Mozart e Salieri

Comune di Abbiategrasso - Assessorato alla Cultura
Sabato 30 ottobre 2010_10_30 ore 21.00
Accademia musicale Annunciata Abbiategrasso
Fiati dell’Accademia Musicale dell’Annunciata di Abbiategrasso
Ingresso gratuito dietro prenotazione presso Comune di Abbiategrasso.
direttore: Sergio Delmastro

Mozart e Salieri

   


Antonio Salieri (1750-1825):
Picciola Serenata in si bemolle maggiore
I - Allegretto
II - Larghetto
III - Minuetto
IV - Presto


Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791):
Serenata in si bemolle maggiore K. 361 Gran Partita
I - Largo - Allegro molto
II - Menuetto - Trio I° - Trio 2°
III - Adagio
IV - Menuetto - Trio I° - Trio 2°
V - Romanze (Adagio - Allegretto)
VI - Tema e variazioni
VII - Rondo: Allegro molto
 

Saluti dalla organizzazione


Presentazione di Paolo Zeccara


Salieri

 


Mozart

 
 
http://www.youtube.com/watch?v=F1k1eM2gdjA

 http://concertodautunno.blogspot.com/2010/10/20101030-annunciata-abbiategrasso-primo.html

Wolfgang Amadeus Mozart
Serenata in mi bemolle maggiore K. 361 Gran Partita I - Largo - Allegro molto


http://concertodautunno.blogspot.com/2010/10/20101030-annunciata-abbiategrasso-primo.html

Wolfgang Amadeus Mozart
Serenata in mi bemolle maggiore K. 361 Gran Partita II - Menuetto - Trio I° - Trio 2° http://www.youtube.com/watch?v=xf2Cvgsyp7A


http://concertodautunno.blogspot.com/2010/10/20101030-annunciata-abbiategrasso-primo.html

Wolfgang Amadeus Mozart
Serenata in mi bemolle maggiore K. 361 Gran Partita III - Adagio

http://www.youtube.com/watch?v=nqmT-ugH978


http://concertodautunno.blogspot.com/2010/10/20101030-annunciata-abbiategrasso-primo.html

Wolfgang Amadeus Mozart
Serenata in mi bemolle maggiore K. 361 Gran Partita IV - Menuetto - Trio I° - Trio 2° http://www.youtube.com/watch?v=gpLWNrNDrS0


http://concertodautunno.blogspot.com/2010/10/20101030-annunciata-abbiategrasso-primo.html

Wolfgang Amadeus Mozart
Serenata in mi bemolle maggiore K. 361 Gran Partita V - Romanze (Adagio - Allegretto) http://www.youtube.com/watch?v=bmWwB2FIS8g


http://concertodautunno.blogspot.com/2010/10/20101030-annunciata-abbiategrasso-primo.html

Wolfgang Amadeus Mozart
Serenata in mi bemolle maggiore K. 361 Gran Partita VI - Tema e variazioni

http://www.youtube.com/watch?v=ZR9e0cAe71M


http://concertodautunno.blogspot.com/2010/10/20101030-annunciata-abbiategrasso-primo.html

Wolfgang Amadeus Mozart
Serenata in mi bemolle maggiore K. 361 Gran Partita VII - Rondo: Allegro molto

 http://www.youtube.com/watch?v=arJvDPOpZC8


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Antonio Salieri (1750-1825):
Picciola Serenata in si bemolle maggiore
I - Allegretto
II - Larghetto
III - Minuetto
IV - Presto

