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Vigevano è domenica 26/10/2008

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PER INFORMAZIONI SULLA MANIFESTAZIONE : 338 771 36 79

Progetto organizzato dalla Pro Loco di Vigevano con la consulenza artistica di Mario Mainino per i soli concerti di musica classica o altro dove esplicitamente indicato

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"VIGEVANO è ..." 2008
undicesima edizione


Consulenza artistica di Mario Mainino per alcune della manifestazioni musicali programmate per musica & spettacolo
L'ultima domenica del mese, da aprile a novembre per le vie del centro storico
 

PRO LOCO VIGEVANO 

Via Merula 40 - 27029 VIGEVANO - Tel. 0381 690269
e-mail: prolocovigevano@virgilio.it

   
 

“"i colori e sapori dell'autunno"

   
 

Sala dell’Affresco del Castello Sforzesco di Vigevano

 

Domenica 26 ottobre 2008
Concerto ore 18:00

In viaggio con la lirica
(Dal Far West all'Africa misteriosa )

Sonia Lee, soprano
Angelo Hoo, tenore
Ire Kim, pianoforte

Corale
“I Maestri Cantori” di Vigevano
Alessandro Barlacchi, direttore
Gianpiero Callegaris, pianoforte
Introduzione all'ascolto di Mario Mainino
INGRESSO LIBERO

Per informazioni sulla manifestazione : 338 771 36 79
Progetto organizzato dalla Pro Loco di Vigevano
** con la consulenza artistica di Mario Mainino
 

 

Il mondo è un teatro, la lirica è un mondo.

Sarà un vero e proprio viaggio, quello che ci apprestiamo a compiere attraverso il tempo, le diverse espressioni linguistiche e i paesi più lontani del mondo.
Le pagine tratte da celebri opere liriche, che tra poco ascolteremo, ci porteranno in paesi lontani dall'Europa all'estremo e "misterioso" oriente, al nuovo mondo, sia esso l'America, sia esso l'Africa.
Partiremo dalla Palestina, dove i Crociati Lombardi si sono recati per “liberare il Santo Sepolcro” e non ovviamente per “l’oro del Mussulman” come dice, in un momento di “pazzia”, un personaggio dell’opera, la fanciulla Giselda, innamorata proprio del figlio del Sultano.
Visiteremo l’Europa toccando dapprima Parigi, con la Bohème di Puccini. Ed a Puccini (in occasione dell’anno celebrativo del 150esimo dalla nascita) saranno dedicate molte delle arie solistiche che ci proporranno i giovani allievi del maestro G.Maffeo. Da Parigi sorvoleremo l’oceano per raggiungere il Soledad, il Far West, terra di cercatori d’oro e di banditi, con l’opera “La Fanciulla del West”. Come Pinkerton dall’America andremo in Giappone con la Madama Butterfly, opera nella quale l’autore inserisce ispirazioni e citazioni della musica originale di quel paese.
Ritorneremo nel “nuovo mondo”, quello americano, con la scena della morte di Manon condannata e deportata dalla Francia “a popolar le Americhe”.
Ma il nuovo mondo non è solo l’America, anche lo era anche l’Africa di Vasco De Gama, circumnavigatore sino all’India.
Un “paradiso” pieno di ricchezze inestimabili che “l’Europa può tutta arricchir” come ci racconta il francese Giacomo Meyerbeer.
Il viaggio si chiuderà nella culla della civiltà, la Mesopotamia, in Babilonia con le pagine da Nabucco di G.Verdi.
 

   
le voci soliste Sonia Lee, soprano
Angelo Hoo, tenore
Allievi del maestro Gianni Maffeo, baritono

Il maestro Maffeo da diversi anni prepara giovani artisti, voci liriche che giungono a Vigevano per studiare con il celebre cantante. Dopo una lunga carriera che lo ha portato a cantare nei più importanti teatri lirici del mondo si è dedicato all’insegnamento che svolge presso l’Ist.L.Costa di Vigevano ed in altre sedi. Alcuni dei suoi allievi si sono già segnalati in diversi concorsi nazionali di prestigio ed altri sono già avviati ad una brillante carriera lirica.

