Che cosa 
        sta succedendo..?
        
         Le notizie 
        si fanno di giorno in giorno sempre più drammatiche: terrorismo, guerre, 
        catastrofi naturali… a volta sembra che il mondo che ci circonda sia 
        stanco, non sia più in grado di proporre valori, e che le immagini 
        televisive erodano lentamente le nostre coscienze e ci rendano sempre 
        più cinici e indifferenti. E’ questo quello che vogliamo davvero: fare 
        finta di niente..? Recentemente abbiamo assistito alla catastrofe di New 
        Orleans, ad atti criminosi di terrorismo, alle continue stragi in Iraq… 
        proprio di questi giorni è poi il primo “anniversario” della tragedia di 
        Beslan. E sembra che si sia già dimenticato lo tsunami di fine 2004.
        
         
        
        Abbiamo 
        chiesto a giovani di tutto il mondo le loro sensazioni. Queste sono le 
        risposte più significative: molte chiamano in causa Dio, anche se con 
        sfumature spesso molto diverse; a volte sono in antitesi tra loro, altre 
        volte escono dal tema principale per offrire chiavi di lettura 
        alternative.
        
         Ogni 
        intervento è un punto di vista personalissimo, condivisibile o meno; 
        l’unico autentico punto in comune è la consapevolezza, che lega con un 
        filo invisibile tutti gli abitanti del pianeta, di vivere un momento 
        particolarmente drammatico della storia dell’umanità.
        
         A tutti voi, 
        buona lettura: con la speranza che questi “pensieri in libertà” 
        provenienti dai quattro angoli del pianeta possano stimolare il dubbio e 
        la riflessione.
        
         
        
        Kasia, Polonia, 25 anni
        
         Non possiamo essere solo 
        osservatori, dobbiamo essere attivi nella nostra vita. Ma purtroppo è 
        più facile a dirsi che a farsi. Ciascuno può parlare, ciascuno ha i 
        propri pensieri, ma poi non tutti fanno quello che dicono. Sono le 
        nostre azioni a testimoniare chi siamo. Io stessa vorrei riuscire a 
        realizzare tutto quello che mi sono ripromessa, ma purtroppo so che non 
        sempre avrò abbastanza coraggio e forza.
        
         I valori sono importanti, ma non 
        tutti gli uomini hanno gli stessi valori. Siamo diversi, viviamo in 
        realtà differenti, crediamo e pensiamo in modi diversi, abbiamo 
        necessità diverse. Penso che la cosa più importante nella vita dell'uomo 
        sia l'educazione. Imparare e conoscere, provare a capire gli altri e 
        trarne buoni esempi. Mi sembra che questa sia la strada per cambiare il 
        mondo. Senza grande parole. Si deve cominciare a cambiare il mondo da se 
        stessi, migliorando se stessi. Ma è proprio questa la cosa più 
        difficile…
        
         Non credo che dobbiamo cambiare 
        il mondo. Non sono sicura. Forse abbiamo solo il bisogno di conoscerlo 
        meglio e presentarlo agli altri dicendo che tutti abbiamo il diritto di 
        vivere, che c'è tanto spazio per tutti noi e per le nostre diversità. 
        Non possiamo giudicare e pensare che il nostro modo di vivere sia 
        migliore.
        
         
        
        Coleen, Filippine, 26 anni
        
         Nei paesi poveri e del terzo 
        mondo esistono molti “disordini” di questo tipo: dal mio punto di vista, 
        le cause sono l’avidità e l’egoismo. Nel mio paese ci sono molte persone 
        che ritengono di avere il “diritto” di rubare… ma credo che sia una 
        stupidaggine! Ci sono molti altri modi per avere del cibo… Naturalmente, 
        poi tutto ciò crea un circolo vizioso di vendette senza fine…
        
         La vita non è priva di 
        significato, ma tocca a noi darle un significato. Io credo che esista un 
        Aldilà, senza più violenza, tristezza, povertà. Le cose di questo mondo 
        appartengono tutte a Dio… E’ come se Lui ce le avesse prestate per poter 
        apprezzare la vita. E’ inutile essere egoisti, visto che alla fine non 
        potremo portare nessun bene materiale con noi; e tuttavia è una cosa che 
        porta a tanti dei mali della nostra società.
        
         
        
        Max, Italia, 28 anni
        
         Probabilmente dopo l'11 settembre 
        2001 è scattato qualcosa di micidiale e potente. La cosa che più mi 
        sconvolge è che, per esempio con gli attentati di Londra, sembra che ci 
        abbia colpito una sorta di assuefazione. L'11 settembre ci eravamo 
        fermati tutti, con Londra abbiamo proseguito e dei quasi 1000 morti di 
        fine agosto a Baghdad molti non si sono nemmeno accorti. Lo trovo molto 
        triste e mi spaventa.
        
