All'opera - Vigevano

 

Cortile Castello Sforzesco - Vigevano

RASSEGNA DI OPERE E BALLETTI
al CASTELLO SFORZESCO di VIGEVANO
in PROGRAMMA in
GIUGNO - LUGLIO 2001


§ § §

CON IL PATROCINIO DI
Regione Lombardia
Culture, Identità e Autonomie della Lombardia
CITTA' DI VIGEVANO
Assessorato al Castello Assessorato alla Cultura
PROVINCIA DI PAVIA
CON LA GENTILE PARTECIPAZIONE DI
CORRIERE DELLA SERA
FONDAZIONE DI PIACENZA e VIGEVANO
Vittoria Assicurazioni
Agenzia Generale Via S. Orsola, 12 Milano
wwvy.asten.it
Organizzato da
MELICTES ONLUS
VIA A. CARETTA, 1 - 2O131 MILANO
TEL. O2 2O24O97O - FAX O2 20421449
*** i siti di riferimento di allora non sono più in linea
E-MAIL: melictes @ libero.it
http:// www.melictes .it
www. castellodivigevano .org

Programma della rassegna:

CASTELLO SFORZESCO - VIGEVANO
Mercoledì 20 giugno 2001- ore 21.00
GALA VERDIANO
Presentano:
PIPPO BAUDO
KATIA RICCIARELLI
Con la partecipazione di:
GIANFRANCO CÉCCHELE
FIORENZA COSSOTTO
GHENA DIMITROVA
RENATO FRANCESCONI
BONALDO GIAIOTTI
KATIA RICCIARELLI
GIORGIO ZANCANARO
Orchestra Filarmonica Italiana - Coro Giuseppe Verdi di Pavia
Direttore del coro ENZO CONSOGNO
Concertatore e direttore d'orchestra
ALBERTO NANETTI

Linht Designer STEVEN THURBER
Direttore del palcoscenico SIMONA MORO
Maestri collaboratori CRISTIANO PALSJAN, ANDREA MAURI
Maestro alle luci CRISTIANO PALUAN
Capo reparto Elcttricisti Roberto Bertoli
Direzione Tecnica Marcello Avente, Cristina Ambrosi

Programma musicale:
da "Nabucco"- Sinfonia
- "Gli arredi festivi" - coro
- "Va pensiero" - coro
- "Aria" - soprano
da "Otello" - "Ave Maria" - soprano
da "La forza del Destino" -infoniaS
da "Don Carlo" "Canzone del velo"- mezzosoprano, soprano e coro
da "Don Carlo" "Vago sogno m'arrise ei sparve" - tenore e soprano
da "Rigoletto"-"Scorrendo uniti" - coro
da "Rigoletto"-"Cortigiani, vil razza dannata" - baritono
da "Aida"-"Celeste Aida" - tenore
da "II Trovatore"-"Vedi! Le fosche notturne spoglie" - coro
da "II Trovatore"-"Stride la vampa" - mezzosoprano
da "Macbeth"-"Come dal ciel precipita" - basso
da "Traviata"-"Zingarelle e mattadori" - coro
da "Forza del destino"-"La vergine degli angeli" - soprano e coro
da "La Traviata"-"Libiamo, brindisi"- tenore e soprano
da "Macbeth"-"Patria Oppressa" - coro
da "Macbeth"-"Ah la paterna mano" - tenore


CASTELLO SFORZESCO - VIGEVANO
Domenica 1 luglio 2001 - ore 21
Martedì 3 luglio 2001 - ore 21
GIUSEPPE VERDI
RIGOLETTO
Dramma lirico in tre atti
Editore Casa Ricordi, Milano
Personaggi e Interpreti
Duca PIETRO BALLO
Rigoletto GIORGIO ZANCANARO
Gilda ETERI LAMORIS
Sparafucile ALEXANDER ANISIMOV
Maddalena ALESSANDRA FRANCESCHI
Borsa DANIELE GIANNINI
Monterone FRANCISCO VALLS
Giovanna SUSANNA BRANCHINI
Conte di Ceprano BRIAN DAN
Contessa di Ceprano ANNA CHIARA FARNETI
Paggio GIORGIA BERTAGNI
Orchestra Filarmonica Italiana - Coro Giuseppe Verdi di Pavia
Direttore del coro ENZO CONSOGNO
Concertatore e direttore d'orchestra
ALBERTO NANETTI
Regia di GIANMARIA ROMAGNOLI

