Ecoteatro 2022-1

 

Ecoteatro

Via Fezzan, 11 - Milano

Direzione Artistica Walter Palamenga
Direttore del Teatro Marco Daverio

Stagione

2022 – 1


Sostenitori attività di CONCERTODAUTUNNO


ECOTEATRO MILANO STAGIONE 2023-2024
ECOTEATRO MILANO STAGIONE 2022-2023
ECOTEATRO MILANO STAGIONE 2022-1
ECOTEATRO MILANO STAGIONE 2020-2021
ECOTEATRO MILANO STAGIONE 2019-2020
ECOTEATRO MILANO STAGIONE 2018-2019


ECORASSEGNA 2022-1
Artisti per un mondo sostenibile
Un nuovo cartellone con una serie di grandi interpreti accomunati dalla passione green




ECOTEATRO

LA SALA CHE RISPETTA L' AMBIENTE
Il primo teatro ad aver adottato una gestione conforme al modello di sviluppo sostenibile. 
STAGIONE 2022 primavera
SPETTACOLI  - CONCERTI  -  INTERVISTE - BACKSTAGE
Direttore Teatro Marco Daverio
Direttore Artistico Walter Palamenga

AVVISO: Anche se le disposizioni consentono la piena capienza abbiamo deciso fino a metà febbraio di tenere la sala a capienza dimezzata, cioè un posto si e uno no, così rendiamo tutto più sicuro.

Giovedì 6 gennaio 2022_01_06 ore 20:45
EPIFANIA ALL'ECOTEATRO
FROZEN Disney Cinema Live
 
EcoTeatro è lieto di chiudere le feste in bellezza ospitando uno spettacolo musicale che incanterà i grandi e soprattutto i piccini. Disney cinema live: canto, ballo e cinema in un unico spettacolo ! La storia della principessa Anna alla ricerca della sorella Elsa, e la salvezza del regno di Arendelle intrappolato in un inverno senza fine, vengono raccontate attraverso un sorprendente spettacolo dal vivo. Un nuovo format in cui la proiezione dei classici Disney sul grande schermo si alterna alle performance delle canzoni del film di animazione e della versione musical Theatre di Broadway e del West End, cantate e ballate dal vivo da un cast di interpreti musicali di fronte ad un pubblico che sarà attivamente coinvolto nella rappresentazione. Il miglior modo di festeggiare l'Epifania con i bambini.


Sabato 29 gennaio 2022_01_29 ore 20.45
Domenica 30 gennaio 2022_01_30 ore 16.00
SHABBES GOY
i gentili del sabato
in collaborazione con Moni Ovadia
con musica dal vivo
di e con: Silvia Priori e Roberto Gerbolés 
Voce: Francesca Galante 
Fisarmonica: Ciro Radice

Un bellissimo spettacolo che unisce prosa, musica e canto. C’era una volta una strada come tante, ma solo in apparenza, perché al suo centro corre un muro invisibile: gli ebrei da una parte, i cristiani dall'altra. Due mondi con usanze, credenze, pregiudizi diversi si fronteggiano, quasi non fossero parte di un'unica realtà. Parole, canto e musica raccontano una storia d'amore contro il pregiudizio e le paure. Perché non importa quale sia la tua religione, non importa quale sia il tuo Dio… È l’amore, solo l’amore la forza capace di accorciare quella distanza e di mettere tutti gli esseri viventi in contatto e creare una breccia per andare oltre il muro che ci separa


E a seguire torna a grande richiesta l'opera lirica in una nuova formula.

