La Traviata Atto I

 

Centro Culturale Rosetum - Milano

Venerdì 25 gennaio 2013 ore 20:00
Sabato 26 gennaio 2013 ore 20:00

Organizzato da Ass.VoceAllopera
in collaborazione con Centro Culturale Rosetum

Giuseppe Verdi (1813-1901)

La traviata

Opera in tre atti di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave, tratto dalla pièce teatrale di Alexandre Dumas (figlio) La signora delle camelie; fa parte della "trilogia popolare" assieme a Il trovatore e a Rigoletto.

Personaggi e interpreti
Violetta Valéry (soprano) - Maria Rosa Prizzon (25) Akiko Sawayama (26)
Flora Bervoix, sua amica (mezzosoprano) - Gaia Simini
Annina, serva di Violetta, (soprano) - Alessandra Floresta
Alfredo Germont (tenore) - Filippo Pina Castiglioni (25) Giovanni Distefano (26)
Giorgio Germont, suo padre (baritono) - Omar Camata (25) Hayato Kamie (26)
Gastone, Visconte di Létorières (tenore) - Andrea Parmeggiani
Il barone Douphol (baritono) - Gilles Armani
Il marchese d’Obigny (basso) - Lorenzo Malagola Barbieri
Il dottor Grenvil (basso) - Piermarco Vinas
Giuseppe, servo di Violetta (tenore) - Lorenzo Caltagirone
Un domestico di Flora (basso) - Giovanni Todaro
Un commissionario (basso) - Giovanni Todaro
Servi e signori amici di Violetta e Flora, Piccadori e mattadori, zingare,
servi di Violetta e Flora, maschere
Leonardo Cusinato ballerino
Marianna Gentile ballerina

ENSEMBLE STRUMENTALE VOCEALLOPERA
Diretttore d'orchestra Gianluca Fasano
Regia Gianmaria Aliverta
Scenografa Claudia Brambilla
Costumista Elena Rossi
Maestro del coro Debora Mori

Teatro Rosetum Via Pisanello 1 Milano (MI gambara) -
Ingresso previo tesseramento entro il 23 gennaio (intero 22€, ridotto giovani/anziani 20€)
Info presso teatro/segreteria Rosetum - www.facebook.com/vocellaopera  vociallopera@libero.it  tel.349.42.49.181 - 02.4870.7203

Si Ringraziano Per la gentile e Preziosa collaborazione
Fra Marco Finco
Alessandra Falcone
Marco Meola
Vittorio D’aragone
Tutti gli artisti

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Note:

Dopo anni torna finalmente l'opera lirica al teatro francescano Rosetum di Milano in Via Pisanello 1 (MM 1 Gambara), grazie alla collaborazione con l'associazione VoceAllOpera. La stagione prevede, in occasione delle celebrazioni del centenario verdiano, la trilogia popolare. Il primo appuntamento sarà con "La Traviata" venerdì 25 e sabato 26 gennaio con inizio ore 20.00.
Numerosi gli artisti di fama internazionale che hanno aderito a questo ambizioso progetto mettendosi a totale disposizione. A partire dalla prestigiosa giuria che ha selezionato i giovani interpreti che debutteranno i ruoli in programma. Inoltre la Signora Tiziana Fabbricini seguirà i giovani debuttanti con un masterclass sull'interpretazione di Traviata mentre l'altro insegnante Filippo Pina Castiglioni metterà a disposizione la sua voce per la prima recita del 25 gennaio passando poi il testimone agli artisti debuttanti. Una importante novità di questa nuova stagione é lo spazio dedicato ai giovani: giovani sono i musicisti che compongono il piccolo ensemble strumentale così come giovani sono la costumista Elena Rossi (diplomata presso l'Accademia del Teatro Alla Scala di Milano) la Scenografa Claudia Brambilla (laureata presso l'accademia di Brera), entrambe esponenti di Arts of Se, e il regista Gianmaria Aliverta (direttore artistico della Stagione al Rosetum e presidente di VoceAllOpera). Infine l'allestimento che viene proposto si basa sul riciclo dei materiali, a dimostrare che più che grandi investimenti é importante essere supportati da buone idee.

