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      Ridotto del Teatro Cagnoni - Vigevano 
      Giovedì 26 marzo 2015 ore 21:00 
      Organizzato da LIONS HOST VIGEVANO 
      Opera, Operina? 
      Operetta! 
      Storia dell'operetta, un genere di grande 
      successo sempre amato che riempie i teatri ma che forse non si conosce 
      abbastanza. 
         
         
       
        
         
         
      Relatore MARIO MAININO 
      con la partecipazione di: 
      Elizabeth Hertzberg, soprano 
      Vincenzo Petrucci, baritono 
      Debora Mori, pianoforte 
         
         
      
      
        
         
         
      
        
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           Programma: 
         
         
          
          Elizabeth Hertzberg, soprano 
          Franz Lehar Il paese del sorriso (Das Land des Lächelns-1929)  
          Atto I Introduzione ed entrata: "Amo della danza l'eleganza"  
          Carlo Lombardo Virgilio Ranzato Il Paese dei Campanelli (1923) 
          "Sempre dolce come il miel il nostro latte" 
          Carlo Lombardo Virgilio Ranzato Il Paese dei Campanelli (1923) 
          "Aria della cuffietta" seconda aria di Nela 
          F. Lehar da “La vedova allegra” (1905) 
          "Tic e tacche" aria delle Grisettes (Valencienne) 
          Vincenzo Petrucci, baritono brillante 
          F. Lehar Vedova Allegra Vincenzo Petrucci “Vo da Maxim, Lulu, Frou 
          Frou"  
          Entrata di Danilo 
          F. Lehar da “Il Paese del sorriso"Tu che m’hai preso il cuor" 
          Soprano e baritono in duetto 
          F. Lehar da “La vedova allegra” "Tace il labbro"  
          Carlo Lombardo Virgilio Ranzato Il Paese dei Campanelli (1923) 
          "Fox della luna" 
         
         
          Ridotto del Teatro Cagnoni 
          Organizzato da LIONS VIGEVANO HOST 
          ORE 20.30 Cena conviviale 
          ORE 21.45 Parliamo di OPERETTA 
          Tu che mi hai preso il cuor, Tace il labbro ma il mio cuor, Spesso il 
          cuore s'innamora ... 
          Il cuore e l'amore sono il fulcro dell'operetta, sentimenti delicati e 
          (quasi sempre) ... lieto fine. 
         
         
           
         
         
         
         
         
        Seguono immagini della serata: 
         
         
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 Mario Mainino, 
promotore culturale, regista lirico,  
studioso di storia della musica (Relatore) 
Nato a Vigevano, presentatore, commentatore musicale, conduttore trasmissioni 
radiofoniche, collaboratore giornalistico, promotore culturale, ideatore dei 
siti di promozione culturale "www.concertodautunno.it". Da sempre si è occupato 
di divulgazione musicale, è stato tra i fondatori di diverse associazioni 
culturali: "Amici di Palazzo Crespi", "Vox Organi". 
Ha curato per quasi tre lustri trasmissioni radiofoniche divulgative sulla 
musica lirica, sinfonica e operetta. Ha realizzato eventi a Vigevano e dintorni 
che hanno raccolto in meno di cinque anni oltre 10.000 presenze. 
Si è dedicato anche alla regia di opere liriche.  
           
 
   
 
   
 
   
 
   
           
          
 Vincenzo Petrucci, 
baritono brillante 
Inizia precocissimo lo studio del pianoforte e si dedica ben presto allo studio 
del canto e si diploma a pieni voti. Si perfeziona presso “L’arte del belcanto“ 
a Tesserete, sotto la guida della soprano, Luciana Serra. Consegue il Diploma di 
Didattica della musica presso il Conservatorio “F. Cilea” di Reggio Calabria. 
Svolge attività di ricerca musicologica. Ha cantato in vari teatri in ruoli da 
protagonista: Teatro Sociale di Como – Arcimboldi di Milano - Comunale di 
Trieste – Comunale di Bologna – Pavarotti di Modena – Filarmonico di Verona – 
Teatro delle Muse di Ancona - Chatelet di Parigi. Nel 2011 ha ricoperto il ruolo 
di Germano de “La scala di seta“ di Gioacchino Rossini e nel 2012 il ruolo di 
Parmenione de “L’occasione fa il ladro“ di Gioacchino Rossini in seno a Ticino 
Musica, esibendosi ad Ascona e al Palazzo dei Congressi di Lugano.. 
   
