Chromoconcerto

 

Auditorium Cariplo - Milano

Domenica 26 maggio 2013 ore 17:00

Organizzato da ANED
in collaborazione con Orch.Verdi Milano


Chromoconcerto©

Alessandro Marangoni, pianoforte
Prima esecuzione in Italia
Manifestazione organizzata a favore di ANED

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Programma:

J.S:Bach: Preludio e Fuga n. 1 (dal Clavicembalo ben temperato, libro 1)
M.Clementi: Studi n. 1,5,24 (dal Gradus ad Parnassum)
G.Rossini: Une caresse à ma femme
G.Rossini: Barcarole
F.Chopin: Scherzo n. 2 in si bem. min. Op. 31
A.Scriabin: Fantasia op. 28
C.Debussy: Images (II livre)


Seguono immagini della serata:

 

 

La CREATURA ovvero il BECHSTEIN che è stato usato
per l'inserimento dei sensori elettronici.


Introduzione dei responsabili della ANED

Pierpaolo Venier ideatore del concerto


Al pianoforte ALESSANDRO MARANGONI :

 

 
 

Note:

Un evento molto importante, per il suo significato sociale e musicale: in occasione della Giornata Nazionale del Trapianto, il 26 maggio 2013_05_26 alle ore 17:00 a Milano, all'Auditorium dell'Orchestra Verdi, Alessandro Marangoni ha tenuto  la prima italiana del Chromoconcerto, un evento unico nella storia della musica. Finalmente saranno visualizzati i colori della musica durante il concerto, attraverso un sofisticato computer coll egato al pianoforte e un software dedicato. Sarà un evento benefico per ANED. Da Mortara (e zone limitrofe) l'Associazione AVO ha organizzato un pulmann per Milano.

In occasione della Giornata Nazionale della Donazione e Trapianto di Organi e Tessuti, Metavisioni dedica la prima esecuzione italiana del Chromoconcerto© all'Associazione Nazionale Emodializzati - Dialisi e Trapianto - Onlus, per promuovere e dare massima visibilità alle attività di straordinario valore sociale di ANED.
Alessandro Marangoni interpreta al pianoforte musiche di Bach, Clementi, Rossini, Chopin, Debussy e Scriabin, mentre le stesse saranno proiettate su un grande schermo nota per nota e tonalità per tonalità, in sincrono e cromaticamente, grazie all'esclusivo sistema chiamato Chromoconcerto©, ideato e realizzato per la prima volta da Pierpaolo Venier, in collaborazione con Matteo Pennese.

ANED, dal 1972 tutela la VITA

ANED è l’Associazione Onlus che riunisce i cittadini affetti da malattie renali croniche, dializzati e trapiantati d’organo. Nel 2013 è stata premiata con la Medaglia d’oro al merito della Sanità per i risultati raggiunti nell’ottenimento di leggi e tutele che hanno migliorato la qualità della vita dei malati in dialisi e con trapianto di rene.
L’Associazione opera in tutta Italia con i seguenti obiettivi:
La prevenzione delle malattie renali.
La tutela dei diritti civili e sociali dei nefropatici cronici, dei dializzati e dei trapiantati di tutti gli organi e tessuti.
Il potenziamento dei trapianti renali.
La creazione e promozione di ANED Sport.
L’organizzazione di campagne di informazione e di controllo della popolazione concernenti la prevenzione e il controllo delle malattie renali.
Lo stimolo della ricerca scientifica e medica relativamente alle nefropatie croniche e al trapianto.

A.N.E.D. ASSOCIAZIONE NAZIONALE EMODIALIZZATI - DIALISI E TRAPIANTO - ONLUS 20121 MILANO - VIA HOEPLI, 3 - Tel. 02.805.79.27 - Fax 02.864.439 -  www.aned-onlus.it  - segreteria@aned-onlus.it

Dopo i lunghi 40 anni trascorsi al fianco di medici e infermieri è ora più che mai necessario che ANED venga supportata, per difendere ciò che si è conquistato finora in termini di diritti del paziente, soprattutto in questo difficile periodo in cui i tagli alla Sanità aggravano una situazione già fragile. ANED continuerà con determinazione a rappresentare un punto di riferimento stabile per i malati: un faro nel mare della frammentazione legislativa delle regioni, un’ancora nelle turbolenze della politica dei tagli.
Con il Chromoconcerto© il Maestro Alessandro Marangoni toccherà i tasti della solidarietà: respireremo, ascolteremo, vedremo la musica dei grandi autori!
Un inno alla vita, quella che da più di 40 anni, ANED tutela e difende.

I Colori della Musica di Pierpaolo Venier

Da sempre la musica (almeno quella che in Europa usa definirsi classica) condivide con l’arte o, addirittura, con la scienza, i concetti di tonalità e cromaticità. La musica,almeno come la conosciamo in Europa o in occidente, è un continuo cangiare da una tonalità/colore ad un'altra. Eppure fino ad oggi questa dimensione non è mai stata trasferita dal piano puramente sonoro - del tutto opaco al colore che si dilata nell’iride delle frequenze visibili in modo del tutto parallelo e corrispondente alla espansione del suono nel fascio delle frequenze udibili - a quello della luce. Un fenomeno di grave compromissione dell’aspetto visivo e luminoso della musica, in una parola del suo aspetto formale: come per la tonalità dell’insieme dei suoni nel loro raggruppamento a scale, così per il suono nel suo aspetto singolare, nella forma visibile della notazione del suono stesso.

