Concerto di Natale

 

Chiesa Parrocchiale di Gambolò
Parrocchia Santi Gaudenzio ed Eusebio

Lunedì 17 dicembre 2012 ore 21:00

Organizzato da
In Locum Angelorum
elevazioni musicali - spirituali per l ‘Avvento e il S. Natale
quinta edizione
Comune di Gambolò Assessorato alla Cultura
Parrocchia Santi Gaudenzio ed Eusebio
Concerto di Natale 2012

Il Natale dal ’300 ai giorni nostri
Solisti:


Rodolfo GEMIO FERNANDEZ Tenore


Silvio SCARPOLINI Tenore

Massimiliano ITALIANI Tenore
CORALE SAN GAUDENZIO - GAMBOLO'
Direttore
GIOVANNI MAESTRONE


GRUPO INSTRUMENTAL
“JATUN N’AN”
Paolo COGLIATI
Chaly SANCHEZ
Giorgio CASALOTTI
Carlo LAYARA
Nguyen SORIA

Con la partecipazione di:
Maurizio TERZAGHI
All’organo:
Laura BALDI
Gian Mauro BANZÒLA
Enrico FOSSATI

Introduzione all'ascolto di Mario Mainino

Programma

Prima parte
Evoluzione della musica occidentale
Canto gregoriano Rorate coeli coro maschile
D. Zipoli Elevazione all’antica organo
Autore ignoto Ecco il Messiah coro femminile
J.G.Walther In dulci Jubilo organo
A. Corelli Pastorale dal Concerto di Natale coro
D. Zipoli Pastorale organo
Autori dell’ 800 Adeste Fideles
In notte placida coro
Once in royal David’s city
R. Unfried Noël Canadienne organo
P. Malfetti Natale coro

Seconda parte
La musica sacra nella tradizione sudamericana
Ariel Ramirez Misa Criolla
solisti e coro


Seguono immagini della serata:

 

 

Introduzione del direttore Giovanni Maestrone


Introduzione ai brani di Mario Mainino



SECONDA PARTE - A.RAMIREZ MISSA CRIOLLA

Preceduta da due pagine strumentali:
- Fuego Verde
- Tres rosas

Chaly Sanchez introduce i due brani solo strumentali



Maurizio Terzaghi, flauto


Laura Baldi, organo


BIS= IL NACIMIENTO


Mauro Banzòla, organo

Enrico Fossati, organo


ULTIMO BIS "WHITE CHRISTMAS"


TIMO bis

 
 
 

Note:

Ringraziamenti
IL PARROCO • IL COMUNE DI GAMBOLÒ
LA BIBLIOTECA DI GAMBOLÒ
LA CIVICA SCUOLA DI MUSICA
LA CONFRATERNITA DI SAN PAOLO
IL SIGNOR GAIETTA • LA SIGNORA LINA RANZANI
IL NOSTRO ARCHIVISTA PIERO FORCINITI
IL SIGNOR MARIO MAININO
E TUTTI COLORO CHE HANNO CONTRIBUITO ALLA BUONA REALIZZAZIONE DEL CONCERTO.

Corale S. Gaudenzio di Gambolò
Nata nel 1994 dalla passione di poche persone, e in breve tempo ingranditasi fino all'attuale organico, inizia la sua attività come coro parrocchiale, proponendosi poco alla volta all'attenzione del pubblico con l'esecuzione di brani sempre più impegnativi. Il repertorio, prevalentemente di carattere religioso, spazia dal periodo barocco, al classico e al romantico. La Corale é formata da elementi non professionisti ed é aperta a qualsiasi appassionato di musica. Non si avvale di un organico numericamente fisso. Sotto la guida del M° Giovanni Maestrone, coadiuvato da validi e fattivi collaboratori, prepara sempre nuovi brani corali per ampliare ulteriormente il repertorio, di cui fanno già parte il "Gloria" di A.Vivaldi, eseguito più volte in concerto, la "Petite Messe Solennelle" di G.Rossini, la "Missa Criolla" di Ariel Ramirez e diversi brani tratti da grandi compositori, quali Bach, Haendel. Mozart, Beethoven, Mendelssohn e Schubert.Nel luglio 2005 è stata a Roma dove ha partecipato alla esecuzione liturgica di una messa in Vaticano, i collaborazione con l'Associazione Fisarmonicisti di Stradella diretta da Giacomo Bogliolo.