Sabato 05 Febbraio 2022_02_05 ore 20:45 
Domenica 06 Febbraio 2022_02_06 ore 16:00
TRAVIATA,
la signora delle camelie.
PERSONAGGI e INTERPRETI
Violetta Valéry, EVA CORBETTA
Alfredo Germont, ALESSANDRO MUNDULA
Giorgio Germont, GIORGIO VALERIO / DANIELE GIROMETTI
Annina, GIOVANNA AQUILINO
Dottor Grenvil, FABIO MIDOLO
pianoforte e direzione musicale – Andrea D. GOTTFRIED
allestimento e voce recitante – Fabio MIDOLO
VEDI FOTOSERVIZIO CONCERTODAUTUNNO
I capolavori della lirica in una nuova formula: un atto unico di un'ora e un quarto dove prosa, canto e musica si fondono in un avvincente spettacolo. Le pagine della signora delle Camelie di Alexandre Dumas (figlio) si alternano a quelle di Giuseppe Verdi creando il filo drammaturgico che nasce dalla lettura di alcune lettere di una vecchia paziente da parte del Dottor Grenvil: Violetta, la sua breve ma intensa vita, il suo amore per Alfredo, la sua rinuncia e la fine del suo grande amore. In scena attori e cantanti lirici accompagnati dal pianoforte con le indimenticabili melodie di una delle opere più rappresentate in tutto il mondo


Venerdì 18 Febbraio 2022_02_18
Sabato 19 Febbraio 2022_02_19
Lorenzo Balducci : 
ALLEGRO MA NON TROPPO
Produzione: Teatro Segreto
Autori: Riccardo Pechini, Mariano Lamberti
Regista: Mariano Lamberti
Interpreti: Lorenzo Balducci
Una stand up comedy divertente e provocatoria che si inserisce nella tradizione di grandi performer del passato come Lenny Bruce o Hannah Gadsby. Con l’ausilio di video, Lorenzo Balducci accompagna il pubblico alla scoperta di vizi e virtù della comunità LGBT, non tralasciando momenti intimi ispirati ad elementi strettamente biografici (il suo difficile coming out) e pause di riflessione più serie sul problema.
"Allegro, non troppo" è un progetto che si inserisce nella  tradizione di grandi performer del passato come Lenny Bruce o, per restare in tema LGBT, di Hannah Gadsby, autrice di Nanette, spettacolo di grandissimo successo.
Scritto da Mariano Lamberti e Riccardo Pechini, con la collaborazione dello  stesso Balducci, “Allegro, Non Troppo” è un divertente viaggio tra luci e ombre della comunità rainbow, con un testo che le descrive in maniera dissacrante, non tralasciando momenti intimi ed ispirati anche ad elementi strettamente biografici del protagonista, (come i suoi esordi come attore e il suo difficile coming out), seguiti da pause di riflessione più serie sul culto della auto rappresentazione, valide a prescindere per ogni orientamento sessuale. Con l’ausilio di video, nel suo inimitabile stile visionario, Balducci porterà il pubblico per mano alla scoperta delle ossessioni dei giovani millennials omosessuali, dalle dating app per incontri al buio e le loro dinamiche surreali, (collegandosi in diretta con alcuni utenti), al fanatismo per i social come Instagram e Tik Tok, mostrandone le clip più demenziali e grottesche. 
Lorenzo Balducci è dotato di una versatilità che appartiene a pochi ma è ben  visibile a molti. Balducci è un attore capace di lavorare sia nella più classica commedia all’italiana (da Carlo Verdone, ai fratelli Vanzina), che nel più ricercato cinema d’autore (Carlos Saura, Zulawsky, Andrè Techinè). Un interprete il cui volto è già noto al grande pubblico ma che, per la comunità LGBTQI, è il volto di una vera e propria celebrità. Irriverente, iconosclasta e visionario, Lorenzo diviene in breve una star del web, anche grazie ad una serie di folli video en travestì che hanno collezionato migliaia di visualizzazioni, tra cui spicca “Quarantena con un Gay”.

