Mercoledì 25 gennaio 2017    
Ristorante Ludovico il Moro - Frazione Sforzesca - Vigevano (PV)

 


SERATA A RICORDO DEI 40 ANNI DALLA SCOMPARSA

di

MARIA CALLAS

Anna Maria Cecilia Sophia Kalogeropoulou
Nata a New York, 2 dicembre 1923
Spentasi a Parigi, 16 settembre 1977

Relatore Mario Mainino

Soprano greco, in possesso della nazionalità statunitense e naturalizzata italiana fino al 1966, quando rinunciò a entrambe per ottenere quella greca.

 


Dotata di una voce particolare, che coniugava un

  • timbro unico a volume notevole,
  • grande estensione e agilità,

Contribuì alla riscoperta del repertorio italiano della prima metà dell'Ottocento (la cosiddetta «belcanto renaissance»), in particolare di Vincenzo Bellini e Gaetano Donizetti, di cui seppe dare una lettura personale in chiave drammatica (peculiari al riguardo le sue Norma e Lucia di Lammermoor)

Maria Callas  riscoprì la vocalità ottocentesca definita "canto di bravura", che applicò a tutti i repertori e per la quale il critico musicale Teodoro Celli coniò il termine:

soprano drammatico d'agilità.


La morte (16 settembre 1977)


Maria Callas morì il 16 settembre 1977, intorno alle 13.30. Le sue condizioni fisiche erano da tempo compromesse.

Il referto medico indicò l'arresto cardiaco come causa del decesso, smentendo le voci di suicidio.

Venne cremata e nel 1979 le ceneri furono sparse nel Mar Egeo dal ministro della Cultura greco.

 


Parigi, 1997 muore Maria Callas [2'38"]

Callas la Divina-la Morte
Il 16 settembre 1977, a Parigi, si spegne la "Voce del Secolo". Suicidio, abuso di farmaci, addirittura omicidio, come muore la grande cantante lirica Maria Callas?
Sono interrogativi rimasti senza risposta.

...provai anche un acuto rimpianto perché mi resi conto che l'avevamo abbandonata. Se noi, i suoi amici, le avessimo dedicato più tempo, invece di dare scontato che sarebbe riuscita a risolvere i suoi problemi... capii che eravamo stati ingiusti verso di lei. Se le fossimo stati più vicino, se le avessimo dato uno scopo per vivere, lei non sarebbe morta[...] (Franco Zeffirelli)


Il successo artistico e mediatico hanno costruito un mito attorno a lei, vedendole attribuito l'appellativo di

"Divina"

 

Callas è divina anche quando ... NON CANTA!

Callas, Verdi, Don Carlo, Tu che le vanità conoscesti del mondo [ 9'55"]


Callas a Vigevano non cantò mai ma fu presente nella nostra città.


Maria Callas fu a Vigevano, Palazzo esposizioni per l'inaugurazione della Fiera della Calzatura nel

1956

 

Maria Callas wins the
Golden Shoe award,
19a International Exhibition
Of Vigevano
Gennaio 1956
Golden Shoes, Callas Wins,

Callas Immortal Voce


Callas-1956-Tosca-Vissi D'arte  [3'42"]

Vissi d'arte, vissi d'amore,
non feci mai male ad anima viva!
Con man furtiva
quante miserie conobbi, aiutai.
Sempre con fe' sincera,
la mia preghiera
ai santi tabernacoli salì.
Sempre con fe' sincera
diedi fiori agli altar.
Nell'ora del dolore
perché, perché Signore,
perché me ne rimuneri così?
Diedi gioielli
della Madonna al manto,
e diedi il canto
agli astri, al ciel, che ne ridean più belli.
Nell'ora del dolore,
perché, perché Signore,
perché me ne rimuneri così?


Infanzia e prima adolescenza negli USA (1923-1937)


Kaloogeropoulou ->  Kalos -> Callas così cambia il cognome il padre una volta giunto in America alle ricerca di lavoro.

Nel libro "My daughter Maria Callas", la madre Evangelia Dimitriadou sostiene che, a quattro anni, la piccola Maria, cantando ignara con le finestre aperte, avesse addirittura costretto gli automobilisti a fermarsi ad ascoltarla incantati, bloccando il traffico.

Nel 1928, a cinque anni attraversando la strada di corsa: un'automobile la colpì in pieno, trascinandola sotto le ruote per molti metri prima di riuscire a fermarsi. Trasportata subito all'ospedale di St. Elizabeth, dopo 22 giorni uscì dal coma.

 Dopo l'incidente Maria sviluppò un carattere completamente diverso da prima e fece risalire a questo incidente ill "suo cattivo carattere", che sarà famoso nel mondo, ombroso, ostinato e ribelle.

