Michele Rovetta, direttore d’orchestra.

Dopo una collaborazione pluriennale con Daniel Barenboim, il quale nel 2003 lo scelse come Maestro Sostituto alla Deutsche Staatsoper Unter den Linden di Berlino, Michele Rovetta ha debuttato in questo teatro alla testa della Berliner Staatskapelle nella stagione 2006-7, dirigendo Il barbiere di Siviglia di Rossini. A Berlino ha debuttato nella scorsa stagione anche nella Philharmonie e nell’Apollo-Saal.Sia in campo teatrale, per esempio con il Rinaldo di Händel, sia in campo concertistico, come con la recente esecuzione di musiche di Giovanni Gabrieli nella Lindenkirche die Berlino, Michele Rovetta dedica da tempo una parte della sua attività direttoriale alla musica preclassica: “impresa […]storicamente interessante e musicalmente convincente”, da cui il pubblico rimase “fortemente impressionato” (Ulrich Gehre, Die Glocke, 21 febbraio 2004) furono in particolare le sue interpretazioni monteverdiane al Theater am Alten Markt di Bielefeld, giudicate dalla critica “di livello internazionale” (Opernetz, febbraio 2004), “appassionate, precisissime e sempre avvincenti”, capaci di suscitare “profonde emozioni” (Uta Jostwerner, Westfalenblatt, 21/22 febbraio 2004).Di particolare interesse storico fu anche la sua direzione musicale di un nuovo allestimento de Im weißen Rössl, per il quale non utilizzò solo la musica oggidì usualmente eseguita, bensì anche parti ignote della composizione originale di Ralph Benatzky (fra cui il grande finale del secondo atto), da lui ricostruite sulla base di materiale autografo inedito custodito a Berlino.Dopo anni di attività concertistica come pianista, che lo portò ad esibirsi in diverse sale in Italia, Austria, Germania, Romania e Polonia, Michele Rovetta iniziò la sua attività di direttore d’orchestra allo Stadttheater Bielefeld, con Die Lustige Witwe e, nel campo del balletto, con Coppélia. Il pubblico italiano, che in passato poté apprezzare nelle sue interpretazioni pianistiche una “non comune capacità d’aderenza rigorosa ma fortemente creativa al testo musicale” (Enrico Ginocchio, Il Giornale, 27 maggio 1992), assisterà in occasione di“Romeo e Giulietta” al suo debutto in Italia come direttore d’orchestra: la sua unica collaborazione con un’orchestra italiana, che risale al 2004, è stata infatti finora la preparazione, per conto di Stefan Anton Reck, di Ariadne auf Naxos con l’orchestra del Teatro G. Verdi di Trieste, di cui fu apprezzata la “prestazione colorita e precisa, senza sbavature, frutto di un meticoloso lavoro di concertazione” (Claudio Gherbitz, Il Piccolo di Trieste, 15 novembre 2004).Michele Rovetta è autore della voce enciclopedica dedicata alla professione di Maestro Sostituto nel Lexikon des Klaviers (edizioni Laaber) e dell’unica pubblicazione esistente sulla storia di questa professione (Königshausen & Neumann). E’ diplomato in Direzione e in Teoria Musicale alla Universität für Musik und darstellende Kunst di Vienna nonché in Pianoforte al Conservatorio G. Verdi di Milano. È stato borsista dell’Accademia Chigiana di Siena, del Governo Polacco, del Österreichischer Austauschdienst, del Deutscher Akademischer Austauschdienst. E’ stato premiato, per le sue prestazioni artistiche, dal Ministero dell’Istruzione, della Scienza e della Ricerca della Repubblica Austriaca.


DOPO IL SUO DEBUTTO ALLA STAATSOPER DI BERLINO IL DIRETTORE D’ORCHESTRA MICHELE ROVETTA DEBUTTA IN ITALIA A NOVARA, CON “ROMEO E GIULIETTA”.
Il 17 gennaio 2009 Michele Rovetta debutta in Italia con il nuovo balletto “Romeo e Giulietta” su musiche di Pëtr Il'ič Čajkovskij con coreografie di Giorgio Madia, in scena al Teatro Coccia di Novara. Dopo essere stato scelto come Maestro Sostituto presso la Staatsoper Unter den Linden di Berlino dal direttore d’orchestra di fama mondiale Daniel Barenboim, Michele Rovetta ha debuttato alla stessa Staatsoper di Berlino come direttore d’orchestra nella stagione 2006-7 con “Il barbiere di Siviglia” di Rossini. “Romeo e Giulietta” è una coproduzione della Fondazione Teatro Coccia di Novara, del Teatro Grande di Brescia, del Teatro Sociale di Mantova, del Teatro Donizetti di Bergamo e del Teatro Sociale di Rovigo e presenta un particolare interesse storico-musicale: per esso ci si è infatti avvalsi non solo di diverse composizioni di rarissima esecuzione, ma anche di tutta la musica composta da Čajkovskij per l’Ouverture-Fantasie “Romeo e Giulietta”, comprese le numerose parti che non furono accolte nella versione definitiva poi divenuta celebre. In particolare lo spettatore avrà l’opportunità di ascoltare il finale della versione del 1870, praticamente sconosciuta e introvabile su disco..

Fonte: info ufficio stampa Teatro Grande di Brescia
Aggiornamento :
17/09/2009 http://www.concertodautunno.it/cur/rovettam.html