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        LA
        VOCE
        DELLA
        GRU 
        
         A 
        cura dell’associazione italo-slava di volontariato  
        IL VOLO DELLA GRU 
        
        Redazione: via 
        Berruti 2, 27029 Vigevano (PV)  
        
        Telefono: 
        3284699535; 3403579427 
        
        E-mail:
        lavocedellagru@libero.it
         
        
         
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        Maggio 
         2005 
        
        Vigevano, Italia | 
       
      
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        «Non è tempo, per gli uccelli, di innalzare il loro 
        canto?» 
        Abbiamo preso in prestito, per il titolo di questo editoriale, una frase 
        del grande scrittore e poeta russo Boris Pasternak, non certo per 
        pessimismo, ma per sottolineare l'attuale momento storico assai confuso: 
        in particolare, il momento storico che sta vivendo l'Ucraina. 
        Dunque, non è tempo per gli uccelli ucraini, di innalzare il loro canto? 
        Eppure, per loro l'alba sembrava già arrivata... 
        Oppure, l'aurora arancione ancora copre la soffocante cenere grigia, al 
        sotto della quale ancora brulicano tantissime losche figure: gli 
        invidiosi, gli arrivisti, gli ipocriti di tutte le fazioni politiche, 
        gli schiavi del male e via discorrendo?.. 
        Queste persone hanno accumulato con loro l'egoismo, un egoismo che 
        attecchisce con rapidità nella popolazione per spirito di emulazione: « 
        Se quello ruba... perché non potrei farlo anch'io?» E tra queste 
        persone, molte che sembravano voler lavorare disinteressamente per il 
        bene della propria Nazione. Purtroppo, la realta si è rivelata diversa 
        dalle intenzioni. 
        E ancora, non è tempo di innalzare il canto per tutti gli altri uccelli 
        migratori provenienti da tutti gli altri paesi slavi che hanno costruito 
        il loro nido (chissà per quanto tempo...) a Vigevano, in altre città 
        italiane ed altrove in giro per il mondo? Rivolgiamo nuovamente questa 
        domanda a voi, compatrioti, a voi tutti quanti, che cerchiamo di unire 
        su una base comune di cultura, solidarietà, comprensione reciproca e 
        collaborazione fraterna. Cerchiamo di unire le persone, nonostante la 
        resistenza e diffidenza di qualcuno. 
        Per molte persone l'immigrazione stessa è una ricerca personale di un 
        nuovo senso della vita e delle speranze perdute. E oggi, il nostro più 
        grande desiderio è dimostrare che, sostenendo il coraggio e la fiducia 
        degli immigrati provenienti dai paesi dell'est Europa, è possibile 
        vincere la paura, è possibile vivere con dignità, è possibile camminare 
        con le proprie gambe. Qualcuno potrebbe obiettare: "Non abbiamo niente 
        di cui aver paura!", ma in realtà la paura è ben viva dentro i cuori 
        degli immigrati sin da quando iniziano a vivere all'estero da 
        clandestini, senza appoggio e difesa da parte della propria patria. La 
        paura, che genera confusione e umiliazione anche dopo, aver ottenuto 
        documenti regolari: la paura, che toglie il coraggio e la voglia di 
        costruire un futuro migliore. 
        Guardiamo la verità negli occhi... Qualcuno, tra coloro che lavorano 24 
        ore su 24 ore, fa il conto di quante volte nell'arco della giornata 
        assorbe influssi psicologici distruttivi? Influssi psicologici di 
        disperazione e irritazione... Quante volte, per far sparire queste 
        sensazioni, ci si affida al fumo oppure all'alcol? Quante volte si 
        affrontano attacchi di nervosismo? Attacchi durante i quali il proprio 
        organismo produce una tossina (il cui nome scientifico è imperii), che 
        occlude i tubi capillari delle vene causando così malattie. Per portare 
        un esempio, tra i 7 milioni di ucraini costretti ad abbandonare la 
        patria ci sono migliaia di portatori di questa malattia causata dallo 
        stress, e sicuramente anche tra gli italiani ci sono migliaia di persone 
        con questo problema! 
        Secondo me, le persone che sono già riuscite a risolvere i propri 
        problemi più urgenti devono cercare una strada di crescita intcriore 
        spirituale e di sviluppo mentale, per sfuggire alle conseguenze 
        psicologiche causate da ira e depressione. Eppure, esiste un pericolo 
        concreto di rovina, che nasce quando la gente smette di pensare a rutto 
        ciò che si trova al di fuori degli stretti interessi personali e 
        preferisce pensare solo ai beni materiali. 
        E per concludere: non è tempo di innalzare il canto per gli 
        uccelli/anime dei figli degli immigrati? 
        La maggior parte degli immigrati continua da anni a spedire tutti i 
        guadagni ai propri figli: anche quando i figli sono già adulti, ed hanno 
        già ottenuto il diploma o la laurea (grazie all'appoggio economico dei 
        genitori...). Ma l'elemosina senza fine è un serpente che si morde la 
        coda, corrompe sempre le anime della gente. K oggi, in una moltitudine 
        di casi, i giovani smettono di lavorare e si limitano a chiedere soldi, 
        di più, di più, sempre di più... E se per caso i genitori arrivano 
        improvvisamente a casa dalle vacanze (spesso dopo aver risparmiato 
        centesimo su centesimo), questi bravi figlioli subito si dimostrano 
        scontenti. La morale? Imparare a fermarsi in tempo! Per i primi, 
        smettere di distruggere le anime dei figli; per i secondi, non essere 
        insolenti e non dimenticare mai il proprio sacro dovere verso i 
        genitori.  | 
       