Nel 1931, come ricorderà più avanti ella stessa ,aveva già preso l'abitudine, studiando canto, di alternare arie molto diverse, ad esempio la Habanera dalla Carmen di Georges Bizet e Io son Titania, dalla Mignon di Ambroise Thomas: un'aria di mezzosoprano e una di soprano di coloratura.

Un'importante disfunzione ghiandolare la porterà a un'abnorme crescita di peso, dalla quale non si libererà completamente prima del 1953.


In Grecia (1937-1945)


Elvira de Hidalgo  fa di Maria un soprano lirico-drammatico di coloratura

Al Conservatorio di Atene dove si diplomò in canto, pianoforte e lingue, studiando con il soprano italiano Maria Trivella, forse prima scopritrice di un registro acuto facilissimo, ma ancora senza quelle note gravi che sarebbero divenute tipiche della sua particolare estensione vocale.
Con la guida di Elvira de Hidalgo, celebre soprano di coloratura avvenne  una svolta anche verso un repertorio di tipo lirico-drammatico.

Iniziò lo studio di arie e duetti da Norma e Il trovatore, ma non dimenticando mai  di inserire sempre arie virtuosistiche nei suoi programmi.

Quando dopo otto anni ritorna in America per raggiungere il padre (i genitori si era separati nel 1937) ha messo in bagaglio  7 ruoli principali in 57 recite dal vivo, un ruolo secondario, parti da corista, almeno 7 recitals, 14 concerti e una decina di esami di Conservatorio, nonché un programma trasmesso in diretta da Radio Atene.


Callas-1965-Schicchi-Oh Mio Babbino caro [2'15"]

O mio babbino caro,
mi piace, è bello bello,
vo’andare in Porta Rossa
a comperar l’anello!
Si, si, ci voglio andare!
E se l’amassi indarno,
andrei sul Ponte Vecchio
ma per buttarmi in Arno!
Mi struggo e mi tormento,
O Dio! Vorrei morir!
Babbo, pietà, pietà!
Babbo, pietà, pietà!


La riscoperta di un repertorio dimenticato


Si dedicò con successo alla riscoperta di titoli di Gioachino Rossini usciti di repertorio anche a causa della mancanza di interpreti adeguate, quali

  • Il Turco in Italia
  • Armida  diretta da Serafin
 

Callas-1954-D'amor al dolce impero-Armida [ da 2'59" su 6'45"]

Armida di G.Rossini 1817
D'amore al dolce impero
natura ognor soggiace.
Dov'è quell'alma audace
che non apprezzi amor?
Chi misero non sente
la fiamma sua possente,
di smalto ha il core in petto,
o mai non ebbe cor.
Coro (Dov'è quell'alma audace che non apprezzi amor?)
Gli augei tra fronde e fronde
spiegan amor col canto;
aman perfin dell'onde
i muti abitator.
Aman le crude belve
là tra le ircane selve,
son per amor feconde
le stesse piante ancor.
Coro (Dov'è quell'alma audace che non apprezzi amor?)
La fresca età se n' fugge,
è la beltade un lampo,
ché l'una e l'altra strugge
il tempo vorator.
Dunque godete, amanti,
de' vostri lieti istanti,
or che vi ride in volto
di giovinezza il fior.


Ebbe un repertorio di arie da concerto
dal contralto(mezzosoprano) al soprano di coloratura


  • "Habanera" da Carmen di G.Bizet mezzosoprano
  • "Mon coeur" da Samson et Dalila di Camille Saint-Saëns mezzosoprano
  • "Polacca" dalla Mignon di A.Thomas soprano di coloratura
  • "Ombra leggera" della Dinorah  di Giacomo Meyerbeer soprano di coloratura
  • "Aria delle campanelle" ("Dov'è l'indiana bruna") da Lakmè di Leo Delibes  Mi naturale sovracuto (mi5) soprano di coloratura
  • «Deh torna, mio ben» tema e variazioni di H. Proch  Mi naturale sovracuto (mi5) soprano di coloratura

Callas-Lakme-Aria delle campanelle (italiano) [ da 4'26" su 7'30"]

Lakmé di Leo Delibes 1893
Dov'è l'indiana bruna,
Che i paria generâr,
Quando la bianca luna
Tra le mimose appar?
Verso imuschi s'affretta
La misera e scordò
Che dovunque è rejetta
Chi un paria generò!
Tra le siepi di rose
Con vaghissime pose
Tu la vedi passar
E alla notte inneggiar!
Nel fitto là di fosca selva,
Smarrito vaga un viator...
Nell'ombra brilla l'occhio della belva,
E del cammino ei move ignaro ancor!
Ruggisce di gioja la fiera
E farne sua preda già spera...
Ma la fanciulla accor
E sfida il suo furor.
In mano ha la bacchetta,
Da cui tintinna e fischia
La magica squilletta
Dell'indo incantator
Lo stranier la contempla essa resta rapita,
De' suoi mille rajà più bello egli è!
Arrossirà, s'ei sa che dee la vita
Ad una vii, che un paria generò!
Ma sul suo ciglio ei stende un velo
E l'assopita innalza al cielo,
Dicendo a lei: starai con me!...
Wismì, di Brahma il figlio egli è!
E da quel giorno il vïator,
In mezzo ai boschi ode talor
Breve il rumor della bacchetta
E il tintinnar che fa
La squilla dell'indiano incantatori