           
 
   
 
   
 
   
 
   
 
   
           
          
 Elizabeth Hertzberg, 
soprano 
Nata a San Francisco, in California, attualmente vive in Italia. Ha vinto 
numerosi concorsi e premi, tra i quali l'Avanti Award, il concorso 
internazionale di canto "Giannino Zecca", il Marin Music Chest, il Pacific 
Musical Society, e la Marin Symphony Scholarship Competition. Si è laureata 
presso il San Francisco Conservatory of Music dove ha studiato con Jane Randolph. 
Si è perfezionata in Italia con Renata Scotto. I suoi ruoli operistici includono 
Rosina nel Barbiere di Siviglia, Zerlina in Don Giovanni, Ilia in Idomeneo, e 
Morgana in Alcina. Ha anche cantato il ruolo del titolo in Lakmé, Olympia in Les 
contes d' Hoffmann, Norina nel Don Pasquale, Zdenka in Arabella, Sifare in 
Mitridate, Frasquita in Carmen, Marcelline in Fidelio, Laetitia in The Old Maid 
e il ladro, e Dalinda in Ariodante in vari programmi di scene d'opera. Nella 
stagione operistica al Teatro Cenacolo di Lecco in Italia, interpreta 
Valencienne in La vedova allegra, Lisa in Das Land des Lächelns e Frasquita in 
Carmen. Studia a Modena con il soprano Raina Kabaivanska  
           
 
   
 
   
 
   
 
   
 
   
 
   
 
   
           
           
            
 
   
 
   
 
   
 
   
 
   
           
          
            
              
              
            Debora Mori, 
            pianista e direttore d'orchestra 
            Nata a Milano, proviene da una famiglia di artisti lirici: il padre 
            è il famoso baritono Orazio Mori. Diplomata in pianoforte, ha 
            seguito corsi di letteratura pianistica e di organo, clavicembalo, 
            didattica pianistica, lettura della partitura e direzione 
            d'orchestra all'Accademia Filarmonica di Bologna. Svolge intensa 
            attività come accompagnatrice di cantanti lirici in concerti, 
            selezioni d'opera e preparazione spartiti. Ha lavorato, in Italia e 
            all'estero, come Maestro Collaboratore in molti teatri e festival 
            lirici (Teatro Coccia di Novara, Arena di Avenches, Teatro di Barga, 
            Neuchatel). Grande esperta della "piccola lirica", collabora con il 
            Cenacolo Francescano quale preparatrice dei cantanti e responsabile 
            musicale degli spettacoli di operetta, sin dalla prima stagione di 
            Lecco Lirica. 
           
 
   
 
   
 
   
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            APPUNTI DELLA RELAZIONE DI MARIO MAININO 
            
            si prega vivamente di non copiare senza 
            citare la fonte, grazie 
              
            
            Carlo Lombardo Virgilio Ranzato  
            l 
            Paese dei Campanelli (1923) 
            
            
            "Sempre dolce come il miel il nostro latte" 
            
            
            soprano 
            
            Franz Lehar Vedova Allegra (1905) 
            
            
            "Vo da Maxim, Lulu, Frou Frou" Entrata di Danilo 
            
            
            baritono 
            
            Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato  
            Il 
            Paese dei Campanelli (1923) 
            
            
            "Aria della cuffietta" seconda aria di Nela  
            
            
            soprano 
            
            Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato  
            Il 
            Paese dei Campanelli (1923) 
            
