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Proposte artistiche scheda di presentazione di uno spettacolo, concerto, recital

 

Trio Eccentrico
cell. 349 - 4734255 338 - 2194689 339 - 1658304
fax. 051 – 68931161
e-mail: trioeccentrico@yahoo.it
web: http://www.trioeccentrico.com/



TRIO ECCENTRICO un ensemble di fiati formato da Flauto, clarinetto e Fagotto

...Salve, siamo il TRIO ECCENTRICO un ensemble di fiati formato da Flauto, clarinetto e Fagotto e, nel prestare la disponibilità per eventuali collaborazioni all'interno delle attività da Voi organizzate, vorremmo portarvi a conoscenza di un interessante progetto che stiamo portando avanti con successo già da qualche tempo.
Trio; in quanto nasce dall’incontro di tre giovani musicisti provenienti da diverse esperienze artistiche e che, oramai da tempo, danno vita a questo inconsueto progetto decidendo di collaborare insieme anche al di fuori dei rispettivi ambiti professionali.
Eccentrico; anche perché non strettamente "classico", anzi esteticamente distante dalla corrente idea di trio da camera, che ebbe maggior successo grazie all’utilizzo del violino, del violoncello e del pianoforte; ma simile nella sostanza timbrica e nella cura dell’espressione, sempre rigorosa ed elegante. Questa formazione è ormai divenuta una realtà consolidata nel panorama musicale nazionale esibendosi in prestigiose stagioni cameristiche (Chiese Corti e Cortili - Bologna, Sala Bossi - Bologna, Teatro Rossini - Lugo, M.I.C. - Faenza, Cortili Aperti – Modena, I martedì di San Domenico – Bologna, Giardini Margherita – Bologna, Viva Bologna, I concerti nei Cortili - Cervia, Teatro comunale di Russi, Emilia Romagna Festival, Notturni alle conserve - Cesenatico, Umbria Estate). Pur privilegiando lo studio e l’esecuzione di un repertorio basato su edizioni originali, il trio non si limita al già sentito ed al già visto affrontando con plastica versatilità trascrizioni di vario genere, secondo uno spirito di appassionato sperimentalismo. Va in questa direzione il tributo a “Federico Fellini”, presentato in prima assoluta il 28 agosto 2004 a Ravenna, successivamente sviluppato e replicato in molte città italiane insieme a Cristiano Cavina. Nel novembre 2002 il trio è stato protagonista anche oltralpe, dove ha raccolto il consenso della critica ed il plauso del pubblico francese che lo ha visto esibirsi nella suggestiva cornice del castello di Nieul – Limoges. Si è inoltre distinto vincendo il primo premio assoluto al Concorso Musicale Internazionale Città di Vignola - Modena come miglior formazione da camera, raccogliendo entusiasmanti critiche dai Maestri Sergio Perticaroli e Maureen Jones. Nell’estate 2003 ha frequentato il corso di musica da camera per fiati tenuto dai maestri del Quintetto Bibiena presso l’Accademia Internazionale Chigiana di Siena. In diverse occasioni, il Trio Eccentrico si presenta in formazione allargata in quartetto con i cornisti Benedetto Dallaglio e Giovanni Cacciaguerra) eseguendo fra l’altro Ouverture di Rossini, Verdi, Bellini e Mascagni arrangiate in gran parte da Paolo Geminiani. Nell'ottobre 2007 il trio è stato invitato dagli Istituti Italiani di Cultura di Addis Abeba (Etiopia) e Nairobi (Kenya), dove ha presentato un programma dedicato ai più celebri film di Fellini..

I nostri repertori non si fermano al progetto "Omaggio a Fellini" ma spaziano da un programma di musiche originali per questa particolare formazione ad uno di ouverture d' opera in quartetto con l'aggiunta del corno fino ad approdare ad un programma Jazz in quartetto con il sax.
Attualmente stiamo lanciando il nostro ultimo lavoro, completamente incentrato sulle musiche di Mozart. La scaletta varia attraverso un percorso che tocca alcune ouvertures d'opera ed alcune composizioni cameristiche del compositore di Salisburgo.
Per maggiori informazioni Vi invitiamo a visitare il nostro sito internet.

descrizione delle proposte
“Ciak! Si suona!” [...Fare un film è come fare un viaggio, ma del viaggio mi interessa la partenza, non l’arrivo. Il mio sogno è fare un viaggio senza sapere dove andare, magari senza arrivare in nessun posto...]