Immortal Voce Immortal Artist
  • "i suoi mi e fa sovracuti... emessi a piena voce"  non c'era  "difficoltà che ella non potesse arrivare a superare"
     
  • volume considerevole e d'una musicalità straordinaria
     
  • nessuna cantante all'infuori di lei è riuscita ad ottenere risultati cosi musicalmente espressivi sfruttando il canto classico operistico
     
  • mezzi vocali sempre utilizzati a seconda del significato delle parole e del momento della frase
  • il fraseggio, i colori, la musicalità straordinaria a sopperire ad una voce ribelle e non facile
  • teatralità, drammaticità, enfasi tragica, raggiunte con pienezza e volume cospicui da librare in spazi ampi e nel vivo della recita
     
  • non c'è differenza tra registrazioni in studio e dischi pirata, e rimane ancora un mistero come Callas abbia potuto realizzare personaggi a tutto tondo in disco, senza, o prima ancora, di averli interpretati in scena:

    Madama Butterfly, La bohème,
    Un ballo in maschera,
    Manon Lescaut, Carmen.

 


Immortal Voce Immortal Artist
  • Maria Callas ha dato nuovo impulso alla riscoperta di titoli desueti, al miglioramento delle scuole di canto e alla maturazione di una nuova consapevolezza tecnica da parte dei cantanti
     
  • le sue interpretazioni riportarono il melodramma all'epoca d'oro
     
  • vedi il recital in disco delle "pazzie celebri" (EMI 1958), il recital di arie francesi dei primi anni sessanta
  • la sua ricerca gestuale fu sempre all'interno della partitura, dove le note e le parole danno indicazioni più che sufficienti su che cosa fare in scena e cosa "non" fare.
     
  • una propensione innata alla "recitazione" (da intendere in tutti i sensi, anche nella vita quotidiana) la rese magnetica e affascinante
     
  • anche quando si dirigeva da sola, ad esempio nei concerti.

Storia della sua vita


Negli USA (1945-1947)

Metropolitan Opera House

Ottenne un'audizione al Metropolitan Opera House, ma con risultato negativo; le furono infatti proposti Madama Butterfly e Fidelio; per la prima parte, oltre alla perplessità di sempre nell'affrontare ruoli pucciniani, il soprano si sentiva fisicamente fuori ruolo, declinò l'offerta del Fidelio perché non si sentiva di cantarlo, come le era stato richiesto, in inglese.

Grazie al basso Nicola Rossi-Lemeni, che nell'immediato dopoguerra aveva già cantato a Verona e a Venezia, Maria entrò in contatto con Giovanni Zenatello, direttore artistico dell'Arena di Verona, giunto in America per ingaggiare nuove voci per La Gioconda. Per una cifra bassissima, Maria accettò la proposta, allettata dall'idea di lavorare con Tullio Serafin e di esordire in un ruolo che finalmente sentiva adatto alla sua voce e al suo fisico.
La Callas incontrò a Verona
Giovanni Battista Meneghini, suo futuro marito, grande appassionato di opera, con il quale ben presto ufficializzo il fidanzamento.
L'esordio al Festival lirico areniano nella prima del 2 agosto 1947 in "Gioconda" diretta da Serafin con Elena Nicolai, Rossi-Lemeni, Richard Tucker e Carlo Tagliabue le assicurò una certa visibilità e un certo successo. Il successo del pubblico fu più caloroso di quello della critica.
Alla fine dello stesso anno, 1947, debuttò  a parte di Isotta, al Gran Teatro La Fenice di Venezia nella ripresa di Tristano e Isotta di Richard Wagner con Fedora Barbieri e Boris Christov diretta da Tullio Serafin.

 

 

 

In Italia (1947)

Arena di Verona, poi Venezia Fenice

 


La consacrazione (1948-1950)


I primi ruoli di soprano lirico drammatico TURANDOT, AIDA, NORMA

L'anno 1948  fu Turandot a Venezia diretta da Nino Sanzogno con Elena Rizzieri, Aida al Teatro alla Scala di Milano con Ebe Stignani e Cesare Siepi , Turandot al Festival lirico areniano diretta da Oliviero De Fabritiis con Rossi-Lemeni e Antonio Salvarezza e alle Terme di Caracalla di Roma con Galliano Masini, Aida al Teatro Regio di Torino diretta da Serafin con Elena Nicolai e poi Norma al Teatro comunale di Firenze,  suo ruolo di riferimento diretta da Serafin con Fedora Barbieri e Mirto Picchi.

