Milano Arte Musica

 

MAM Milano Arte Musica
VIII edizione

Basilica di Santa Maria della Passione
Via Conservatorio 16 MILANO
a Milano, dal 15 luglio al 28 agosto 2014
Sabato 16 agosto 2014 ore 20.45

Da Pérotin a Pärt
The Hilliard Ensemble

David James contro-tenore
David Gould contro-tenore
Rogers Covey-Crump tenore
Steven Harrold tenore
Gordon Jones baritono

All’unico appuntamento milanese dell’ultimo anno di attività, gli amatissimi artisti di The Hilliard Ensemble propongono sabato 16 agosto 2014 alle ore 20.45 nella maestosa Basilica di Santa Maria della Passione (via Conservatorio 16), al culmine del Ferragosto milanese, un ardito programma che spazia dagli albori della polifonia occidentale (Pérotin), a quelli della musica inglese (Sheryngham, Plummer), attraverso le elaborazioni di Komitas dei canti della tradizione liturgica armena, fino ai brani contemporanei di Vache Sharafyan e Arvo Pärt.
Un’occasione da non perdere forse perchè sarà anche irripetibile???

Le presenze de The Hilliard Ensemble:

Le incisioni inserite nella grande raccolta di Musica Sacra

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Programma:
Anon. Thomas gemma Cantuarie
Anon. (XIV sec.) Sancta mater / dou way Robin
Sheryngham(XV o inizio XVI sec.) Ah gentle Jesu
Arvo Pärt(1935) Kindliche Ergebung (Psalm 131)
John Plummer(c.1410-c.1483) Tota pulchra es
J. Plummer Anna mater
J. Plummer O pulcherrima mulierum
Trad. Armena, arr. Komitas Sharakans - Ov zarmanali
Trad. Armena, arr. Komitas Sharakans - Hays hark nviranc ukhti
Trad. Armena, arr. Komitas Sharakans - Amen hayr surp
Trad. Armena, arr. Komitas Sharakans - Surp, Ter zorutheanc
A. Pärt Most Holy Mother of God
Pérotin(c.1160-c.1230) Beata viscera
A. Pärt And one of the pharisees
Sharafyan Vache(1966) Lord who made the spring run
Pérotin Viderunt omnes


Seguono immagini della serata :

 

Basilica di Santa Maria della Passione
 

 

 

 

Note:

Il mondo della musica antica è popolato da personaggi sui quali si sa poco o nulla. Quando abbiamo informazioni su di loro, di norma ciò avviene solo perché si associano a una particolare chiesa o corte reale.
L’anonimo “Thomas gemma Cantuarie” ha due testi, cantati simultaneamente dalle due voci superiori, che parlano di due differenti Tommasi. Il primo, S. Tommaso di Canterbury (un’eccezione al tema dell’oscurità), è una figura celebre nella storia inglese. Fu un leale servitore del re Enrico II che fu assegnato al ruolo di Lord Cancelliere nel 1155. Nel 1162 fu nominato arcivescovo di Canterbury, e da quel momento si sviluppò un’irreconciliabile diversità di vedute tra il re e l’arcivescovo a proposito di chi avesse l’autorità suprema sulla Chiesa. L’animosità tra i due crebbe tanto che il 29 dicembre 1170, quattro cavalieri di Enrico s’incaricarono di affrontare Tommaso nella Cattedrale di Canterbury e, in definitiva, di assassinarlo. Tommaso di Dover invece è un personaggio molto più oscuro. Era un monaco della Prioria di St. Martin e fu ucciso dalle truppe francesi nel 1295. È probabile che questo pezzo sia stato scritto poco dopo la sua morte.
Su Sheryngham non sappiamo quasi nulla. “Ah, gentle Jesu!” è un’opera notevole ed estesa. È in forma di strofa/ritornello ed è un dialogo tra un peccatore penitente (le due voci superiori) e il Cristo crocifisso (le due voci inferiori).
John Plummer era nel 1441 un membro della Chapel Royal di Enrico VI e ancora nel 1467 appariva registrato come al servizio di Edoardo IV. Sembra che abbia poi passato l’ultima parte della vita a Windsor, dov’era mazziere alla St. George’s Chapel.
La prima testimonianza scritta che abbiamo a proposito dei compositori del XII secolo, compresi Léonin e Pérotin, proviene da un monaco che conosciamo solo come Anonimo IV. Visse un secolo dopo, forse a Bury St. Edmunds, in Inghilterra.
La fama di Pérotin si basa principalmente su due composizioni di Graduali, Viderunt Omnes e Sederunt Principes. La loro grande originalità sta nel fatto che sono le prime composizioni a quattro voci di musica basata su canto gregoriano. Oltre a questi, ci sono giunti solo altri tre brani a quattro voci di questo periodo.
Komitas passò i suoi primi anni, orfano, a Echmiadzin, il quartier generale della Chiesa armena. Questa precoce esperienza fu formativa perchè lo portò a guidare il revival della musica liturgica tradizionale. Ebbe una vita piena di sconvolgimenti, compreso il genocidio degli armeni in Turchia, durante il quale fu esiliato con la forza. Visse i suoi ultimi anni in una clinica psichiatrica a Parigi. Le opere di questo programma sono suoi arrangiamenti di melodie sacre tradizionali.
Accanto alla musica esotica e quasi orientale degli Sharakan (i canti sacri della tradizione armena) è eseguito un nuovo pezzo armeno su un testo antico, “Lord, who made the Spring Run” di Vache Sharafyan, scritto proprio per The Hilliard Ensemble nel 2012.
Dal loro primo incontro, per una registrazione per la BBC nell’autunno 1985, The Hilliard Ensemble e il compositore estone Arvo Pärt hanno mantenuto una stretta e fruttuosa relazione. Ottobre di quell’anno vide la prima esecuzione della Stabat Mater e l’anno seguente fu la volta della “prima” londinese della “Passio”.
Nell’ottobre 2003 The Hilliard Ensemble eseguì in prima assoluta Most Holy Mother of God in un concerto nella cattedrale di Durham per celebrare il conferimento di un Dottorato onorario al M° Pärt da parte dell’Università di Durham. Il pezzo ha l’atmosfera di una litania, nella quale rare e solitarie voci sole sono punteggiate da ipnotici e ripetuti passaggi accordali da parte di tutte e quattro le voci.

Per informazioni:
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