Dee Dee Bridgewater, vocalist.
  
  (foto di Philippe Pierangeli)
  Denise Bridgewater nasce a Memphis, Tennessee. Ancora giovanissima, inizia a 
  cantare insieme a sua madre seguendo i dischi di Ella Fitzgerald; suo padre, 
  Matthew Garrett, era musicista, insegnante di musica alla Manassas High School 
  di Memphis e trombettista nell'orchestra di Dinah Washington; si deve quindi a 
  lui l'interesse di Dee Dee per la musica.
  A 16 anni è già una professionista, fa parte infatti di un trio vocale di rock 
  e rhythm'n'blues. Dopo varie esperienze in altre band, si trasferisce a New 
  York con il primo marito, Cecil Bridgewater, per collaborare con Horace 
  Silver.
  Nel 1971 Dee Dee entra nella Thad Jones-Mel Lewis Orchestra per rimanervi 
  quattro anni. Nello stesso periodo collabora con molti grandi del jazz, tra 
  cui Sonny Rollins, Pharoah Sanders, Dizzy Gillespie, Dexter Gordon, Cecil 
  McBee ed Max Roach.
  
  Nel 1974 appare nel musical The Wiz (Il mago di Oz) nel ruolo di Glinda, la 
  Strega buona del Sud, per il quale ha ricevuto un Tony Award come "miglior 
  attrice in musical" e nello stesso anno realizza la sua prima incisione per 
  Atlantic, Dee Dee Bridgewater. Nel 1978 esce l'album Just Family (Elektra-Asylum) 
  con Chick Corea e George Duke.
  
  Nel 1984 appare in un altro musical, Sophisticated Ladies, e due anni dopo 
  interpreta il ruolo di Billie Holiday nello spettacolo Lady Day allestito a 
  Parigi e poi a Londra. Per questo ruolo riceve la nomina per il Laurence 
  Olivier Award come "Miglior attrice in musical".
  Nel 1987 realizza l'album Live In Paris, che riceve un'ottima accoglienza dal 
  pubblico francese ed una nomina per il Grammy Award come "Best Jazz Vocalist".
  
  Nel 1988 si esibisce ad Amburgo in Cosmopolitan Greetings, un'opera jazz di 
  George Gruntz/Rolf Lieberman.
  
  Nel 1989 viene pubblicato l'album Victim Of Love per la Polydor, che contiene 
  il brano Precious Thing, in duetto con Ray Charles, che giunge in vetta alle 
  classifiche. Nel 1990 anche il pubblico italiano può conoscere Dee Dee grazie 
  alla vittoria riportata al Festival di Sanremo in coppia con i Pooh con Angel 
  of the Night, versione inglese del brano Uomini Soli.
  
  Nel 1991 partecipa a Black Ballad, diretto da Frank Cassenti, e nello stesso 
  anno viene pubblicato l'album live Dee Dee In Montreux per la Polygram Jazz.
  L’anno seguente, nel 1992, appare insieme alla McCoy Tyner Big Band al 
  Festival di Antibes/Juan-les-Pins.
  Nel 1993, dopo essere stata Carmen nella versione jazz dell'opera di Bizet, 
  realizza l'album Keeping Tradition insieme a Dédé Ceccarelli, Hein Van de Geyn 
  e Thierry Eliez.
  
  Nel 1995 la Bridgewater è stata la prima attrice di colore a interpretare il 
  ruolo di Sally Bowles in Cabaret, realizzato al Teatro Mogador di Parigi dal 
  regista francese Jérôme Savary. Nello stesso periodo ha lavorato in studio per 
  il suo secondo album per la Verve, Love And Peace: A Tribute To Horace Silver. 
  Silver non solo ha scritto i testi, ma è anche apparso nella registrazione, 
  insieme al leggendario organista Jimmy Smith. La Bridgewater amplia il trio di 
  Keeping Tradition per includere il sax tenore Lionel Belmondo e la tromba 
  Stéphane Belmondo - entrambi hanno recentemente vinto il Premio Django 
  Reinhardt assegnato dall’Accademia Francese del Jazz. Love And Peace ha 
  ricevuto un’altra nomina al Grammy come miglior album vocale jazz.
  