L'8 gennaio 1949 è Brünnhilde ne La Valchiria a Venezia diretta da Serafin con Giovanni Voyer,  fu impegnata in  ruoli wagneriani, che lei amava molto ma che non rivelavano tutte le sue potenzialità (come La Valchiria, Parsifal, Tristano e Isotta). Nel febbraio 1949 è Kundry in Parsifal diretta da Serafin al Teatro dell'Opera di Roma.

La svolta della sua carriera avvenne in modo del tutto fortuito: il 19 gennaio 1949, infatti, fu convinta all'ultimo momento a sostituire il soprano Margherita Carosio, indisposta, nel ruolo di Elvira ne I puritani alla Fenice con Ugo Savarese e Christoff diretta da Serafin .

 

 

 

 

 

 

 

Fu un successo memorabile, benché un critico, acidamente, avesse notato che, dopo l'impiego di una cantante wagneriana per una parte tradizionalmente ritenuta "leggera", la prossima volta si sarebbe potuto far cantare Gino Bechi nella parte di Violetta (La traviata).

 

1949 anno delle sue prime registrazioni fonografiche

il 21 aprile 1949 nella sagrestia della Chiesa dei Padri Filippini di Verona sposa Meneghini che lascerà la sua azienda per farle da agente.

1950 Aida  Palacio de Bellas Artes di Città del Messico, Teatro dell'Opera di Roma, Teatro alla Scala di Milano, Fiorilla nella prima rappresentazione nel Teatro Eliseo di Roma di "Il Turco in Italia" di Rossini,  Norma  Teatro La Fenice, a Roma , al Palacio de Bellas Artes di Città del Messico, al Teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania, Isotta in Tristano  a Roma.

1951 Norma,  I puritani al “Bellini”   Catania
1952 La traviata al “Bellini”   Catania
1953 Lucia di Lammermoor  al “Bellini”   Catania

 


L'ingresso alla Scala (1951)


Teatro alla Scala

Le sue doti vocali, pur riconosciute, non interessavano a nessuno.
La sua unica occasione, finora, era stata un'Aida nel 1950
in sostituzione di Renata Tebaldi, accolta con perplessità per via della resa scenica e dello "strano" e metallico timbro vocale.

 

 

 

Antonio Ghiringhelli, Sovrintendente Teatro alla Scala, direttore artistico Victor de Sabata.
Francesco Siciliani, Direttore artistico del Maggio Musicale Fiorentino

1950 Euridice in L'anima del filosofo, ossia Orfeo ed Euridice di Franz Joseph Haydn Teatro della Pergola di Firenze
1950 Violetta La traviata di Giuseppe Verdi Teatro Donizetti di Bergamo (alternandosi con Renata Tebaldi)
1951 Duchessa Elena ne I vespri siciliani
inaugurazione stagione lirica alla Scala di Milano

   

Callas-1953-Traviata-E' strano [ da 8'26" su 9'26"]

Giuseppe Verdi Traviata -E' strano 1853
V
IOLETTA (sola)
È strano! È strano! In core
scolpiti ho quegli accenti!
Saria per me sventura un serio amore?
Che risolvi, o turbata anima mia?
Null'uomo ancora t'accendeva -- O gioia
ch'io non conobbi, esser amata amando!
E sdegnarla poss'io
per l'aride follie del viver mio?
Ah, fors'è lui che l'anima
solinga ne' tumulti
godea sovente pingere
de' suoi colori occulti!
Lui che modesto e vigile
all'egre soglie ascese,
e nuova febbre accese,
destandomi all'amor.
A quell'amor ch'è palpito
dell'universo intero,
misterioso, altero,
croce e delizia al cor!
Follie! follie! Delirio vano è questo!
Povera donna, sola,
abbandonata in questo
popoloso deserto
che appellano Parigi.
Che spero or più?
Che far degg'io? Gioire,
di voluttà ne' vortici perir.
Gioir, gioir!
Sempre libera degg'io
folleggiare di gioia in gioia,
vo' che scorra il viver mio
pei sentieri del piacer.
Nasca il giorno, o il giorno muoia,
sempre lieta ne' ritrovi,
a diletti sempre nuovi
dee volare il mio pensier.
ALFREDO (sotto al balcone) Amore, amor è palpito...
VIOLETTA Oh!
ALFREDO ...dell'universo intero --
VIOLETTA Oh amore.
ALFREDO
Misterioso, misterioso, altero,
croce, croce e delizia,
croce e delizia, delizia al cor.
VIOLETTA
Follie! follie! Ah sì! Gioir, gioir!
Sempre libera degg'io
folleggiare di gioia in gioia,
vo' che scorra il viver mio
pei sentieri del piacer.
Nasca il giorno, o il giorno muoia,
sempre lieta ne' ritrovi,
a diletti sempre nuovi,
dee volare il mio pensier.
ALFREDO Amor è palpito dell'universo ...
VIOLETTA
Ah! Dee volar il mio pensier.
Ah! il mio pensier. Il mio pensier.


