Riccardo Doni, direzione coro, organista, clavicembalista

Nato a Milano nel 1965, si è diplomato in Organo e Composizione organistica presso il Conservatorio di Parma sotto la guida del M° Lorenzo Ghielmi. Successivamente si è diplomato in Organo, Clavicembalo e tastiere storiche nella classe di Jean Claude Zehnder presso la Schola Cantorum di Basilea. Ha iniziato gli studi di direzione di coro con il M° Giorgio Bredolo e successivamente ha frequentato corsi di formazione e direzione corale. Dal 1984 è direttore del gruppo vocale dell’Associazione “Musica Laudantes” con il quale svolge una costante attività concertistica. Negli oltre 400 concerti eseguiti con questo gruppo, ha approfondito il repertorio corale a cappella e con strumenti, con particolare riferimento alla musica del periodo Barocco e Classico. Dal 1990 al 1996 è stato direttore del coro della “Nuova polifonica ambrosiana” e dalla fondazione al 1998 dei Madrigalisti Ambrosiani con i quali ha tenuto concerti per l’Autunno musicale di Como e per Musica e poesia in S. Maurizio di Milano. Negli oltre 1500 concerti eseguiti come organista e clavicembalista ha suonato per importanti stagioni concertistiche in Italia e all’estero in veste di accompagnatore e solista. E’organista della Chiesa prepositurale di S. Giovanni Battista di Cesano Boscone (Milano) sul nuovo organo meccanico G. Torri costruito nel 2000. Dal 1994 è collaboratore stabile del prestigioso ensemble “il Giardino Armonico” di Milano diretto da Giovanni Antonini, nella veste di clavicembalista e organista, con il quale ha tenuto concerti in alcune delle sale piú importanti del mondo, lavorando con personalità del mondo musicale barocco. E’ clavicembalista dell’ensemble “Imaginarium” costituito nel 2002 dal violinista Enrico Onofri per l’esecuzione della musica vocale e strumentale italiana del ‘600. Suona costantemente in duo con l’oboista Pietro Corna con il quale ha fondato il gruppo “Concerto Armonico” nel quale, con la cantante Loredana Bacchetta, è stato sviluppato un particolare repertorio di Cantate barocche originali per soprano, oboe e basso continuo. Ha registrato per Teldec, Naïve, Supraphon, Stradivarius e dal 1997 ha iniziato l’incisione dell’integrale organistica di J. Ludwig Krebs per la Sarx Records di Milano. Dal 2008 registra per Decca con l’ensemble “il Giardino Armonico”. È stato inoltre insegnante presso i conservatori di Milano, Castelfranco Veneto, Ferrara e Frosinone..

