Mortara on Stage 2021-2022

 

Auditorium Città di Mortara

Sabato 05 Marzo 2022, ore 21.00
Mortara on Stage 2021-2022
Adriano Banchieri
Festino del Giovedì Grasso
Commedia madrigalesca
 

Mortara Banchieri Festino
Coro dell’Almo Collegio Borromeo
Ensemble vocale EquiVoci
Marco Berrini direttore
Maurizio Manara cembalo


PROGRAMMA e NOTE :


Auditorium Città di Mortara
Viale Dante, 1, 27036 Mortara PV, Italia
Mortara on Stage 2021-2022
Sabato 05 Marzo 2022, ore 21.00
Un canto per la pace ha aperto il concerto,
O SACRUM CONVIVIUM
Adriano Banchieri
Festino del Giovedì Grasso
Coro dell’Almo Collegio Borromeo
Ensemble vocale EquiVoci
Marco Berrini direttore
Maurizio Manara cembalo
https://concertodautunno.blogspot.com/2021/09/20211022-mortara-on-stage-il-22-ottobre.html

Adriano Banchieri (1568-1634)
Festino della sera del giovedì grasso avanti cena op. 18


Il Festino nella sera del giovedì grasso avanti cena (Venezia, 1608) é l’opera più nota di Adriano Banchieri (1568-1634) fra quelle appartenenti al genere della commedia madrigalesca, fiorito in Italia verso la fine del XVI secolo. Esso trae la sua vivace forma dall’alternanza tra brani di genere popolare quali villanelle, mascherate, giustiniane, capricciate e composizioni di carattere colto quali i madrigali.

1. Il diletto moderno per introduzzione
II Moderno Diletto tutti invita a un’opera di gusto e favorita

2. Justiniana di vecchietti chiozzotti.
Gondolier, so Compare, e Pantalon
Fanno il balletto del barba Jandon

3. Mascherata di villanelle
Canta una ottava rima, molo bella
Col Biobò e la Lira una Zitella.

4. Seguita la detta Mascherata
Le villanelle unite in bell’Soggetto
Esortano Cupido aver nel petto.

5. Madrigale a un dolce Usignolo
Cantano al lor partir le Villanelle
Un Madrigal, tutte vezzose e belle

6. Mascherata d’Amanti
Entrano sul Festin tutti d’acordo
Con un Liuto in tuono dell’Arpicordo

7. Gli Amanti moreschano
Cessano gli stromenti e con diletto
morescano cantando il Spagnoletto.

8. Gl’Amanti cantano un Madrigale
Finita la moresca per riposo
Cantano un Madrigale artificioso.

9. Li Amanti cantano una Canzonetta
O quanto piaque il Madrigale in fine
Cantano alguante note peregrine

10. La Zia Bernardina racconta una Novella
Quivi udrassi contar della Gazzuola
Una ridiculosa e industre fola.

11. Capricciata a tre voci
Qui s’ode una spassevol Barzelletta
Di certi Cervellini usciti in fretta.

12. Contraponto bestiale alla mente
Un Cane, un Cucco, un Gatto, e un Chiù per spasso
(Il Chiù è l'assiolo piccolo rapace notturno strigiforme, con due ciuffetti di piume sul capo)
Fan Contraponto a mente sopra un Basso.

13. Gli Cervellini cantano un Madrigale.
O che Bestial Capriccio naturale
Mò stiamo attenti a un serio Madrigale

14. Intermedio di venditori gli fusi
Al partir delle bestie gionse al pari
Un Intermedio lesto di fusari.

15. Gli Fusari cantano un Madrigale
Partono gli Fusari, e al lor partire
Cantano un Madrigal grato al sentire.

16. Gioco del Conte
Propone un bell’Bisticcio il dolce humore,
Poi lascia star sonando le tre hore.

17. Gli Festinanti
Con vote assai brillante, et Asinina

18. Aria alla norcina
Si sente una bell’aria alla Norcina.

19. Vinata di brindesi, e ragioni
Canto, Falsetto, Alto, Tenor, e Basso.
Col cantinier bevendo, hanno un bell’spasso.

20. Sproposito di Goffi (però di gusto)
O che pazzi babioni, o che cervelli
Che hora ´ questa vender solfanelli:

21. II Diletto moderno licenza, e di novo invita
II Diletto moderno in bona vena
Promette spasso mentre, et doppò cena.
 

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Mortara Banchieri Festino

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Note:


1. Il diletto moderno per introduzione

Chi brama havere
Spasso e piacere
Per un tantino
Entri al festino.

Gioveni amanti
Tra suoni e canti,
Inamorate,
Con essi entrate.

Di belli humori
S’udran furori
In buona vena
Avanti cena.

Scherzi ballate
Con mascherate
Trattenimenti,
Sospiri ardenti,
Feste allegrezze
E contentezze.

S’hanno a sentire
Torniamo a dire:
Chi brama havere
Spasso e piacere
Per un tantino,
Resti al Festino.

2. Giustiniana di vecchietti chiozzotti

— Daspuò che semo zonti in stò festin, ballemo, saltemo un balletin!
— Scomenzè, mio compar!
— Me se mola 'l cattar!
— Scomenzè, gondolier:
— Me se slarga 'l braghier!
— Scomenzè, Pantalon!
— El me diol un gallon!
— Moia! moia! moia! moia!
Che cattar, che braghier, che gallon?
Barba Simon e barba Giandon,
barba Simon col barba Giandon.

3. Mascherata di villanelle

Refrain:
—Biobo' bio o Scaccia pensieri
Bio biri beu ba beu bi bio bi bio biri bio ba beu bi bio!
—Lira
Lì liron liron liron lì lì liron lì liron liron liron lì!
—Zitella cantatrice
Ciascun mi dice che son tanto bella, che sembro la figliuola d'un signore.
—Refrain
—Zitella cantatrice
Chi mi somiglia a la Diana stella, chi mi somiglia al pargoletto Amore.
—Refrain
—Zitella cantatrice
Tutto il contando ornor di me favella, chè di bellezza porto in fronte il fiore.
—Refrain
—Zitella cantatrice
Mi disse ier mattina un giovinetto: perchè non ho tal pulce nel mio letto?
—Refrain
—Biobo' bio o Scaccia pensieri
Bio biri beu ba beu bi bio bi bio biri bio ba beu bi bio!
—Lira
Lì liron liron liron lì lì liron lì liron liron liron lì!
—Zitella cantatrice
Ciascun mi dice che son tanto bella, che sembro la figliuola d'un signore.
—Refrain
—Zitella cantatrice
Chi mi somiglia a la Diana stella, chi mi somiglia al pargoletto Amore.
—Refrain
—Zitella cantatrice
Tutto il contando ornor di me favella, chè di bellezza porto in fronte il fiore.
—Refrain
—Zitella cantatrice
Mi disse ier mattina un giovinetto: perchè non ho tal pulce nel mio letto?
—Refrain

4. Seguita la detta Mascherata

Chi cerca posseder sommo diletto,
segui Amor giovinetto
e d'Amor servo sia!
Chi di gioir desia,
amar non è dove si trova Amore,
né prova il mel, se non è amante il core!

5. Madrigale a un dolce usignolo

Dolcissimo usignolo,
tu sovra i verdi rami
tutta la notte la tua amica chiami,
e con soavi accenti
fai dolci i tuoi lamenti.

Io, tra i più folti orrori,
di miei pensier sospiro la mia Clori,
da cui lungi mi vivo,
d'ogni piacer, d'ogni dolcezza privo!