SOPRANI Bralla Gabriella, Brini Angela, Buroni Diana, Cantella Giovanna, Carnevale Maffé Annunciata, Castellaneta Antonella, Corsico Piccolino Maria Rosa, Delorié Piera, Depetro Rosi, Fecchio Cinzia, Finco Carla, Milani Lucia, Moretto Maria, Negri Nella, Orlando Livia, Rossi Borghesano Francesca.
CONTRALTI Arrigoni Marilena, Bologna Angela, Brigatti Elena, Clerici Maria Rosaria, Costa Barbé Margherita, Davin Annunciata Wilma, Davin Giselda, Ginelli Jamina, Iannuzzi Anita, Lupo Pasini Irene, Romani Elisabetta, Zorzoli Carla.
TENORI Casinghino Antonio, Cervio Giuseppe, Daolio Italo, Gronda Luigi, Morellato Nello, Zampini Franco.
BASSI Bagatin Oles, Brigatti Giovanni, Calderaro Antonio, Cavallero Franco, Clari Angelo, Cremona Attilio, Diecidue Vincenzo, Magatti Battista, Rinaldi Giuseppe, Valetti Attilio

Giovanni Maestrone - Direttore
Si è diplomato in canto principale presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano, sotto la guida del M° Ferrando Ferrari. Ha debuttato con “Bohème” e “Requiem” di Mozart riscuotendo un vivo riconoscimento di pubblico. Ha eseguito in prima mondiale moderna la “Messa in DO maggiore” di A.N. Porpora ed in prima mondiale assoluta “Una storia” di Mugnaini - Robotti e “Quare Tristis” di A. Guarnieri per la Biennale di Venezia. Ha eseguito numerosi concerti in varie località italiane ed è stato finalista in diversi concorsi internazionali. Ha sempre manifestato un’autentica passione per la musica corale entrando a far parte di cori via via più prestigiosi. Nel 1982 entra stabilmente nel coro della RAI di Milano dove rimane fino al 1992. Nel frattempo collabora con il coro della RTSI di Lugano dal 1984 al 1987, con Almagesto Vocale, ensemble diretta dal M° Lello Foti specializzata in musica rinascimentale e barocca, con il Coro da Camera di Milano sotto la guida del M° Bordignon. Nel 1993 entra stabilmente nel Coro del Teatro alla Scala, con il quale ha terminato la collaborazione nel mese di febbraio dell’anno 2007. Con i vari gruppi ha cantato davanti alle più alte personalità politiche e religiose, in varie parti del mondo e sotto la direzione dei più grandi direttori d’orchestra

Silvio Scarpolini - Tenore
A quattordici anni vince la “Coppa Europa” di fisarmonica, preparato dall’insegnante Noemi Gobbi. Prosegue lo studio di flauto traverso e canto presso il Conservatorio G. Verdi di Milano e cominciano le prime esperienze solistiche come tenore. Dopo aver vinto il concorso al Teatro alla Scala come Tenore del coro, ha impersonificato piccole parti nella “Rondine” e nella “Bohème” di Puccini, dirette dal M° Gavazzeni, nella “Forza del destino” diretta dal M° Muti e prima parte ne “Le Noces” di Stravinsky dirette dal M° Gabbiani. È stato Turiddu nella “Cavalleria rusticana” di R. Leoncavallo. Nella cattedrale di St. Mattews in Washington e in alcune città italiane ha cantato la “Misa Criolla” di Ariel Ramirez. Con la moglie Luisa Onetto (attrice) e i loro cinque figli ha portato in tournée due spettacoli scritti apposta per bambini e intitolati “La casa dei sogni” e “Il papà e la neve”. Iscritto alla SIAE come compositore melodista e paroliere, ha composto ventun canzoni contenute nel CD intitolato “La famiglia Scarpone”.

