Giovanni Bellucci, pianista.

Considerato uno dei più autorevoli pianisti del nostro tempo: la sua incisione delle Parafrasi di Franz Liszt sulle Opere di Verdi e Bellini è stata inserita da Diapason nella top ten dei dischi lisztiani della storia. Tutti i suoi CD sono stati infatti premiati: Choc di Le Monde de la Musique in Francia, Editors Choice della britannica Gramophone, 5 stelle di Musica, 5 stelle del BBC Music magazine, Cd exceptionnel di Répertoire, Miglior CD per la rivista Suono. Nel 1979 Giovanni Bellucci, quattordicenne, scopre il pianoforte e, immediatamente, esegue da autodidatta le 32 Sonate di Beethoven. Solo due anni dopo, il suo primo concerto pubblico con orchestra, nel quale interpreta Totentanz di Liszt. Ventenne, si diploma con lode e menzione donore presso il Conservatorio S. Cecilia. Su invito di Lazar Berman, frequenta lAccademia Pianistica di Imola, che nel 1996 gli attribuisce il Master. In seguito, si avvale dei contatti con artisti della statura di Badura-Skoda, Brendel, Perahia e Pollini. Stabilitosi a Parigi, intraprende unintensissima attività concertistica, che lo vede solista con orchestre come la Los Angeles Philharmonic, la Dallas Symphony, la Sydney Symphony, la BBC Philharmonic, la National de France, la Philharmonique di Monte-Carlo, la Sinfonica dellAccademia Nazionale di S. Cecilia, lOrchestra Sinfonica Nazionale della RAI, lOrchestre National de Belgique, la Filarmonica Reale di Anversa, la National de Montpellier, la Sinfonia Varsovia, I Virtuosi di Praga, la Singapore Symphony, lOrchestra da Camera di Zurigo e molte oltre. Collabora con direttori ed interpreti quali Abbado, Accardo, Casadesus, Entremont, Inbal, Kavakos, Mackerras. Viene invitato dai più celebri auditorium, teatri e festival del mondo: Hollywood Bowl, cui deve il suo debutto americano di fronte a 18.000 spettatori, Performing Art Society di Washington, Newport, Yokohama, Singapore, Sydney Opera House, Bath, La Roque dAnthéron, Besançon, Menton, Radio-France a Montpellier, Folle Journée di Nantes, Philharmonique di Bruxelles, Lugano, Herkulessaal di Monaco di Baviera (ricevendo, tra laltro, il premio della stampa tedesca per il miglior evento artistico), Radio di Berlino, Rudolfinum di Praga, Radio di Helsinki, Brescia e Bergamo, Ravello, Settembre Musica di Torino, Teatro alla Scala, Teatro Carlo Felice di Genova, Teatro Bellini di Catania, Comunale di Bologna, Regio di Parma, Opera di Roma, e in tutte le sale da concerto parigine (Cité de la Musique, Salle Pleyel, Auditorium du Louvre, Salle Messiaen di Radio France, Salle Gaveau, Théâtre du Châtelet

Il magazine francese Diapason lo include nella Top Ten dei virtuosi lisztiani della storia, accanto a Martha Argerich, Claudio Arrau, Gyorgy Cziffra, Krystian Zimerman. Per la rivista britannica Gramophone, Bellucci “è un artista destinato a continuare la grande tradizione italiana, storicamente rappresentata da Busoni, Zecchi, Michelangeli, Ciani, Pollini”. “Bellucci è una forza della natura scatenata, una forza enorme e palpitante”. La recensione di Piero Rattalino dipinge il ritratto di un talento manifestatosi nel 1979, quando Giovanni, quattordicenne, scopre in circostanze casuali il pianoforte. Autodidatta, immediatamente esegue le 32 Sonate di Beethoven e debutta con orchestra interpretando il Totentanz di Liszt. Diplomatosi con lode e menzione d’onore sotto la guida di Franco Medori presso il Conservatorio “S. Cecilia”, Bellucci ottiene in seguito il “Master” dell’Accademia Pianistica di Imola, avvalendosi dei consigli del grande maestro russo Lazar Berman, che afferma: ”egli è uno dei più grandi talenti che io abbia mai ascoltato… attraverso un fenomenale virtuosismo, realizza un discorso musicale altamente innovativo”. “Bellucci ci riporta all’età d’oro del pianoforte”. Così il quotidiano Le Monde esalta la vittoria alla World Piano Masters Competition di Montecarlo 1996, ultima – cronologicamente - di una lunghissima serie di successi nei concorsi internazionali (dal “Regina Elisabetta” di Bruxelles al “Primavera di Praga”, dal “Casella” della RAI al “Kahn” di Parigi, dal “Busoni” al premio “Liszt”). Stabilitosi a Parigi, intraprende un’intensissima attività concertistica, che lo vede solista con orchestre come la Los Angeles Philharmonic, la Dallas Symphony, la Sydney Symphony, la BBC Philharmonic, la Philharmonique di Monte-Carlo, la Sinfonica dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, la “Sinfonia Varsovia”, l’Orchestra da Camera di Zurigo, e collaborare con direttori quali Abbado, Accardo, Entremont, Inbal, Mackerras. Invitato dai più celebri teatri di tradizione e festival (dall’Hollywood Bowl - cui deve il suo debutto americano di fronte a 18.000 spettatori - alla Herkulessaal di Monaco di Baviera, dal Teatro alla Scala al Festival di Brescia e Bergamo, dalla parigina Salle Pleyel o dal Théâtre du Châtelet allo Yokohama Festival), Giovanni Bellucci ha ricevuto – dopo la sua prima trionfale tournée australiana – il premio “Recital of the year 2005”, attribuito dal Sydney Morning Herald.

La DECCA ha appena pubblicato il Cd della trascendentale Symphonie Fantastique di Berlioz/Liszt interpretata da Bellucci, mentre la ACCORD-Universal ha prodotto un altro nuovo disco del pianista italiano: i Concerti per pianoforte e orchestra e le Rapsodie Ungheresi di Liszt. Segnaliamo inoltre l’imminente uscita dei primi due volumi del ciclo in 14 Cd dedicato alla monumentale integrale delle 32 Sonate di Beethoven e delle 9 Sinfonie di Beethoven/Liszt (label OPUS 106).

GIOVANNI BELLUCCI
R E P E R T O R I O P E R P I A N O F O R T E SOLO

Récital
Beethoven – Liszt - Chopin
[ Milano, 5 7 2007 ]


Franz Liszt [ 1811-1886 ]
► Miserere aus Trovatore [ da Giuseppe Verdi 1813-1901 ]


Ludwig van Beethoven [ 1770-1827 ]
► Sinfonia n. 5 in do minore, op. 67 [ Partition de piano par F. Liszt ]
I. Allegro con brio
II. Andante con moto
III. Allegro
IV. Allegro


pausa


Ludwig van Beethoven
► Sonata n. 14 in do diesis minore, op. 27 n. 2 "Chiaro di luna"
I. Adagio sostenuto
II. Allegretto
III. Presto agitato


Frédéric Chopin [ 1810-1849 ]
► Notturno in do diesis minore, opera postuma


Franz Liszt
► Rapsodia Ungherese n. 2, in do diesis minore

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Aggiornamento :
04/09/2007 http://www.concertodautunno.it/cur/belluccig.html