*** il tenore Pietro Ballo ha dovuto rinunciare alla prima e lasciare il ruolo al giovane tenore Manuel Beltram Gil.

Scene di ANGELO SALA
Light Designer STEVEN THURBER - PHÌLIP WINGERTER
Costumi di ROBERTO LAGANÀ
Direzione allestimento scenico di ANGELO SALA
Assistente alla re^ia MARIA DEBORA FARINA - KATHRVN SMITH
Maestro suggeritore ANDREA ALBERTINI
Direttore dei palcoscenico SIMONA MORO
Maestro alle luci CRISTIANO PALUAN
Maestri collaboratori CRISTIANO PALUAN, ANDREA MAURI
Capo reparto Parrucche e trucco Tiziana Libardo
Parrucche Teatro San Carlo di Napoli
Capo reparto Elettricisti Roberto Bertoli
Direzione Tecnica Marcello Avento, Cristina Ambrosi


CASTELLO SFORZESCO - VIGEVANO
Mercoledì 11 luglio 2001- ore 21,00
CONCERTO SINFONICO
Orchestra Filarmonica Italiana
Pianista ALEXANDER FREY
Concertatore e direttore d'orchestra
ENRIQUE BARRIOS

Programma:
IL CAPPELLO A TRE PUNTE - M. de Falla
RHAPSODY IN BLUE - G. Gershwin
CARMEN SUITES - G. Bizet
BOLERO - M. Ravel
BIS Carmen, preludio
Direttore del palcoscenico SIMONA MORO
Caporeparto Elcttricisti Roberto Bertoli
Direzione Tecnica Marcello Avento, Cristina Ambrosi

Pianista ALEXANDER FREY info


CASTELLO SFORZESCO - VIGEVANO
Giovedì 12 luglio 2001 - ore 21.00
GISELLE
Balletto pantomima in due atti
Libretto di Théophilc Gautier e Jules Henrì Vernoy de Santi-Georges
Musica di ADOLPHE ADAM
Orchestra Filarmonica Italiana
Concertatore e direttore d'orchestra
ALBERTO NANETTI
Personaggi e Interpreti
Giselle AMAYA UGARTECHE
Albrecht GIOVANNI PATTI
Hilarion ENGUENI KOURTSEV
Myrtha GHISLAINE VALERIANI
Corpo di ballo della FONDAZIONE ARENA DI VERONA

Coreografia MARIA GRAZIA GAROFOLI da Jean Coralli, Jules Perrot, Marius Petipà
Direttore del corpo di ballo MARIA GRAZIA GAROFOLI
Scene e costumi GIANFRANCO PADOVANI
Assistenti Zeljko Dubravcic, Giovanni Patti
Realizzatore luci PAOLO MAZZON
Maitres ripetitori Piero Rocchetti, Margherita Trayanova


CASTELLO SFORZESCO - VIGEVANO
Martedì 17 luglio 2001 - ore 21.00
Giovedì 19 luglio 2001 - ore 21.00
GIUSEPPE VERDI
NABUCCO
Dramma lirico in quattro atti
Editore Casa Ricordi, Milano
Personaggi e Interpreti
Nabucco GIORGIO ZANCANARO (17 luglio)
LEONARDO LINARES (19 luglio)
Abigaille KATHLEEN MC CALLA
Zaccaria DANILO RIGOSA
Ismaele RENATO FRANCESCONI
Fenena ANGELA MARIA LISCIANDRA
Gran Sacerdote VALERIO MARCHETTI
Abdallo DANIELE GIANNINI
Anna SUSANNA BRANCHINI
Orchestra Filarmonica Italiana - Coro Giuseppe Verdi di Pavia
Direttore del coro ENZO CONSOGNO
Concertatore e direttore d'orchestra
FERNANDO ALVAREZ
Regia di
FRANCO GERVASIO

*** il tenore Renato Francesconi ha dovuto rinunciare alla prima e lasciare il ruolo al giovane tenore Gaetano Motta

Scene di TITO VARISCO
Light Designer STEVEN THURBER - PHILIP WINGERTER
Costumi di SALVATORE RUSSO
Direzione allestimento scenico di ANGELO SALA
Assistente alla regia MARIA DEBORA FARINA
Maestro suggeritore ANDREA ALBERTINI
Direttore del paleoscenico SIMONA MORO
Maestro alle luci Andrea Mauri
Maestri collaboratori CRISTIANO PALUAN, ANDREA MAURI
Capo reparto Parrucche e trucco Tiziana Libardo
Parrucche Teatro San Carlo di Napoli
Capo reparto Elettricisti Roberto Bertoli
Direzione Tecnica Marcello Avento, Cristina Ambrosi
Ingresso 60/50/40 mila lire


