VoceAllOpera (2)

 

STAGIONE D’OPERA 2014 di VOCEALLOPERA
Direzione artistica Gianmaria Aliverta
TEATRO ROSETUM
Domenica 18 maggio 2014 ore 16:00
Gaetano Donizetti
L'elisir d'amore

opera in due atti di Gaetano Donizetti su libretto di Felice Romani.

Personaggi data 17/18 maggio 2014 (copertura)
Adina, ricca e capricciosa fittaiuola (soprano)
CAROLINA VARELA (17), LUCIA CONTE (18)
Nemorino, coltivatore, giovane semplice, innamorato di Adina (tenore)
FILIPPO PINA CASTIGLIONI (17),
GABRIELE BARINOTTO (18)
Belcore, sergente di guarnigione nel villaggio (baritono)
ALLAN RIZZETTI (17), JAIME EDUARDO PIALLI (18)
Dottore Dulcamara, medico ambulante (basso buffo)
LEE KEEBAEC(17/18)
Giannetta, villanella (soprano)
MARIACRISTINA CIAMPI (17/18)
Cori e comparse: villani e villanelle, soldati e suonatori del reggimento,
un notaio, due servitori, un moro
Piccola orchestra d'archi e pianoforte
Direttore MICHELE SPOTTI
In collaborazione con la Classe di Direzione d’orchestra del M° Daniele Agiman

Regia di GIANMARIA ALIVERTA

Calendario della stagione lirica dal vivo al Rosetum

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CONTATTI:
- Gianmaria Aliverta (Presidente VoceAllOpera) Tel. 349 4249181
Email vociallopera@libero.it
Sito web www.voceallopera.com
- Gaetano Moraca (Ufficio Stampa) Tel. 334 8564171
Email stampa.voceallopera@gmail.com
http://www.voceallopera.com/contatti/
 


Seguono immagini della serata:

ATTO PRIMO  -- ATTO SECONDO

 

 


Coro
Cantiamo, facciam brindisi
a sposi così amabili.
Per lor sian lunghi e stabili
i giorni del piacer.

Belcore
Per me l'amore e il vino
due numi ognor saranno.
Compensan d'ogni affanno
la donna ed il bicchier.

Tutti
Sì si, I'avremo cara;
dev'esser cosa rara
se il grande Dulcamara
è giunta a contentar.


Dulcamara
Poiché cantar vi alletta,
uditemi, signori:
ho qua una canzonetta,
di fresco data fuori,
vivace graziosa,
che gusto vi può dar,
purché la bella sposa
mi voglia secondar.

Dulcamara
(cava di saccoccia alcuni libretti, e ne dà uno ad Adina.)
«La Nina gondoliera,
e il senator Tredenti,
barcaruola a due voci.» Attenti.

Dulcamara
Io son ricco, e tu sei bella,
io ducati, e vezzi hai tu:
perché a me sarai rubella?
Nina mia! Che vuoi di più?

Adina
Quale onore! un senatore
me d'amore supplicar!
Ma, modesta gondoliera,
un par mio mi vuo' sposar.

Dulcamara
Idol mio, non più rigor;
fa felice un senator.

Adina
Eccellenza! Troppo onor;
io non merto un senator


È qua il notaro,
che viene a compier l'atto
di mia felicità.
Tutti
Sia il ben venuto!
Dulcamara
T'abbraccio e ti saluto,
o medico d'amor, spezial d'Imene!

Belcore
Andiam, mia bella Venere...
Ma in quelle luci tenere
qual veggo nuvoletto?
Adina
Non è niente.
(S'egli non è presente
compita non mi par la mia vendetta.)


Dulcamara
Le feste nuziali,
son piacevoli assai; ma quel che in esse
mi dà maggior diletto
è l'amabile vista del banchetto.

Nemorino
Ed io son disperato.
Fuori di me son io. Dottore, ho d'uopo
d'essere amato... prima di domani.
Adesso... su due piè.

Dulcamara Hai tu danaro?
Nemorino
Ah! non ne ho più.

Mio caro  A me verrai
subito che ne avrai. Vieni a trovarmi
qui, presso alla Pernice:
ci hai tempo un quarto d'ora.


Belcore
(Ebbene, che cos'ha questo baggiano?)
Ehi, ehi, quel giovinotto!
Cos'hai che ti disperi?

Nemorino
Io mi dispero...
perché non ho denaro... e non so come,
non so dove trovarne.

Belcore
Eh! scimunito!
Se danari non hai,
fatti soldato... e venti scudi avrai.

(Ho ingaggiato il mio rivale:
anche questa è da contar.)