N. Rota – Trio (allegro quasi in uno, andante, allegrissimo)

N. Rota Suite da “La strada” (1954)
[...La strada: trascendenza e follia, fantasia e solitudine, preghiera e carità accresciuti da una malinconia profonda sono gli elementi predominanti di questo film.
Rossellini, ha affermato Fellini, è stato per me una specie di metropolitano che mi ha aiutato ad attraversare la strada ...]

N. Rota Suite da “La dolce vita” (1960)
[...Ed eccoci alla “Roma bene” – salotti, dive, night-clubs, feste di vips: questo mito, che Fellini stesso ha contribuito a costruire, della dolce vita con i suoi splendori da lampi di magnesio che impediscono di distinguere il vero dal falso, e di saggiare lo squallore e la noia...]

N. Rota Suite da “Otto e mezzo” (1963)
[...Otto e mezzo presenta il film del film, più esattamente il diario cinematografico del film che si deve fare e non si arriva a mettere insieme, ma alla fine ci si accorge che è fatto e non altro che la storia del film che non si farà mai...]

N. Rota Suite da “Giulietta degli spiriti” (1965)
[...Giulietta degli spiriti è nato su Giulietta e per Giulietta. Un film usato come uno strumento per penetrare certe trasparenze del reale e che poteva trovare in Giulietta la guida più indicata. Questo film aiuta a capire l’atteggiamento di Fellini verso la donna...]

N. Rota Suite da “I Clowns” (1971)
[...I Clowns rievoca il circo, i suoi fasti e le sue melanconie, i suoi eroi e le sue vittime. Fellini va alla ricerca più che del circo della sua infanzia, di se stesso. Dal ricordo dei clowns è nata la cronaca, la storia, il film, la poesia...]

N. Rota – Suite da “Amarcord” (1973)
[...Con Amarcord Fellini ritorna ritorna alla sua Rimini, quasi diventata una Miami Beach all’italiana, e per questo se ne sente abbastanza distaccato, anche se la separazione non è stata mai definitiva. Rimini suo nutrimento terrestre, e ormai assurta a dimensione della memoria e proiezione immaginaria, una Rimini popolata di donne dalla sensibilità orgiastica, quasi orientale, tanto che il Grand Hotel diventava per lui Istambul, Bagdad, Hollywood...]

N. Rota Suite da “Prove d’orchestra” (1979)
[...Una prova d’orchestra è un universo di suoni, una ricerca e un tentativo di fare musica insieme, col suo fascino e la sua componente umanità. Una prova d’orchestra è una proiezione del mondo con problemi che si intersecano e le diversità. Una prova d’orchestra è anche una parodia della musica...]

Il mio amico Nino
[...La musica entra nei miei film con i dischi mentre giro. La musica può condizionare una scena, darle un ritmo, far mutare atteggiamento ad un personaggio, suggerire una soluzione diversa.
Ci sono dei motivi che mi porto dietro da anni, vergognosamente (“La Titina”, “La Marcia dei Gladiatori”) legati a precise emozioni, temi viscerali. E poi motivi che sento per caso, come “Patricia”, che ascolti in un bar di Tor Vaianica da un juke-box e diventa uno dei motivi della “Dolce Vita”. Ovviamente che succede? Che quando ho finito di girare un film, mi affeziono a quella colonna sonora e non vorrei più cambiarla. Nino mi da subito ragione, dice che i motivi con i quali ho girato sono bellissimi (anche se si tratta della più zuccherosa e sgangherata canzonetta).
È proprio quel che ci voleva - dice – io non riuscirei a fare mai niente di meglio. Dice proprio così e intanto giocherella con le sue dita sul pianoforte.
- Che cos’era questo? – Domando dopo io dopo un pò – Cosa suonavi?
- Quando? – dice Nino con aria distratta.
- Adesso – insisto io – mentre parlavi hai suonato qualcosa.
- Ah si? – Dice Nino – Non so, non mi ricordo più.
E continua come per caso ad accarezzare i tasti qua e là, e mi sorride con l’aria di volermi tranquillizzare, non devo aver rimorsi o scrupoli, i dischi scelti sono bellissimi. E intanto continua a giocherellare con i tasti del pianoforte.
Nascono così i nuovi motivi dei film che mi conquistano subito, e mi fanno dimenticare le suggestioni delle vecchie canzonette che avevo usato durante le riprese.
Così è accaduto anche questa volta. Mi sembrano motivi di una grazia incantevole, elegantissimi permeati della felice immediatezza che hanno le cose di Nino, amico angelico fatto di musica...]