Il cortile del Castello come spazio per manifestazioni e concerti estivi è relativamente giovane. Ha ospitato grandi interpreti della musica d'autore italiana, gruppi stranieri noti e meno noti, ma mai una rassegna operistica. L'anniversario del centenario della morte di Giuseppe Verdi, la volontà di questa Amministrazione di provare a cambiare registro, di sperimentare nuove possibilità di utilizzo di uno straordinario spazio scenico come il Castello in cui storia e arte si fondono mirabilmente, ci hanno spinti ad accogliere la proposta della "Melictes" e quindi di giocare la carta del festival "All'opera".
Una carta che ci auguriamo possa alla fine risultare vincente, come ben lasciano intravedere l'alto livello degli interpreti, la passione e l'entusiasmo degli organizzatori.
L'augurio dell'Amministrazione Comunale e mio personale non può che essere quello di una riuscita dell'iniziativa, di un successo di pubblico, di una sempre maggiore attenzione da parte degli organi di informazioni su Vigevano che, tramite il suo Castello e la sua Piazza Ducale, si è decisamente incamminata sulla strada della piena valorizzazione come città d'arte e di cultura.La parola adesso è agli artisti, ai musicisti, al pubblico che aspettiamo numeroso.

Città di Vigevano Il Sindaco, Dott. Ambrogio COTTA RAMUSINO


PROGRAMMA e NOTE :

GALA VERDIANO Omaggio a Verdi
Pippo Baudo e Katia Ricciarelli presentano le più celebri arie Verdiane interpretate da artisti di fama mondiale.

Giuseppe Verdi RIGOLETTO
A 150 anni dalla prima esecuzione, basata sull'Opera di Victor Rugo "Le Roy s'amuse", Rigoletto, messo in scena nel 1851 alla Fenice di Venezia, fa di Verdi il compositore più celebre nel mondo. Sul piano drammatico, l'efficacia di Verdi discende dalla concisione del libretto, dall'introspezione psicologica e dalla creazione di conflitti in cui si compenetrano i temi dell'amore e dell'amicizia, dando ad ogni personaggio un vero risalto scenico.

CONCERTO SINFONICO Orchestra Filarmonica Italiana
In una naturale cornice medioevale la musica sinfonica concede al pubblico momenti di intensa emozione.

GISELLE, Balletto
Giselle è il più famoso balletto romantico, punto di partenza per il balletto dell'era moderna. Perfettamente divisa in due parti - la prima di commedia la seconda di fantasia- Giselle è uno spettacolo armonioso e logicamente impostato. Il gioco dei sentimenti è trattato con vivo realismo, senza esagerazioni; la parte spirituale ne è la più chiara conseguenza, con una non piccola "frattura".

Giuseppe Verdi NABUCCO
II trionfale esordio di Nabucco a Milano segna l'ascesa di Verdi ed il suo successivo ingresso nel firmamento dei compositori italiani. L'ambientazione scenografica, l'apparizione di grandi masse corali e di comparse fanno di Nabucco una delle opere più popolari ed amate dal pubblico.

PRESENTAZIONE

"All'Opera" è il primo di una serie di grandi eventi pensati per offrire tutta la ricchezza del mondo della lirica ad un pubblico più vasto, organizzando e distribuendo Opere di prestigio anche in territori meno serviti dagli avvenimenti culturali.

Vigevano sarà la prima città a godere di questa iniziativa, fortemente voluta dal Direttore artistico M.°Alberto Nanettì già Maestro del Teatro alla Scala di Milano.

Coloro che hanno pensato e voluto "All'Opera" hanno il grande merito di aver reso disponibile al pubblico la possibilità di "riempire", nel senso più vasto del termine, una lacuna artistica che si sentiva l'esigenza di colmare. Anche il nome stesso è pensato come un invito a partecipare. Invito rivolto agli appassionati di opere e balletti dell'area classica, ma anche e soprattutto a tutti coloro che, trovandosi più vicini all'evento, non si lasceranno perdere l'occasione di "partecipare".