            "Fox 
            della luna" 
            
            
            soprano, baritono 
            
            F.Lehar Il paese del sorriso (Das Land des Lächelns-1929)  
            
            Atto I Introduzione ed entrata di LIsa: 
            
            
            "Amo della danza l'eleganza" soprano 
            
            F.Lehar Il paese del sorriso (Das Land des Lächelns-1929) 
            
            
            "Tu che m’hai preso il cuor" 
            
            
            baritono 
            F. 
            Lehar da "La vedova allegra" (1905)  
            
            "Ticche 
            e tacche" aria delle Grisettes (Valencienne) 
            
            soprano 
            F. 
            Lehar da "La vedova allegra" "Tace il labbro"  
            
            
            Stanislao Gastaldon (Torino, 8 aprile 1861 – Firenze, 6 marzo 1939)
            "Musica proibita" (1881) 
            
            
            Carl Loewe (1901-1988) My Fair Lady  
            "Vorrei danza con te" 
            
            
             
            
              
            
            
            Storia dell’operetta 
            
              
              
              L'operetta, è un genere teatrale e musicale che nasce nel 1856 - 
              1860 (con La Rose de Saint-Flour di Jacques Offenbach) e divenuta 
              famosa nel 1860 in Francia e solo successivamente circa dieci anni 
              dopo in Austria. 
            
            
            In Francia ebbe grande fortuna durante il Secondo Impero, 
            soprattutto per l'attività che vi profuse Jacques Offenbach, 
            compositore di cento operette e gestore per molto tempo del Théatre 
            des Bouffes e del Théatre de la Gaité. Dopo la sconfitta della 
            Francia a Sedan nel 1870 ad opera dell' Austria e della Prussia, 
            l'operetta francese perse il suo  
            carattere satirico 
            sui temi del militarismo e della 
            grandeur francese e ripiegò su argomenti più disimpegnati. Offenbach 
            presentò con successo alcune sue operette a Vienna, e fu subito 
            imitato da compositori austriaci, come Johann Strauss, boemi, come 
            Franz Lehar, e ungheresi, come Emmerich Kalman. Di quest'ultimo 
            rimase famosa La principessa della czarda, mentre La vedova allegra 
            di Lehar è forse anche oggi l'operetta più celebre.
            
            
              
              Differisce dal più tradizionale melodramma per l'alternanza 
              sistematica di brani musicali e parti dialogate. 
              
              Generi similari 
              
              - teatro di prosa 
              
              - vaudeville 
              
              - teatro d'opera leggero o comico 
              
              - opéra-comique 
              
              - singspiel 
            
            
            
            Muore nel 1959 con l'operetta Cheryomushki Op. 105 di Dimitri 
            Shostakovic ? 
              
            
            
             
            
            
            PRIMA  PARTE
            
            
            L'operetta in Italia viene a volte definita come "Piccola Lirica", 
            in quanto in parte assimilabile all'opera lirica ma che alterna in 
            modo sistematico brani musicali a parti dialogate e non manca mai di 
            scene di ballo. Sotto questo aspetto l'operetta è altrettanto vicina 
            al teatro di prosa o al genere del vaudeville, anche se non bisogna 
            dimenticare che, nell'Europa centrale, il teatro d'opera leggero o 
            comico presentava già in precedenza una simile alternanza di canto e 
            recitazione, nei generi dell' opera-comique e del singspiel ( tanto 
            per ricordare due grandi capolavori Il ratto dal serraglio (Die 
            Entführung aus dem Serail Kv384) e Il flauto magico (Die Zauberflöte 
            Kv620) di Wolfgang Amadeus Mozart. 
            