Federico Fellini
(da “Omaggio a Nino Rota” - Pistoia 30 giugno – 31 luglio 1981)

“Ciak! Si suona!”

[...Fare un film è come fare un viaggio, ma del viaggio mi interessa la partenza, non l’arrivo. Il mio sogno è fare un viaggio senza sapere dove andare, magari senza arrivare in nessun posto...]

Il Concerto si snoda fra le musiche indimenticabili dei film di Federico Fellini, in questo caso raggruppate sapientemente ed in modo del tutto inedito dalla mano del compositore Paolo Geminiani che per l’occasione ne ha tratto delle vere e proprie suites

Programma:
N. Rota - Trio (allegro quasi in uno, andante, allegrissimo)
N. Rota - Suite da “La strada” (1954)
N. Rota - Suite da “La dolce vita” (1960)
N. Rota - Suite da “Otto e mezzo” (1963)
N. Rota - Suite da “Giulietta degli spiriti” (1965)
N. Rota - Suite da “I Clowns” (1971)
N. Rota - Suite da “Amarcord” (1973)
N. Rota - Suite da “Prove d’orchestra” (1979)

Organico: trio di fiati
 

OMAGGIO A FELLINI

RACCONTO DI FELLINI
Nel programma di questa sera potrete ascoltare, negli arangiamenti di Gabrielele Bertozzi e Paolo Geminiani, l'esecuzione di numerosi temi conduttori dei film di Fellini, dei veri classici (solo per citarne alcuni: Amarcord, La strada, I clown, Passerella d'addio, La dolce vita..) che immediatamente richiamano le immagini dei capolavori del regista riminese. Naturalmente, quando si parla di Fellini, il binomio con il "principe della musica per il cinema", Nino Rota, è immediato. A lui - come amico magico e inseparabile - lo stesso Fellini ha dedicato alcune tra le sue più affettuose caricature. Due artisti capaci di esprimere con mezzi diversi uguali stati d'animo, ansie, suggestioni, fantasie e la cui magica e feconda collaborazione verrà riproposta questa sera attraverso l'interpretazione del Trio Eccentrico e di Renato Geremicca. Una raccolta di lettere del Maestro scelte e legate assieme da un prologo ed un epilogo originali del giovane autore Cristiano Cavina, vengono fatte vivere dal reading appassionato del fantasioso attore Renato Geremicca che si interseca e si accompagna ai temi musicali dei suoi film e alle suggestioni musicali dell’epoca. Gli arrangiamenti originali, rigorosi ed eleganti, proposti dal Trio Eccentrico diventano una sorta di colonna sonora minimale ed evocativa per l’attore, che entra nei panni, prima del giovane autore-ammiratore e poi - senza soluzione di continuità - in quelli del Maestro che racconta egli stesso i suoi scritti, ricchissimi di forza visionaria. A questo punto RACCONTO DI FELLINI svela il suo gioco di parole: è un racconto dedicato a Fellini, ma anche Fellini stesso che si racconta, attraverso le sue parole e le musiche dei suoi film.
Musiche di scena:
N. Rota – 3° Movimento dal trio 1973;
N. Rota – Amarcord;
N. Rota – Mia malinconia;
N. Rota – Gemelli allo specchio;
N. Rota – Parlami di me;
N. Rota – Risatine Maliziose;
G. Verdi – Aida “marcia trionfale”;
N. Rota – Pin Penin;
N. Rota – Tango dei clowns;
N. Rota – I clowns;
N. Rota –- La strada;
N. Rota – La Dolce Vita;
N. Rota – Il tempo passa;
N. Rota – Belfagor stomp;
N. Rota – Valzer di otto e mezzo;
N. Rota – La ballerina del circo snap;
N. Rota – Rosa aurata;
N. Rota – Passerella d’addio;
N. Rota – Carlotta’s galop.