6. Mascherata d'Amanti

Testo Onomatopeitico
Tronc tronc tronc tronc
di ri din din din
Troc troc to ron tron ton
di ri den den den

7. Gl'Amanti moreschano

Quivi siamo per dar diletto
Morescando lo Spagnoletto
Tutti gioveni inamorati
Su la gamba lesti e garbati
Fatt’in sù, fatt’in giù
Ben trovati cu cu ru cu
Viva Amore con l’arc’ e strali
Il turcasso, la cord’e l’ali
Viva Vener’ in compagnia
E chi segue sua monarchia
Fatt’ in là, fatt’ in quà
Bona sera fa la la la.

8. Gl'Amanti cantano un madrigale

Ardo sì ma non t'amo
Perfida e dispietata
Indegnamente amata
Da si fedel amante
Più non sarà che del mio amor ti vante
Poi che libero ho il core
E s’ard’ardo di sdegno, non d’amore.

9. Gli amanti cantano una canzonetta

- Bella Olimpia, mi parto,
e il core costantissimo ti resta:
a rivederci, vita di mia vita,
troppo mi sa crudel la mia partita!
- Pur ti parti e mi lasci,
ingrato e crudelissimo Bireno;
ed io qui resto in questo lido sola:
chi mi dà aiuto, ohimè, chi mi consola?

10. La zia Bernardina racconta una novella

Non havendo per hor trattenimento
Per far honor a compagnia si bella
Zia Bernardina dite una novella
Dirolla senza farmi strapregare
Però si lentio e state mi ascoltare.
Dice che fù una volt’ una
Fornara che avev’una Gazzuola
E si questa Gazzuola haveva così ben rott’ il filello
Che ragionava come fa un puttello
Diceva putta porca,
fa la torta, fa la zuppa
Successe che mangiand’un dì le zuppe
Cadde in terre la gabbia e si ruppe
Che fù della Gazzuola?
Un stronzo vi sia in gola
O buono invero ve l’ha cuccata
Mò stiamo attenti a questa capricciata.

11. Capricciata a tre voci
Qui s'ode una spaccevol barzelletta
di certi cervellini usciti in fretta

Nobili spettatori
Udrete hor hora quattro belli humori
Un Cane, un Gatto, un Cucco, un Chiù per spasso
Far contraponto a mente sopra un basso.
Un Cane, un Gatto, un Cucco, un Chiù per spasso
Far contraponto a mente sopra un basso.

12. Contrapunto bestiale alla mente
Un Cane, un Gatto, un Cucco, un Chiù per spasso
Far contraponto a mente sopra un basso.

Fa la la.
Nulla fides gobbis
similiter est zoppis.
Si squerzus bonus est,
super annalia scribe.
Bau, bau!
Miao, miao!
Chiù, chiù!
Cucù, cucù!
Fa la la.

Nessuna fiducia dai ai Gobbi
lo stesso vale per gli Zoppi.
Se lo scherzo è buono
Scrivilo sulle cronache.

13. Gli cervellini cantano un madrigale

Furon sin qui l'aurate e belle chiome,
duri lacci e catene a questo core,
che sotto bianco velo,
in mille nodi avvolte,
stavano in sè raccolte.
Or son quadrella d'oro,
che in quel grande arco erette,
vengon quasi saette
per saettarmi il core;
contal dolcezza ch'io
godo, nel loro ferir, del languir mio.

14. Intermedio di venditori di fusi

— Chi vuol filare?
Belle donne, comprate fusi, chè le rocche son bon mercato!
— Chi vuol filare, o donne eccovi il fuso
di querza bianca, d'scero e castagno; — N'avrete quattro al soldo: o grande abuso!
— Donne, comprate fusi, chè le rocche son bon mercato!
— Belle donne, comprate fusi!
— Fusi sodi, bianchi, nè son storti!
— Sappiate, certo, non si fa guadagno;
girate dritto, acciò vostri consorti
non dichino facciate fusi storti!

15. Li fusari cantano un madrigale

Felice chi vi mira,
ma più felice è chi per voi sospira.
Felicissimo poi chi, sospirando,
chi, sospirando, fa sospirar voi.
O bene amica amica stella chi,
per donna sì bella,
può far contento
in un l'occhio e 'l desio,
e sicuro può dir: quel cor è mio!

