pieno le possibilità offerte dall’unicità dell’ambiente che circonda il Licinium.
La Tempesta è il decimo spettacolo prodotto dall’Accademia dei Licini e affidato alla direzione di Brambilla: alla Passione di Cristo del 2000 - anno in cui l’associazione decise di intraprendere la strada delle produzioni in proprio - sono seguiti i successi di Sogno di una notte di mezza estate (2001), Cyrano de Bergerac (2002), Don Chisciotte della Mancia (2003), Le Nozze di Figaro (2004), Don Giovanni (2005), Romeo e Giulietta (2006), Sei personaggi in cerca d'autore (2007) e Faust (2008).
Un traguardo, quello del decennale di produzione, che coincide con l’inizio dell’attività del nuovo Consiglio Direttivo - eletto lo scorso anno in seguito alla scomparsa di Isabella Molteni, Presidente dell’Accademia dal 2000 -, atteso dal non facile compito di coniugare continuità e tradizione con l’inderogabile necessità di guardare al futuro e a nuovi traguardi.
«L'eccellenza, lo spirito di gruppo, la passione, la voglia di sognare e di crescere rappresentano il grande lascito spirituale di Isabella - afferma Luisa Rovida De Sanctis, attuale Presidente dell’Accademia dei Licini - e dunque la continuità, attorno alla quale è stato possibile ricompattare la “squadra” e continuare, insieme, il percorso iniziato con Lei. Un patrimonio di persone e di talenti accomunati dall'amore per il teatro, per la cultura e per un territorio da far conoscere e apprezzare a pubblici sempre più eterogenei. È naturale che questo conduca verso nuove mete, talune molto ambiziose e sfidanti: la riqualificazione degli spazi teatrali attraverso un Concorso di idee internazionale; l’inserimento del Licinium in un circuito “eccellente” di strutture classiche all’aperto, a livello europeo; l’ampliamento della stagione in termini di proposte artistiche e durata; lo sviluppo di offerte turistico-culturali “intelligenti”, finalizzate alla valorizzazione e divulgazione del nostro patrimonio artistico e naturale; l’adozione di nuove tecnologie in grado di coniugare al meglio tradizione e innovazione; la trasformazione dell’Accademia in “Fondazione”, senza dimenticare un imperdibile appuntamento con Expo 2015».


Seguono immagini della serata.....

L’isola. Davanti alla grotta di Prospero

MIRANDA - Se con le vostre arti,padre mio,
avete scatenato in tal fragore
l’acque selvagge, con le stesse arti

fatele ritornare ora alla calma.

PROSPERO - È tempo dunque ch’io ti faccia edotta.
Dammi la mano, e toglimi di dosso
questo magico manto…

Così, bene.

Quel naufragio, la cui orrida vista
t’ha toccato così profondamente
tutte le fibre della compassione,

l’ho predisposto io, con la mia arte

tu hai sentito urlare
e visto sprofondare, andasse perso.
Ma siedi: devi saperne di più.


Che altro vedi nel buio passato e nell’abisso del tempo trascorso?

Furono certamente turpi intrighi, come tu dici, a strapparci di là; ma fu altresì la nostra buona sorte a farci poi toccare queste prode.

Vedo che inclini al sonno: salutare è per te questo sopore; non devi fare nulla per resistergli.


Presto, mio spiritello! Presto! Qua! Avvicinati, Ariele, ora son pronto!

Evviva, mio magnifico padrone! Salute, venerabile signore!

ARIELE
Punto per punto, come tu volevi.
Piombato sopra il vascello del re,
ora a prua, ora al centro, ora sul cassero,
or di qua or di là per le cabine,
ho fiammeggiato dovunque terrore.

A volte mi scindevo in varie fiamme,
andando a divampare in vari posti:
sul pennone maggiore, sul bompresso,
ardevo tutto in separate fiamme,
per poi riunirmi in un unico incendio.


LA TEMPESTA


CAPITANO - Coraggio, dà voce alla ciurma:
che si diano daffare, forza, forza!
O qui coliamo a picco… Avanti! Presto!

E l'acqua innonda la platea sommergendo gli spettatori


CAPO NOCCHIERO - Forza, ragazzi! Forza, fate cuore!
Voi, qua, imbrigliate la vela maestra!
Attenti al fischio, là, del capitano!
Ventaccio cane, soffia s’hai polmoni!
Soffia, fino a scoppiare!