Organico: trio di fiati e voce narrante
 

DIALOGHI ININTERROTTI

DIALOGHI ININTERROTTI
Questa proposta musicale è caratterizzata da composizioni scritte appositamente per flauto, clarinetto e fagotto. Un percorso originale attraverso la musica da camera per fiati partendo dalla metà del settecento per arrivare ai primi del novecento. Autori distanti nel tempo e nello spazio, ma legati in qualche modo dal desiderio di scrivere musica per questo inconsueto organico strumentale “utilizzato” spesso con funzione più spiccatamente di intrattenimento, ma anche con funzione estetica. Basta ascoltare le composizioni di Koechlin o di Piston per rendersene conto…

Programma:
Wolfang Amadeus Mozart Divertimento n.1 in sib maggiore
Ludwig van Beethoven - Variationi sul tema “La ci darem la mano” dal Don Giovanni di Mozart
Giovanni Simone Mayr – Selezione dalle “Dodici Bagattelle”
F.Devienne - Trio I op.61
Ch.Koechlin - Trio
W. Piston - Three Pieces

Organico: trio di fiati

OPERISTI A SALOTTO

OPERISTI A SALOTTO
In questo spettacolo si potrà rivivere l'atmosfera di un salotto del diciannovesimo secolo e riascoltare brani notissimi in una veste insolita come le variazioni sul Tema “La ci darem la mano” scritte da Beethoven, senza dimenticare composizioni cameristiche meno conosciute quali le 12 Bagatelle dell’operista italiano di origine tedesca Giovanni Simone Mayr. Quest’ultimo fu insegnante di G.Donizetti a Bergamo: nei primi dell’ottocento, quando l’opera seria sembrava attraversare una crisi a favore dell’opera buffa, Mayr si distinse per un robusto tipo di scrittura corale di derivazione glukiana, caratterizzata da un uso frequente del “crescendo” soprattutto nelle ouverture; tale procedimento fu ripreso e portato a geniali risultati da Rossini (che, dopo qualche anno dal periodo di studio passato a Bologna sotto la guida di padre Martini, si stabilì definitivamente a Parigi) di cui si potrà gustare arrangiata per trio da Massimo Ghetti l’Ouverture de L'Italiana in Algeri.Inoltre si propone il Divertimento in sib maggiore di Mozart che fa parte di quella musica da camera scritta in realtà per un pubblico più vasto e spesso destinata ad esecuzioni all’aperto ed ancora il Trio II op.61 di Devienne, compositore francese che scrisse, oltre a 12 opéras-comiques, molti trii, quartetti e sonate.

Programma:
G.Rossini - L'Italiana in Algeri “Ouverture”
Giovanni Simone Mayr - Selezione dalle “Dodici Bagattelle”
Francoix Devienne - Trio II op.61
Wolfang Amadeus Mozart - Le nozze di Figaro “Ouverture”
Ludwig van Beethoven - Variationi sul tema “La ci darem la mano” dal Don Giovanni di Mozart

Organico: trio di fiati

A SUD DI NESSUN NORD

A SUD DI NESSUN NORD

Un viaggio attraverso la musica sudamericana di radice colta affermatasi nel secolo scorso grazie a grandi autori come Piazzola e Villa Lobos che hanno saputo coniugare il linguaggio colto europeo con i colori e il ritmo della loro terra.

Programma:
O.L.Fernandez - Duas Invençòes Seresteiras
Heitor Villa Lobos, Choros n.2 per flauto e clarinetto
Paquito D'Rivera – Habanera
Heitor Villa Lobos, Bachiana brasileira n.6 (1938) per flauto e fagotto
Ástor Piazzola – selezione


Organico: trio di fiati

OUVERTURES

OUVERTURES
II melodramma è stato sicuramente lo spettacolo più amato in Italia e in Europa nell'Ottocento. Questo amore non si dimostrava solamente nelle innumerevoli rappresentazioni teatrali, ma anche in una moda diffusissima di adattare opere o parti di esse (prevalentemente le Ouvertures) per piccoli organici strumentali di fiati o di archi. Ciò era motivato dalla capillare diffusione della pratica musicale presso le famiglie borghesi, dove più o meno tutti sapevano suonare uno strumento e presso le quali le riunioni di amici erano allietate da esecuzioni musicali. In questo concerto potremo rivivere l'atmosfera di un salotto ottocentesco riascoltando brani notissimi in una veste inconsueta: partendo dalle ouverture rossiniane (Cenerentola e Italiana in Algeri), si arriverà a Bellini e Verdi con le ouvertures del Nabucco e della Norma. Il concerto si completa con il celebre Intermezzo di Cavalleria Rusticana di Mascagni.

