Cavalleria Rusticana

Trescore Balneario (BG)

Sabato 11 settembre 2010 ore 21.00

Pietro Mascagni
Cavalleria rusticana

Melodramma in un atto.
libretto di Guido MENASCI, Giovanni TARGIONI-TOZZETTI
Prima esecuzione: 17 Maggio 1890, Teatro Costanzi Roma.
Tratto dalla novella di Giovanni Verga dallo stesso titolo.

Il progetto è stato organizzato dal "Circolo Culturale IGEA" www.circoloigea.com 
con il Patrocinio del Comune di Trescore Balneario. Viene proposta nell'ambito della 54a FESTA DELL'UVA" organizzata dalla Proloco di Trescore Balneario.


Personaggi Interpreti
Turiddu, giovane contadino (tenore) Fabio Valenti
Santuzza, giovane contadina (soprano) Alisa Zinovjeva
Alfio, carrettiere (baritono) Andrea Zese
Lola, sua moglie (soprano) Patrizia D'Urso
Lucia, sua madre (contralto) Kùlli Tomingas
Coro Coro San Biagio di Rivoltella del Garda
Maestro Accompagnatore al pianoforte Andrea Attucci
Maestro del coro Romano Adami
Maestro al secondo pianoforte Stefano Chinca
Ideazione scenica, costumi e regia Mario Mainino

vedi edizione del 11 settembre 2010 a Trescore Balneario
vedi edizione del 24 settembre 2010 al Teatro Lirico di Magenta
vedi edizione del 25 settembre 2010 al Teatro A.Cagnoni di Vigevano

Libretto dell'opera.




parte prima parte seconda - parte terza



Immagini della serata


Se si desiderano copie delle foto richiederle citando il numero e la pagina in visione


Introduzione alla serata

Carlo Alcisi, presidente della Pro Loco

Lucia Zanga, presidente Circolo Culturale IGEA


Mario Mainino, Ideazione scenica, costumi e regia

Cavalleria rusticana

Melodramma in un atto

Libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci
tratto dalla novella di Giovanni Verga dallo stesso titolo
 

Personaggi:

SANTUZZA, una giovane contadina  soprano
TURIDDU, un giovane contadino tenore
LUCIA, sua madre mezzosoprano
ALFIO, un carrettiere baritono
LOLA, sua moglie  soprano

Tratto da : http://opera.stanford.edu/Mascagni/Cavalleria/libretto.html


La scena rappresenta una piazza in un paese della Sicilia. Nel fondo, a destra, chiesa con porta praticabile. A sinistra l'osteria e la casa di Mamma Lucia. È il giorno di Pasqua. 

Siciliana

TURIDDU


(a sipario calato)


O Lola ch'ai di latti la cammisa
Si bianca e russa comu la cirasa,
Quannu t'affacci fai la vucca a risa,
Biato cui ti dà lu primu vasu!
Ntra la porta tua lu sangu è sparsu,
E nun me mporta si ce muoru accisu...


E s'iddu muoru e vaju mparadisu
Si nun ce truovo a ttia, mancu ce trasu. 
 

Scena
La scena sul principio è vuota. Albeggia. 
 

Coro d'introduzione

DONNE
(di dentro)
Gli aranci olezzano
Sui verdi margini,
Cantan le allodole
Tra i mirti in fior;


Tempo è si mormori
Da ognuno il tenero
Canto che i palpiti
Raddoppia al cor.
(Le donne entrano in scena.)

UOMINI
(di dentro)
In mezzo al campo
Tra le spiche d'oro
Giunge il rumor
Delle vostre spole,
Noi stanchi
Riposando dal lavoro
A voi pensiam,
O belle occhi-di-sole.
A voi corriamo
Come vola l'augello
Al suo richiamo.
(Gli uomini entrano in scena.)

DONNE
Cessin le rustiche
Opre: la Vergine
Serena allietasi
Del Salvator;
Tempo è si mormori
Da ognuno il tenero
Canto che i palpiti
Raddoppia al cor.
(Il coro attraversa la scena ed esce.) 
 

Scena
Santuzza e Lucia

SANTUZZA
(entrando)
Dite, mamma Lucia...

LUCIA
(sorpresa)
Sei tu? Che vuoi?

SANTUZZA
Turiddu ov'è?

LUCIA
Fin qui vieni a cercare
Il figlio mio?

SANTUZZA
Voglio saper soltanto,
Perdonatemi voi, dove trovarlo.

LUCIA
Non lo so, non lo so,
Non voglio brighe!