La Traviata al Teatro Rosetum
La sfida del Rosetum
l’opera lirica fatta dai giovani per i giovani, prendendo il testimone della tradizione.

Con le recite di Traviata del 25 e 26 gennaio torna, dopo anni di assenza, l’opera lirica eseguita dal vivo al Teatro Rosetum. Una sfida che l’associazione che guido come direttore artistico, VociAllOpera, ha portato avanti, nonostante le difficoltà e che ora vede la luce. Quello che abbiamo cercato di fare è proporre un’opera fatta dai giovani, vedendo nel Rosetum un trampolino di lancio verso il mondo dei teatri, ma con un occhio verso la tradizione. Gli artisti debuttanti sono stati selezionati da una prestigiosa giuria, formata da ospiti internazionali, che ha ascoltato e scelto, fra quasi 100 candidati, i solisti che debutteranno nella trilogia popolare verdiana. Fra questi un grazie particolare alla Sig. ra Tiziana Fabbricini che ha seguito i giovani solisti in una masterclass sull’interpretazione dei ruoli in Traviata. La prima recita, vedrà nei ruoli principali i maestri Marianna Prizzon, Filippo Pina Castiglioni e Omar Camata, che metteranno a disposizione la loro voce passando poi il testimone agli artisti debuttanti per la seconda recita. Una grande novità di questa nuova stagione è il piccolo ensemble strumentale, formato da giovani orchestrali, attivi in importanti realtà quali l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali o l’Orchestra 1813, che rende ancora più interessante e completo il risultato sonoro. Anche l’allestimento scenico è stato preparato da giovani artisti emergenti. La costumista Elena Rossi Diplomata Accademia Alla scala di Milano la Scenografa Claudia Brambilla Laureata presso Brera (entrambe esponenti di Arts of Se) hanno preparato scene e costumi usando materiali di recupero e cercando così il massimo della resa col minimo dei costi. Mentre la regia dello spettacolo, che ho curato io stesso, traspone la vicenda ai giorni nostri e porta l’attenzione dello spettatore sul rapporto fra i sentimenti dei tre protagonisti e il ruolo che hanno nella Società.

Gianmaria Aliverta
Presidente e Direttore Artistico VoceAllOpera

Centro Culturale Rosetum
La storia del Centro Francescano Culturale Artistico Rosetum è legata alla bellezza della musica e della musica lirica in particolare, da quel 22 dicembre 1957 in cui Maria Callas tagliò il nastro inaugurale del nostro Teatro. È nel solco di questa storia che vogliamo continuare a vivere l’avventura di ogni giorno camminando su questa strada, desiderosi di scorgere nelle pieghe della vita quotidiana il segno della “bellezza”, sorridenti di fronte alla meraviglia dettata non dalla perfezione ma dalla tensione al bello che è il vero, aiutandoci ad entrare nella totalità della realtà, scoprendo il senso di ogni particolare. Un ringraziamento all’Associazione VoceAllOpera, in particolare a Gianmaria Aliverta, per la passione e la dedizione che hanno reso possibile il proseguire di questo cammino. Un grazie a ciascuno di voi perché rendete possibile l’esperienza di un popolo che vive, cantando e musicando.