Programma:
G.Rossini - La Cenerentola “Ouverture” (arrangiamento originale del Quartetto Eccentrico)
G.Rossini - L'Italiana in Algeri “Ouverture” (arrangiamento originale del Quartetto Eccentrico)
G.Verdi - Nabucco “Ouverture” (arrangiamento originale del Quartetto Eccentrico)
P.Mascagni - Cavalleria Rusticana “Intermezzo” (arrangiamento originale del Quartetto Eccentrico)
V.Bellini - Norma “Ouverture” (arrangiamento originale del Quartetto Eccentrico)

Organico: quartetto di fiati

LA SEMPLICITÀ DEL GENIO LA SEMPLICITÀ DEL GENIO
“Il più grande compositore di tutti tempi è Beethoven, Mozart l'Unico!”(Goethe)

Il concerto è tutto centrato su alcuni divertimenti scritti da Mozart durante la sua carriera e dedicati a svariati organici strumentali. Il Divertimento appartiene alla collezione di “musiche da tavola” destinate all’accompagnamento di sottofondo nei pranzi solenni di corte (da cui il sottotitolo tedesco di “Tafelmusik”); nasce nelle corti e nelle residenze dei nobili per allietare pranzi e banchetti, dove agiva, si direbbe oggi, da sottofondo, venendo spesso sommersa da un confuso vociare, dagli ordini imperiosi dei cerimonieri, dai rumori di posate e stoviglie, dagli strilli delle servette. In Germania, Telemann fu uno dei primi compositori a riunire sotto il titolo Tafelmusik una imponente e organica raccolta di brani concepiti esclusivamente per questo genere d’ intrattenimento conviviale. Più tardi, Mozart inserì anche nella XIII scena del “Don Giovanni” una propria Tafelmusik affidandola a un gruppo di strumenti a fiato...

Programma:
Divertimento K 213
Divertimento K 240
Divertimento K 252
Divertimento K 253

Organico: quintetto di fiati 
CLASSICAMENTE JAZZ! CLASSICAMENTE JAZZ!

Insieme a Paolo Geminiani e a Gabriele Bertozzi, amici cari ed ottimi arrangiatori, è nata una prolifica e stimolante collaborazione che ha dato vita ad una proposta di concerto basata sui più famosi standard jazz ed attraverso la quale ripercorriamo le tappe più significative della storia e dei musicisti che hanno caratterizzato l’intera corrente in una veste inconsueta!

Programma:
George Gershwin -The man i love
Dave Brubeck - Take five
Duke Ellington - In a Sentimental mood
Duke Ellington - Caravan
John Coltrane - Giant steps
Joe Zawinul - Birdland
Joe Zawinul - Black Market
Oscar Peterson - Hymn to freedom
Marvin Fisher - When sunny gets blue
Thelonius Monk - Round midnight midi
Thelonius Monk - Pannonica
Antonio Carlos Jobim - One note samba
Antonio Carlos Jobim - Wave
Erroll Garner - Misty
J.Mercer - Autumn leaves
Richard Rodgers - My favorite things
Don Rendell - Frankincense
Herbie Hancock - Cantaloupe Island
Herbie Hancock - Maiden voyage
Herbie Hancock - Watermelon man
Dizzy Gillespie - Night in tunisia
N. Washington e V. Young - My foolish heart
Kenny Dorham - Blue bossa
Chick Corea - Spain
Chick Corea - Prelude to “El Bozo”
Chick Corea - Children’s song n° 2
Chick Corea - Armando’s Rhumba
Henry Mancini - Peter Gunn
Miles Davis - All Blues

Organico: trio di fiati
“900 francese”  “900 francese”