SANTUZZA
Mamma Lucia, vi supplico piangendo,
Fate come il Signore a Maddalena,
Ditemi per pietà dov'è Turiddu . . .

LUCIA
È andato per il vino
A Francofonte.

SANTUZZA
No! l'han visto in paese
Ad alta notte.

LUCIA
Che dici?
Se non è tornato a casa!
(avviandosi verso l'uscio di casa)
Entra!

SANTUZZA
(disperata)
Non posso entrare in casa vostra.
Sono scomunicata!

LUCIA
E che ne sai
Del mio figliolo?

SANTUZZA
Quale spina ho in core! 

Sortita di Alfio con Coro
Alfio, Coro e dette

ALFIO
Il cavallo scalpita,
I sonagli squillano,


Schiocca la frusta. E va!
Soffi il vento gelido,


Cada l'acqua o nevichi,
A me che cosa fa?

CORO
O che bel mestiere
Fare il carrettiere
Andar di qua e di là!

ALFIO
M'aspetta a casa Lola
Che m'ama e mi consola,
Ch'è tutta fedeltà.


Il cavallo scalpiti,
I sonagli squillino,


E Pasqua, ed io son qua! 
 

Scena e preghiera

LUCIA
Beato voi, compar Alfio,
Che siete sempre allegro così!

ALFIO
Mamma Lucia,


N'avete ancora
Di quel vecchio vino?

LUCIA
Non so;
Turiddu è andato
A provvederne.

ALFIO
Se è sempre qui!
L'ho visto stamattina
Vicino a casa mia.

LUCIA
(sorpresa)
Come?

SANTUZZA
(rapidamente)
Tacete.

(Dalla chiesa odesi intonare l'Alleluja.)

ALFIO
Io me ne vado,
Ite voi altre in chiesa.
(Esce.)

CORO
(interno della chiesa)
Regina coeli laetare.
Alleluja!
Quia quem meruisti portare.
Alleluja!
Resurrexit sicut dixit.
Alleluja!

SANTUZZA, LUCIA E CORO ESTERNO
(sulla piazza)


Inneggiamo,
Il Signor non è morto,


Ei fulgente
Ha dischiuso l'avel,


Inneggiam
Al Signore risorto


Oggi asceso
Alla gloria del Ciel!

CORO
(interno della chiesa)
Ora pro nobis Deum.
Alleluja!
Gaude et laetare, Virgo Maria.
Alleluja!
Quia surrexit Dominus vere.


Alleluja!
(Tutti entrano in chiesa tranne Santuzza e Lucia.) 
 


parte prima parte seconda - parte terza


 

 
Il lavoro di preparazione

 

Lunedì 13 settembre 2010 14.45

Cari Amici Mario e Fabio,
grazie per la meravigliosa presentazione che il Circolo Culturale, la Sig.ra Corsi ed io gradiamo tantissimo.
A nome del Circolo Culturale Igea, dell'amministrazione Comunale e della Proloco mando a Mario e a Fabio i nostri più sentiti ringraziamenti per l'immenso lavoro fatto.
Siamo stati felici di aver condiviso con voi questo progetto, e soprattutto di avervi conosciuto.
Siete grandi professionisti, vi mandiamo i nostri migliori auguri per tutti i vostri progetti futuri.
Grazie, grazie e ancora grazie, la nostra soddisfazione è il successo ottenuto col pubblico che ancora ora ci ferma per strada per ringraziarci.
Cari saluti
Francesca Cagnoni e tutto il Circolo Culturale Igea

 

 


 

In scena una pregnante Alisa Zinovjeva, soprano lettone di superba presenza scenica. In questa piecé infatti non solo è indispensabile una vocalità duttile leggi il pezzo

ALISA ZINOVJEVA, giovane e già famosa soprano dell’Accademia del Teatro alla Scala, diplomatasi a 22 anni e già protagonista nei maggiori teatri lirici internazionali, a Tokyo, sotto la direzione del Maestro R. Muti con L’Avaro di F. Gasparini e al Teatro degli Arcimboldi di Milano sotto la direzione del Maestro A. Fogliani nel ruolo di Emma – Regina di Francia – nell’opera Ugo, Conte di Parigi di G. Donizetti; vicentina di recente adozione, aprirà la rassegna all’Auditorium con un recital dedicato a G. Verdi, G. Puccini, R. Leoncavallo, P. Mascagni, F. Lehar, accompagnata dal Maestro Paolo Raffo al pianoforte. Segue

   
 

Servizio fotografico di Fabio Borsani
( o di Mario Mainino)

 

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