Fra Marco Finco Direttore Artistico Rosetum

La Traviata al Teatro Rosetum
Note di regia di Gianmaria Aliverta

Forse nessuna opera é tanto popolare e rivisitata quanto La Traviata. Ma forse nessuna opera é tanto attuale! L'attualità e il dramma "moderno" dei tre protagonisti di questa storia sono il fulcro dell'allestimento che debutta al Rosetum. E porta in scena una denuncia alla società, un confronto con la morale e col costume che lo stesso Verdi, proprio in quegli anni, ha vissuto, a causa del suo rapporto con la Strepponi. La scena é riportata ai giorni nostri e Violette e Flora sono due "prostitute d'alto bordo" moderne e attuali, due escort abituate a frequentare i salotti e le feste più esclusive dividendosi fra la ricca borghesia, i politici e il jet-set. Tanto osannate quanto sfruttate da un mondo che chiede a loro solo di essere belle e non appena la bellezza viene meno vengono scartate e allontanate; rigettate da quella stessa società che le ha poste sul piedistallo della notorietà. L’altra vittima, che subisce il peso di questa vicenda è Giorgio Germont, che in questo allestimento è un ricco imprenditore, un borghese che deve difendere, di fronte al peso della notorietà, un’immagine a scapito dei sentimenti. La difesa delle apparenze lo costringe ad andare da Violetta e a chiederle di rinunciare all’amore per suo figlio Alfredo. In Violetta, Germont trova uno spirito nobile che, nonostante le apparenze di donna superficiale, bella ma vuota, si dimostra essere intelligente e soprattutto mossa da sentimenti profondi e sinceri. La fiducia che gli infonde Violetta gli permette, dopo un primo momento di diffidenza, di aprirsi, di parlare col cuore in mano e di confrontarsi col suo essere padre e allo stesso tempo garante morale. Anche alla festa di Flora, nel secondo quadro del secondo atto, Giorgio Germont è l’unico ad avere parole di conforto verso Violetta, pubblicamente offesa. Alfredo, viceversa, è un giovane impulsivo e viziato, contraddistinto dall’irruenza nelle sue scelte e avventato in ogni sua manifestazione. E’ mosso da sentimenti sinceri ma la vita da “figlio di papà” lo ha abituato a non avere ostacoli e così agisce e reagisce senza pensare alle conseguenze. Lo stesso Germont, del resto, non è abituato a trovare opposizioni ed è pure disposto a staccare un lauto assegno a Violetta per ricambiarla del sacrificio di lasciare Alfredo, ma con questo gesto dimostra di non aver capito, nell’essenza, la purezza dei sentiemnti di lei e allo stesso tempo, il peso di aver ricevuto un favore senza nulla in cambio, ma come puro gesto d’amore. Questo lo rende inquieto e lo riporta infatti al capezzale di Violetta nel finale. Nel Terzo atto Violetta si spegne, nel sogno di questo amore che la società non le ha mai concesso di avere e che inverosimilmente ha sognato, nell’idillio amoroso con Alfredo (inizio del secondo atto). La società, col suo peso morale, è il vero motore della storia, come uno specchio deformato cambia l’aspetto dei personaggi distinguendo chiaramente la dimensione pubblica da quella privata. a cura di Vittorio Dante Ceragioli

Note di sala
«Verdi è inventore di un nuovissimo genere di musica, egli ha moltiplicato i suoi mezzi e vuole che essa sia capace di esprimere non solo i pensieri e i sentimenti in generale, ma anche tutte le loro modificazioni»

Queste parole, scritte da un critico dell’«Italia musicale» nel marzo del 1853 durante i giorni della sfortunata prima rappresentazione dell'opera (il malcontento del pubblico fu dovuto alla cattiva qualità dell'interpretazione del baritono Felice Varesi-Giorgio Germont e del tenore Ludovico Graziani-Alfredo Germont), ci fanno capire che, nonostante tutto, la nuova opera di Giuseppe Verdi fu vista fin da subito come un prodotto artistico innovativo. Si può tranquillamente affermare che La Traviata si configura come un traguardo dell’itinerario del compositore verso l’integrazione fra opera e dramma parlato nella realizzazione di un’opera di ambientazione moderna e dal carattere profondamente realistico, sulla scia del percorso cominciato con Luisa Miller e Stiffelio. Ciò che stupisce anche l’ascoltatore di oggi è sia l’abilità del musicista-drammaturgo nell’affrontare la sfida posta dall’esaurimento del linguaggio post-rossiniano e dal confronto con le novità europee, sia il realismo che permea l’intera opera: ispirandosi a La dame aux camélias di Alexandre Dumas fils (operazione già innovativa e audace di per sé) Verdi si proponeva di imprimere nella memoria grazie alla sua musica un episodio di attualità, la fine di una cortigiana molto celebre negli ambienti parigini, morta nel 1947 a soli ventitré anni. E non poteva essere che così dal momento che concepiva l’opera come un fatto drammatico prima di tutto, di cui per altro si faceva egli stesso responsabile sotto tutti i punti di vista, dalla genesi del libretto alla cura della scenografia e dei costumi, dalla recitazione dei cantanti agli aspetti della messa in scena. Sappiamo, a questo proposito, che per la prima de La Traviata Verdi intendeva rappresentare l’attualità anche nella messa in scena presentando l’opera in abiti moderni (anche se la censura non glielo consentì), a conferma di quanto ci tenesse a scuotere la società rappresentandola sulla scena così com’era e quindi criticandone le abitudini ipocrite. La Traviata è uno degli esempi più illustri dello stile originalissimo delineato da Verdi negli anni Cinquanta senza per altro il ricorso allo stravolgimento della tradizione.