  Nel 1997 ha inciso l’album Dear Ella, il primo vero tributo alla First Lady 
  della canzone da parte di una delle più grandi interpreti del Jazz attuale, 
  accolto con grande favore dal pubblico e dalla critica e vincitore di un 
  Grammy Award.
  
  Dopo quattro anni di tournée con questo programma Dee Dee Bridgewater ha 
  rivolto la sua attenzione ad una nuova avventura discografica. This is new si 
  tuffa nel mondo musicale del compositore teatrale Kurt Weill. Le sue canzoni 
  non rappresentano soltanto il più alto livello di espressione musicale, ma si 
  adattano perfettamente alla capacità espressiva e all’intelligenza musicale 
  della Bridgewater, che è stata la prima cantante nella storia del jazz a 
  dedicare un intero album al compositore tedesco. 
  J’ai Deux Amours, CD dedicato alla chanson française uscito nel 2004, è il 
  risultato di un progetto durato quasi dieci anni. Un passionale ciclo di 
  canzoni che traccia l’arco di una storia d’amore (letteralmente e 
  figurativamente) e tutte le emozioni che la accompagnano. J’ai Deux Amours è 
  un album che nasce dal cuore. Tutte le tracce del CD si adattano 
  meravigliosamente alla magnifica estensione vocale della Bridgewater, alla sua 
  intensità espressiva e al suo spirito vivace, e riflettono vari periodi della 
  musica francese. 
  Nel novembre 2006 ha portato in Italia il nuovo progetto, che sta ora 
  presentando nei teatri di tutto il mondo. Il Malian Project è dedicato alla 
  commistione tra il jazz e la musica del Mali: “Negli ultimi anni ho sentito il 
  bisogno profondo di ritrovare le mie origini africane. Non potendo risalire 
  fino alle radici che mi legano alla ‘madrepatria’, mi sono rivolta alla 
  musica, la musica africana. Speravo che ascoltando la musica di alcuni paesi 
  africani ne avrei alla fine trovato una che mi avrebbe parlato con 
  indiscutibile forza spirituale. E così è stato per la musica del MALI. Il 
  “blues” maliano, la mia inspiegabile attrazione per la terra rossa “simbolo di 
  forza vitale e patria dei miei avi”, la mia straordinaria somiglianza con la 
  tribù maliana dei Peul: tutto questo ha confermato l’intensa sensazione 
  provata nel primo viaggio a Bamako, Mali, nell’agosto 2004, la sensazione che 
  il Mali fosse la mia terra. Ero andata con Jean Marie Durand, mio marito e 
  compagno in queste esplorazioni, e la nostra guida, “le guerrier” Cheick 
  Tidiane Seck, un pilastro della musica maliana. Il desiderio di ritornare alla 
  fonte della “percussione” è nato con i ritmi sincopati delle composizioni di 
  Horace Silver, dopo l’uscita del mio CD Love and Peace: a Tribute to Horace 
  Silver (1996). Il mio sogno è di fondere le voci del Mali, la musica e gli 
  strumenti popolari con le tradizioni vocali e musicali del Jazz nero 
  americano. È arrivato il momento di sperimentare all’interno della mia musica, 
  così come hanno sempre fatto tutti i musicisti. Dato che la voce è il primo 
  strumento in assoluto, è importante poterlo fare.”
  www.deedeebridgewater.com 
  
  Lunedì 12 marzo 2007 ore 21,00
  Teatro Coccia di Novara.
  
  Fonte: info ufficio stampa
  Aggiornamento : 
    01/03/2007
  
  http://www.concertodautunno.it/cur/bridgewaterd.html