Sabato 26 Febbraio 2022_02_26
Emilio Luccisano: 
TUTTA LA VITA DI DIETRO
I traumi che t’ha lasciato tua madre ti sono rimasti dentro come la sigla di Super Quark? La tua vita sta all’infanzia serena come Paolo Brosio sta alla lucidità mentale? Hai capito a cosa serviva il metabolismo quando a 30 anni hai provato infilarti i jeans dell’anno prima? La tua vita sessuale si alterna tra un “Perché non mi richiama” e un “Dietro t’ho detto de no!”? Ascolti i discorsi degli altri come fossero un monologo qualsiasi del Fantabosco ? Allora TUTTA LA VITA DI DIETRO è lo spettacolo che fa per te. Ci sarò io, ci saranno i miei personaggi intrappolati in video (sì dirò pure Me vie’ un po’ da piagne, promesso) e facciamo che ci sarete pure voi, almeno facciamo festa tutti insieme. Ci vediamo a Teatro. Emiliano Luccisano
sito personale: www.emilianoluccisano.it

Sabato 05 Marzo 2022_03_05 ore 20.45
Domenica 06 Marzo 2022_03_06 ore 16.00
SILVIA PRIORI
ELENA DI SPARTA
Da uno studio su “Elena” da Omero, Euripide, Ritsos
Ribalta il mito e restituisce dignita' alla donna
Di e con Silvia Priori
Ballerina: Selene Franceschini
Regia di Silvia Priori e Renata Coluccini
Collaborazione alla regia: Roberto Gerbolès
Musiche: Marcello Franzoso
Testi canzoni: Alberto Casanova
Scene: Luigi Bello
Costumi: Primavera Ferrari e Sartoria Bianchi – Milano
Direzione tecnica: Lorenz Ronchi