Tra il 1952 e il 1954 la cantante perdette 36 chili di peso


Gioconda alla Scala del 1952 (92 kg),
Aida all'Arena di Verona
(87 kg),
Norma di Trieste del 1953
(80 kg),
Medea alla Scala del dicembre 1953
(78 kg),
Lucia del gennaio successivo (75 kg),
Alceste (65 kg),
Don Carlo
(64 kg)

bisogna anche dire che non partiva da una figura obesa, ma semplicemente da un forte sovrappeso distribuito su un'altezza di 172 cm


Nascono le coppie rivali, per motivi di interesse più che personale


La Tebaldi dopo "l'affronto" si trasferisce in USA lasciando il campo libero alla Callas ma la rivalità si scatena tra i fans che creano due "partiti" pro e contro le rispettive beniamine.

 

 

 

1952 Norma, Costanza Il ratto dal serraglio, alla Scala di Milano
1952/1953 Lady Macbeth in Macbeth con Ivo Vinco nell'apertura della stagione, Gioconda, Leonora Il trovatore nel 1953
1953/1954 Medea diretta da Leonard Bernstein tre giorni dopo l'inaugurazione avvenuta con la Wally protagonista Renata Tebaldi

1954 Elisabetta di Valois in Don Carlo, Giulia ne La Vestale con Franco Corelli nell'apertura della stagione 1954/1955

Legato a fattori di fanatismo tebaldiano sembra invece l'episodio dei ravanelli, lanciati insieme ai mazzi di fiori al termine di una ripresa di Traviata, che lei, miope, raccolse senza vedere bene sulle prime cosa fossero, e che poi mostrò al pubblico tra il trionfo generale.


CALLAS - Di Stefano TEBALDI - Del Monaco
EMI La voce del padrone Decca Records di Londra
Maria Callas, soprano Renata Tebaldi, soprano
Giuseppe Di Stefano, tenore Mario Del Monaco, tenore
Fedora Barbieri, mezzosoprano Giulietta Simionato, mezzosoprano
Tito Gobbi, baritono Ettore Bastianini, baritono

Secondo le vendite dei dischi, Maria Callas è oggi la cantante lirica più nota al mondo.


Repertorio operistico

Autore

Titolo

Ruolo

Beethoven

Fidelio

Leonora

Bellini

Il pirata

Imogene

Bellini

La sonnambula

Amina

Bellini

Norma

Norma

Bellini

I puritani

Elvira

Bizet

Carmen

Carmen

Boito

Mefistofele

Margherita

Cherubini

Medea

Medea

d'Albert

Tiefland

Marta

Donizetti

Anna Bolena

Anna Bolena

Donizetti

Lucia di Lammermoor

Lucia Ashton

Donizetti

Poliuto

Paolina

Giordano

Andrea Chénier

Maddalena

Giordano

Fedora

Fedora

Gluck

Alceste

Alceste

Gluck

Ifigenia in Tauride

Ifigenia

Haydn

L'anima del filosofo

Euridice

Kalomiris

Ho Protomastoras

Smaragda

Leoncavallo

Pagliacci

Nedda

Mascagni

Cavalleria rusticana

Santuzza

Mozart

Il ratto dal serraglio

Kostanze

Ponchielli

La Gioconda

Gioconda

Puccini

Manon Lescaut

Manon Lescaut

Puccini

La bohème

Mimì

Puccini

Tosca (sua ultima opera completa cantata)

Floria Tosca

Puccini

Madama Butterfly

Cio-Cio-San

Puccini

Suor Angelica

Suor Angelica

Puccini

Turandot

Turandot

Rossini

Il Turco in Italia

Donna Fiorilla

Rossini

Il barbiere di Siviglia

Rosina

Rossini

Armida  prima rappresentazione nel Teatro Comunale di Firenze

Armida

Spontini

La Vestale

Giulia

Suppé

Boccaccio

Beatrice

Verdi

Nabucco

Abigaille

Verdi

Macbeth

Lady Macbeth

Verdi

Rigoletto

Gilda

Verdi

Il trovatore

Leonora

Verdi

La traviata

Violetta Valery

Verdi

I vespri siciliani

Duchessa Elena  Fa diesis grave (fa♯2)