Non c’è stata una creatura che non sia impazzita di paura, fino a compiere gesti disperati. E tutti a bordo - meno i marinai - si son gettati nell’acqua schiumosa, lasciando il barco da me messo in fiamme.

Ho visto il figlio del re, Ferdinando, con i capelli ritti da sembrare che avesse in testa un intero canneto, gettarsi in mare il primo. La nave regia è sana e salva all’ancora, in quella stessa fonda insenatura donde tu mi chiamasti quella volta, per mandarmi, nel cuore della notte, a cercarti rugiada alle Bermude.


Te la sei scordata quella strega, quella perfida strega Sicorax

Quella strega, quella dannata strega Sicorax, per via dei suoi malefici incantesimi, che sono orribili solo a parlarne, fu, come sai, cacciata via da Algeri;

Giunta qui la strega vi aveva partorito, un autentico cucciolo di strega, lentigginoso, un vero mostriciattolo: Calibano


Bravo, così va bene. E fra due giorni, io ti prometto di renderti libero.

Prospero s’avvicina a Miranda che dorme:
Su, svegliati, cuor mio! Hai ben dormito, svegliati, mia cara!


Ehi, Calibano!… Schiavo, dove sei? Zolla di terra, dico a te, rispondi!

Vi piova addosso una guazza maligna, a tutti e due, la stessa che mia madre schiumava con la penna d’un corbaccio dal pelo di paludi putrescenti!

E il pestifero vento di libeccio vi soffi addosso a coprirvi di pustole!


Ferdinando, figlio del Re di Napoli

Da dove può venire questa musica, dall’aria o dalla terra?… Ora è cessata. Accompagna di certo un dio dell’isola.

Me ne stavo seduto su una riva, piangendo ancor la perdita del padre mio, quando udii questi suoni, scivolar fino a me sopra quell’acque, e placar, con la lor dolce armonia la furia dei marosi e il mio dolore.


MIRANDA - E che cos’è? Uno spirito? Dio mio,
in che modo si va scrutando intorno!

E che stupenda figura s’è dato…
ma di certo dev’essere uno spirito.

PROSPERO - E invece no, figliola:
quello è uno che mangia e beve e dorme
ed ha gli stessi esatti nostri sensi.

(Vedendo Miranda)
Questa dev’essere senza alcun dubbio
la dea cui fan corteggio quelle musiche.

(Forte)
Permettimi, di grazia, una preghiera:
ch’io ti chieda se abiti quest’isola,
e se puoi darmi qualche buon consiglio
su come meglio ho da condurmi qui;
e infine - ma è la cosa più importante -
dimmi, prodigio, sei fanciulla o no?

(Parlando ad Ariele, invisibile) Spiritello, sagace spiritello! Per questo, fra due giorni sarai libero!

(Tra sé)
Son già l’uno dell’altra…
Ma la faccenda è un po’ precipitosa,
e convien ch’io vi metta qualche intoppo;
perché una troppo facile vittoria
non svilisca il valor della conquista.
 

(Tra sé)
Son già l’uno dell’altra…
Ma la faccenda è un po’ precipitosa,
e convien ch’io vi metta qualche intoppo;
perché una troppo facile vittoria
non svilisca il valor della conquista.

(A Ferdinando)Andiamo, vieni:
voglio legarti collo e piedi in ceppi;
avrai l’acqua del mare per bevanda,
e per cibo molluschi d’acqua dolce,
radici disseccate e gusci vuoti
di ghiande stati loro culla. Vieni.

(Ad Ariele) Un ottimo lavoro, Ariele!


1) Prospero e Miranda - La Tempesta - Ferdinando e Miranda
2) Gli altri illustri naufraghi

3) Presa di potere di Trinculo, rivelazione di Prospero ed epilogo.


La stagione 2009 del Teatro Licinium è organizzata dall'Accademia dei Licini con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Comune di Como. Si avvale inoltre del patrocinio, contributo e collaborazione del Comune di Erba; del patrocinio e contributo di Regione Lombardia, Provincia di Como e Comunità Montana del Triangolo Lariano; della partnership consolidata con BCC dell’Alta Brianza, FAI Delegazione di Brianza Laghi, Enerxenia, LeNord; infine del sostegno degli amici del teatro Bennet, Meroni comunicare, Vamos Italia, Radio Marconi, Bruni Glass, Televisionet, WU Magazine, Volume, Lake Como Lifestyle, Monza Club e Nella Nebbia.


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