16. Gioco del Conte

Propone un bel bisticcio il dolce umore;
poi lascia star sonando le tre ore.
— Per seguitar lo spasso in questo loco,
belle signore, su, facciamo un gioco.
— Tutte concordemente unite siamo:
voi principiate e noi vi sequitiamo.
— Su su facciamne un bello,
per chi starà in cervello.
— Che gioco sarà questo?
Spediteci su, presto!
— Quattro versi dirò speditamente:
voi replicate senza intoppar niente.
— Dite su, che siam leste
per rispondervi, e preste.
— "Sopra il ponte a fronte del fonte vi stava un conte:
cadde il ponte nel fonte e il conte si ruppe il fronte".
— Siete troppo vivace!
Più adagio se vi piace,
— "Sopra il ponte a fronte del fonte vi stava un conte:
cadde il ponte nel fonte e il conte si ruppe il fronte".
— "Sopra il ponte a fronte
del conte vi stava un ponte…"
— Non sete in segno.
Ponete un pegno.
— "Sopra il fonte a ponte conte…"
— Ponete un pegno.
(Campana) — Don
— E una…
(Campana) — Don
— E due…
(Campana) — Don
— E tre…
— Tre ore sono a fé!

17. Gli Festinanti
Con voce assai brillante ed agilina si sente una bell'aria alla norcina

18. Aria alla norcina

Ah Ah tralla la la
Viva viva il bel festino
[ il testo che segue non l'ho trovato ]
O To no no
Non comparendo qui più mascherate
Sarà ben fatto ritirarsi a cena
O To non no
Sendo tre hore già certo sonate
Però accostanci tutt’in buona vena
O To no no
Laviamoci le man che l’insalate
Già son condite e di vivande piena
O To no no
Ecco la mensa noi per un tantino
Cantiamo viva il bel Festino
O To no no.

18. Vinata di brindisi e ragioni

—Brindesi: al Basso, col Falsetto, ed il Contralto.
—Che vino è questo, messer Covello?
—Questo da noi vien detto vin chiarello.
—Chiarello, buon chiarello, io to chiarisco mò: faccio ragione.
(Quivi egli [il Canto] beve, nè canta più fino all'applauso.)
—Bon prò! bon prò! bon prò!
—Brindesi: al Basso, col Falsetto, ed il Contralto.
—Che vino è questo, o cantiniero?
—Questo da noi vien detto vin versiero.
—Versiero, buon versiero, io to riservo mò: faccio ragione.
(Quivi egli [il Falsetto] beve, né canta più fino all'applauso.)
—Bon prò! bon prò! bon prò!
—Brindesi: al Basso, col Contralto, belli umori.
—Che vino è questo,bon compagnone?
—Questo da noi vien detto vin trincone.
—Trincone, buon trincone, ecco, ti trinco mò: faccio ragione.
(Quivi il Contraltoo beve, né canta più fino all’applauso.)
—Brindesi: al Basso galamtuom e buon compagno.
—Che vino è questo, messer cotale?
—Questo da noi vien detto vin codriale.
—O dolce codriale, entrami in corpo mò,
—Brindesi! Brindesi a tutta la compagnia!
(Quivi egli [il Basso] beve mentre pausa. Applauso).
—Che ne dite di questo vino?
—E' buono a fé, è buono a fé,
cantiniero, gran mercè,
cantiniero, gran mercè,
è buono a fé! è buono a fé! E' buono a fé!

19. Sproposio di Goffi (però di gusto)

— Strazz! strazz!
— Strazz e zavatt!
— Solfanei
— Donn' solfanei! Donn' solfanei!
— Solfanei! solfanei! solfanei, donn'!
— Nu fem baratt in le zavatt, in vidri rott, in fond' de bott, cevoll' e ai, pan e formai!
E chi voless comprar con i quatrì, ghe ne darem tri mazz per un sesì!
— Strazz! strazz!
— Strazz e zavatt!
— Solfanei
— Donn' solfanei! Donn' solfanei!
— Solfanei! solfanei! solfanei, donn'!