Verdi

Un ballo in maschera

Amelia

Verdi

La forza del destino

Leonora di Vargas

Verdi

Don Carlo

Elisabetta di Valois

Verdi

Aida

Aida

Wagner

La Valchiria

Brunilde

Wagner

Tristano e Isotta

Isotta

Wagner

Parsifal

Kundry


1954-1955


1954/1955 Maddalena di Coigny in Andrea Chenièr, Amina ne La sonnambula diretta da Leonard Bernstein, Donna Fiorilla ne Il turco in Italia con Rossi Lemeni e Violetta Valery ne La traviata diretta da Giulini nel 1955.
1955/1956 Norma nell'apertura della stagione, Rosina ne Il barbiere di Siviglia, Fedora con Corelli nel 1956 e Anna Bolena
1957 Ifigenia in Ifigenia in Tauride, Amelia in Un ballo in maschera apertura della stagione 1957/1958
1958 Imogene ne Il pirata, Paolina in Poliuto con Bastianini e Corelli nell'apertura della stagione 1960/1961. Medea, Lucia di Lammermoor diretta da Herbert von Karajan, Alceste da Carlo Maria Giulini

Elisabeth Schwarzkopf: asserì che
"non aveva mai sentito una coloratura così strabiliante."

Cetra Gioconda (1952) Traviata (1953)
EMI-Voce del Padrone che le offrì un contratto, grazie al direttore artistico Walter Legge,  per Lucia di Lammermoor di Donizetti, Norma, Tosca, Manon Lescaut, La sonnambula; la casa discografica non si distinse però per coraggio e lungimiranza, preferendo farle incidere opere molto note al grande pubblico e lasciando fuori alcune riscoperte che sono state rivalutate solo grazie alle registrazioni pirata: Medea, Armida, I vespri siciliani, Anna Bolena, Il pirata, Alceste.

Nella foto Maria Callas con Leonard Bernstein


Unica eccezione fu Il Turco in Italia di Gioachino Rossini, incisa nel 1954, rarissima a quei tempi e che Maria Callas aveva già riscoperto nel 1950 a Roma, grazie all'iniziativa di un'associazione artistico-musicale, L'Anfiparnaso, di cui faceva parte anche Luchino Visconti.


Callas-1962-Carmen, Habanera (Pretre - Francese) [ da 2'17" su 6'21"]

Georges Bizet, Carmen, Habanera 1875
Carmen
L’amour est un oiseau rebelle
que nul ne peut apprivoiser,
et c’est bien en vain qu’on l’appelle,
s’il lui convient de refuser.
Rien n’y fait, menace ou prière,
l’un parle bien, l’autre se tait ;
et c’est l’autre que je préfère :
il n’a rien dit, mais il me plaît.
L’amour ! etc.

Carmen
L’amore è un uccello ribelle
che nessuno potrà mai addomesticare,
ed è davvero inutile chiamarlo,
se lui preferisce sottrarsi.
Niente lo smuove, minaccia o preghiera,
uno parla bene, l’altro tace;
ed è l’altro che io preferisco:
non ha detto niente, ma mi piace.
L’amore! ecc.


Gli anni d'oro: 1951-1957


Il primo ruolo pucciniano 1954 Cio-cio-san in Butterfly, 1956 Tosca al Metropolitan Unico passo falso artistico del felice periodo scaligero fu Il barbiere di Siviglia (febbraio/marzo 1956); la sua Rosina non convinse del tutto, sia per l'insolito recupero di alcune figurazioni dell'originaria tessitura contraltina (all'epoca, Rosina era interpretata quasi esclusivamente da soprani leggeri), sia, soprattutto, per la scarsa congenialità del personaggio]. Quando però diventò un personaggio "da rotocalco" a tutti gli effetti, ogni sua minima défaillance veniva amplificata, e la fama del personaggio pubblico divenne una spaventosa arma a doppio taglio.

IL MONDO


Nel frattempo si esibiva in tournée in prestigiosi teatri, quali la Civic Opera di Chicago, il Metropolitan di New York, il Covent Garden di Londra.
Nel 1952 esordì al Royal Opera House di Londra nel ruolo di Norma con la Stignani e Joan Sutherland. Al Covent Garden è Aida con la Simionato e la Sutherland e Leonora ne Il trovatore con la Simionato nel 1953.

L'elasticità dell'organo vocale rimase una caratteristica degli anni d'oro, tuttavia nel 1958, quando il Met le propose la Traviata e il Macbeth insieme, Maria rifiutò le condizioni del contratto e dichiarò che la sua voce "non era un ascensore che poteva andare su e giù a comando".

 


Il suo modo di cantare, già forte di una capacità di fraseggio unica, si perfezionò e si arricchì ulteriormente in fatto di morbidezza, legato e colore, sfumature, e raggiunse livelli notevolissimi.


L'incontro con Onassis 3 settembre 1957


L'invito a trascorrere le vacanze estive sullo yacht Christina per una crociera insieme con Winston Churchill e consorte e ad altre personalità del Gotha internazionale colse una Callas stanchissima per una massacrante tournée di concerti.
Con la voce che incominciava a mostrare segni di cedimento e in uno stato psicologico complesso, dove la dipendenza sempre più forte dalla mondanità si univa al desiderio di porre fine alla carriera.
Dopo due settimane, al rientro a Monte Carlo dello yacht, Maria Callas aveva deciso di essere perdutamente innamorata del greco e di lasciare per sempre Meneghini.

