LaVerdi20142015

 

Auditorium di Milano Fondazione Cariplo
Stagione Sinfonica 2014-2015

Organizzato da LaVerdi Milano

Martedì 30 dicembre 2014 ore 20:00
 

Concerto sinfonico

Capodanno con laVerdi,
Beethoven e la Nona Sinfonia,
prodigioso gesto di Pace e Libertà
Dedicato a Samantha Cristoforetti

Meeta Raval, soprano
Stefanie Irányi, mezzosoprano
Danilo Formaggia, tenore
Rudolf Rosen, baritono

ORCHESTRA SINFONICA GIUSEPPE VERDI MILANO
Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi
Maestro del Coro Erina Gambarini

Direttore OLEG CAETANI


 


 

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Programma:

Per la sedicesima stagione consecutiva, a consolidare un appuntamento che ormai è diventato tradizione per laVerdi e per il mondo culturale milanese tutto, all’Auditorium di Milano in largo Mahler torna la Nona Sinfonia di Beethoven per il brindisi di Capodanno, con quattro esecuzioni: lunedì 29, martedì 30, mercoledì 31 dicembre 2014 (sempre alle ore 20.00) e giovedì 1 gennaio 2015 (ore 16.00), dedicate all’astronauta Samantha Cristoforetti, impegnata nella missione scientifica sulla stazione spaziale internazionale.
Per l’occasione torna a dirigere l’Orchestra sinfonica di Milano Giuseppe Verdi il grande Oleg Caetani, con il Coro sinfonico guidato da Erina Gambarini.

Vogliamo dedicare la Nona Sinfonia di Beethoven, messaggio di fraternità universale e di gioia, a Samantha Cristoforetti e ai suoi colleghi che stanno lassù a guardarci.
A Samantha perché lei rappresenta l’affermazione delle donne italiane in tutti i campi, e per noi - che abbiamo otto donne nelle 12 posizioni dirigenziali della Fondazione - è la conferma del loro ruolo decisivo per la crescita del nostro Paese.
Rappresenta anche quei valori in cui crediamo e che pensiamo debbano essere al centro della ripresa dell’Italia: la passione, l’entusiasmo, la volontà, l’impegno, il lavoro, la professionalità e la determinazione ad affrontare anche i sacrifici necessari per raggiungere gli obiettivi più alti. Auguri a Lei e ai suoi compagni di viaggio.

E come i soli di Dio si librano
percorrendo del ciel le meraviglie,
la vostra via, fratelli, percorrete
con la gioia di un vittorioso eroe!
Abbracciatevi stretti, milioni!
Al mondo intero vada questo bacio!
Sopra l’eterea cupola di stelle
deve abitare un buon Padre, fratelli!
Cadete ora in ginocchio, milioni?
Senti, mondo, vicino a te il Creatore?
Cercalo sopra le sfere stellate:
sopra le stelle, certo, Egli soggiorna.

(Info e prenotazioni: Auditorium di Milano fondazione Cariplo, orari apertura: mar – dom, ore 14.30 – 19.00. Tel. 02.83389401/2/3).


Seguono immagini della serata:

 

 

 
 
 

Buon ANNO da LaVerdi e Oleg Caetani
https://vimeo.com/115674970

Video del BIS finale della Nona di Beethoven

Note:

Quando la Nona fu eseguita per la prima volta a Vienna (al Teatro di Porta Carinzia, il 7 maggio del 1824), la Capitale degli Asburgo venne piacevolmente coinvolta in un appuntamento di cui si era persa da tempo la consuetudine. In effetti, Ludwig van Beethoven non regalava ai viennesi una nuova sinfonia da tempo immemorabile. L’ultimo lavoro di questo genere uscito dalla sua penna era stato messo in cartellone ormai una decina d’anni prima - esattamente il 27 febbraio 1814 - quando l’Ottava aveva ottenuto un buon consenso di pubblico e qualche segno d’incomprensione da parte della critica.
La parziale incomprensione dell’Ottava non aveva certo impedito a Beethoven di progettare nuove sinfonie, anche se il compositore parve dedicarsi, per gli anni a seguire, con maggiore dedizione alla cameristica, e in particolare all’amato pianoforte, consegnando alla storia senza sosta una serie impressionante di capolavori.
Ma certamente l’estrema sinfonia beethoveniana appare come apportatrice di un’urgenza espressiva capace di trasferirsi in musica con una forza inaudita. Attraverso l’uso del coro, infatti, la partitura può trasmettere con maggiore energia un concetto filosofico, un “programma” che diviene evidente e definitivamente riconoscibile nell’Inno alla Gioia, testo amatissimo che il compositore tedesco aveva progettato di mettere in musica verso per verso addirittura dal 1793. E così, alla “prima” viennese, accompagnata da un successo enorme, il pubblico comprese appieno la portata del messaggio di Beethoven, di quell’uomo burbero e scontroso che senza arrendersi alle avversità aveva concepito in musica la rappresentazione di una tensione illuministica finalizzata al raggiungimento della felicità universale, condizione perseguibile nell’esaltazione della fratellanza e nel sincero convincimento della presenza di una Bontà Celeste, di un Essere Supremo che dal caos primordiale fonda un ordine morale a cui ogni uomo è chiamato a contribuire, esercitando la virtù. Da quel 7 maggio del 1824 la Nona, pubblicata nel 1826 da Schott e dedicata A Sua Maestà il Re di Prussia Federico Guglielmo III, non smetterà più di circolare, di essere eseguita e di continuare a commuoverci, simboleggiando con forza il testamento spirituale e la forza morale di un uomo con pochi termini di paragone nell’intera storia della nostra cultura.
Il critico musicale Enzo Beacco così commenta l’appuntamento che ormai da 16 stagioni consecutive a laVerdi segna la fine dell’anno e inaugura quello nuovo:
“Abnorme e rivoluzionaria, esaltante e misteriosa, la Nona sinfonia di Beethoven a ogni ascolto porta emozioni nuove e imprevedibili. È per questo, e non per banale consuetudine, che viene proposta in ogni nostra stagione nei critici giorni che segnano la fine dell’anno maturato e l’inizio di quello nuovo. Per questo è affidata a interpreti diversi, che sull’impianto fisso della nostra orchestra e del nostro coro, sappiano guidarci nella scoperta di percorsi finora inesplorati eppure connaturati alla gran partitura.
“Quest’anno sale sul podio Oleg Caetani, un direttore che conosciamo bene, perché da tanti anni collabora alla Verdi, con mirabili interpretazioni di Sostakovic (memorabile la sua lettura dell’Ottava nella stagione scorsa, e dell’intero ciclo sinfonico registrato negli anni) e di altri capolavori classici e romantici. È la prima volta che per noi dirige la Nona, con una nuova compagnia di solisti di canto. La sua formazione, la sua esperienza anche nel teatro d’avanguardia ci lascia immaginare una versione drammatica e intensa di un capolavoro in bilico costante fra monumentalità della struttura e intensità dell’espressione.”

Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi www.laverdi.org

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