ORGANIZZAZIONE: L'organizzazione della Rassegna "All'Opera" è curata da Melictes onlus, il cui campo d'azione è preciso, ma articolato: si occupa infatti di promuovere l'incontro con la musica, sia con i metodi classici dell'organizzazione di eventi, sia attraverso i più moderni metodi di insegnamento.

La musica è certamente importante nello sviluppo della persona: Melictes onlus si prefigge dunque di consentire ad un pubblico sempre più numeroso di godere dei benefici dell'educazione musicale o, meglio, dell' "educazione alla musica".

DIRETTORE ARTISTICO: Alberto Nanetti, dopo numerose esperienze, approda al Teatro alla Scala di Milano, mantenendo vivi la passione e il desiderio di comunicare al grande pubblico con una sensibilità ed un modo di vivere la musica unico e totalmente coinvolgente.

DIRETTORE MUSICALE: Enzo Consogno da tempo concentra i propri sforzi per fare del Coro G. Verdi di Pavia un coro di livello e di prestigio. Grazie alle sue doti umane, emerge la sua capacità di comunicare al cuore di ogni corista il sublime messaggio che la musica contiene.

RASSEGNA DI OPERE E BALLETTI VIGEVANO CASTELLO SFORZESCO

Katia Ricciarelli è stata la madrina del più grande Festival estivo verdiano dell'estate Con All'Opera Vigevano celebra Giuseppe Verdi Dal 20 giugno nella splendida cornice del Castello di Vigevano andranno in scena le più belle opere verdiane Milano, 5 giugno 2001. E' stata la stessa Katia Ricciarelli a presentare oggi a Palazzo Bagatti Valsecchi All'Opera la più importante manifestazione musicale di tutta l'estate pensata per celebrare il centenario della morte di Giuseppe Verdi. «All'Opera» è l'evento musicale della stagione estiva, che vede rappresentate, nella prestigiosa cornice del castello di Vigevano, grandi opere verdiane come Nabucco e Rigoletto, balletti e concerti sinfonici interpretati ed eseguiti da importantissimi artisti del panorama musicale internazionale. Vigevano sarà la città lombarda che ospiterà questa iniziativa fortemente voluta dal Direttore artistico M° Alberto Nanetti già Maestro collaboratore del Teatro Alla Scala di Milano. Lo stesso Sindaco di Vigevano, Ambrogio Cotta Ramusino, si è detto da subito entusiasta dell'iniziativa: "l'augurio dell'Amministrazione Comunale e il mio personale - ha dichiarato- non può che essere quello di una riuscita iniziativa, di un successo di pubblico, di una sempre maggiore attenzione da parte degli organi di informazione su Vigevano che, tramite il suo Castello e la sua Piazza Ducale, si è decisamente incamminata sulla strada della piena valorizzazione come città d'arte e di cultura" il Comune ha messo a disposizione del M° Nanetti e degli organizzatori lo splendido Castello Visconteo. Grazie al Patrocinio della Regione Lombardia, Provincia di Pavia, Comune di Vigevano che l'hanno resa possibile, All'Opera sarà un grande evento culturale e musicale pensato per offrire tutta la ricchezza del mondo della lirica ad un pubblico più vasto, organizzando e distribuendo repertori musicali di prestigio anche in territori meno serviti dagli avvenimenti culturali. All'Opera è stata pensata e voluta dal M° Nanetti per dare al pubblico la possibilità di «riempire», nel senso più vasto del termine, una lacuna artistica che si sentiva l'esigenza di colmare. Anche il nome stesso della manifestazione è un invito a partecipare. Invito rivolto agli appassionati di opere e balletti dell'area classica, ma anche e soprattutto a tutti coloro che, trovandosi più vicini all'evento, non si lasceranno perdere l'occasione di «partecipare». Il Gala verdiano, che aprirà la rassegna il 20 giugno 2001, avrà come presentatori d'eccezione Pippo Baudo e da Katia Ricciarelli. Le più belle arie e cori verdiani fra cui Va pensiero, Celeste Aida, Stride la vampa, La vergine degli angeli, Brindisi, saranno interpretati da artisti del calibro di Gianfranco Cécchele, Fiorenza Cossotto Bonaldo Giaietti, Renato Francesconi, Anna Tomowa Sintow, Giorgio Zancanaro, dal Coro Giuseppe Verdi di Pavia ed eseguite dall'Orchestra Filarmonica di Pavia sotto la direziona del Maestro Nanetti e, per il coro, del Maestro Enzo Consogno.