Una miscela di teatro, danza orientale e musiche epiche.
Uno spettacolo sulla bellezza, sulla ricerca della felicità e sulla resistenza "Perché chissà, là dove qualcuno resiste senza speranza è forse là che inizia la storia umana e la bellezza dell'uomo” Ritsos
UNO SPETTACOLO SULLA RESISTENZA AL FEMMINILE
Chi è Elena? La mia Elena ridisegna il mito e rivaluta la figura della donna e le restituisce la sua  dignità. Pur restando fedele alle fonti mitologiche e ai classici, è nata un' Elena diversa non più prigioniera della propria immagine ma capace di librarsi. Un personaggio estremamente attuale che ha sempre fatto parte del vissuto culturale e dell'immaginario popolare. Una donna archetipo, un po' come Eva, considerata responsabile di tutto, che urla e si ribella a Dio stesso, suo Padre. In Elena la ragione di Stato, la volontà altrui la costringe a scelte obbligate, ed anche l'amore con Paride è effimero, passeggero, come un raggio di luce che si conficca nella notte più buia e si perde. Una figura immortale come Ermengarda, la Monaca di Monza, Maria Stuarda, Anna Bolena, Giovanna D'Arco, donne sconfitte dalla loro stessa ambizione di essere vive e pensanti. Ancora tante donne oggi subiscono, soffrono, resistono e cedono ma tante combattono fino alla fine e oltre lasciando tracce indelebili.                                                                                         
“Si, sola! Sono rimasta sola e RESISTO!
Come questaTENDA uscita fuori dalla finestra, tira, tira....
cerca di trascinare altrove la casa, cerca di salvarla la casa,
questa casa che sta precipitando giù e ancora più giù
ma la tenda resiste attaccata ad un solo piccolo anello, resiste
e assieme ad essa anch' io resisto.
E questa mia resistenza, inconcepibile, è l’unica cosa che ho.
Il mio legame con questa tenda, il mio unico soccorso nell’insonnia, nella paura, nel ricordo”.
La mia Elena è una donna sola, che ormai vecchia e sfiorita, rivive attraverso un percorso a ritroso i  momenti decisivi della sua vita tumultuosa interrogandosi su ciò che è effimero e su ciò che è sostanziale. La mia Elena è una donna come molte ce ne sono oggi, che sogna la felicità e l' amore puro ma conosce molto bene il sapore della rinuncia, costretta dal padre Tindaro, desideroso di garantire prosperità al suo regno, a scegliere come sposo l' odioso Menelao che la costringerà nelle mura del suo palazzo ritenendola incapace di generare un figlio maschio. La mia Elena è una mamma che piange la sua bambina, la piccola Ermione, che essendo nata femmina e quindi inutile al trono, le viene strappata via da Menelao per farla allattare da una schiava. Il suo bel palazzo si trasforma cosi in una prigione, un luogo oscuro, silenzioso, senza occhi e senza orecchie. Per anni prigioniera di Menelao e poi prigioniera di un' infinita guerra a cui assiste con l' anima che brucia. La mia Elena smantella l' archetipo che la mitologia ci ha tramandato e che la immortala come la bella, la dea, la prostituta, la cagna! La mia Elena è l' Elena di Sparta che lotta contro gli dèi per averle riservato quel destino ingrato. Gli dèi le diedero in dono la bellezza, ma sebbene non l' abbia mai considerata un valore, ne fu vittima. Quante battaglie ha dovuto combattere!                                                                                     
La mia Elena trascorre la sua vita a costruire cavalli di Troia contro l' ingiustizia, il potere, l'  abbandono, il disamore e la solitudine. Una storia eccitante in cui Elena, sempre trattata da reietta, da donna ammaliante ed ammaliatrice, si trasforma in creatura umanizzata, succube di una "ragione di Stato", come Ermengarda, come Francesca, come la monaca di Monza. E' un messaggio attuale quello che si svela, con implicazioni psicologiche complesse, dove non si vogliono distruggere gli eroi maschili, ma semplicemente affermare la pari dignità dei sessi, dove nessuno ha il diritto di imporre scelte di vita che soffocano la personalità ed il diritto ad una vita consapevole, dove non sentirsi oggetto, ma persona.Vorrei ridisegnare questo modello di donna, che sembra essere immortale nel subconscio collettivo e che ahimè continua a influenzare negativamente lo sguardo verso la figura femminile; vorrei dare alla mia Elena colori più tenui e densi, che abbiano il sapore del riscatto dopo secoli di condanne, da parte di uomini e donne. La mia Elena ribalta il mito, esprime il senso di un desiderio di uguaglianza tra persone, che, indipendentemente dal sesso, deve trovare una sua collocazione nella mente e nella realtà di tutti. La mia Elena, sei tu, una figura estremamente umana, fragile e con un profondo valore etico, spirituale e sociale. Silvia Priori                                                                                    