            Carlo Lombardo (dei Baroni Lombardo di San Chirico, conosciuto anche 
            con gli pseudonimi di Leon Bard, Maestro Fernandez o Leblanc) 
            (Napoli, 28 novembre 1869 – Milano, 19 dicembre 1959), è stato un 
            compositore, librettista ed editore di operette italiano. 
            Considerato il padre dell'operetta italiana, fondò nel 1923 a Milano 
            la Casa Musicale Lombardo, tuttora depositaria del patrimonio 
            operettistico italiano. La passione per la musica lo convinse ad 
            iscriversi al Conservatorio di San Pietro a Majella, dove si diplomò 
            nel 1887. Debuttò come direttore d'orchestra verso il 1870. Il 
            passaggio dalla direzione de "La forza del destino" di Verdi allo 
            "Zingaro Barone" di Johann Strauss jr. in presenza dell'autore, lo 
            fece innamorare dell'operetta. Nel 1919 scrisse il libretto del SI’ 
            su musica di Pietro Mascagni ed in seguito il libretto de Il Re di 
            Chez Maxim con musica di Mario Pasquale Costa. 
            
            I quei tempi erano moltissime le "piazze" dove si proponeva operetta 
            Teatro Gerbino, Teatro Balbo, Teatro Vittorio Emanuele I e Teatro 
            Alfieri (Torino), Teatro Fossati e Teatro Lirico di Milano, Arena 
            Nazionale di Firenze o il Teatro Reinach di Parma, Teatro Quirino e 
            Teatro Costanzi di Roma, Teatro Verdi di Trieste (1955), Teatro 
            Petruzzelli e Politeana Alhambra di Bari, Teatro La Fenice di 
            Venezia (dove debuttò La duchessa del Bal Tabarin, Madama di Tebe, 
            La signorina del cinematografo e Danza delle libellule su musiche di 
            Franz Lehár con arrangiamenti suoi). 
            
            Nel 1923 incontrò il maestro Virgilio Ranzato, col quale avrebbe 
            firmato operette di grande successo, prima fra tutte Il Paese dei 
            Campanelli. Seguirono con uguale fortuna Luna Park e Cin Ci La che 
            superò per incassi Il Paese dei campanelli. 
            
            
            Carlo Lombardo Virgilio Ranzato  
            l Paese dei Campanelli (1923) 
            "Sempre dolce come il miel il nostro latte" 
            soprano 
            
            
            Peccato oggi l'operetta non la fa più nessuno,forse è un genere 
            molto difficile, occorre voce comicità e presenza,oggi chi la può 
            fare? 
            Infatti lavori come "La Vedova allegra" di Franz Lehar richiedono 
            artisti di canto di ben alta levatura per rendere quelle che erano 
            le intenzione dell'autore. Nel 1934 apparve la versione 
            cinematografica con Maurice Chevalier e Jeanette Macdonald,che 
            divenne "la regina" del sottogenere operetta. Ma anche 
            Herbert Von Karajan la diresse con Elisabeth Schwarzkopf e pure 
            Bruno Maderna con Hilde Gueden ed Erminio Macario (https://youtu.be/5TYfgoH9pG4). 
            
            D'altra parte il genere dell'operetta non si identifica solo con una 
            forma, ma soprattutto con un gusto ed una dimensione culturale, 
            quella della borghesia francese e austriaca fin de siecle, con la 
            sua predilezione per le storie sentimentali ambientate nella buona 
            società del tempo, non dimenticando mai la vena comica e qualche 
            spunto piccante .
            
            
            Franz Lehar Vedova Allegra (1905) 
            "Vo da Maxim, Lulu, Frou Frou" Entrata di Danilo 
            baritono 
            
              
              