 

   
al pianoforte per i solisti Ire Kim, pianoforte
Accompagna al pianoforte
   
“I Maestri Cantori” di Vigevano Società corale fondata nel 1925 è una delle formazioni musicali che hanno fatto la storia di Vigevano. Ciabattini e cantori, da li l’ispirazione al nome che portano ancora oggi. L’attività attuale si svolge con concerti a Vigevano, nella provincia di Pavia e circostanti. Hanno recentemente preso parte alla cerimonia della consegna del Premio Pax et Bonum.
 
Alessandro Barlacchi, direttore Direttore dal 1975, è entrato nella Corale nel 1960 come tenore.
Autodidatta, con l'incoraggiamento e la guida del M.to Aschei, ha cominciato a istruire i giovani solisti che volevano imparare alcune romanze.
Dopo la prematura scomparsa del M.to Aschei e il breve periodo del M.to Villa prima e del M.to Cargnoni dopo, viene nominato direttore stabile della Maestri Cantori.
Gianpiero Callegaris, pianoforte Diventa giovanissimo maestro accompagnatore della corale, nel 1988, quando ancora è studente di Conservatorio.
Diplomatosi in pianoforte ha le sue prime esperienze artistiche con la Maestri Cantori. Attualmente insegna alla Scuola di Musica di Robbio e all'Ist.Musicale "L.Costa" di Vigevano ed in altri Istituti musicali.
Ha fatto parte dell'orchestra dell'Istituto. Collabora con gruppi strumentali come la Camerata Ticinensis, e collabora anche per la parte musicale con alcune reti televisive nazionali.
   
   
   
Il programma

L’ordine e la scelta dei brani potrebbe subire variazioni, per esigenze artistiche

 

Preparazione programma di sala a cura di Mario Mainino

Introduzione all'ascolto di Mario Mainino

Giuseppe Verdi
Il Lombardi alla Prima Crociata


Oh Signor che dal tetto natio - coro
Te lodiamo gran Dio di vittoria – coro

I Lombardi alla prima crociata è un'opera di Giuseppe Verdi su libretto di Temistocle Solera, andata in scena al Teatro alla Scala l'11 febbraio 1843. Interpreti di quella prima furono: Arvino, Giovanni Severi, tenore; Pagano, Prospero Derivis, basso; Viclinda, Teresa Ruggeri, soprano; Giselda, Erminia Frezzolini, soprano; Acciano, Luigi Vairo, basso; Oronte, Carlo Guasco, tenore; Sofia, Amalia Gandaglia, soprano. L'opera ottenne un buon successo, come l'opera precedente ad essa, Nabucco. Una nuova versione, in francese, intitolata Jérusalem andrà in scena nel 1847. La scena è in Milano, tra il 1097 e il 1099.
1) I lombardi pregano il signore, e ricordano l'aria fresca, la natura e la pace della terra lombarda con la famosa preghiera O signor, dal tetto natio.
2) Mentre i cristiani esultano, Pagano, in punto di morte, rivela ad Arvino che egli non è un semplice eremita ma anche suo fratello, ed invoca il suo perdono. Arvino lo benedice mentre Gerusalemme cade in mano ai crociati.

Giacomo Puccini
La fanciulla del West
Ch’ella mi creda – tenore

La fanciulla del West è un'opera lirica in tre atti di Giacomo Puccini, su libretto di Guelfo Civinini e Carlo Zangarini.
La prima rappresentazione avvenne al Teatro Metropolitan di New York il 10 dicembre 1910. Ai primi del 1907, durante un soggiorno nella metropoli statunitense, a Puccini accadde di assistere ad un dramma di David Belasco, dal titolo The Girl of the Golden West, rimanendone oltremodo colpito; ottenuto dall'autore il necessario consenso, incaricò il poeta Carlo Zangarini, cui subentrò in un secondo tempo lo scrittore toscano Guelfo Civinini, di stendere il testo librettistico.
Nell'estate del 1908 Puccini si accinse alla composizione che, dopo un intervallo piuttosto lungo per motivi di carattere familiare, venne ultimata nel luglio del 1910. . In California, intorno al 1850, ai tempi della febbre dell'oro. Dick Johnson (tenore). Il suo sguardo incontra quello di Minnie e fra i due, che gia si erano conosciuti per caso pochi anni prima, si stabilisce una subitanea intesa. In realtà, quel giovane altri non è che Ramerrez, venuto a studiare di persona la possibilità di rapinare la cassa del saloon.




