Solennità della
Madonna di Caravaggio 2003 |
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SABATO 24 MAGGIO - ore 21,30
Organo E. Maroni Biroldi (1845/46)
PROGRAMMA:
Prima parte:
Pietro Alessandro Guglielmi (1728-1804):
Sonata in re maggiore (org.M°Fabio Re);
Ferdinando Bertoni (1725-1813):
Sonata in fa maggiore (org.M°Fabio Re);
Padre Davide da Bergamo (1791-1863):
Elevazione in re minore(org.M°Fabio Re);
Giuseppe Verdi (1813-1901) trascrizioni di Carlo Fumagalli
dalla Traviata:
-quattro versetti per il Gloria
-Offertorio-Elevazione;
dalla Giovanna di Guzman:-Duetto;
dalla Aida:-Marcia; (org. M°. Fabio Re).
Seconda parte:
Georg Friedrich Händel
(1685-1759)
Passacaglia in sol minore
(org.M°Gianpiero Fornaro)
Paolo Testa (1949):
Due Preludi (org.M°Gianpiero Fornaro);
Bernardo Pasquini (1637-1710):
Toccata (org. Enrico Fossati);
Gianpiero Fornaro (1951):
quattro variazioni in stile classico, su un
corale di Bach (org. Enrico Fossati);
Gian Mauro Banzóla (1976):
variazioni sulla melodia popolare de: "La Vergine di Caravaggio" (organo:
Gian Mauro Banzóla);
Gustav Holst (1874-1934):
da "The Planets": Jupiter Theme
(organo: M° Gianpiero Fornaro).
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DOMENICA 8 GIUGNO ore 21,00
Organo Mentasti-Benzi (1908/60)
PROGRAMMA
Prima parte
Max Reger (1873-1916)
Toccala dal 1° libro (org M°Fabio Re)
Johann Sebastian Bach (1685-1750)
Passacaglia e Tema Fugato in do minore
(organo M° Fabio Re)
Jehan Alain (1911-1940)
Litanies (organo M° Fabio Re)
Seconda parte
Théodore Dubois (1837-1924)
Toccata (org M° Gianpiero Fornaro)
Gianpiero Fornaro (1951)
Variazioni su Veni Creator Spiritus e Veni
Sancte Spiritus(org M°Gianpiero Fornaro)
Luigi Niedermejer (1802-1862???)
Fantasia Romantica(orgEnrico Fossati)
Johann Sebastian Bach (1685-1750)
Preludio e Fuga in fa maggiore (organo Enrico Fossati)
Gian Mauro Banzóla (1976)
Exultate, jubilate! preambulum per organo solo e finale per coro ed organo
con la partecipazione del"Piccolo Coro di S Carlo (org.Gian Mauro Banzóla)
Charles Marie Widor (1845-1937)
Toccata dalla 5° Sinfonia (organo M° Gianpiero Fornaro)
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Georg Friedrich Händel
(1685-1759)
Passacaglia in sol minore
(org.M°Gianpiero Fornaro)
Musicista tedesco, fu bambino prodigio
(incominciò a comporre a 10 anni). Nel 1702 entrò all’Università di Halle
per studiarvi Diritto (così accontentava i desideri del padre che era
contrario alla professione del musicista). Lo stesso anno divenne organista
del Duomo. L’anno seguente lasciò Halle per Amburgo dove entrò a far parte
dell’orchestra cittadina. Il suo primo melodramma, Almira (parte in italiano
e parte in tedesco), fu rappresentato ad Amburgo nel 1705. Il genere
melodrammatico interessò parecchio la sua attività di compositore e cercò di
studiarne la forma e la tecnica.
Dopo un breve viaggio in Italia, dove approfondì le tecniche compositive del
melodramma, Händel si stabilì ad Hannover per assumere la nomina di
Kapellmeister dell’elettore. Lasciò anche Hannover e la Germania dopo poco
tempo per stabilirsi a Londra. In questa capitale passerà il resto della sua
vita, riuscendo anche ad ottenere la cittadinanza inglese nel 1726.
La Passacaglia che ascolteremo fa parte della produzione per strumento
solista.
Passacaglia è una composizione consistente in variazioni su un basso
ostinato, di ritmo ternario e d’andamento moderato. Affermatasi a partire
dal ‘600, affine alla Ciaccona, la Passacaglia era originariamente una danza
spagnola. |
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Paolo Testa (1948)
Preludio in fa magg. e Preludio in re min
Il M° Testa da parecchi anni si dedica alla composizione alternando
l’attività didattica a quella di musicista-compositore. Suoi sono diversi
lavori per pianoforte, per flauto, per canto, in cui rivela una solida
conoscenza contrappuntistica e una notevole vena melodica che danno alle sue
composizioni fluidità e contabilità; doti rare in chi si cimenta nella non
facile arte del comporre. Caratteristiche ereditate dai suoi insegnanti, i
Maestri Carlo Mosso, docente di Composizione e Direttore del Conservatorio
“A. Vivaldi” di Alessandria, e Alberto Soresina, famoso compositore
milanese.
Questi due Preludi fanno parte di una raccolta di brani pianistici ma
possono, a detta dello stesso autore, essere eseguiti all’organo, perché
l’andamento e l’atmosfera musicale ben si confà anche ad una veste
organistica.