         
        
        Elena, Russia (residente in 
        Gran Bretagna), 24 anni
        
        Non so cosa stia succedendo e non 
        ho idea se la vita abbia un significato o meno. Mi piacerebbe se avesse 
        un significato, ma è qualcosa che non posso stabilire. Non credo in Dio 
        né nell’Aldilà e credo che nessuno di noi sia sulla Terra per un motivo. 
        Penso che l’uomo sia comparso qui solo per caso e che non ci sia niente 
        prima, e niente dopo. Tuttavia, credo che esista una sorta di energia 
        che può essere buona o cattiva e che può influenzare le cose, in un 
        certo qual modo.
        
         Ho sempre pensato che gli uomini 
        sono molto stupidi e cattivi. Molto peggio degli animali. Non ci sono 
        animali che uccidono altri della propria specie, non ci sono 
        animali-ladri o animali-stupratori, e nemmeno 
        animali-ossessionati-dal-denaro. Le persone invece possono essere molto 
        crudeli, oggi come ieri (vedi l’inquisizione, per esempio). Pensano solo 
        ai propri obiettivi, nulla più. E’ quello che sta succedendo in Iraq e 
        in qualsiasi altra parte del mondo: persone che pensano solo a se 
        stesse. Non pensano al significato della vita, né a nient’altro. Per 
        quello che concerne l’uragano Katrine, la gente avrebbe dovuto essere 
        evacuata prima, ma è successo qualcosa a causa della pigrizia o della 
        disorganizzazione. Non possiamo dare la colpa alla natura. Ed in ogni 
        caso, erano stati avvertiti tutti, perché non prendere precauzioni?
        
         Questo è ciò che penso. Ma visto 
        che siamo nati qui e viviamo in questo mondo, dobbiamo fare qualcosa: 
        siete d’accordo..?
        
         
        
        Jelena, Serbia, 24 anni
        
         Sono sconvolta. Ho cercato di non 
        ascoltare le notizie perché non volevo essere coinvolta maggiormente. 
        Lavoro in un posto [un tribunale, n.d.r.] dove sento ogni giorno cose 
        orribili (omicidi, furti, droga). Vivo in un paese in cui ho sentito 
        cose di questo genere durante tutti gli ultimi 15 anni, e adesso sta 
        succedendo nuovamente. Beslan, l’uragano Katrine a New Orleans, la 
        stampedo in Iraq, e credo che molti di noi abbiano dimenticato cosa è 
        accaduto ai paesi affacciati sull’oceano Indiano lo scorso anno. Ho 
        letteralmente perso le parole. Non credo a teorie di cospirazione ma la 
        gente sta distruggendo la Terra, i potenti costruiscono bombe atomiche, 
        fanno guerre e istigano l’odio fra i popoli. Non ho commenti per tutte 
        queste cose. Voglio credere in un futuro migliore e nell’amore; tutto 
        questo è orrore.
        
         
        
        Simone, Brasile, 29 anni
        
         E’ realmente terribile quello che 
        sta accadendo al mondo; giorno dopo giorno è sempre peggio, nessuna 
        buona notizia, mai.
        
         Io sono credente, credo a Gesù 
        Cristo e nella Bibbia come Parola di Dio scritta dagli uomini ma 
        ispirata dallo Spirito Santo, e per me è chiaro che tutto quello che sta 
        accadendo sono le profezie che si stanno compiendo. Il concetto di 
        famiglia è distrutto, le persone non hanno più valori, il “pensare” è 
        considerato fuori moda… ed oltre a ciò, le conseguenze della distruzione 
        dell’ambiente… vi immaginate cosa sarà il mondo tra 50 anni? L’inferno 
        sulla Terra.
        
         E’ da molto tempo che non 
        frequento una chiesa cattolica, ma quando lo facevo, sentivo molto di 
        rado predicare la fine del mondo; noi cristiani crediamo che Gesù 
        tornerà per prendere per mano la Sua Chiesa, ci sarà un anti-Cristo, 
        prometterà pace ma poi qualcosa andrà storto. Nella Bibbia si dice che 
        l’anti-Cristo sarà qualcuno che prometterà pace nel mondo e l’attuerà 
        attraverso una specie di governo mondiale, regnerà 3 anni e mezzo e sarà 
        adorato dai popoli come salvatore e considerato figlio di Dio… 
        dopodiché, arriverà la Fine dei Tempi. A volte in università mi spavento 
        quando sento gli intellettuali che parlano di globalizzazione, che 
        potrebbe portarci alla soluzione del “governo-mondiale”, un’idea che 
        oggi non mi appare poi così irrealizzabile.
        
         Sono consapevole di quanto sia 
        difficile e impegnativo credere in Dio: molti di noi semplicemente 
        preferiscono ignorare tutto ciò, per non complicarsi le vita.
        