Giacomo Puccini
La Bohème
Si mi chiamano Mimì – soprano

La bohème è un'opera lirica in quattro quadri di Giacomo Puccini, su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica.
Ispirato al romanzo di Henry Murger Scènes de la vie de Bohème, il libretto ebbe una gestazione abbastanza laboriosa, per la difficoltà di adattare le situazioni e i personaggi del testo originario ai rigidi schemi e all'intelaiatura di un'opera musicale. L'orchestrazione della partitura procedette invece speditamente e fu completata nel dicembre 1895.
Meno di due mesi dopo, il 1º febbraio 1896, La bohème fu rappresentata per la prima volta al Teatro Regio di Torino, diretta dal ventinovenne maestro Arturo Toscanini, con buon successo di pubblico, mentre la critica ufficiale, dimostratasi all'inizio piuttosto ostile, dovette presto allinearsi ai generali consensi. L'esistenza gaia e spensierata di un gruppo di giovani artisti costituisce lo sfondo dei diversi episodi in cui si snoda la vicenda dell'opera, ambientata nella Parigi del 1830

Ruggero Leoncavallo – I Pagliacci
Vesti la giubba (Ridi Pagliaccio!) – tenore

Pagliacci è un'opera lirica di Ruggero Leoncavallo, su libretto del compositore, rappresentata per la prima volta al Teatro dal Verme a Milano, il 21 maggio 1892 con la direzione di Arturo Toscanini. Essa si ispira a un delitto realmente accaduto a Montalto Uffugo, in Calabria, quando il compositore era bambino, e in seguito al quale il padre di Ruggero Leoncavallo, che era magistrato, istruì il processo che portò alla condanna dell'uxoricida. Tradizionalmente, l'opera viene rappresentata in coppia con l'altro capolavoro del teatro musicale verista, Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni. Sicuramente, uno dei motivi del successo popolare dell'opera risiede anche nella prima registrazione discografica con Enrico Caruso quale protagonista; il disco è ricordato come una pietra miliare dell'allora nascente industria discografica, essendo stato il primo ad aver superato il milione di copie vendute.


Giacomo Puccini
Madama Butterfly
Un bel di vedremo – soprano

Puccini scelse il soggetto della sua sesta opera dopo aver assistito a Londra, nel luglio 1900, all'omonima tragedia in un atto di David Belasco, a sua volta tratta da un racconto dell'americano John Luther Long dal titolo Madam Butterfly, apparso nel 1898. Iniziata nel 1901, la composizione procedette con numerose interruzioni: l'orchestrazione venne avviata nel novembre del 1902 e portata a termine nel settembre dell'anno seguente e soltanto nel dicembre 1903 l'opera poté dirsi completa in ogni sua parte. Per la realizzazione del dramma Puccini si documentò senza sosta e minuziosamente sui vari elementi orientali che ritenne necessario inserirvi. Lo aiutarono particolarmente una nota attrice giapponese, Sada Yakko, e la moglie dell'ambasciatore nipponico con la quale parla in Italia facendosi descrivere usi e costumi dell'affascinante popolo orientale. La sera del 17 febbraio 1904, nonostante l'attesa e la grande fiducia dei suoi artefici, Madama Butterfly cadde clamorosamente al Teatro alla Scala di Milano. A proposito di questo celebre fiasco, una delle sorelle di Puccini, Ramelde, scrisse al marito: « Alle due siamo andati a letto e non posso chiudere occhio; e dire che tutti eravamo tanto sicuri! Giacomo, poverino, non l'abbiamo mai veduto perché non si poteva andare sul palcoscenico. Siamo arrivati in fondo non so come. Il secondo atto non l'ho sentito affatto e, prima che l'opera finisse, siamo scappati dal teatro. »