PRESENTAZIONE  Chi di voi non conosce la vicenda narrata nell’Iliade? Chi di voi non è rimasto, anche per pochi attimi, affascinato dalla descrizione di una delle donne più desiderate dell’antichità? Degrado, abbandono, senso di vuoto e caducità caratterizzano l’aspetto e l’animo della vecchia Elena , che vede scorrere lentamente davanti a sé il ricordo di ricchezze, glorie, invidie e bellezza. Bellezza, soprattutto. Com’è difficile andare incontro alla vecchiaia per colei che era cosi bella, intatta, provata. Cosa resta a questa Elena? Quale gioia, quale amore, quale amante, quale libertà? Un nome echeggia dal fondo dell’antichità, da un’epoca di sanguinosi duelli fra eroi: la bella e sensuale Elena si è lasciata sedurre dal giovane Paride e ha scatenato l’ira del re di Sparta Menelao, suo marito. Menelao, grazie all'aiuto del fratello Agamennone radunò un incredibile esercito, formato dai maggiori comandanti dei regni greci e dai loro sudditi, muovendo cosi guerra contro Troia. Il conflitto durò all'incirca dieci anni, con gravi perdite da ambo i lati. Fra le vittime più celebri l'invincibile Achille, principe di Ftia, ed Ettore, figlio del re Priamo e campione della resistenza troiana. La città venne infine conquistata e distrutta. Durante il racconto però un’altra Elena si palesa ai nostri occhi è che un vero e proprio ribaltamento dell’immagine di Elena consolidatasi nella tradizione letteraria greca. Che ne è stato della bellezza di un tempo? «Grosse verruche mi sono spuntate sul viso. Grossi peli / intorno alla bocca – li tocco; non mi guardo allo specchio – / peli ispidi, lunghi, – come se qualcun altro si fosse installato / dentro di me, / un uomo sfrontato, malevolo, la cui barba / spunta dalla mia pelle»: questo il ritratto duro che la stessa Elena offre di sé al visitatore sconosciuto (chi sarà l’uomo che, lungi dal lasciarla abbandonata a se stessa, torna a farle visita, un’ultima volta?) in compagnia del quale rievoca tempi e uomini ormai lontani. «Non viene più nessuno a trovarmi. Mi sto per scordare le parole...», dice la donna, che ora vive in un’abitazione fatiscente, impregnata di polvere, frutta marcia e ombre.  
IL PERSONAGGIO  La più bella donna del mondo era Elena, una delle figlie di Tindaro, re di Sparta. Sua madre era Leda che venne sedotta o stuprata da Zeus sotto forma di cigno. Leda partori cosi quattro gemelli, due maschi e due femmine. Castore e Clitennestra erano figli di Tindaro, Elena e Polluce di Zeus. Secondo un'altra versione del mito, Elena era figlia di Nemesi, la vendetta. Quando giunse in età da marito Elena attirò alla corte del padre una moltitudine di pretendenti desiderosi di prenderla in sposa. Tindaro non sapeva chi scegliere per non offendere cosi gli altri.Infine uno dei pretendenti, Ulisse, propose un piano per risolvere il dilemma, in cambio dell'appoggio di Tindaro per farlo sposare con la nipote Penelope, figlia del fratello di lui Icario Elena avrebbe dovuto scegliere il marito. Secondo un'altra tradizione Ulisse propose di fare un sorteggio o secondo un'altra, più accreditata, era il padre a scegliere il marito per la sposa (come farà poi Agamennone per ingannare Ifigenia e portarla in Aulide). Vennero inoltre costretti tutti i pretendenti a giurare di difendere il matrimonio di Elena, per chiunque marito venisse scelto. I giovani giurarono sacrificando i resti di un cavallo. Di certo non mancarono i borbotti di alcuni.Venne scelto come marito Menelao. Quest'ultimo non si era presentato come pretendente alla reggia ma aveva mandato il fratello Agamennone in suo nome. Aveva promesso un'ecatombe di 100 buoi ad Afrodite se avesse avuto in moglie Elena ma, non appena seppe di essere lui il prescelto, dimenticò la promessa fatta, causando l'ira della dea . Agamennone e Menelao vivevano in quel periodo alla corte di Tindaro perché esiliati da Micene, loro terra natia, dallo zio Tieste e dal cugino Egisto, dopo la morte del padre Atreo, ucciso dallo stesso Tieste. Menelao ereditò dunque il trono di Sparta da Tindaro poiché gli unici suoi figli maschi, Castore e Polluce, erano stati assunti fra le divinità. Agamennone sposò in seguito Clitemnestra, sorella di Elena, e scacciò Egisto e Tieste da Micene, riprendendosi cosi il trono del padre. Durante una missione diplomatica (il recupero della zia Esione rapita da Eracle) Paride si recò a Sparta e si innamorò della bella Elena. Enea, nobile figlio di Afrodite e Anchise, re dei Dardani, accompagnava Paride. Durante il loro soggiorno a Sparta, Menelao dovette recarsi a Creta per i funerali di Catreo, lo zio. Paride, sotto influsso di Afrodite, riusci a sedurre Elena e a partire con lei verso Troia,nonostante i rimproveri di Enea, portando con sé il ricco tesoro di Menelao. Era, ancora adirata con Paride mandò contro di lui una tempesta, costringendolo a sbarcare in Egitto, dove, secondo Stesicoro, Elena fu sostituita da Nefele, un fantasma con le sue sembianze. Secondo Omero Elena giunse in carne e ossa a Troia, non vi è traccia di alcun finto fantasma. La nave giunse poi a Sidone prima di giungere a Troia. Li Paride, timoroso di essere catturato da Menelao, perse diverso tempo prima di tornare in patria.Il rapimento di donne non è una storia nuova nella mitologia classica. Ricordiamo Io, rapita da Zeus e trasformata in mucca, Europa, portata via dalla Fenicia e condotta a Creta, Esione, sorella di Priamo, rapita da Eracle ai tempi del re Laomedonte e consegnata a Telamone, re di Salamina, Medea, fuggita insieme a Giasone dalla Colchide. Tutte queste donne erano però orientali portate in Grecia, forse questa volta Paride volle ricambiare portandosi in Oriente una donna greca.                                                                  
                                                                            