         
        
        Niken, Indonesia, 27 anni
        
         La televisione può fare male a 
        volte, ti fa chiedere cosa sta realmente succedendo là fuori e ti fa 
        ringraziare il cielo perché non sei stato tu ad essere colpito. Siamo 
        dei privilegiati: i poveri devono sempre lottare per le loro vite. 
        Vivere in povertà li rende affamati, incerti sulla loro vita ed egoisti.
        
        E da quando Bush ha iniziato la 
        guerra al terrorismo, non solo siamo paradossalmente meno sicuri, ma la 
        situazione è peggiorata per tutti, soprattutto per i poveri, sempre più 
        in difficoltà. Ma forse è meglio che certe cose non siano dette.
        
         Si dice anche che la causa di 
        tutto sia la religione... ma il terrorismo è fanatismo, non ha niente a 
        che vedere con la religione.
        
         A volte sto male, quando penso 
        che non ci sono più posti in cui semplicemente le persone si amano l’un 
        l’altra. E’ molto triste, ma tutto quello che faccio è evitare di 
        leggere i giornali e guardare i servizi telegiornalistici che parlano 
        della guerra, per starmene in tranquillità. E pregare che tutti coloro 
        che amo siano al sicuro, là fuori.
        
         
        
        Maryam, Emirati Arabi, 22 anni
        
         Credo che il mondo stia davvero 
        girando al contrario. E’ come se ci fosse una mano invisibile che sta 
        scuotendo il pianeta, e con esso la gente, i loro pensieri ed il loro 
        modo di vivere. Sembra che le persone attorno a me non siano interessate 
        a tutti coloro che sono stati uccisi, ai feriti, alla gente senza casa. 
        Pensano che siano molto lontani dalle loro vite, e non capiscono che è 
        qualcosa vicino a loro come lo era a “quelle persone lontane”. Si 
        limitano a dire: “L’uragano Katrina è devastante… vediamo cos’altro 
        distruggerà”. Ad ogni modo, so che ci sono persone con pensieri 
        costruttivi e tutto ciò prima o poi avrà una ricaduta concreta e 
        positiva. Grazie a Dio esistono anche persone di questo tipo, ma dipende 
        da noi dar loro la forza per cambiare, e questa volta in meglio, le 
        sorti del pianeta.
        
         
        
        Jennifer, U.S.A., 25 anni
        
         Credo ci sia una piccola cosa, 
        chiamata “controllo delle nascite”, che abbiamo colpevolmente lasciato 
        da parte negli ultimi anni. Con tutti i miglioramenti della tecnologia, 
        facendo vivere la gente aldilà delle proprie possibilità (e, 
        ammettiamolo, pure aldilà della capacità di potersi godere la vita), 
        abbiamo dimenticato che stiamo uccidendo il nostro pianeta, e la nostra 
        economia deve comunque, in un qualche modo, supportare tutte queste 
        “bocche supplementari” che hanno continuamente bisogno di essere 
        sfamate.
        
         Mi fa sorridere il fatto che le 
        persone poi si sorprendano quando Madre Natura ci fa di no col dito, e 
        dice: “No, no, no! Sono io che decido qui, non tu!”. Siamo come bambini 
        piccoli colti con le mani nel barattolo della marmellata.
        
         Con questo, non intendo dire che 
        non sono solidale con le vittime di New Orleans, dello Tsunami e delle 
        altre catastrofi ambientali… semplicemente, la cosa non mi sorprende, è 
        il risultato della politica di sfruttamento ambientale che abbiamo messo 
        in atto. Perché stupirsi..?
        
         
        
         
        
        Giuseppe, Italia, 26 anni
        
        Amo talmente tanto la vita che 
        credo che essere nati sia già una grande fortuna.
        
        Penso che tutti potremmo essere 
        felici in questo mondo, senza la necessità di arrecare danno al 
        prossimo.
        
        Eppure c’è della gente che sente 
        il bisogno di sottomettere gli altri per realizzare il proprio desiderio 
        di affermazione, anziché puntare ad un’armonica convivenza.
        
        E’ sempre stato così.
        
        Non sono d’accordo con chi dice 
        che dall’11 Settembre 2001 il mondo ha cominciato a girare alla 
        rovescia: non dimentichiamo gli orrori della ex-Jugoslavia, gli scontri 
        accaduti in Ruanda, le stragi di Saddam, le bombe dell’ETA o dell’IRA, 
        per ricordare solo
        
        alcune delle tristi vicende degli 
        ultimi decenni. 
        
        Ciascuno di noi è chiamato, nel 
        proprio piccolo, a fare la sua parte ed è giusto che ciascuno di noi si 
        impegni a viverla questa vita battendosi per la “vittoria” dei valori 
        positivi, perché, a proposito di relativismo, di cui tanto si parla in 
        questo periodo, sono dell’idea che esista un’etica che le persone di 
        buon senso possano giudicare giusta e condivisibile. Tuttavia, al di là 
        di tutto, da realista quale sono, mi sembra purtroppo ragionevole 
        affermare che il nostro mondo avrà sempre le sue croci.