Al Gala seguiranno Rigoletto, un concerto sinfonico, il balletto per eccellenza, Giselle direttamente dall'Arena di Verona, e per concludere Nabucco.
L'organizzazione della Rassegna «All'Opera» è curata da Melictes onlus, il cui campo d'azione è preciso, ma articolato: si occupa infatti di promuovere l'incontro con la musica, sia con i metodi classici dell'organizzazione di eventi, sia attraverso i più moderni metodi di insegnamento. La direzione artistica è affidata al Maestro Alberto Nanetti. Nanetti dopo numerose esperienze, nel 1990 approda al Teatro alla Scala di Milano, mantenendo vivi la passione e il desiderio di comunicare al grande pubblico con una sensibilità ed un modo di vivere la musica unico e totalmente coinvolgente.
La direzione musicale è del Maestro Enzo Consogno che da tempo concentra i propri sforzi per fare del Coro G. Verdi di Pavia un coro di livello e di prestigio. Grazie alle sue doti umane, emerge la sua capacità di comunicare al cuore di ogni corista il sublime messaggio che la musica contiene.
Sponsor della manifestazione sono: Asten, società specializzata in information technology, Corriere della Sera, Vittoria Assicurazioni Agenzia Generale di Milano, Fondazione di Piacenza e Vigevano.
I biglietti sono acquistabili attraverso il circuito gioeleservizi.com (www.gioeleservizi.com). Sono previste convenzioni particolari per studenti, anziani, Circoli Ricreativi Aziendali, e residenti a Vigevano Per informazioni è a disposizione un numero verde del Comune di Vigevano.


RASSEGNA STAMPA


GIUSEPPE VERDI RIGOLETTO

Una stella, Eteri Lamoris ha brillato nel cielo tempestoso di Rigoletto, andato in scena in prima nazionale nel cortile del Castello di Vigevano domenica 1 e martedì 3 luglio 2001. Eteri Lamoris nel ruolo di Gilda ha veramente conquistato senza riserve il pubblico. Una voce di timbro molto bello, una vocalità al servizio della scrittura verdiana con accenti accorati ed una tecnica senza nessuna sbavatura, oltre alla personale bellezza, hanno dato vita ad una dolce e vocalmente entusiasmante interpretazione. Con lei nel ruolo di Rigoletto, (una delle due opere di Verdi che saranno proposte in questo primo festival estivo nato grazie alla Melictes e accolto dalla Amministrazione Comunale di Vigevano), Giorgio Zancanaro che affronta senza alcun problema il ruolo tante volte impersonato, forse con un figura troppo bella più adatta a un Conte di Luna o ad un Guglielmo Tell. Zancanaro si erge in statura fisica e vocale, quando il buffone acquista nel dolore dello scherno e dell'affronto il "retaggio di ogni uom, il pianto". Il perdurare delle non perfette condizioni di salute ha costretto il tenore Pietro Ballo a rinunciare alla prima e lasciare il ruolo al giovane tenore Manuel Beltram Gil. Il suo Duca ha guadagnato nel cambio la figura di giovane esuberante molto convincente sotto l'aspetto scenico, ma ha un volume di suono inadatto allo spazio aperto, se pur con un bel timbro e c'è stato qualche problema in alcuni passaggi (forse per la tensione del cambio improvviso). Completavano la compagnia di canto di ottimo livello la voce profonda del basso Alexander Anisimov nel ruolo di Sparafucile, che ha raccolto forti consensi; Alessandra Franceschi una bella voce di contralto come Maddalena; ma tutti i comprimari, che a volte, anche in importanti edizioni discografiche sono di scarso livello, qui si sono rivelati ottimi cantanti; la bella voce nobile del basso Francisco Valls (Monterone), la forte presenza scenica e vocale di Enrico Marabelli (Marullo), che avevamo già apprezzato al Cagnoni nelle produzioni AsLiCo e ancora Daniele Giannini, Susanna Branchini, Bryan Dan, Anna Chiara Farneti e Giorgia Bertagni. L'opera d'arte è un fatto composto da moltissimi fattori ed accanto a cast ed orchestra che sono gli ingredienti occorre un buon cuoco anzi due, scusate il paragone. Con questo spettacolo cosi complesso il direttore Alberto Nanetti inizia ad affrontare il melodramma, dopo un attività dedicata in prevalenza alla musica per danza (lo ritroveremo in Giselle), alla testa della Orchestra Filarmonica Italiana ha offerto una buona prova, riuscita ma ancora da maturare, occorre approfondire un proprio punto di vista, e sapere imporlo, un poco più di polso, infatti l'orchestrazione di Verdi che Wagner aveva paragonato ad un enorme "chitarrone" è invece ricca di improvvisi mutamenti di tempi e di melodie, che se pur rese senza sbavature, occorre forse "aggredire" e "digerire" per bene per poi farle meglio risaltare. Il regista Gianmaria Romagnoli che riprenderà prossimamente Rigoletto a Santo Domingo e curerà la regia a Lecco di Traviata il 20/07 e Barbiere il 21/07, con le scene di A.Sala e costumi di R.Laganà, ha dato una propria lettura della tragedia verdiana, limitando al massimo gli stravolgimenti, molto tradizionale quindi ma con due personalizzazioni. All'inizio la messa in scena del rapimento della figlia di Monterone, e nell'atto terzo l'uccisione di Gilda da parte di Maddalena, quasi per sottolineare il fascino fatale che il Duca esercita sulle donne, spingendo Gilda al sacrificio e Maddalena all'omicidio.
 