Il declino (1958-1965)


Il 2 gennaio 1958 a Roma, a una serata di gala alla presenza di alte autorità quali il presidente della repubblica Giovanni Gronchi, durante il primo atto di Norma, Maria Callas ebbe nuovi attacchi di afonia come nei due giorni precedenti, durante le prove.
La Callas, forse irritata da voci che avrebbe sentito provenire dal loggione ("Torna a Milano, ce costi un mijone!") non proseguì la recita.
Anche sobillata dall'ormai onnipresente Elsa Maxwell, ritenne di non abbassare il suo livello artistico con una recita scadente (la registrazione fa udire ancora oggi delle condizioni vocali non perfettamente avviate ma forse recuperabili nel corso della recita), creando tuttavia uno scandalo senza precedenti.


Callas = Norma = Casta Diva commenti [ 2'13"]


Callas, 1957 Norma, Casta Diva, aria [ 5'45"]


Callas, 1958 Norma, Casta Diva, aria [ 7'09"]


Vincenzo Bellini NORMA Casta Diva che inargenti 1853
Aria:
Casta Diva, che inargenti
Queste sacre antiche piante,
A noi volgi il bel sembiante
Senza nube e senza vel...
Tempra, o Diva,
Tempra tu de cori ardenti
Tempra ancora lo zelo audace,
Spargi in terra quella pace
Che regnar tu fai nel ciel...
Fine al rito : e il sacro bosco
Sia disgombro dai profani.
Quando il Nume irato e fosco
Chiegga il sangue dei Romani,
Dal Druidico delubro
La mia voce tuonerà.
Cabaletta: A bello a me ritorna ...


1958-1959


Sempre nel 1958  il sovrintendente della Scala di Milano, Antonio Ghiringhelli,  nonostante le recite trionfali de Il pirata di Vincenzo Bellini con Franco Corelli, le fece capire di essere in quel teatro "persona non grata" Nel 1959, in rotta con la Scala e col Metropolitan, incominciò a diradare gli impegni, terminando comunque una serie di concerti negli Stati Uniti e in Europa, tra cui quello di Amburgo, ripreso dalla televisione, una delle poche testimonianze video della carriera della cantante.
Nell'aprile del 1960 Maria Callas, secondo diverse fonti, diede alla luce un bambino, Omero, frutto della relazione con Onassis, morto pochi istanti dopo a causa di un'insufficienza respiratoria e sepolto nel cimitero di Bruzzano, alla periferia nord di Milano. Il 7 dicembre 1960 inaugurò la stagione lirica della Scala nella parte non protagonistica di Paolina nel Poliuto di Gaetano Donizetti.

Gli ultimi anni (1965-1977)


Il cedimento: Una linea vocale ancora cospicua ma intaccata da un forte vibrato e dal registro acuto indebolito e accorciato

Nel 1965 decise di ritornare sulle scene e cantò Tosca, a Parigi, poi successivamente, con Corelli e Gobbi, al Metropolitan di New York: il ritorno fu trionfale. Maria sembrò aver ritrovato lo splendore degli anni precedenti e ciò la indusse a riprendere cinque recite di Norma a Parigi, ma sia la voce sia il fisico non ressero, tanto che il 29 maggio 1965 terminò la scena dell'atto II sfinita e l'ultima scena venne annullata.

Il 5 luglio 1965 al Covent Garden di Londra, riuscì a tenere solo la serata di gala di TOSCA  in presenza della regina Elisabetta(sulle quattro previste),quella fu l'ultima volta che la Callas cantò in un'opera integrale.

Aristotele Onassis  si rifiutò di regolarizzare la loro unione, e nel 1968, forse a seguito di dissapori con la Callas, e per assecondare un disegno economico, decise di sposare Jacqueline Kennedy, da poco vedova di John Fitzgerald Kennedy.


L'esperienza cinematografica


A seguito di questa umiliazione, Maria Callas cadde in depressione. Senza darsi per vinta, scelse (nel 1969) una grande occasione di tornare alla ribalta, non più nell'opera ma nel cinema, come protagonista del film Medea di Pier Paolo Pasolini.

Nota sugli errori che presenta la "rete Internet" si dice


"su Pier Paolo Pasolini (la circostanza dell'accaduto fu rimossa da Callas, che non si espresse mai chiaramente sull'orientamento sessuale del regista)"

ma in una mostra a Venezia di molti anni or sono fu presentata la corrispondenza tra Maria  e Pier Paolo dove lei gli diceva chiaramente che "lui si metteva con gli uomini sbagliati" dimostrando di conoscere molto profondamente il suo caro amico e regista della loro Medea cinematografica.