              - trame semplici e inverosimili 
              
              - sfarzosa cornice scenica 
              
              - gusto della parodia 
              
              - vivacità musicale 
              
              - immediata godibilità 
              
              - aspetto coreografico 
            
            
            L'operetta viennese non ha mai avuto intenti prettamente satirici, 
            ma è uno spettacolo di puro divertimento, fatto di canzoni e di 
            tanti tanti valzer. "Re del valzer" fu chiamato Johann Strauss jr., 
            figlio dell'altro Johann che del valzer fu definito "il padre". Con 
            Die Fledermaus (il pipistrello) del 1871 Johann Strauss figlio 
            iniziò il suo periodo più fortunato, che proseguì per oltre dieci 
            anni con tante altre operette tra cui Carnevale a Roma, Una notte a 
            Venezia, Lo zingaro barone, Sangue viennese. Ma fino ad oggi sono 
            rimasti celebri e tuttora molto eseguiti i suoi migliori valzer che 
            esistono in spericolate versioni cantate( Sangue viennese, Voci di 
            primavera, Storielle dei boschi viennesi). Sul bel Danubio blu è 
            divenuto quasi un simbolo di Vienna. In Italia l'operetta attecchì 
            all'inizio del '900 quando a Milano e a Napoli si formarono 
            compagnie specializzate nell'adattamento di operette straniere, e 
            infine sorsero autori italiani come Mario Costa (Scugnizza) e 
            Virgilio Ranzato (Il paese dei campanelli). Il Paese dei Campanelli 
            fu scritta da Carlo Lombardo con la musica dello stesso Lombardo e 
            di Virgilio Ranzato. La prima rappresentazione si tenne il 23 
            novembre 1923 al Teatro Lirico di Milano diretta dal compositore con 
            protagonista Lina Di Sambon. 
            
            I personaggi principali dell'operetta sono il comandante dei 
            marinai, Hans, sempre intento a tenere sotto controllo l'attendente 
            pasticcione La Gaffe, il borgomastro del paese e la moglie Pomerania 
            (la donna più brutta del villaggio), la romantica Nela e l'avvenente 
            Bon Bon, amiche di Pomerania. 
            
            
            Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato  
            Il 
            Paese dei Campanelli (1923) 
            
            "Aria della cuffietta" seconda aria di Nela  
            
            soprano 
            
            
            I famosi campanelli sono un allarme magico che veglia sulla assoluta 
            castità e fedeltà della padrone di casa che si metterebbero a 
            suonare qualora la signora cadesse nella tentazione di compiere un 
            adulterio. 
            
            Ovviamente questi campanelli suoneranno prima della fine 
            dell'operetta e pure sulla casa del Borgomastro che mai avrebbe 
            immaginato che la moglie potesse trovare mai qualcuno con cui 
            tradirlo! Il finale vedrà tornare tutto alla normalità grazie 
            all'errore nella spedizione di un telegramma di La Gaffe, un nome 
            una garanzia. 
            
             
            
            
            Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato  
            Il 
            Paese dei Campanelli (1923) 
            "Fox 
            della luna" 
            
            soprano, baritono 
            
            
             
            
              
            
            SECONDA PARTE 
            
            
            Uno dei padri dell'operetta francese abbiamo detto che fu l'ebreo 
            tedesco (naturalizzato francese) Jacques Offenbach, mentre in 
            Austria il genere fu portato alla massima espressione da Johann 
            Strauss jr. e, in pieno Novecento, da Franz Lehar. 
            
            
             
            
            
            F.Lehar Il paese del sorriso (Das Land des Lächelns-1929)  
            
            Atto I Introduzione ed entrata di LIsa: 
            
            "Amo della danza l'eleganza"  soprano 
            
            
            L'elemento avventuroso ed esotico è spesso presente, come nell'opera 
            comica, che aveva molte storie ambientate in un immaginario mondo 
            saraceno di pura fantasia. L'esotismo lo troviamo in moltissimi 
            lavori lirici dalla Lackmè di Leo Delibes ambientata nell'India 
            Misteriosa, ai Pescatori di perle di Georges Bizet ambientata in 
            un'isola del Oceano, alla Aida di Giuseppe Verdi nel all'altrettanto 
            misterioso antico Egitto. Ma non dimentichiamo il titolo più famoso 
            del nostro Giacomo Puccini, ovvero Madama Butterfly ambientato nel 
            lontano Giappone (1904). Il Paese del sorriso in questo caso è la 
            Cina. E l'argomento è scottante visto che tocca il tema dei rapporti 
            "interraziali". Un tema che nell'800 Verdi non ebbe mai paura di 
            affrontare come ne "I lombardi alla prima crociata" con l'amore 
            della pura fanciulla lombarda Giselda per il mussulmano Oronte, 
            oppure - orrore orrore - della bianca veneziana Desdemona per 
            Otello, il moro trionfatore di Cipro. Se con Verdi le cose vanno 
            molto male e ci scappa in entrambi i casi il morto, il rapporto Lisa 
            Lichtenfels con il Principe Sou-Chong finisce semplicemente con una 
            addio e con il ritorno ai rispettivi paesi e tradizioni. 
            