Questa proposta musicale è caratterizzata da composizioni scritte appositamente per flauto, clarinetto e fagotto. Un percorso originale caratterizzato dall’interazione timbrica dei tre strumenti attraverso la musica da camera per fiati partendo dalla fine dell’ottocento per arrivare al “novecento storico” francese.
“La promenade musicale si realizza in virtù di un'attenta indagine dei compositori in questione nei riguardi delle sorgenti del comporre e dell'essenza della musica stessa, rivolgendosi alle espressioni musicali degli antichi, dei primitivi, delle civiltà esotiche, della religiosità, della magia (ricordiamo che Jules Combarieu nel 1909 aveva scritto il fondamentale studio La musica e la magia), persino degli animali. Alcuni di questi compositori si dedicarono anche alla musica per film, vedi Charles Koechlin e Jacques Ibert, particolare questo che si rende riconoscibile anche in alcuni tratti delle loro composizioni cameristiche .
Per contestualizzare la musica francese all'interno dello sviluppo del linguaggio musicale occidentale, dobbiamo notare che la comprensibilità della musica classica si è basata soprattutto sulla corrispondenza tra orizzontalità e verticalità, tra armonia e melodia”

Programma:
Charles Koechlin - Trio per flauto, clarinetto e fagotto
Charles Koechlin - Trois divertissements per due flauti e clarinetto
Walter Piston - Three Pieces per flauto, clarinetto e fagotto
Eugène Bozza - Sonatine for flute and bassoon
Charles Koechlin - Sonatine Modale per flauto e clarinetto
Charles Koechlin - Sonata op. 75 per due flauti
Jacques Ibert - Deux Mouvements per due flauti, clarinetto e fagotto

Organico: quartetto di fiati
artisti, strumentisti, voci, attori
   
   
   
esigenze logistiche
  • spazio scenico

 
  • amplificazione

 
  • attacco energia elettrica

 
  • quinte

 
  • camera acustica

 
  • pianoforte

 
  • trasporto persone

 
  • trasporto strumenti

 
  • trasporto scene

 
  • vitto, rinfresco

 
  • alloggio

 
personale di supporto necessario
   
   
   
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Trio Eccentrico, curriculum
 

Trio; in quanto nasce dall’incontro di tre giovani musicisti provenienti da diverse esperienze artistiche e che, oramai da tempo, danno vita a questo inconsueto progetto decidendo di collaborare insieme anche al di fuori dei rispettivi ambiti professionali.
Eccentrico; anche perché non strettamente "classico", anzi esteticamente distante dalla corrente idea di trio da camera, che ebbe maggior successo grazie all’utilizzo del violino, del violoncello e del pianoforte; ma simile nella sostanza timbrica e nella cura dell’espressione, sempre rigorosa ed elegante. Questa formazione è ormai divenuta una realtà consolidata nel panorama musicale nazionale esibendosi in prestigiose stagioni cameristiche (Chiese Corti e Cortili - Bologna, Sala Bossi - Bologna, Teatro Rossini - Lugo, M.I.C. - Faenza, Cortili Aperti – Modena, I martedì di San Domenico – Bologna, Giardini Margherita – Bologna, Viva Bologna, I concerti nei Cortili - Cervia, Teatro comunale di Russi, Emilia Romagna Festival, Notturni alle conserve - Cesenatico, Umbria Estate).
Pur privilegiando lo studio e l’esecuzione di un repertorio basato su edizioni originali, il trio non si limita al già sentito ed al già visto affrontando con plastica versatilità trascrizioni di vario genere, secondo uno spirito di appassionato sperimentalismo. Va in questa direzione il tributo a “Federico Fellini”, presentato in prima assoluta il 28 agosto 2004 a Ravenna, successivamente sviluppato e replicato in molte città italiane insieme a Cristiano Cavina. Nel novembre 2002 il trio è stato protagonista anche oltralpe, dove ha raccolto il consenso della critica ed il plauso del pubblico francese che lo ha visto esibirsi nella suggestiva cornice del castello di Nieul – Limoges. Si è inoltre distinto vincendo il primo premio assoluto al Concorso Musicale Internazionale Città di Vignola - Modena come miglior formazione da camera, raccogliendo entusiasmanti critiche dai Maestri Sergio Perticaroli e Maureen Jones. Nell’estate 2003 ha frequentato il corso di musica da camera per fiati tenuto dai maestri del Quintetto Bibiena presso l’Accademia Internazionale Chigiana di Siena.
In diverse occasioni, il Trio Eccentrico si presenta in formazione allargata (in quartetto con i cornisti Benedetto Dallaglio e Giovanni Cacciaguerra) eseguendo fra l’altro Overture di Rossini, Verdi, Bellini e Mascagni arrangiate da loro stessi.

   

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Copyright © Mario Mainino Vigevano PV Agg.del 18/08/2008