Elio Pandolfi, comico.

 

Nato nel 1926, preferisce il Teatro, al tavolo del ragioniere, frequenta l'Accademia d'arte drammatica "Silvio d'Amico" dove si mette subito in luce per l'eclettismo di mimo, interprete e cantante.
Debutta nel 1948 a Venezia come mimo-ballerino ne Les Malheurs d'Orphče di Milhaud, direttore, Guido Cantelli.
Nello stesso anno č con Orazio Costa al Piccolo Teatro della cittā di Roma. Poi Bice Valori, sua compagna di corso lo presenta a Garinei e Giovannini, Rai 1949, e dopo una felice audizione, dal 49 al 53, viene scritturato nella Compagnia del Teatro comico musicale di Radio Roma. Passa a Milano nella Compagnia di rivista della RAITV, diretta da Sergio Pugliese, primi esperimenti in bianco e nero. Con lui, Sandra Mondaini, Febo Conti, Pietro de Vico, Antonella Steni. Nel 1954 č al fianco di Wanda Osiris, con Alberto Lionello-Nino Manfredi-Raffaele Pisu.
Nel 1957 č con la Morelli-Stoppa in una storica edizione de L'impresario delle Smirne di Goldoni, e nel ruolo del soprano Carluccio ottiene un personalissimo successo. (regia di Luchino Visconti-musiche di Nino Rota).
In TV, 1957, č il Pastore Collins in "Orgoglio e pregiudizio"di Jane Austen, regia di Daniele Danza.
Per 11 anni resta legato con l'inseparabile Antonella Steni, in una serie di spettacoli di satira politica e di costume, Scanzonatissimo 1963 di Dino Verde fu un grosso successo di pubblico e di critica!
Nel 1967, finalmente un suo sogno s'avvera. Debutta al San Carlo di Napoli, per merito di Vito Molinari ne La Principessa della Czardas di Emmerich Kālmān, per poi proseguire al Verdi di Trieste, con Il cavallino bianco"-"La duchessa di Chicago"-"Sangue viennese"-"La vedova allegra""Parata di primavera"-"Scugnizza".
A Verona, "Il pipistrello", e affronta con straordinario consenso di critica, il ruolo di Spallanzani ne "I racconti di Hoffmann"con Richard Bonynge, al Carlo Felice di Genova con Peter Maag, ed a Catania con Alain Lombard.
Da ricordare, tornando alla prosa"Il vizietto"regia di Luciano Salce con Paolo Ferrari.
Nel doppiaggio, innumerevoli gli attori ai quali ha dato la voce sul grande schermo. Nel 1985, Mauro Bolognini lo vuole come Njegus, in una storica edizione della Vedova allegra di Franz Lčhar, con una straordinaria Raina Kabaivanska, (ora finalmente in DVD), con la direzione di Daniel Oren, costumi di Piero Tosi, scene di Umberto Bertacca, da Napoli, a Roma. Venezia, Genova, Bologna., Modena.
Nel 2001, ha ricevuto il premio internazionale del Festival di Trieste, cittā da lui amatissima.
Al festival dei due mondi, Spoleto 2005, di Vieri Tosatti "Il concerto della demenza" con il Duo Pianistico Brusco-Scolastra-Tetraktis Percussioni. Nel 2006 con l'Orchestra Sinfonica Sconfinarte, direttore, Jader Bignamini, a Pizzighettone, "Pierino e il lupo" di S. Prokofėev, e "Martino testadura" di Fabrizio Francia, su testo di G. Rodari, un felicissimo incontro.
Da alcuni anni svolge attivitā concertistica con il valente pianista Marco Scolastra..

Fonte: info ufficio stampa Dal verme
Aggiornamento :
02/06/2008 http://www.concertodautunno.it/cur/pandolfie.html