            
             
            
            
            F.Lehar Il paese del sorriso (Das Land des Lächelns-1929) 
            
            "Tu che m’hai preso il cuor" 
            
            baritono 
            
            
            Le danze costituiscono il nucleo fondamentale dello spettacolo e 
            esercitano sugli spettatori un interesse quasi ossessivo. Nella 
            Vedova allegra ci sono due situazioni tipiche nelle quali vengono 
            valorizzate, da una parte quelle tradizionali "pontevedrine" nella 
            scena in casa di Hanna Glavary quando la protagonista canta la 
            storia della villi Vilja, ninfa del bosco. Nell'altra lo sfrenato 
            ballo tipicamente "parigino" del Can Can nella scena da Maxim. 
            Senza dimenticare il walzer nel duetto che sentiremo più avanti. 
            
            F. 
            Lehar da "La vedova allegra" (1905)  
            "Ticche e tacche"  aria delle Grisettes  
            (Valencienne) 
            soprano
            
            Operetta in Europa e non solo! 
            
            
            Francia:  
            Jacques Offenbach 1819-1880 [Orfeo 
            all'inferno, Perichole], Florimond Ronger (Hervé) 1825-1882 [Mam'zelle 
            Nitouche in Italia come Santarellina], Charles Lecocq 1832-1918 [La 
            figlia di Madama Angot], Robert Planquette 1848-1903 [Les Cloches de 
            Corneville] e André Messager 1853-1929 [Fortunio].
            
              
              Austria: 
              Franz von Suppé 1819-1895 [Boccaccio], Johann Strauss jr 1825–1899 
              [Pippistrello, Una notte a Venezia, Zingaro barone], Karl 
              Millocker 1842-1899 [Principe studente], Carl Zeller 1842–1898 
              [Venditore di uccelli], , Franz Lehar 1870-1948 [Vedova allegra], 
              Oscar Straus 1870-1954 [Sogno di un valzer], Leo Fall 1873-1925 
              [Principessa dei dollari], Ralph Benatzky 1884–1957 [Cavallino 
              biano].  
              
                
                Ungheria: 
                Emmerich Kálmán 1882-1953 [La 
                principessa della Czarda] 
                
                 Venezuela:
                Reynaldo Hahn 1874-1947 [Ciboulette] 
               
             
            
            
            Inghilterra:  
            William Schwenck Gilbert (1836-1911) e 
            Arthur Sullivan (1842-1900), noti con il marchio Gilbert e Sullivan 
            insieme crearono quattordici opere comiche (od operette) fra il 1871 
            e il 1896. Noel Coward 1899-1973 [Spirito allegro, Bitter Sweet. 
            Conversation piece). L'Inghilterra con la sua operetta poi diede le 
            basi per la commedia musicale americana, che anche noi conosciamo da 
            tanti film. 
            