Giannetta
Non fate strepito: parlate piano:
non ancor spargere si può l'arcano:
è noto solo al merciaiuolo,
che in confidenza l'ha detto a me.

Giannetta
Sappiate dunque che l'altro dì
di Nemorino lo zio morì,
che al giovinotto lasciato egli ha
cospicua immensa eredità...
Ma zitte... piano... per carità.
Non deve dirsi.
Coro
Non si dirà.


Nemorino
Dell'elisir mirabile
bevuto ho in abbondanza,
e mi promette il medico
cortese ogni beltà

Giannetta e Coro
Caro quel Nemorino!
Davvero ch'egli è amabile:
ha l'aria da signor.

Adina
Credea trovarlo a piangere,
e in giuoco, in festa il trovo;
ah, non saria possibil
se a me pensasse ancor.

Nemorino
(fra sé)
Io già m'immagino
che cosa brami.
Già senti il farmaco,
di cor già m'ami;
le smanie, i palpiti
di core amante,
un solo istante
tu dêi provar.

Adina
(fra sé)
Oh, come rapido
fu il cambiamento;
dispetto insolito
in cor ne sento.
O amor, ti vendichi
di mia freddezza;
chi mi disprezza
m'è forza amar.


Adina
Come sen va contento!
Dulcamara
La lode è mia.
Adina
Vostra, o dottor?
Dulcamara
Sì, tutta.
La gioia è al mio comando:
io distillo il piacer, l'amor lambicco
come l'acqua di rose, e ciò che adesso
vi fa maravigliar nel giovinotto.
Tutto portento egli è del mio decotto.

Dulcamara
(Essa pure è innamorata:
ha bisogno del liquor.)
Bella Adina, qua un momento...
più dappresso... su la testa.
Tu sei cotta... io l'argomento
a quell'aria afflitta e mesta.
Se tu vuoi?...

Adina
Io rispetto l'elisire,
ma per me ve n'ha un maggiore:
Nemorin, lasciata ogni altra,
tutto mio, sol mio sarà.

La ricetta è il mio visino,
in quest'occhi è l'elisir.


Nemorino
Una furtiva lagrima
negli occhi suoi spuntò...
quelle festose giovani
invidiar sembrò...
Che più cercando io vo?
M'ama, lo vedo.
Un solo istante i palpiti
del suo bel cor sentir!..
Co' suoi sospir confondere
per poco i miei sospir!...
Cielo, si può morir;
di più non chiedo.


Adina
La tua persona...
la tua vita ci è cara... Io ricomprai
il fatale contratto da Belcore.
Nemorino
Voi stessa! (È naturale: opra è d'amore.)

Adina
Prendi; per me sei libero:
resta nel suol natio,
non v'ha destin sì rio
che non si cangi un dì.

Qui, dove tutti t'amano,
saggio, amoroso, onesto,
sempre scontento e mesto
no, non sarai così.

Adina
Ah! fu con te verace
se presti fede al cor.
Sappilo alfine, ah! sappilo:
tu mi sei caro, e t'amo:
quanto ti féi già misero,
farti felice io bramo:
il mio rigor dimentica,
ti giuro eterno amor.

Nemorino
Oh, gioia inesprimibile!
Non m'ingannò il dottor.


Belcore
Alto!... Fronte!... Che vedo? Al mio rivale
l'armi presento!
Adina
Ella è così, Belcore;
e convien darsi pace ad ogni patto.
Egli è mio sposo: quel che è fatto.


Dulcamara
Lo sapeva anch'io.
Ma quel che non sapete,
né potreste saper, egli è che questo
sovrumano elisir può in un momento,
non solo rimediare al mal d'amore,
ma arricchir gli spiantati.

Coro
Or beata appien tu sei
nella tua tranquillità.
Viva il grande Dulcamara,
la Fenice dei dottori:
con salute, con tesori
possa presto a noi tornar.


Giannetta, villanella (soprano)
MARIACRISTINA CIAMPI (17/18)

Belcore, sergente di guarnigione nel villaggio (baritono)
JAIME EDUARDO PIALLI (18)

Dottore Dulcamara, medico ambulante (basso buffo)
LEE KEEBAEC(17/18)

Nemorino, coltivatore, giovane semplice, innamorato di Adina (tenore)
GABRIELE BARINOTTO (18)

Adina, ricca e capricciosa fittaiuola (soprano)
LUCIA CONTE (18)

Direttore MICHELE SPOTTI

Regia di GIANMARIA ALIVERTA

 
 
ATTO PRIMO  -- ATTO SECONDO

 Note:

http://opera.stanford.edu/Donizetti/Elisir/act1.html

http://opera.stanford.edu/Donizetti/Elisir/act2.html

 

 
 


 
   

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