Insomma tutta la musica è stata fin qui ritenuta un linguaggio strettamente ed esclusivamente sonoro, mentre così non è: la musica è arte totale, e massimamente visiva oltre che sonora, e questo ben al di là delle sperimentazioni (ritenute semplicemente tali) di un Kandinsky o di uno Scriabin. Pensiamo che sia venuto il momento di prenderne coscienza. Siamo anche convinti che questo processo porti inevitabilmente, nelle reciproche interazioni tra forma sonora e forma visiva, ad approfondire ed allargare la dimensione percettiva della stessa esperienza musicale. Convinti che il dilatarsi della dimensione sensoriale, dove al suono si aggiunge la forma e il colore, dia una nuova profondità linguistica alla musica, pur conservandone e rinforzandone la coerenza espressiva. Nulla di estraneo e forzato nell’ambito del linguaggio musicale, ma solo l’estrazione e la resa visibile di qualcosa di estremamente proprio a tale linguaggio, la cui mancanza di evidenziazione ha gravemente pesato sulla stessa comprensione complessiva del linguaggio musicale.

Che cos'é un Chromoconcerto©?
di Pierpaolo Venier


Si tratta di una esecuzione pubblica di musica per Pianoforte durante la quale attorno all’esecutore pianista/concertista si spalanca uno schermo di circa 5 mt ed una altezza di quasi 3 metri. Su questo schermo vengono video proiettate, in sincrono con l’esecuzione musicale, le singole note che sono suonate sulla tastiera. In corrispondenza ad ogni singola nota suonata appare un segno luminoso che assume una forma simile alla accensione di una stella verticale a canna che si apre simmetricamente nelle due direzioni - alto e basso - lungo l’orizzonte dello schermo.

Con il Chromoconcerto© per Pianoforte, per la prima volta la sala di concerto viene sottratta al solito rituale dell’uomo in nero e lo strumento, altrettanto oscuro, con cui costui si confronta mentre il pubblico rimane liturgicamente astante. La musica finalmente si fa vedere, si fa spettabile, in somma spettacolo. Sì, Spettacolo, non Scandalo. Che non vi è nulla di scandaloso, ma solo di straordinariamente esaltante, nel rendere alla musica ciò che alla musica appartiene: il croma e la tonalità, quella forma visibile che non può e non deve rimanere relegata nelle segrete carte messe irrimediabilmente “a parte”, a fare, appunto, da mera “partitura”. La musica pretende di essere “totalità” in tutti i sensi.

Oggi la musica (che fu detta classica per esaltarne la assoluta centralità, anzitutto come evento di una società e di un popolo tutto che vi accorreva quasi a scardinare ogni consumo privilegiato, in una esigenza irrefrenabile di espansione totale) si rinchiude, sempre più musealmente e iniziaticamente, in se stessa, venendo quasi ghettizzata da altre forme musicali spettacolarizzate, che rubano platee ma anzitutto nuovo esaltato pubblico. Se ciò accade è anche perché questa musica ha perso la sua centralità sociale, perché, mentre l’altra si illumina e fa esplodere tutta la carica luminosa e cromatica che si porta dentro, questa è rimasta rinchiusa nelle sue penombre da sacrestia.

Cominciamo allora a spegnere candelabri, rade luci su neri ebani, ed accendiamo la luce che la musica, ogni musica, ha dentro, col suo arcobaleno cromatico dell’iride intero di tutte le tonalità possibili.

Cominciamo intanto così, senza alcun timore di tutto ciò che potrà da qui accadere. Perché intendiamo proiettare la musica verso un nuovo pubblico: in luce, e colore. E presto questi raggi potranno anche tridimensionalmente toccarlo questo nuovo pubblico.

Note biografiche

Alessandro Marangoni si è diplomato in pianoforte con lode e menzione e perfezionato con Maria Tipo alla Scuola di Musica di Fiesole. Contemporaneamente si è laureato in Filosofia. Considerato tra i migliori talenti della sua generazione, tiene concerti in importanti teatri come la Scala, la Fenice, l'Accademia di Santa Cecilia, in diversi continenti, collaborando anche con artisti quali Aldo Ceccato, Valentina Cortese, Enrico Dindo, Quirino Principe, Milena Vukotic e il Nuovo Quartetto Italiano. I suoi CD per Naxos sono premiati dalle più importanti riviste europee e americane (www.alessandromarangoni.com).

Pierpaolo Venier, regista e direttore artistico triestino, operante a Milano, è anche poeta, drammaturgo e formidabile conoscitore delle tecnologie multimediali, che impiega magistralmente per allestire mostre e divulgare l'arte.

Matteo Pennese, Cornettista, compositore, video-maker e sviluppatore in Max (Cycling74), attraversa l'ambito della sperimentazione fra musica, spazio e immagine attraverso un utilizzo non convenzionale della tecnologia.


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