              
              America: 
              Paul Abraham 1892-1960[Fior d'Haway, 
              Ballo al Savoy],  
              Rudolf Friml 1879-1972 [Rose-Marie],  
              John Philip Sousa 1854-1932 [El capitan 112 recite a NY e 140 a 
              Londra] 
              
              
                
                Italia:   
                Ruggero Leoncavallo 1857-1919 [Si, 
                Reginetta delle rose], Carlo Lombardo – Virgilio Ranzato [La 
                duchessa del Bal Tabarin, Madama di Tebe, La danza delle 
                libellule, Scugnizza, Il paese dei campanelli, Cin Ci Là], 
                Giuseppe Pietri 1886-1946 [Addio giovinezza!, La donna perduta], 
                Mario Pasquale Costa 1858-1933 [Il re di Chez Maxim, Capitan 
                Fracassa], Giacomo Puccini 1858-1924 [La rondine]. 
                
                  
                  Russia: 
                  Dmitri Shostakovic 1906-1975[Cheryomushki 
                  Op. 105 Mosca 24 gennaio 1959 satira delle opere di 
                  riqualificazione urbana degli alloggi a Mosca]  
                 
               
             
            
            F. 
            Lehar da "La vedova allegra" "Tace il labbro"  
            
            
            Il genere dell'operetta ebbe vita breve ma tra i suoi eredi si 
            possono annoverare gli spettacoli di varietà (o rivista), possiamo 
            dire che la sua sopravvivenza sia il moderno musical.  
            Molto difficile trovare nel nostro paese 
            o On-line i libretti con i testi delle varie operette.
            
            
            BIS 
            
            
            Stanislao Gastaldon  (Torino, 8 
            aprile 1861 – Firenze, 6 marzo 1939) 
            "Musica proibita" (1881)
            
            
            Ricordato come l'autore della celebre romanza Musica proibita, 
            composta nel 1881, all'età di soli 20 anni, probabilmente nel suo 
            periodo di vita a Napoli, di cui scrisse anche il testo, sotto lo 
            pseudonimo di Flick-Flock. La romanza è stata interpretata dai 
            maggiori artisti lirici come Tito Gobbi, Giuseppe Di Stefano, 
            Beniamino Gigli e da molti altri di fama mondiale. Musicò lo stesso 
            soggetto di Mascagni scrivendo una sua "Mala Pasqua" dalla novella 
            Cavalleria rusticana di Verga. 
            
            
            Carl Loewe (1901-1988) My Fair Lady "Vorrei danza con te" 
            
            
            Nasce nel 1956 con i versi di Alan Jay Lerner, tratto dal 
            Pigmaglione di Georg Bernard Shaw è la storia del professor Henry 
            Higgins e della popolana Eliza Doolittle, ruoli magistralente creati 
            da Rex Harrison e Julie Andrews, che poi per contratti di case 
            cinematografiche fu nel film sostituita da Audrey Hepburn. 
            
            
             
            
            
            Celebri autori di Operetta 
            
            Area francese = Jacques Offenbach, Charles Lecocq 
            
            Area tedesca = Franz von Suppé, Johann Strauss Jr., Franz Lehar, 
            Benatzki e Stolz 
            
            Area italiana = Carlo Lombardo, Virgilio Ranzato, Giuseppe Pietri 
            
            Area inglese = Gilbert and Sullivan 
            
             
            
            Titoli famosi 
            * 
            Orfeo all'inferno di Jacques Offenbach (1858) 
            * 
            La bella Elena di Jacques Offenbach (1864) 
            * 
            La vita parigina di Jacques Offenbach (1867) 
            * 
            La Granduchessa di Gerolstein di Jacques Offenbach (1867) 
            * 
            Il pipistrello di Johann Strauss Jr. (1874) 
            * 
            La vedova allegra di Franz Lehar (1905) 
            * 
            Il Paese dei Campanelli di Carlo Lombardo - Virgilio Ranzato (1923) 
            * 
            L'acqua cheta di Giuseppe Pietri (1920) libretto di Augusto Novelli 
            
            Relazione di Mario Mainino 
            
          
           | 
         
        
          | 
            Operetta, Musical e 
          Zarzuela in LP 
           dalla collezione Mario Mainino 
             | 
         
        
          | 
            | 
         
       
      Vedere .... 
      
      
      
      Collezionare
      Operetta! 
       
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