Seguono immagini della serata:

Atto I 
Atto II parte prima
Atto II parte seconda
Atto III

 

 

ArtOfSet oggettistica di scena
Progetto e realizzazione di scenografie e costumi teatrali
Set design per Shooting, allestimenti
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artsofset@gmail.com
www.facebook.com/artsofset


Atto I preludio


Gianluca Fasano, direzione


Atto I scena prima


Flora, amici

T'ho detto l'amistà qui s'intreccia al diletto

Perchè? a ma invece simpatico ergl'è

 


 

 


 
 

Atto I 
Atto II parte prima
Atto II parte seconda
Atto III


Note:

Claudia Brambilla, scene
Nasce a Monza, classe '86, dopo gli studi artistici si diploma nel 2010 all'Accademia di belle arti di Brera. Collabora da diverso tempo con StudioCromo, azienda che realizza scenografie per diversi settori. Nel 2011 è assistente scenografa per Rigoletto al Regio di Torino e firma le scenografie di diversi shooting fotografici per alcune testate fra cui Vogue. Attualmente, è scenografa progettista e realizzatrice per la trilogia verdiana al teatro Rosetum di Milano. Parallelamente, svolge attività come insegnante di arte e immagine in una scuola primaria milanese.

Elena Rossi, costumi
Nata a Milano nel 1987, si diploma in scenografia all'Accademia di Brera e successivamente in sartoria teatrale all'Accademia del Teatro alla Scala. Matura diverse esperienze in campo teatrale e cinematografico, sia nella progettazione che nella realizzazione di scenografie e costumi. Collabora da anni con la compagnia di teatro per ragazzi 'La casa delle Storie'. Nel 2011 è assistente costumista per Rigoletto al Regio di Torino e nel 2012 svolge un tirocinio di sartoria, elaborazione e dresser presso il teatro Real di Madrid. Attualmente, è costumista progettista e realizzatrice per la trilogia verdiana al teatro Rosetum di Milano.

Sara Pizzo, Trucco e acconciatura
Nata a Milano, si diploma in scenografia all'Accademia di Brera e successivamente consegue un master alla BCM (scuola professionale di trucco ed estetica di Milano) specializzandosi in trucco artistico, televisivo, teatrale, ed effetti speciali. Effettua diverse esperienze nel campo della moda, collaborando con diversi fotografi e durante la settimana della moda a fianco di stilisti come Moncler, Braccialini, Jo No Fui e Nicol Farhi. In seguito avviene la collaborazioni con l'Istituto Marangoni (scuola di moda di Milano) e nel 2012 il lavoro in ambito televisivo e pubblicitario.

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Il tenore Filippo Pina Castiglioni che è stato Alfredo nella prima di venerdì 25 gennaio 2013 e che ha seguito alcuni dei cantanti debuttanti nella preparazione alla esecuzione.

 
 


 
 

Servizio fotografico di Fabio Borsani

 

 

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