Programma:
          venerdì 13 marzo 2015 ore 20.00
          domenica 15 marzo 2015 ore 16.00
         
         
          laVerdi mantiene il proprio impegno di ospitare e 
          proporre al proprio pubblico non solo talenti di sicuro avvenire ma 
          anche artisti dal brillante curriculum internazionale benché poco 
          conosciuti in Italia.
          È il caso di Fawzi Haimor, direttore americano di Chicago, classe 
          1983, Resident Conductor della prestigiosa Pittsburgh Symphony 
          Orchestra, apprezzatissimo Oltreoceano anche per la sua poliedrica 
          personalità (basti pensare che è laureato sia in musica che in 
          neurobiologia).
          Venerdì 13 (ore 20.00) e domenica 15 marzo (ore 16.00) Haimor sarà 
          ospite all’Auditorium di Milano, in largo Mahler, per la prima volta 
          in carriera alla guida dell’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi, in un 
          programma giocato tra Prokof’ev e Mozart. La parte sinfonica è 
          all’insegna del primo, con l’opera giovanile Sinfonietta op. 5/48, cui 
          farà seguito la Sinfonia n.7 op. 131, ovvero l’ultima composizione 
          sinfonica del musicista russo. La parte concertistica sarà invece 
          affidata all’estro di Gabriele Carcano, che torna a laVerdi dopo 
          l’acclamata esecuzione del Terzo concerto di Beethoven nel maggio 
          2014, alle prese questa volta con il Concerto per pianoforte e 
          orchestra n. 24 K. 491 del salisburghese.
          Venerdì 13, sempre in Auditorium (Foyer della Balconata, ore 18.30, 
          ingresso libero), la tradizionale conferenza introduttiva vedrà i 
          relatori Enzo Beacco e Fausto Malcovati dialogare con il pubblico su 
          Prokof’ef sinfonico. 
         
         
          Note al programma di Enzo Beacco
          Il breve ciclo dedicato in questa stagione alla musica di Prokof’ev 
          prosegue con l’inizio e la fine di un genere curato con attenzione e 
          continuità. La Sinfonietta è infatti la prima sinfonia scritta nel 
          1909 da un Prokof’ev ancora studente, ritenuta (forse) non ancora 
          degna del nome completo (riservato alla celeberrima Sinfonia n. 1 
          “Classica”), revisionata nel 1929 e pubblicata con bivalente numero 
          d’opera 5/48. 
          L’altra sinfonia che ascolteremo è la Settima e ultima, scritta fra 
          1951 e 1952 da un Prokof’ev prostrato certo nel fisico ma soprattutto 
          nel morale, soggetto alle critiche di formalismo (intellettualismo) 
          antisovietico da parte del tardo regime staliniano. Critiche che 
          risultano pretestuose al semplice ascolto della Settima, che è una 
          delle sinfonie più lineari, semplici, espressive di Prokof’ev, priva 
          di sperimentazione formali e lessicali, insomma ben allineata alla 
          poetica allora vigente del “realismo socialista”. 
          Completa il programma un nuovo anello della serie dedicata ai Concerti 
          per pianoforte di Mozart, il K 491, serioso e intenso nella sua 
          tonalità di Do minore.
          (Info e prenotazioni: Auditorium di Milano fondazione Cariplo, orari 
          apertura: mar – dom, ore 14.30 – 19.00. Tel. 02.83389401/2/3).