      
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        Questo numero de « LA VOCE DELLA GRU » è un esperimento, sorto grazie 
        all'entusiasmo e alla buona volontà di alcuni italiani e slavi. 
        Cari lettori, vi invitiamo a conversare con noi: fateci pervenire 
        oralmente e per iscritto i vostri auspici, desideri, opinioni, idee, 
        domande, ragionamenti. Non assicuriamo di pubblicare ogni contributo, ma 
        sarà certamente un piacere sentire la voce di tutti coloro che vogliano 
        contribuire, di qualsiasi nazionalità. 
        La porta ed i nostri cuori sono aperti. Vi aspettiamo alle riunioni de 
        "Il volo della Gru» ogni domenica pomeriggio: segnatevelo sulla vostra 
        agenda! 
        V. Zhuravel 
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         24 Maggio: il giorno 
        dei Santi Cirillo e Metodio, patroni d'Europa e Maestri Slavi 
        "LA VOCE DELLA GRU " è nata il 24 maggio 2005. Come molti di voi (forse 
        non fra gli italiani...n.d.t), cari lettori, avrete già indovinato, 
        nasce in un giorno non casuale: in questa data, secondo il calendario 
        liturgico ortodosso (il rito romano li festeggia il 14 febbraio), 
        ricorre la festa dei Santi Cirillo e Metodio, altissimi Maestri del 
        popolo slavo, cui tutti - credenti e non - sono da sempre estremamente 
        devoti. Infatti, proprio in questo giorno - il 24 maggio - giunse 
        nell'antico principato di Rus (con capitale nella città di Kiev) la 
        Bibbia trascritta in alfabeto cirillico. Con il neonato alfabeto nacque 
        la letteratura del popolo slavo, che cominciò cosi ad esprimere i propri 
        sentimenti, potendo finalmente mettere per iscritto attraverso queste 
        nuove lettere il migliore canzoniere dello spirito nazionale. 
        24 maggio, una data quindi molto fortunata per tutti i popoli slavi. 
        Molti scrittori russi, ucraini, bielorussi, bulgari iniziano la stesura 
        delle proprie opere proprio in questo giorno... ottenendo di solito un 
        grande successo! Ad esempio, questo è accaduto per "Il maestro e 
        Margherita" di Mikhail Bulgakov. 
        Per cui, come dice un proverbio russo, sforziamoci anche noi di 
        "seminare bontà, saggezza ed eternità". Questo giornalino si ripropone 
        di diventare un piccolo "megafono" per le voci congiunte di italiani e 
        slavi -popoli dalle antiche tradizioni e molto simili per sensibilità - 
        che vogliono comunicare tra loro e creare insieme un fertile terreno 
        mentale e creativo per la solidarietà e la fratellanza. 
        V. Zhuravel | 
       
      
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        LA VOCE DELLA GRU  
        Stringiamoci in cerchio  
        Forza, andiamo!  
        Troviamo un accordo  
        Per il popolo slavo! 
         
        Bandiere della pace  
        Alziamo al cielo  
        Cerchiamo il coraggio  
        Di volare insieme! 
         
        Andiamo, amici, 
        Andiamo, fratelli!  
        Destiamo dal torpore tutti  
        Coloro che odiano le guerre! 
         
        Spieghiamo le ali  
        Rompiamo i muri  
        Apriamo i cuori  
        Spegniamo la paura! 
         
        Spalanchiamo le porte  
        Togliamo le frontiere  
        Far crescere la pace  
        È sacro dovere! 
        V.Lusan      
              
            
          
        
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