20. Diletto moderno licenza a di nuova invita

Chi brama havere
Novo piacere
Di nuovo invito
Al Fior Gradito
Gioveni amanti
Lesti e galanti

Innamorate
Conlor tornate
Vi parlo Tosco
A cena nosco
Non v’invitiamo
Che troppo siamo

S’udran Cantori
Sfogar ardori
Con stil novello
Gustoso e bello
Intanto date
Felici siate

Voglio finire
Tornando a dire
Chi brama havere
Nuovo piacere
Di movo invito
Al Fior Gradito.

Rielaborazione grafica dei testi tratti da ....

Le foto sono scattate con:
Panasonic LUMIX FZ1000
20 Megapixel, Zoom 42X, 1600-3200 ISO, LCD ad Angolazione Variabile e rigorosamente non hanno subito nessuna post elaborazione.


Il Festino di Carnevale del Collegio Borromeo
Sabato 5 marzo 2022 ore 21 sarà un appuntamento atteso ed importante, già rinviato di un anno a causa della chiusura dei teatri per il Coronavirus. Ascolteremo uno dei più divertenti capolavori sul Carnevale, il “Festino del giovedì grasso” di Adriano Banchieri, un monaco musicista che tradusse in musica le gioie, i balli, gli amori e il clima di festa di un carnevale del 500: musica godibilissima e ricca di battute e testi frivoli e talvolta dissacranti, che sarà rappresentata in forma scenica in costume.
Il Coro del Collegio Borromeo di Pavia, il più antico collegio universitario di merito italiano, fondato da San Carlo nel 1561, un “palazzo per La Sapienza”, come lo chiamò il Vasari, per le migliori menti in circolazione, sicuramente tra le istituzioni universitarie più prestigiose del mondo. Il Collegio ha avuto illustri ex alunni come il Cardinal Federigo dei Promessi Sposi, Carlo Forlanini inventore del pneumotorace e in tempi più recenti politici come Mino Martinazzoli, il filosofo da poco scomparso Emanuele Severino e menti illustri della scienza, come Andrea Carfì, capo del team di ricerca di Moderna che ha inventato il vaccino a mRNA anti Covid19. Ha inoltre ospitato i grandi Papi della storia, Presidenti della Repubblica e premi Nobel. Inoltre il Borromeo ha da sempre avuto anche alunni mortaresi e lomellini che si sono distinti per meriti nei vari campi del sapere.
Primo Collegio “green” italiano, ha bandito la plastica a favore del rispetto per il nostro pianeta e per le generazioni future: l’ingresso ai suoi concerti non è un biglietto in denaro ma viene richiesto al pubblico di portare una lattina o della plastica da riciclare in cambio di entrare nella bellissima Sala degli Affreschi al piano Nobile, ottenere oltre al concerto anche un libro gratis, per immergersi nella bellezza dell’arte e dello spirito.
Fin dal Cinquecento l’Almo Collegio Borromeo vede la musica come importante elemento pedagogico e parte essenziale della formazione umana e professionale dei suoi alunni e già ai tempi di Federico Borromeo erano presenti un coro e un’orchestra.
Attualmente il coro è formato da circa 30 studenti, diretti da Marco Berrini, uno dei più importanti direttore di coro italiani. Svolge attività nella stagione concertistica dello stesso collegio ma anche tournée in vari paesi del mondo, con un repertorio che spazia da Palestrina fino ai giorni nostri.
Il 5 marzo saranno affiancati dall’Ensemble vocale EquiVoci con Maurizio Manara al clavicembalo e in collaborazione con la Biblioteca Civico17 di Mortara per quanto riguarda la parte recitata del concerto affidata ad alcune voci mortaresi: Caterina Ferrari, Carolina Trivi e Marco Zorzoli.


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