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I  Maestri Cantori
1925 – 2000 settantacinque anni di fedeltà al canto

Indice: PremessaLa storia della corale; Fondatori, Direttori, Presidenti Maestri e collaboratori; Repertorio; Alcuni degli ultimi concerti tenuti   Direttivo e organico.

I Maestri Cantori che ci hanno lasciato

baritono Arialdo Re (1945-ottobre 2004)

Una delle voci più straordinarie degli ultimi trent'anni di corale

 

 

"Arialdo Re, maestro di gioia"

"Tutti in mia man voi siete, la mano stringerò tutti cadrete" queste le fulminanti parole di Carlo di Spagna, futuro Imperatore Carlo V, nell'opera lirica Ernani di Giuseppe Verdi; come suonavano bene dal labbro del baritono Arialdo Re.

Ma chi non ha avuto l'entusiasmante esperienza di ascoltare la sua meravigliosa voce nei concerti con la Corale I Maestri Cantori di Vigevano ora non lo potrà più fare. Arialdo se ne è andato per sempre portando la sua voce in un coro grande ed infinito che non possiamo ascoltare.

Mi ricordo quando sedicenne con il mio primo vecchio ed ingombrante registratore portatile andavo nei "lanchin" ad ascoltare per la prima volta la Maestri Cantori ed ascoltavo un giovane baritono che si esibiva,  allora Arialdo Re faceva il commesso in una famosa drogheria di piazza Sant'Ambrogio a Vigevano. Con la direzione del maestro Aschei aveva affrontato le prime parti di solista di canto mettendo in evidenza le straordinarie doti della sua meravigliosa voce.

E’ inevitabile associare il nome di Arialdo Re alla Corale I Maestri Cantori, un gruppo di appassionati cantori di musica lirica,  dilettanti nel senso più nobile del termine: cantare per diletto studiando e perfezionando costantemente il proprio repertorio.

Arialdo Re entra in Corale nei primi anni sessanta. E’ il periodo d’oro: quarantacinque voci maschili una piu’ bella dell’altra: Bruno Ceriana, Enrico Bellazzi, Pietro Baratti per citarne alcuni) e Gianni Maffeo che di lì a poco sarebbe decollato verso il successo alla Scala. La crisi della lirica e del Teatro Cagnoni non erano ancora arrivate: le stagioni operistiche si susseguivano anno dopo anno ospitando anche interpreti famosi (Ferrucio Tagliavini, Anna Moffo, Rolando Panerai, Giacinto Prandelli e tanti altri) e la Corale diretta allora dal M. Angelo Aschei era sempre sul palcoscenico a supportare le azioni sceniche.

In questo clima si inserisce Arialdo con la sua esuberanza, la battuta pronta e soprattutto la voce! Ah, la voce, potente, naturalmente ben impostata, che incantava l’ascoltatore.

Negli anni settanta, dopo la chiusura del Teatro cagnoni, la Corale aumenta l’organico con le sezioni femminili ed inizia a fare concerti, e grazie ai suoi solisti mette in repertorio numerosi pezzi d’assieme: da questo momento il “baritono Arialdo Re” compare su tutti i programmi e diventa ingrediente di sicuro successo dello spettacolo. Numerose romanze nel suo repertorio che, se comprendeva brani a tinte forti, più consone al suo temperamento, toccava anche le canzoni classiche di Tosti e napoletane. 

In ogni modo nonostante la bravura e l’entusiasmo che sollevava nel pubblico, è rimasto sempre lo stesso: buono, disponibile e generoso, pronto ad impersonare Don Carlo come a cantare Ave Maria ad una coppia di sposi.

Un altro brano molto richiesto era Panis Angelicus di C. Franck. Diversi anni or sono questo brano venne eseguito con il coro durante una funzione liturgica in Duomo a Vigevano alla presenza di Oscar Luigi Scalfaro, allora Ministro degli Interni, in visita a Vigevano. Alla fine della cerimonia il ministro volle complimentarsi e conoscere personalmente il baritono solista e ci volle il suo tempo per convincere Arialdo ad uscire dal coro per ricevere il meritato riconoscimento. Il direttore dell’esecuzione venne amabilmente ignorato: era Arialdo Re la star.

Ed ora, stella tra le stelle, con lui se n’è andato un pezzo della nostra storia, ma vivrà per sempre nel ricordo dei suoi amici.

Con l’ultimo saluto, al termine della toccante cerimonia funebre, la Corale ha intonato: Va’ pensiero sull’ali dorate…  dando il tocco di grazie a tutti gli astanti che non riuscivano a trattenere le lacrime.

Riferimento per chi volesse contattare la Corale o decidesse di entrarne a fare parte
il Presidente Luigi Colombani n.tel. 0381.42031

 

Mario Mainino, ©1997/2000

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