Massimiliano Italiani - Tenore
Si è diplomato in canto presso il conservatorio “Arrigo Boito” di Parma. Ha collaborato come solista con l’Orchestra “I Pomeriggi Musicali” di Milano, con il Coro Sinfonico “G. Verdi” di Milano e con l’As.li.co. Dall’aprile 1991 è stabile presso il Teatro alla Scala come artista del coro. Presso lo stesso prestigioso teatro ha altresì partecipato, come solista, alla “Passione secondo Giovanni” di Pietro Aretino, eseguita in forma scenica presso la Chiesa di S. Marco in Milano, sotto la direzione del M° Gabbiani (1997) ed ha ricoperto ruoli secondari in alcuni allestimenti operistici. Oltre all’attività presso il Teatro alla Scala, negli ultimi anni si è dedicato quasi prevalentemente al repertorio di musica sacra del ’600/’700. Fa parte del trio vocale Sembrar para Cosechar, costituito insieme a due amici e colleghi del coro scaligero, con cui ha eseguito concerti di musica ispano-latino-americana (fra cui la splendida “Misa Criolla” di Ramirez) in svariate città italiane ed in Giappone.

Rodolfo Gemio - Tenore
È nato a La Paz, in Bolivia. Ha frequentato il Collegio Don Bosco ed ha iniziato i suoi studi musicali al Conservatorio “Mozart” di La Paz. Nel 1979 partecipa e vince il concorso per borsista al Teatro Colon di Buenos Aires. Nel 1980, a seguito di questo concorso, vince una borsa di studio presso il Conservatorio “Donizetti” di Bergamo. Nel 1982 entra nel coro dell’Arena di Verona e dal 1985 collabora con il Coro del Teatro alla Scala, dove è stato assunto stabile nel 1989. Attualmente prosegue la sua attività come artista del Coro della Scala. Ha interpretato numerose volte la “Misa Criolla” e partecipato a vari concerti, sia nazionali che internazionali.

Laura Baldi - Organo
Docente presso la scuola primaria “U. Marazzani” di Vigevano, laureata in lingue straniere, ha studiato pianoforte all’Istituto Luigi Costa con il compianto M° Carlo Villa. Si è inserita come organista nella confraternita di San Paolo a Gambolò e in seguito è diventata organista ufficiale della Corale S. Gaudenzio.

Gian Mauro Banzòla - Organo
Nato a Vigevano nel 1976, illustratore e artista attivo in diverse discipline, si interessa alla musica, specie a quella Sacra e d’organo del periodo romantico, dall’età di vent’anni. Organista totalmente autodidatta, sviluppa una forte passione anche per l’arte organaria affiancando diversi organari nelle varie fasi di smontaggio e restauro di strumenti storici, e curando la manutenzione ordinaria di molti strumenti cittadini e del territorio. Ha in passato tenuto lezioni e conferenze sulla storia dell’organo a canne per varie associazioni. Collabora attivamente con Istituzioni pubbliche e private nell’organizzazione di eventi. È organista titolare in diverse chiese vigevanesi, e docente di disegno e pittura presso la locale sede dell’Unitre. Tra le sue ultime opere pittoriche più importanti, vi sono un grande affresco raffigurante una Madonna con Bambino creato per la cappella Rampi, nella nuova ala nord del Cimitero urbano, e il nuovo stendardo dipinto su lino antico, realizzato per la Confraternita della Madonna del Rosario in Cilavegna.

Enrico Fossati - Organo
Nato a Pavia il 1 marzo 1985, proviene da una famiglia di musicisti. Lo zio Benedetto infatti è violinista ed è stato direttore del civico istituto musicale “Costa” per moltissimi anni. Ha iniziato gli studi di organo col maestro Gianpiero Fornaro. Attualmente è allievo del maestro Fabio Re presso l’istituto “Costa” di Vigevano. Svolge l’attività di organista nelle chiese di San Pietro Martire, del Cristo e di S. Sebastiano e Rocco al cimitero. Collabora da diversi anni con la corale “Callerio” di Cassolnovo, come organista nelle solennità. È ragioniere e perito commerciale, e sta ultimando il corso di laurea in economia aziendale (corso di amministrazione e controllo) all’Università di Pavia.