GIUSEPPE VERDI NABUCCO, prima serata

Una nube di fuoco e fiamme invade il tempio di Gerusalemme dove gli Ebrei sono ai piedi del Gran Sacerdote Zaccaria per invocare l'aiuto del Signore nel momento di grande pericolo. Il grande coro con l'alternarsi dei momenti maestosi e dei sottovoce, rende lo stato d'animo del popolo Ebreo furioso e impaurito dall'incalzare dei Babilonesi guidati da Nabucco.
Così si è aperta la prima dell'opera andata in scena martedì 17 luglio al Castello di Vigevano, con replica questa sera giovedì 19, sempre alle ore 21, finalmente una risposta di pubblico che ricompensa almeno in parte gli sforzi sostenuti un po' da tutti per realizzare questo primo festival vigevanese dedicato alla musica lirica, sinfonica e balletto. Un cast di voci di grande importanza non solo storica, ma di reali capacità interpretative hanno creato una produzione di ottimo livello, degna di altre arene italiane ben più famose e dalla lunga storia. Nel ruolo del protagonista Giorgio Zancanaro, un cantante che dimostra, sia come persona che come voce, almeno 20 anni di meno della sua effettiva età anagrafica, ha reso Nabucco, con dovizia di mezzi vocali, in tutte le arie a disposizione di questo re beffardo e crudele, che alla fine del suo percorso di dolore si converte al Dio d'Israello. L'opera è costruita su un insieme di antagonismi ma il rivale di Nabucco, non è tanto la setta capeggiata dal Gran Sacerdote di Belo (gran bella presenza vocale e scenica di Danilo Seraiocco) che trama per scalzarlo dal trono, ma Zaccaria che aveva la voce imponente e maestosa di Bonaldo Giaietti. Figlia "presunta"di Nabucco una grande Kathleen Mcalla, scenicamente imperiosa guerriera, ma anche fragile donna alla ricerca dell'amore di un padre che la disdegna a favore della minore e vera figlia, Fenena, come quando stende la mano al padre per soccorrerlo colpito dal fulmine divino per la sua assurda affermazione "Son Dio!". La Mcalla è stata vocalmente perfetta nella parte che presenta delle difficoltà fuori dalla norma, con salti di ottave che ha eseguito sullo stesso fiato, cosa che non riesce a molte cantanti anche famose. La ''minor Fenena" era Angela Maria Lisciandra, abbastanza risoluta e grintosa, ma molto più a suo agio nella zona acuta, essendo abituata a ruoli come Violetta o Gilda. Chiudeva il cast un sorpresa dell'ultima ora, dovuta alla pioggia che ha funestato le prove, il giovane tenore Gaetano Motta che ha dovuto sostituire R.Francesconi colpito da un calo di voce, ma che abbiamo ascoltato molto volentieri se pur in un ruolo un po' avaro, farebbe venire voglia di risentirlo in qualche Bellini o Donizetti. A Susanna Branchini è toccato il ruolo di Anna, una voce che svettava nei concertati, troppo stretta in questa piccola parte per una voce di cosi importante valore e a Daniele Giannini il ruolo di Abdallo.
Quasi sacrale la direzione di Fernando Alavarez, i tempi volutamente lenti hanno concesso alle masse il tempo necessario per riuscire a muoversi nell'affollatissimo palcoscenico, staccando dei bei crescendo nelle cabalette e concertati di cui l'opera è disseminata. Il coro diretto con tanta passione da Enzo Consogno, si è trovato molto a suo agio nelle parti concitate e drammatiche, con qualche piccola indecisione negli attacchi di alcune sezioni. Abbastanza convenzionale la regia di Franco Gervasio
che comunque ha colto qualche bella sottolineatura per evidenziare i sentimenti dei personaggi. Scene e costumi di buon livello alla prova delle luci e del colpo d'occhio d'insieme. Ma ricordiamo che, salvo imprevisti, questa sera ci sarà una grossa occasione, quella di ascoltare il debutto italiano e in questo ruolo di un 29enne baritono argentino, Leonardo Linares, una voce dal timbro nobile, che sicuramente non deluderà nessuno ma potrebbe darci delle grandi sorprese.