Giacomo Meyerbeer
L’Africana
Oh, Paradiso – tenore

Giacomo Meyerbeer (Vogelsdorf, 5 settembre 1791 – Parigi, 2 maggio 1864) è stato un compositore tedesco attivo soprattutto in Francia. È importante, nella storia dell'opera, per aver fatto da tramite tra Rossini e i compositori romantici, fondendo elementi desunti dalla scuola tedesca, italiana e francese. È stato il più rappresentativo e popolare compositore di grands opéras, opere da grande spettacolo tipicamente francesi.
L'Africaine ("L'Africana", rappresentata postuma nel 1865) è frutto di ben vent'anni di lavoro: infatti Meyerbeer aveva cominciato a pianificarla, in mezzo ad altri progetti, addirittura nel 1845. Narra la vicenda di Vasco de Gama e di un suo romanzesco amore infelice con la principessa africana Sélika; la lunghissima partitura dovette subire numerosi tagli per consentire agli spettatori, all'uscita, di prendere l'ultimo treno. Marcata vi è l'attenzione al dato esotico; ed è proprio questo esotismo che ha determinato la lunga fortuna dell'opera per tutta la seconda metà dell'Ottocento, quando la voga esotica toccò l'apice.

Giacomo Puccini
Manon Lescaut
Sola... perduta... abbandonata, aria di Manon (atto IV) – soprano

«In America. Una landa interminata sui confini della Nuova Orleans.» Sotto il sole rovente del deserto di New Orleans, Manon e Des Grieux vagano senza meta, stremati dalla fatica. Ancora una volta, l'imprudenza della ragazza li ha costretti alla fuga, ma sarà l'ultima. Manon è stanca, cade al suolo, incapace di proseguire. Non c'è acqua. L'orizzonte non rivela ombra di vita. Il suo amante fedele non può fare più nulla, se non gridare la sua disperazione e ascoltare le sue ultime parole; la bella e voluttuosa Manon muore fra le sue braccia, sorridendogli amorosamente per l'ultima volta.

Manon Lescaut è un'opera in quattro atti di Giacomo Puccini. La prima rappresentazione ebbe luogo la sera del 1º febbraio 1893 al Teatro Regio di Torino, dove l'opera ottenne un successo clamoroso. Ispirata al romanzo dell'abate Antoine François Prévost Storia del cavaliere Des Grieux e di Manon Lescaut, Manon Lescaut fu composta fra l'estate del 1889 e l'ottobre del 1892. Ad allungare i tempi fu soprattutto la laboriosa gestazione del libretto, passato tra le mani di cinque letterati. Iniziato da Ruggero Leoncavallo, che abbandonò presto il lavoro, fu scritto in gran parte da Marco Praga e Domenico Oliva. A completarlo e rifinirlo fu però Luigi Illica, che in particolare lavorò al terzo atto e alla scena iniziale del secondo. Nessuno dei poeti alla fine lo firmò. Questa girandola di librettisti, in ultima analisi, attesta come l'impianto drammaturgico, se non i singoli versi, vada attribuito a Puccini, che arrivò ad eliminare di sana pianta un atto: quello del nido d'amore degli innamorati, tra gli attuali primo e secondo atto. Terza opera di Puccini in ordine cronologico, Manon Lescaut indicò all'autore la futura strada da percorrere. È generalmente considerata la sua prima partitura operistica completamente matura e personale.
Lo stesso soggetto aveva già ispirato la Manon Lescaut di Daniel-François-Esprit Auber (Parigi, Opéra-Comique, 23 febbraio 1856) e soprattutto la Manon di Jules Massenet (Parigi, Opéra-Comique, 19 gennaio 1884). Quando Marco Praga gli fece notare che avrebbe dovuto affrontare il confronto con la fortunata opera di Massenet, Puccini rispose: «Lui la sentirà alla francese, con la cipria e i minuetti. Io la sentirò all'italiana, con passione disperata.» Alcune modifiche alla partitura orchestrale furono infine suggerite da Arturo Toscanini, per la storica ripresa del trentennale, alla Scala di Milano.