Maurizio Terzaghi - Flauto
Ha conseguito il diploma di flauto presso il conservatorio “Arrigo Boito” di Parma, sotto la guida del M° Bruno Villani ed il diploma di Jazz presso il conservatorio “G. Nicolini” di Piacenza. Ha svolto attività concertistica con il gruppo “Aulos Ensemble” di Pavia, l’Orchestra Sinfonica Accademica di Milano, l’Orchestra Jazz Città di Pavia, in diverse formazioni cameristiche ed anche come solista. Nel 2000, con una sua composizione per flauto solo “Promenade” ha ottenuto il terzo Premio al Concorso Nazionale di Composizione Classica tenutosi a Savona ed in altri concorsi di composizione musicale ha ottenuto segnalazioni per merito artistico. Attualmente affianca l’attività didattica con quella concertistica; è docente di flauto nella sezione ad indirizzo musicale presso la scuola media “D. Bramante” di Vigevano e presso la Civica Scuola di Musica di Gambolò.


Prima parte
Evoluzione della musica occidentale


Canto gregoriano Rorate coeli coro maschile
Come rugiada scenda dal cielo, dall’alto venga chi renda giustizia.
Nel periodo dell''Avvento questo è il canto per eccellenza per un tempo dell'anno liturgico dedicato al raccoglimento ed alla preghiera. Lo sguardo di Cristo è quello con cui la Chiesa guarda ogni suo figlio, con una tenerezza senza limite, con un abbraccio senza confine, perché ciascuno di noi possa sentire su di sé tutta la commozione con cui il Mistero guarda la nostra vita, dove niente è escluso da questo sguardo, anche quelle cose che noi non siamo quasi in grado di guardare. Rorate Caeli desuper è un canto “gregoriano”. Il canto gregoriano è il risultato della fusione, avvenuta nel IX sec., del canto romano con quello gallicano, come conseguenza dell’unificazione della liturgia voluta da Papi e sovrani carolingi in tutti i territori del Sacro Romano Impero. Quindi, alla base del processo che ha come conseguenza la nascita del “gregoriano”, c’è l’unità. L’unità di tutta la Chiesa; non solo quella della comunità, ma anche l’unità con ciò che si canta.
Domenico Zipoli (1688-1726) Elevazione all’antica organo
Domenico Zipoli è stato un gesuita, missionario e compositore italiano. Si offrì volontario per lavorare nelle Riduzioni gesuite del Paraguay dove la sua conoscenza musicale aiutò molto i Guaraní a sviluppare il loro naturale talento musicale Questo brano è un piccolo capolavoro di un autore italiano del periodo barocco, un autore geniale per il suo lirismo tipico di noi italiani.


Autore ignoto (1500) Ecco il Messiah coro femminile
Lauda spirituale natalizia autore ignoto (Versi di Madonna Lucrezia de’ Medici XVI° secolo) Lauda indica un canto di lode il più celebre che conosciamo è il “Cantico delle Creature”. E'la principale forma di canto non liturgico tra cinque e seicento, tra Medioevo e Rinascimento, che, evolvendo, darà origine a quello che sarà il teatro spirituale e l'oratorio..

Johann Gottfried Walther (1684-1748) In dulci Jubilo organo
Legato da vincoli di parentela, per parte di madre, con Bach e con lui operante a Weimar. Ad una vasta produzione di corali (le elaborazioni di melodie chiesastiche sono complessivamente ben 284) oltre a 14 concerti per organo che sono rielaborazioni di concerti italiani come fece il più famoso J.Sebastian Bach, che compose un omonimo "In dulci Jubilo" che non si sa se sia stato composto prima o dopo quello di Walther.