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Bernardo Pasquini
(1670-1710) – Toccata
Compositore, organista e clavicembalista italiano. Trasferitosi appena
dodicenne a Roma fu allievo dei migliori maestri dell’epoca e organista
nelle principali Chiese romane. Nel 1669 entra al servizio del principe
Borghese come clavicembalista da camera. Apprezzato come concertista si
esibì nelle principali corti europee, anche davanti a Luigi XIV. La sua
produzione musicale predilige lo strumento a tastiera (organo e
clavicembalo) eccellendo nel genere Toccata che, grazie a lui, divenne
complementare alla Fuga. Fu anche tra i primi autori di sonate, aprendo la
strada in tale genere compositivo a Domenico Scarlatti. Coltivò anche il
genere teatrale componendo una quindicina di opere. Scrisse infine Saggi di
contrappunto e le Regole per ben suonare il cembalo e l’organo (purtroppo
andato perduto). |
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Gianpiero Fornaro
(1951) – Variazioni nello stile antico su un corale di Bach.
Queste variazioni nello stile antico su un corale di Bach, scritte
appositamente per l’organo che stiamo ascoltando e in generale per gli
antichi organi italiani, vogliono essere innanzitutto un omaggio alla
Madonna di Caravaggio nel suo giorno di festa.
Si tratta di 4 variazioni in cui si vogliono mettere in risalto le
possibilità timbriche dello strumento. La melodia del corale, molto semplice
e austera, è tratta da una raccolta del M° Luigi Picchi. Musicista di
origini pavesi (nato a Sairano), fu organista per diversi anni nel Duomo di
Como ove dimostrò di essere un ottimo improvvisatore, la raccolta di musiche
che comprende questo corale è edita dalla casa musicale Carrara di Bergamo. |
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Theodore Gustav Holst
(1874-1934) - Jupiter, the Bringer of Jolity (da "The Planets")
Compositore inglese, la sua musica, influenzata da Wagner e da Strawinskij
si arricchì di spunti esoticamente suggestivi dopo un suo viaggio in Grecia
e in Asia Minore. L’opera più famosa è senz’altro The Planets (1916)
in cui Holst descrive con la musica i vari pianeti. Da questa raccolta è
tratto il brano in programma stasera dedicato al pianeta Giove: Jupiter, the
Bringer of Jolity . È una pagina austera e maestosa, quasi un grande corale
che si innalza da sonorità delicate sino a coinvolgere tutta la potenza
fonica dello strumento. L’adattamento
organistico è di Gianpiero Fornaro. |
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I solisti: |
Maestro Fabio Re
Nato a Pavia, inizia giovanissimo gli studi presso il Civico Istituto
Musicale "Franco Vittadini" della stessa città natale proseguendoli in
seguito al Conservatorio G. Verdi di Milano, diplomandosi in Pianoforte,
Organo e Composizione Organistica sotto la guida del Maestro Luigi Molfino.
Attivo sia come solista che come accompagnatore di formazioni corali e
strumentali, con repertori che spaziano dalla musica antica fino a quella
contemporanea, ormai da diversi anni svolge un'intensa attività sia
concertistica che didattica in istituzioni e scuole pubbliche e private
tenendo lezioni, concerti e laboratori musicali. |
Maestro Gianpiero Fornaro
Diplomatosi in Organo e Composizione Organistica presso il Conservatorio A.
Vivaldi di Alessandria sotto la guida del Maestro Sergio Marciana, ha poi
seguito per diversi anni il corso di Composizione Sperimentale presso il
Conservatorio G. Verdi di Milamo con il Maestro Jrlando Danieli. Ha
partecipato inoltre a diversi corsi di perfezionamento in Organo,
Pianoforte, Composizione, Direzione di Coro sia in Italia che all'estero. Ha
collaborato con le riviste della Casa Musica le
Edizioni Carrara di Bergamo ed Eridcmia Editrice di Mantova con all'attivo
diverse pubblicazioni. Svolge attività concertistica sia come solista che in
formazioni cameristiche e collabora con diverse formazioni corali. E'
insegnante di Pianoforte presso la Scuola di Musica di Gambolò e Docente di
Educazione Musicale presso la Scuola Media Statale Robecchi di Vigevano. |
Enrico Fossati
Giovane allievo organista, sta seguendo regolarmente gli studi sotto la
guida del Maestro Gianpiero Fornaro. E' impegnato come organista liturgico
nella Parrocchia di S. Pietro Martire e presso l'Oratorio del Cristo Crocifisso
in Vigevano, ove segue anche l'organizzazione del canto corale. Frequenta il
quarto anno di Ragioneria presso l'Istituto Casale di Vigevano. |
Gian Mauro Banzola
Giovane artista vigevanese, si avvicina alla musica classica, specie quella
d'organo, all'età di vent'anni. Totalmente autodidatta, coltiva un certo
interesse anche per l'arte organaria e si occupa della piccola manutenzione
di diversi strumenti cittadini. Da alcuni anni incentiva il ripristino il
recupero e l'utilizzo degli organi di Vigevano seguendone spesso da vicino
le fasi di restauro e promuovendo concerti e manifestazioni in
collaborazione con diverse associazioni culturali cittadine. Recentemente,
da alcune di queste, é stato chiamato a tenere un ciclo di conferenze sulla
storia ed evoluzione dell'organo nei secoli. E' organista titolare delle
chiese di S. Carlo Borromeo e della Madonna degli Angeli e direttore del
"Piccolo Coro di S. Carlo". |
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