GIUSEPPE VERDI NABUCCO, seconda serata
Chiusura bagnata per la prima stagione lìrica estiva

Era una "notte buia e tempestosa" lo scorso giovedì 19 luglio quando la pioggia ha chiuso forzatamente il primo festival vigevanese nel cortile del Castello Sforzesco, dopo appena la seconda scena del II Atto di Nabucco,. Il tempo inclemente ha riversato a fasi alterne un pioggia scarsa ma fastidiosa, che ha impedito agli orchestrali di proseguire la rappresentazione. Dopo il lunghissimo intervallo tra il primo e il secondo atto sembrava quasi potesse cessare, ma non appena ascoltata l'aria di Abigaille "Salgo già" e quella della profezia di Zaccaria, ha ripreso insistente e alle 24 la recita è stata dichiarata definitivamente sospesa. Purtroppo molto del pubblico presente non era preparato a quella che è la consuetudine e la regola di tutti i festival all'aperto, primo fra tutti quello della storica Arena di Verona, e le proteste si sono fatte sentire, certo è un bel colpo per una famiglia avere speso una cifra e vedere solo un atto e mezzo su quattro, forse sarebbe stato opportuno visto che il palco era coperta prevedere anche una copertura per l'orchestra che avrebbe permesso la prosecuzione anche in caso di pioggia. Ma il grande dispiacere per un amante della lirica è non avere potuto ascoltare le pagine più importanti dell'opera cantate dal giovane protagonista Leonardo Linares, al suo "bagnato" debutto in Italia e nel ruolo. Il ventinovenne baritono argentino era la grande aspettativa della serata e lo aspettavamo alla prova con le grandi scene del finale II "Chi mi toglie" e del terzo atto "Dio di Giuda". Nel primo atto lo abbiamo potuto ascoltare porgere una nobile linea di canto ed un interpretazione misurata, con un timbro di voce, che seppur diverso ricorda, tanto per fare un nome la bella voce di Bruson. Il resto del cast era quello della prima con il recupero del tenore Renato Francesconi nel ruolo di Ismaele, che si era ripreso dal malore della prima serata dove aveva dovuto cedere il ruolo al sostituto Gaetano Motta. Il brutto tempo ha giocato qualche scherzo anche alla protagonista, che ha dovuto precipitarsi alla ricerca di un bicchier d'acqua proprio nel bel mezzo del duetto con il Gran Sacerdote, per un improvvisa secchezza della gola dovuta al vento. Questa prima stagione sperimentale si è basata su di un nuovo concetto di organizzazione di eventi "culturali" basata appunto sulla sinergia di diversi contributi a partire dalla Amministrazione Comunale di Vigevano, dalla Soprintendenza e dalle varie agenzie che si sono suddivise i compiti la "Welcome at your service" di Gianluca Lenzi (info@vigevano.org), per la organizzazione di sala e per la presenza su internet di siti dedicati ai vari punti di interesse di Vigevano, Castello, Teatro Cagnoni e Parco del Ticino, la Chiara e Associati per i rapporti con la stampa, la Melictes Onlus dalla quale è partita l'iniziativa e tutte le maestranze che hanno collaborato alla buona riuscita di tutte le serate, non ultimi tutti i figuranti del Palio che hanno fornito il loro apporto per le comparse di scena.