Howard Chandler Robbins Landon ha ormai dimostrato che la rivalità tra Mozart e Salieri è stata montata ad arte. Il perché va ricercato soprattutto nella volontà di Constanze Weber (e del suo secondo marito) di creare un alone di mistero e di leggenda attorno alla memoria di Wolfgang. Ad esempio: l’opera La clemenza di Tito (scritta in fretta e furia nel 1971 per l’incoronazione di Leopoldo II, succeduto al fratello Giuseppe II) è stata sicuramente commissionata a Mozart dall’impresario Guardasoni ad Antonio Salieri, che si ritirò dall'offerta quasi un anno prima delle celebrazioni regali. Così scrive Giuseppe Rausa (un profondo conoscitore della Vienna del XVIII secolo): “Era logico che il Kapellmeister, nonché massimo compositore d’opera viennese fosse il primo destinatario di un’incombenza tanto solenne. Solo dopo avere ricevuto un ripetuto rifiuto da parte dell’italiano di farsi carico dell’opera nuova, l’impresario si era rivolto a Mozart. Wolfgang è in ansia per l’ambita commissione del Tito, un’occasione fondamentale per la carriera (ora pericolante) del compositore. Dunque ecco Mozart inseguire per intere giornate il fantomatico “NN” (altrove nelle lettere a Constranze viene chiamato “Z”) al fine assai probabile di farsi cedere l’incarico praghese. Scrive infatti: “...devo far la guardia a un certo NN e non posso lasciarmelo scappare. Tutti i giorni alle sette del mattino sono già da lui” (7 luglio 1791); altrove invece “...avevo quasi deciso di partire senza aver concluso nulla... fra qualche giorno questa storia dovrà pur finire. Z. me l’ha promesso con troppa serietà e solennità. E allora verrò subito da te” (a onor del vero va detto anche che per alcuni studiosi si tratta invece del barone Wetzlar, presso il quale Mozart cercava l’ennesimo prestito). A Praga il 6 e il 12 settembre, durante le solenni cerimonie di incoronazione di Leopoldo II e di Maria Luisa, Salieri dirige soprattutto composizioni sacre di Mozart: è l’ennesimo riscontro della evidente vicinanza artistica e ideale dei due principali protagonisti della scena musicale viennese. Inoltre già il 16 o 17 aprile 1791, in occasione dei tradizionali concerti della Quaresima, Salieri aveva diretto “Eine neue grosse Simphonie von Herrn Mozart”, probabilmente una delle ultime tre partiture (Sinfonie nn. 39, 40 e 41) del salisburghese.
Al termine degli anni ottanta Salieri e Mozart sono i due principali compositori di corte; certamente l’austriaco vive “all’ombra dell’italiano”, ma rimane tuttavia, dopo di lui, il principale compositore viennese nonché l’autore ufficiale di gran parte delle musiche eseguite per le feste di incoronazione di Leopoldo II a Praga nell’estate 1791”.
La Picciola serenata è gemella dell’altra più impegnativa serenata (anch'essa in si bemolle maggiore) conservata presso la Österreichische Nationalbibliotek ed esistente anche in altre tonalità. La serenata è identica al Quintetto conservato presso la Bibliothèque National di Parigi che reca l’interessante scritta: “composto per il senatore di Roma il Principe D. Abbondio Rezzonico al Sig. Luigi Fuchs” essa è opera di indubbio pregio pervasa com’è da uno charme e da una facilità di invenzione pari a quelle di Mozart. La data apposta sulla Picciola Serenata (1778) fa considerare il lavoro come appartenente al primo periodo della produzione di Salieri che si dimostra anche con quest’opera partecipe degli splendori del classicismo viennese.

Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791):
Serenata in si bemolle maggiore K. 361
Gran Partita
II - Largo - Allegro molto
II - Menuetto - Trio I° - Trio 2°
III - Adagio
IV - Menuetto - Trio I° - Trio 2°
V - Romanze (Adagio - Allegretto)
VI - Tema e variazioni
VII - Rondo: Allegro molto