SPECIALE 8 MARZO FESTA DELLA DONNA
Martedì 8 marzo 2022_03_08 ore 20:45
Festa della Donna
Perchè non festeggiarla a teatro ?
EcoTeatro propone una serata speciale:
DONNA.. TUTTO SI FA PER TE
Concerto spettacolo

con 
Alessandra Foresta, soprano
Luca Arcangeli
Vittorio Surace
Walter Palamenga
Giulio Galimberti
Dalla poesia all’opera lirica passando attraverso la commedia musicale e il cinema. 
Dove festeggiare quest'anno la festa della donna? A teatro !!! Con un bellissimo concerto/spettacolo dove tra parola e musica omaggeremo la figura della donna in tutte le sue sfumature. 
Dalla poesia all’opera lirica passando attraverso la commedia musicale e il cinema. 
Cantanti, attori e danzatori regaleranno divertimento, risate e un pizzico di nostalgia. 
E nello spazio espositivo inaugurazione di una bellissima mostra fotografica dedicata alla natura e al femminile.
Mostra fotografica
SACRIFICIUM
opere di Giuseppe Spada e Svetlana Shikhova
E nello spazio espositivo inaugurazione di una bellissima mostra fotografica dedicata alla natura e al femminile.

Giovedì 10 Marzo 2022_03_10
Venerdì 11 Marzo 2022_03_11
Sabato 12 Marzo 2022_03_12
Domenica 13 Marzo 2022_03_13
Claudio Insegno e Eraldo Moretto: 
IL VIZIETTO
“Il Vizietto” è una delle commedie più amate e divertenti,ambientata in uno sfavillante locale di Drag Queen sulla Costa Azzurra: La Cageaux Folles. Una trama irresistibile, ricca di humor e colpi di scena, diventata anche un indimenticabile film di strepitoso successo. Sul palco a interpretare l'inossidabile coppia Albin e Renato, due bravissimi attori, Claudio Insegno e Eraldo Moretto, insieme a un gruppo di talentuosi performer.

Venerdì 18 Marzo 2022_03_18
Angelo Castiglione: 
CIAO FRANK, recital musicale 
Un concerto live con le più belle canzoni del mitico Frank Sinatra: My Way, New York New York, My Fanny Valentine... Sul palco una live jazz band con la voce di Angelo Castiglione accompagnato da Alberto Bonacasa pianoforte, Tito Mangialajo Rantzer contrabbasso, Claudio Perelli sax e Vittorio Sicbaldi batteria.  Documenti audio e video riporteranno a galla quel sentimento di affetto e un po’ di sana nostalgia per il grande Frank e tutto quello che ha rappresentato “quella simpatica canaglia”.

