LaVerdi 2017

 

Auditorium di Milano Fondazione Cariplo
Largo Mahler Milano
Stagione Sinfonica 2017 laVerdi

Venerdì 22 settembre  2017 ore 20:00

MOZART E COLASANTI

 

Maddalena Crippa, Voce recitante

ORCHESTRA SINFONICA GIUSEPPE VERDI MILANO

Direttore Patrick Fournillier


 


 

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Programma:
Wolfgang Amadeus Mozart
Il Flauto Magico, Ouverture
Silvia Colasanti
Orfeo. Flebile queritur lyra
Wolfgang Amadeus Mozart
Sinfonia n. 40 in Sol minore K 550

Maddalena Crippa, una delle più raffinate attrici italiane, torna all'Auditorium di Milano nella veste di narratrice per dare voce alle suggestioni musicali del melologo di Silvia Colasanti Orfeo. Flebile queritur lyra: ispirandosi alle Metamorfosi ovidiane, la compositrice italiana avvolge la leggendaria e commovente figura del cantore greco in una sorprendente strumentazione contemporanea.
Ad incastonare questo capolavoro contemporaneo due delle più amate pagine sinfoniche di Mozart: l'Ouverture de Il Flauto Magico e Sinfonia n. 40 in Sol minore K 550 affidate alla bacchetta di Patrick Fournillier.

(Info e prenotazioni: Auditorium di Milano fondazione Cariplo, orari apertura: mar – dom, ore 14.30 – 19.00. Tel. 02.83389401/2/3).

Note dal programma di sala

Orfeo. Flebile queritur lyra
Per voce recitante e piccola orchestra
di Silvia Colasanti
“La storia di Orfeo ci commuove perché è la storia di un fallimento, del meraviglioso tentativo di conciliare fra loro le due misteriose forze primordiali dell´esistenza umana, l´amore e il suo doppio, la morte. L´amore è di volta in volta follia - che spinge il pastore Aristeo a causare la morte di Euridice, Orfeo ad essere sprezzante perfino dell´oltretomba e a rifiutare tutte le altre donne in segno di fedeltà assoluta alla donna perduta -, estasi e sofferenza, ma anche esperienza voluttuosa - da vivere o da rimpiangere - desiderio, possibilità di ritrovarsi. Amore come antidoto alla morte. La morte è nemico da sconfiggere, traguardo raggiungibile solo in parte: il poeta riuscirà a vincerla e a far trionfare la resurrezione, ma soltanto una volta, la seconda non sarà più possibile, non per l´inefficacia dell´accorato canto, ma per l´inesorabilità del destino. Accanto a questo, il mito solleva gli antichi temi cari da sempre all´uomo di oggi: la caducità della vita e l´eternità dell´arte, la possibilità di convivere con il dolore attraverso la musica, il potere della poesia, l´arte come espressione della realtà e scontro fra realtà e immaginazione, infine lo straordinario legame tra uomo e natura. Orfeo è un eroe moderno, umano e fragile, che non sapendo resistere alla propria passione, si volta verso Euridice, rompendo l´incantesimo con la sua disubbidienza. Un eroe dunque lontano da perfezione e razionalità, che subisce la duplice tortura di non potersi voltare a guardare l´amata, calmando il timore nato dal grande desiderio, e quella, forse, di essere stato ingannato fin dall´inizio. Infatti, seppure offuscato dalla follia d´amore, il poeta è consapevole fin dal principio di aver perduto per sempre Euridice e di non poterla strappare definitivamente al mondo delle ombre. Non potendo riaverla, dunque, il suo canto d´amore sarà pure già lamento di morte.

Il lavoro Orfeo. Flebile queritur lyra., nato come un ‘concerto’ per voce e ensemble, è qui presentato in una nuova versione per voce e piccola orchestra. La musica ha una funzione drammaturgica molto intensa, la funzione cioè di esprimere uno stato primordiale del pensiero, quando questo non è già pensare, ma è ancora sentire. In determinati momenti i suoni amplificano il significato del testo o ne sottolineano alcuni tratti, in altri vanno ad esprimere qualcosa che non viene neanche detto con le parole. Proprio per questo se a volte la musica convive con la parola, altre volte è sola. Nella salita di Orfeo dagli Inferi c´è una zona esclusivamente strumentale per esprimere la sospensione tra il bisogno passionale di sapere e il freno razionale del tabù, seguita da un´altra sezione musicale - interamente costruita sulla rivisitazione dell´aria che Monteverdi utilizza nello stesso momento dell´opera, qui affidata ad un clarinetto posizionato dietro al pubblico - per raccontare la gioia e il dolore di Euridice nel vedere il volto di Orfeo. La sola musica sostituisce più avanti le storie cantate da Orfeo dopo il suo ritorno dagli Inferi, o ancora nel finale evoca la morte violenta del poeta ad opera delle Baccanti, la sua sofferenza e insieme il suo desiderio di rincontrare l´amata, la sua definitiva discesa nell´Ade. Qui Ovidio ci offre un’immagine meravigliosa: quella del capo e della lira di Orfeo che, trascinati dal fiume, ancora cantano, e la natura sembra rispondere a questi suoni attraverso un diverso canto dell´acqua e delle rive”.


Seguono immagini della serata:

 

 

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Voce recitante MADDALENA CRIPPA nella foto

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Corno solista GIUSEPPE AMATULLI


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Nella seconda parte è stata eseguita la celebre Sinfonia n.40 di W.A.Mozart

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Nella foto Tony Del Coco e Michele Sciandra, contrabbasso

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Nella foto Mario Mainino con Patrick Fournillier prima dell'inizio del Concerto.
Il M° Patrick Fournillier si è congratulato per i fotoservizi pubblicati.

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Nella foto Mario Mainino con Maddalena Crippa con la quale
ho lavorato nella prima edizione del Premio Mastronardi al
Teatro A. Cagnoni di Vigevano
con la regia di Cristina Pezzoli

 
 
 

Note:

Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi www.laverdi.org

Special - Fotoservizi pubblicati

I concerti de laVerdi sono documentati da Concertodautunno, autorizzato a ripresa fotografica e video a partire dal 9 agosto 2012,  la collaborazione prosegue tutt'ora ma i fotografi ufficiali de laVerdi che si sono alternati in questi anni sono stati:
Nora Roitberg
Paolo Dal Prato sino al 2016
Studio Giovanni Hänninen dal 2017

Le foto sono scattate con: [X] Nikon 520 e non hanno subito nessuna post elaborazione.

 
 


 
   

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