Arcangelo Corelli (1653-1713) Pastorale dal Concerto di Natale coro
Considerato tra i più grandi compositori del periodo barocco, fondamentale fu il suo contributo allo sviluppo della forma musicale del concerto grosso, che egli portò all'apice della perfezione. La sua produzione più imponente è di sonate per violino, che era il suo strumento, ma il suo brano più famoso è certo il Concerto Grosso op.6 N°8 - 'Fatto per la notte di Natale' dove la composizione esprime lo stupore e la dolcezza del momento della Nascita di Gesù.

Domenico Zipoli (1688-1726) Pastorale organo
Un momento intonato al precedente, con il termine di "pastorale" si evocano i pastori che per primi rendono omaggio alla grotta della Natività.


Autori dell’800:

Adeste Fideles coro
Adeste fideles è un canto natalizio di cui non esistono prove sufficienti per attribuirne la paternità ad un nome preciso. L'unica certezza che emerge dalla documentazione esistente è il nome del copista, cioè di colui che trascrisse materialmente il testo e la melodia: sir John Francis Wade, che lo avrebbe trascritto da un tema popolare irlandese[1] nel 1743-1744 per l'uso di un coro cattolico, a Douai, cittadina nel nord della Francia, a quel tempo importante centro cattolico di riferimento e di rifugio per i cattolici perseguitati dai protestanti nelle Isole britanniche. Il testo del canto è costituito da otto strofe di cui solo la I, V, VI e VII furono trascritte da Wade. Le strofe II, III e IV vennero composte da Étienne-Jean-François Borderies nel 1794 e un'VIII da un anonimo. Qui di seguito sono riportate le prime quattro strofe più conosciute
In notte placida coro
In notte placida, per muto sentier dai campi del ciel è sceso l'amor, all'alme fedeli il Redentor. (più propriamente conosciuta come la Pastorale di Couperin) è un tipico canto della tradizione Natalizia.
Once in royal David’s city
E' un canto natalizio scritto originariamente come poesia di Cecil Frances Alexander. Il canto è stato pubblicato nel 1848 in un "innario" per bambini piccoli. Un anno dopo, l'organista inglese Henry John Gauntlett scoperta la poesia la mise in musica. E un inno processionale molto usato in Inghilterra.


Richard Unfried - Noël Canadienne organo
Richard Unfried è stato organista per diversi anni (1963-1983) a Garden Grove (CA 40' da Los Angeles) nella Crystal Cathedral "Arboretum", chiesa della Garden Grove Community, con ben 10.000 finestre di vetro temperato le sue raccolte di Inni per organo ed esaltazioni per organo sono in uso in oltre 13.000 chiese americane. http://www.crystalcathedral.org/about/architecture.php  L'organo è il terzo più grande organo al mondo.

Paolo Malfetti (1856 - 1937) Natale coro
Un brano gioioso e popolaresco, ricorda un clima operistico alla Cavalleria Rusticana. Molto attivo in diverse chiese di Firenze. Era di Sinalunga, diresse la banda per molto tempo e ha composto 18 operette. Oggi Paolo Malfetti è quasi completamente dimenticato nella sua provincia di nascita, nella sua regione, in Italia ed all’estero. Nei dizionari biografico-musicali italiani non compare neppure, eccezion fatta per il pregevole e prezioso (ma datato) Dizionario Universale dei Musicisti in due volumi più supplemento che Carlo Schmidl curò e compilò, facendolo stampare dalla Casa Editrice Sonzogno in Milano tra gli anni 1926 e 1938. Se Malfetti si è dedicato al non facile compito di far sorridere bambini e giovani che trascorrevano la loro meno felice vita in collegi ed istituti, attraverso la musica non possiamo oggi provare a ricordarlo e rieseguirlo scoprendo in noi il “fanciullo” che non è mai trascorso ed apprezzando chi come Paolo Malfetti ha saputo ai “fanciulli” parlare col linguaggio musicale che a loro è proprio, quello più aperto e disponibile, anche al futuro, ed ai sogni di esso? tratto da http://www.biblioato.it/teatropinsuti/storia_cofini.html