Però a qualcuno la cosa non è piaciuta, preoccupato ... dell'erbetta verde!


GLI SPETTACOLI IN CASTELLO Ma quel cortile è stato deturpato...
Vorrei approfittare del dibattito che si è aperto tra il collega Riccardo Agostini e l'amico don Francesco nelle scorse settimane sulle pagine dell'Informatore per fare alcune considerazioni. Evito di entrare nel merito della questione circa la cultura di Destra o di Sinistra, sia per rispetto della formazione del dottor Agostini, il quale non potrà certamente ignorare come sia complesso e confuso il termine «cultura politica», tanto da non potersi trattare limitandosi a poche righe dettate dal desiderio di riportare alla luce il lato più nobile della sinistra italiana, sia per rispetto alle idee di son Francesco, il quale sa, proprio perché fu Lui ad insegnarmelo, che una cosa è l'Italia, intesa come cultura di un intero paese, un'altra è la piccola realtà quotidiana, fatta di Sindaci, giunte ed assessori locali. Ciò premesso chiedo: che razza di cultura ha portato la nostra Vigevano a far deturpare in questo modo il nostro bel castello? Ricordo che la precedente giunta aveva promosso molte iniziative di cui, la maggioranza dei vigevanesi, a-veva potuto godere, ad oggi, invece, ci si trova innanzi uno spettacolo pietoso. Lasciamo pur perdere il fattore antiestetico, di un palco che ovunque avrebbe fatto bella figura, tranne nel cortile del nostro Castello, tuttavia non si può non notare come, oltre ad essere fuori luogo, questo baldacchino tirato in piedi con tanta fatica , sia pure dannoso. Altro che cemento sui tetti. Siamo alla metà del mese, ed intorno al palco c'è solo erba bruciata e sabbia, quasi l'intero cortile è inagibile, in quanto occupato da questa costruzione, non immagino neppure come sarà la situazione quando l'intera struttura verrà rimossa. Mi chiedo se per la festa del nostro Beato Matteo, avremo il piacere di passeggiare su un bel prato, o ci toccherà camminare tra la polvere. Mi sorge il dubbio che si sia preferito privilegiare quei pochi che volevano togliersi lo sfizio di seguire l'opera tra le mura antiche, piuttosto che pensare alla quotidianità di tanti che, senza troppe pretese, e senza pagare il biglietto, si erano abituati a portare i bambini a giocare nello splendido cortile del nostro Castello, a passeggiare in compagnia dei loro cani, a sdraiarsi a riposare, e persino a legarsi un po' di più alla loro città, che tornava ad essere un luogo in cui potere godere della ricchezza della nostra storia. Ora, no so se sia di destra o di sinistra sperare che il Castello torni, come si era un tempo assaporato, ai Vigevanesi, non so se sia di destra o di sinistra, ritenere che quando si fanno scelte di questo tipo, sia giusto considerare il bene comune piuttosto che i guadagni, e , infine, non so nemmeno se sia di destra o di sinistra, privilegiare un cortile pieno di gente, e di vita, tutti i giorni, piuttosto che un palco morto, che occupa un bene comune, pagando una pegno irrisorio, rispetto alla possibilità che toglie a molti cittadini, quella di godersi il nostro castello nel periodo più bello dell'anno. Una cosa so con certezza, che appena smontata quella costruzione, in pochi rimarrà il ricordo di bellissime serate passate ad ascoltare opere indimenticabili, mentre a tutti rimarrà la vista di un campo più simile ad un deserto che ad un cortile. Ma il gioco valeva veramente la candela? Gxxxx Dxxx

 


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Seguono immagini della serata:


 
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Note:

In quella occasione io, Mario Mainino, ebbi l'occasione di seguire tutte le prove degli allestimenti e le esecuzioni con il pubblico, conoscendo diversi artisti e partecipanti a questi spettacoli.
Tra le persone presenti ricordo con particolare simpatia la giornalista Valeria Maria Pedemonte, che era venuta con un giovane cantante Danilo Formaggia. La Pedemonte scriveva per "Il Giornale" ed ogni anno organizzava a settembre nell'Oltrepò una messa a ricordo di Maria Callas.



 
 


 
   

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