Giuseppe Verdi
Nabucco
Gli arredi festivi - coro
Va pensiero – coro

Nabucco, di Giuseppe Verdi è la terza opera di Verdi, Nabucco nacque grazie all'impresario Bartolomeo Merelli che gli offrì di musicare il libretto Nabucodonosor che era stato rifiutato dal compositore prussiano Otto Nicolai e l'opera andò in scena, con grande successo, al Teatro alla Scala di Milano il 9 marzo 1842.
Il libretto, di Temistocle Solera, è tratto dal dramma francese "Nabuchodonosor" di Auguste Anicet-Bourgeois e Francis Cornu, nonché dalla stessa Bibbia, nei riferimenti al regno di Giuda e all'invasione da parte del re babilonese Nabucodonosor nel 587-586 a.C., quando fu saccheggiato il tempio di Gerusalemme, cui seguì la deportazione dei vinti in Babilonia, dove circa mezzo secolo dopo furono liberati.
Lo scontro fra popoli è reso con una musica dal colore estremamente denso ma dove anche i drammi più intimi sono tratteggiati magistralmente

Gianpiero Callegaris, pianoforte

Alessandro Barlacchi, direttore
.

Il maestro Gianni Maffeo, baritono

La corale I Maestri Cantori di Vigevano

La sala gremita di pubblico
 

   
   
   
 

 
Mostre
Castello di Vigevano — Seconda Scuderia
(biglietto ridotto)
Visita Guidata alla mostra “Giuseppe Amisani. Il pittore dei Re” Ore 16,00 A cura di Dedalo

Castello di Vigevano — Strada Sotterranea,
tratto buio dalle 10 alle 19.30 (entrata libera)
Parata di Abiti Teatrali a cura di Maria Luisa Siviero – Collezioni “La Camelia”


Palazzo Merula
Come arrivare a Palazzo Merula
 “I Colori Dell’Autunno” dalle 10 alle 19.30 (entrata libera)
Esposizione di Piante, Frutti, Arbusti
A cura del Lions Club Vigevano—Sforzesco,
in collaborazione con Vivai Raffetti e Bonsai Club Il Moro


Il "szansurin" (Azzeruolo)




Palazzo Negroni – P.zetta S.Dionigi
dalle 10 alle 19.30 (entrata libera)
Mostra Fotografica di Paola Rizza e Angelo Avogadro a cura della Società Fotografica Vigevanese e Fotomarket

Nelle Vie del Centro
Come arrivare
C.so Vittorio Emanuele II: A spasso fra Arte e Sapori
Piazzetta S. Dionigi: Pista Quod per la gioia dei più piccini
Via Cesare Battisti:Prodotti tipici lomellini
Via Merula: Postazioni degustative a cura dell’Unione Pescatori Vigevano
Via Caduti per la Liberazione: Esposizione di hobbistica e creatività
Via Dante: artigianato tipico regionale
Via San Francesco:oggettistica
Via Giorgio Silva: Postazione Staff Parrucchieri “Capelli in Festa”, collezionismo
Via XX Settembre: Postazioni a cura di < xml="true" ns="urn:schemas-microsoft-com:office:smarttags" prefix="st1" namespace="">Coldiretti Vigevano – Lomellina
Via del Popolo: “Grande Polentata”:Pulenta e Saràc - Pulenta e Strachin- a seguire cioccolata e vin brulè.
A cura dell’Associazione Donne Pavesi
Sagrato di S. Pietro Martire – C.so della Repubblica: Esposizione d’auto d’epoca a cura del Club Cinquecentolandia Vigevano

Conferenza

Conferenza a cura del Centro Studi Tavola “Profumi e Sapori dell’orto, del prato, del bosco ”
ore 17.00 – segue degustazione
(ENTRATA LIBERA)

Visite Guidate
Visita guidata al “Castello ed al Centro
Storico” (servizio gratuito)
Partenza dall’ InfoPoint del Castello Ore 11.00
A cura di Vigevano Promotions, tel 0381/690370

Visite Guidate al Museo dell’Imprenditoria (servizio gratuito) Dalle 15.00 alle 18.00
A cura di Dedalo tel 338-7713679

Shopping con Aperitivo

Iniziativa “ Shopping & Aperitivo al Centro!”
a cura di Asso-Promo.Ter, Associazione Commercianti della Provincia di Pavia.
Valida fino al 30 novembre 2008

Postazione Informativa – Piazza Ducale
A cura della Pro Loco Vigevano in collaborazione con gli studenti dell’ Istituto Pollini di Mortara
 

   
 

 

   
 

 

   
 

al prossimo appuntamento ...  

   

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** Progetto musicale organizzato dalla Pro Loco di Vigevano con la consulenza artistica di Mario Mainino solo dove indicato


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