Seconda parte
La musica sacra nella tradizione sudamericana

Ariel Ramirez (1921-2010) Misa Criolla solisti e coro
Ariel Ramírez è nato a Santa Fe, in Argentina. Iniziò i suoi studi di pianoforte a Santa Fe, e presto venne affascinato dalla musica dei gauchos e dei creoli sulle montagne. Continuò i suoi studi a Córdoba dove incontrò il grande cantante folk argentino Atahualpa Yupanqui. Seguendo un suggerimento di Yupanqui, visitò la parte nord-orientale dell'Argentina e approfondì la sua ricerca nei ritmi tradizionali del Sud America. Nello stesso periodo continuava i suoi studi accademici come compositore al Conservatorio Nacional di Buenos Aires. Nel 1946, con RCA, incise la sua prima registrazione. Nel 1964, la Misa Criolla di Ramirez segnò l'inizio di un periodo di grande produttività musicale che vide anche la composizione di Navidad Nuestra (1964), La Peregrinación (1964); Los caudillos (1965); Mujeres Argentinas (1969) e Alfonsina y el Mar (1969), tutte scritte con il poeta Félix Luna. Misa Criolla è di gran lunga la sua composizione più conosciuta: una messa per due solisti, coro misto, percussioni, tastiera e strumenti andini. È scomparso nel 2010 all'età di 88 anni. La Misa Criolla è unica nel suo genere. In essa i ritmi e la tradizione ispano americana si intrecciano con i temi della tradizionale messa religiosa. Composta nel 1963, la Misa Criolla è stata concepita da Ramirez come un’opera per solisti, coro e orchestra, espressione di forme musicali puramente folkloriche caratterizzate dalla presenza di strumenti e ritmi tipici della tradizione popolare latino americana.
Segue quanto tratto da: http://www.corohispanoamericano.it/MisaCriolla.htm
Nella Misa Criolla, Ariel Ramirez ha saputo conciliare il fervore religioso con l’elemento folklorico dando ad ogni sequenza della messa un elemento di originalità: il Kyrie apre la messa con i ritmi della vidala e della baguala, due forme espressive particolarmente rappresentative della musica folkorica creola argentina; la gioia del Gloria viene esaltata dalla vivacità di una delle danze argentine più popolari: il carnavalito, segnato qui dalle note del charango; per il Credo, Ramirez sceglie il popolare ritmo andino della chacarera trunca, dando alla linea melodica drammatica un ritmo ossessivo, quasi esasperato; il Sanctus, prende invece le mosse dal Carnaval de Cochahamba, uno dei ritmi più suggestivi del folklore boliviano e, infine, l’Agnus Dei conclude la messa sullo stile della Pampa argentina.
All'arrivo in Argentina tutto mutò nella mia vita: la mia carriera si andava affermando e le mie canzoni a diventare molto popolari; con il tempo l'Europa si allontanò, però il mio pensiero continuava ad essere concentrato su quell'idea sorta in mezzo all'Atlantico.
A questo scopo cominciai a cercare e raccogliere informazioni e fu così che, in prima istanza, conobbi Padre Mayol, che mi passò una serie di poemi di carattere religioso di un religioso del Nord dell’Argentina perché li musicassi. In seguito incontrai Padre Antonio Osvaldo Catena, mio amico di gioventù a Santa Fe, la mia città natale. Padre Catena contribuì realmente a trasformare il mio iniziale proposito, una canzone religiosa, in un idea che aveva dell'incredibile: la realizzazione di una messa con ritmi e forme musicali della nostra terra. Padre Catena, nel 1963, era Presidente della Comisión Episcopal Para Sudamérica, incaricata di realizzare in spagnolo la traduzione del testo latino della messa, secondo le direttive del Concilio Vaticano del 1963 presieduto da SS Paolo VI.
Quando ebbi terminato i bozzetti e le forme dello spartito della messa, lo stesso Catena mi presento a chi, con straordinaria erudizione avrebbe realizzato gli arrangiamenti corali dell'opera: Padre Jesú Gabriel Segade. Quest'anno, insieme, abbiamo celebrato, i 30 anni di Misa Crolla: tre decadi di amicizia.


Le edizioni precedenti:

Concerto di Natale

 
 


 
 

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