intervista a .. RICCARDO DONI
L'organista del Giardino Armonico incide l'opera integrale per organo di j L Krebs per la Sarx. Riccardo Doni, oltre che essere l'organista del Giardino Armonico, svolge un'intensa attività solistica con concerti ed incisioni ed ha intrapreso la registrazione dell'opera integrale per organo di j. L. Krebs per Sarx. Il progetto completo prevede sette CD da realizzarsi entro il 1997. Attualmente sono pronti i primi due.
Ho avuto la possibilità di incontrare Riccardo Doni che mi ha raccontato di come é nato il progetto e di come sta procedendo.
La domanda più ovvia é perché un'integrale di Krebs?
Sono sempre stato affascinato dalla vita musicale che stava attorno alla figura di Bach, prima e dopo di lui; prevalentemente gli autori  prebachiani anche di una certa importanza come Buxtehude, Pachelbel, Bruhns, Lúbeck, ma anche i membri della sua famiglia.  (Doni ha inciso un CD antologico) da questo interesse mi é nata l'idea di registrare l'integrale di Krebs che é stato allievo di Bach.
Allora esiste uno strettissimo legame tra Krebs e Bach.
Sappiamo che Krebs era uno degli allievi prediletti di Bach, che lo considerava un virtuoso della tastiera; anche alcune cronache dell'epoca parlavano della bravura di questo musicista ed in particolare della sua capacità tecnica. Infatti le sue opere fanno del virtuosismo una componente molto importante. Ho
provato anche a cercare delle fonti che parlassero di Krebs, ma non c'é molto.
Ho trovato degli articoli sul «Bachjahrbuch» (la pubblicazione 'ufficiale' annuale di studi bachiani, edita dalla Neue Bach Cesellschaft). Comunque si sa che in caso di assenza di Bach da San Tommaso era Krebs a sostituirlo, c'era senz'altro un atteggiamento di stima e fiducia nei confronti di Krebs da parte di Johann Sebastian.   Inoltre, credo che Krebs, piú ancora dei figli e degli allievi di Bach, sia stato quello che maggiormente sia riuscito ad estrapolare dalle lezioni ricevute e dalla musica di Bach i maggiori insegnamenti, addirittura plagiandolo.  Troviamo per esempio dei Preludi e Fuga e dei Corali di Krebs in cui compaiono espressamente piccole sezioni di opere bachiane, sia nella tonalità che nella struttura che nel ritmo, oppure, come il Preludio e Fuga in fa minore che é una perfetta parafrasi del bachiano in si minore. Talvolta il plagio é ancora più troviamo delle figurazioni che sono  totalmente estranee al soggetto della fuga. Ma questo rapporto vale anche al contrario. Alcuni brani che era no stati attribuiti a Bach in realtà erano di Krebs, come per esempio gli Otto piccoli preludi e fuga oppure il Corale «Wir glauben alle» e altri.
Secondo te, allora, in che cosa risiede l'importanza di Krebs?
Secondo me Krebs é stato l'unico autore che ha saputo portare avanti l'arte bachiana; non possiamo dire nello stile bachiano in senso stretto, perché giá si avvicina allo stile galante, cominciano ad esserci delle melodie più manierate, più classiche. Però lo stile del corale figurato, del preludio e fuga, della toccata e fuga di queste dimensioni sono la prosecuzione di un concetto strettamente derivante da Bach.
Non ho ancora trovato degli autori che abbiano portato avanti l'arte bachiana come ha  fatto Krebs. Anche lo stesso fatto di avere scritto II Clavierúbung, il ciclo di tredici Corali suddivisi per l'anno liturgico, divisi nel classico preludietto, poi nel corale figurato ed infine il corale armonizzato alla fine, cosi come Bach
scrisse l 'Orgelbuchlein.
Dopo Krebs dove si va? Finisce un'epoca o é un anello d'i congiunzione?
lo trovo che dopo Krebs ci sia un momento quasi di smarrimento. Alla fine del Settecento il ponte di collegamento della musica organistica é la musica strumentale. Secondo me non  esiste nella musica organistica un collegamento con  la musica romantica. Si va a Mendelssohn che, infatti, ritorna indietro al Barocco, riscrivendo Preludi e Fuga assolutamente bachiani, se non altro nello stile. Anche un grande del Settecento come Mozart, in definitiva, non ha scritto quasi nulla per organo, le sue composizioni sono più che altro per orologio meccanico o per glasarmonika. Credo proprio che con Krebs si chiuda, non un'epoca, ma un modo di scrivere per organo barocco. lo credo che quello che collega il Romanticismo al
 Classicismo sia proprio il momento In cui la musica strumentale prende il sopravvento sulla musica
organistica. La musica organistica avrà poi i suoi momenti di esplosione, nella Francia tardo ottocentesca.

Raccontami allora di questo 'progetto Krebs
Come tutte le opera omnia questa ha il suo fascino ed iI suo rischio. Trovo che II bello di affrontare un'opera omnia sta nell'arricchimento personale. lo termino l'integrale e posso veramente dire
di avere conosciuto ed approfondito un musicista. Dall'altro lato si corre il rischio di registrare un disco più come documento sonoro, ma forse senza il necessario approfondimento. Per evitare questo pericolo tengo ben fermo il principio di realizzare sì un documento, però anche un'esecuzione che mi permetta di dire: «Si, conosco veramente l'opera organistica di Krebs?»  

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Aggiornamento :
13/04/2009
Fonte:  info artista (su richiesta disponibile email per contatto, richiedere al sito) http://www.concertodautunno.it/cur/donir.html