La Serenata in si bemolle maggiore K 361 è divenuta celebre col nome Gran Partita. Quello della serenata era un genere assai di moda nell’Austria del ’700, quando si scriveva moltissima musica di intrattenimento - soprattutto per insiemi di fiati - utilizzata sia all’aperto che nei salotti e nelle cene di nobili e di ricchi borghesi. La data dell’autografo (1780), non è attribuibile a Mozart, quindi non è sicura; per contro esistono fonti certe di una sua esecuzione posteriori di ben quattro anni e ci portano nella Vienna della grande stagione dei concerti per pianoforte eseguiti su “sottoscrizione” per i ricchi sostenitori del maestro salisburghese, ossia il 1784.
Nel libro del primo biografo di Mozart, Georg Nikolaus von Nissen, si legge che questa serenata è stata scritta come un omaggio di Wolfgang a Costanze Weber, in occasione del loro matrimonio, ma si tratta quasi certamente di un’invenzione della vedova di Mozart. In queste composizioni, per lo più eseguite in momenti in cui l’attenzione degli ascoltatori era assorbita da altre attività conviviali, i musicisti tendevano a utilizzare melodie facili, per lo più trascritte da arie d’opera divenute subito assai popolari, con un’orchestrazione altrettanto lineare.
La Gran Partita invece ricalca - nel suo impianto strutturale - la tipica della serenata per fiati del XVIII secolo: un primo tempo brillante, due minuetti - in seconda e in quarta posizione -, un tempo lento al centro del lavoro e infine un rondò assai veloce. Ma per il modo di trattare il vasto organico, che fa dialogare gli strumenti come fossero voci di cantanti, la Serenata K 361 rappresenta un traguardo nuovo per l'ensemble di strumenti a fiato. Se la datazione dovesse essere il 1780, questa serenata riveste un’importanza ancor maggiore, in quanto permetterebbe di farci meglio comprendere la gigantesca evoluzione artistica di Mozart dopo l'esecuzione dell'Idomeneo a Monaco di Baviera. Qui in compositore si discosta moltissimo dal tono galante tipico delle serenate francesi, allora assai di moda, poiché scrive per ben tredici strumenti (dodici a fiato ed il contrabbasso) facendone la serenata per fiati più ricca del suo tempo. Esiste una versione per otto strumenti di solo quattro movimenti più vicina ad una esecuzione “domestica” e che recenti studi musicologici ritengono essere precedente alla versione per tredici strumenti. Ma Mozart fa ancor di più: alla forma della serenata viennese, aggiunge - per la Gran Partita - ulteriori tre movimenti: un lungo Tema con Variazioni (penultimo tempo, trascritto da un precedente lavoro "parigino", il Quarteto per flauto e archi K 285b), un secondo Minuetto con due Trii, ed infine una seconda, meravigliosa Romanza (terzultimo tempo). Impagabili sono poi gli ammiccamenti alla musica di carattere “turchesco”, tanto di moda a Vienna in quegli anni, che si riscontrano nel brillante, pirotecnico Finale.
La vastità dell’organico e il grado di assimilazione dei vari strumenti permettono al compositore di farli dialogare, di contrapporli, di compenetrarli in un modo mai prima raggiunto.
Il contrabbasso (che dovrebbe essere presente - ad libitum - in tutte le serenate o divertimenti per fiati di Mozart) ha lo scopo di rendere piena e corposa la linea del basso. L'autografo mozartiano è conservato in USA alla Library of Congress e non prevedeva la sostituzione del contrabbasso con il controfagotto, prassi che si era consolidata fino alla fine degli scorsi anni ‘60. Anche la denominazione di Gran Partita, presente nel manoscritto, non sembra sia stata voluta da Mozart.

Note di sala del musicologo Paolo Zeccara

 


 

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Venerdì 25 febbraio 2011 direttore: CARLO DE MARTINI
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Martedì 21 dicembre 2010 direttore: CARLO DE MARTINI
Sabato 30 ottobre 2010 direttore: SERGIO DELMASTRO


Sabato 29 maggio 2010 direttore: CARLO DE MARTINI
Sabato 8 maggio 2010 ore 21.00 Giacomo Puccini Tosca (ospite)
Venerdì 30 aprile 2010 direttore: SERGIO DELMASTRO
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Venerdì 26 febbraio 2010
Venerdì 26 gennaio 2010 direttore: ENRICO GROPPO
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