Venerdì 01 Aprile 2022_04_01
Sabato 02 Aprile 2022_04_02
Domenica 03 Aprile 2022_04_03
Franco Oppini, MiriamMesturino, Luca Negroni: 
COCTAIL PER TRE
Regia di Marco Belocchi
Franco Oppini, Miriam Mesturino e Luca Negroni in una commedia divertente e corrosiva che mette a nudo dinamiche di coppia, fedeltà-amore-tradimento, con un'ironia e un distacco che ne fanno uno spettacolo godibile e intelligente a cui non manca il "coup de theatre" con un finale inaspettato.

Giovedì 07 Aprile 2022_04_07 ore 20:45
Venerdì 08 Aprile 2022_04_08 ore 20:45 
AUB presenta
Laura Offen - Alessio Ruarro
EQUILIBRI SOPRA LA FOLLIA
Commedia Musicale
Una divertente commedia musicale con moltissima danza grazie alle splendide coreografie di Caterina Calvino Prina. Il tema è quello della vita di coppia post luna di miele: il figlio da portare a calcio, le bollette da pagare, il capo che chiede gli straordinari il venerdì sera...  un'autentica follia ! L'amore c'è, ma non basta a risolvere il delirio quotidiano. Servono anche la danza e un pò di musica!

sabato 30 aprile 2022 ore 20:45
domenica 1 maggio 2022 ore 16:00
Officina dei Transiti
CAVALLERIA RUSTICANA
di Giovanni Verga e Pietro Mascagni
I capolavori della lirica in una nuova formula teatrale: un atto unico di un'ora e un quarto dove prosa, canto e musica si fondono in un avvincente spettacolo. La celebre novella di Verga ridotta dalla stesso autore a un atto unico e diventata infine un'altrettanto famosa opera lirica con libretto di Targioni - Tozzetti e musica di Mascagni. L'amore e la gelosia di Santuzza per Turiddu, la passione di questi per la bella Lola, moglie di compare Alfio... Tutta la vicenda è narrata da Cola, anima pura del paese, la voce dell’innocenza che con “amurusanza” guida lo spettatore invitandolo all’attenzione nei confronti di un racconto di vita dei campi in cui le passioni umane non sono soltanto lo sfondo delle fatiche quotidiane, ma scandiscono un’esistenza semplice fatta di piccoli gesti e definitive risoluzioni.

martedì 18 maggio 2022 ore 09:00
Pandemonium Teatro 
IL BAMBINO DAI POLLICI VERDI
Spettacolo per la scuola primaria
Maurice Druon, autore francese, aveva scritto la storia di un bambino, figlio di un fabbri-cante di cannoni, che a un certo punto di quella che sembra una vita meravigliosa si accorge di possedere la straordinaria capacità di far germogliare velocissimamente fiori di tutte le qualità in qualsiasi posto toccato dai suoi pollici. Fioriscono così dal nulla gemme, fiori, rami e foglie non solo nel suo giardino, ma anche nel carcere, nell’ospedale, nelle baracche delle periferie e persino nella fabbrica di suo padre, impegnata in quel momento a fornire armi per una guerra lontana. Due giardinieri un po’ pasticcioni faranno rivivere sulla scena questa appassionante storia in equilibrio fra ma-gia, avventura e divertimento, per giungere ad un finale sorprendente.

Controllare aggiornamenti su http://www.ecoteatro.it/spettacoli
Ecoteatro si trova a Milano in Via Fezzan 11 angolo Viale Caterina da Forlì 19, nelle vicinanze dell'Istituto Don Orione e Piazzale Tripoli - Via Soderini.
INFO LINE 02 82773651 info@ecoteatro.org

Prima redazione agg. 08/03/2022







ECOTEATRO
ex Teatro di Milano - ex Cinema Orione
Direzione teatrale: Marco Daverio
Via Fezzan 11 - 20146 Milano
Info/prenotazioni da giovedì a sabato dalle ore 15 alle 19
Tel 370 1424292 - 02 82773651
http://www.ecoteatro.it/