   

Callas, Medea film di Pasolini [ 3'37"]

Callas, La mamma morta dal film Philadelfia [ 4'13"]

LA MAMMA MORTA
La mamma morta m'hanno
alla porta della stanza mia;
Moriva e mi salvava!
poi a notte alta
io con Bersi errava,
quando ad un tratto
un livido bagliore guizza
e rischiara innanzi a' passi miei
la cupa via!
Guardo!

Bruciava il loco di mia culla!
Così fui sola!
E intorno il nulla!
Fame e miseria!
Il bisogno, il periglio!
Caddi malata,
e Bersi, buona e pura,
di sua bellezza ha fatto un mercato,
un contratto per me!
Porto sventura a chi bene mi vuole!
Fu in quel dolore
che a me venne l'amor!
Voce piena d'armonia e dice:
"Vivi ancora! Io son la vita!
Ne' miei occhi è il tuo cielo!
Tu non sei sola!
Le lacrime tue io le raccolgo!
Io sto sul tuo cammino e ti sorreggo!
Sorridi e spera! Io son l'amore!
Tutto intorno è sangue e fango?
Io son divino! Io son l'oblio!
Io sono il dio che sovra il mondo
scendo da l'empireo, fa della terra
un ciel! Ah!
Io son l'amore, io son l'amor, l'amor!


Dopo il ritiro dalle scene tenne dei leggendari corsi di perfezionamento operistico  a Filadelfia e un ciclo di master-class  alla Juillard School di New York dall'ottobre 1971 al marzo 1972.

John Ardoin "Maria Callas. Lezioni di canto alla Juilliard" edizioni Longanesi 1987


In quegli anni si erano spenti gli  uomini fondamentali della sua esistenza:

  • 1968 il padre e il direttore Tullio Serafin;
  • 1975 il 15 marzo Aristotele  Onassis; il 2 novembre fu ucciso Pier Paolo Pasolini;
  • 1976 il 17 marzo si spense Luchino Visconti.

L'ultima tournée con Giuseppe Di Stefano (1973-1974)


Seguendo l'incoraggiamento incessante del collega Giuseppe Di Stefano, Maria tentò di riorganizzare il proprio assetto vocale, reimparando ad aprire la gola col solo sostegno del diaframma e puntando sul registro centrale.
Nonostante non fosse in grado di tornare agli antichi fasti, affiancata da un amico e sostenuta dall'incoraggiante amore del pubblico, riuscì a recuperare abbastanza da concludere la lunga tournée in condizioni vocali nettamente migliori rispetto a come l'aveva cominciata, come stanno a testimoniare le registrazioni dei concerti del 1974 rispetto al deludente esordio di Amburgo dell'anno precedente.

 

Si rompe l'amicizia con Giuseppe Di Stefano suo partner storico di tante registrazioni.


Maria Callas si ritirò nel suo appartamento parigino, evitando contatti con conoscenti e amici sino al giorno della sua morte.

Callas, Verdi, Aida, Oh, cieli azzurri [ 5'24"]


VISSI D'ARTE, VISSI D'AMORE - UNA SERA CON MARIA CALLAS


La Callas morì, sola, a 53 anni, a Parigi; Rossella Falk la incontrò un’ultima volta nella sua casa di Avenue Saint-Michel, poco prima della morte.

Autore: Rossella Falk
Regia: Fabio Battistini
Genere: drammatico
Compagnia/Produzione: Falk srl
Cast: Rossella Falk
Un incontro tra due grandi donne, due grandi artiste: Vissi darte, vissi damore, che prende il titolo dalla celeberrima romanza cantata da Tosca, è il monologo con cui Rossella Falk, signora del teatro italiano, rende omaggio a Maria Callas.
Traendo spunto da articoli, scritti, interviste, e dai ricordi di una profonda amicizia, la Falk tesse una trama che disegna la complessa personalità della “Divina.
Artista amatissima ma donna dalle profonde solitudini, Cecilia Sofia Anna Maria Kalogeropoulo raggiunse la fama grazie ad un talento straordinario e ad una voce unica, supportati da tenacia e forza di volontà. Diretta da registi come Visconti, Pasolini, Zeffirelli, fu interprete intensa e leggendaria delle più importanti “eroine” del repertorio operistico: Tosca, Carmen, Norma, Medea.
Il successo la costrinse in molte occasioni a sacrificare la vita privata, tormentata e inquieta.
La fine del grande amore con l'armatore greco Aristotele Onassis - che lei stessa definiva come un sentimento distruttivo e violento - contribuì al suo declino.
Rossella Falk, che già aveva interpretato il grande soprano in Masterclass, con Maria Callas consegna allo spettatore un ritratto di donna e di artista suggestivo e appassionato; le voci delle due donne sembrano fondersi sulla scena, quasi a svelare le affinità elettive tra due protagoniste del palcoscenico.


Master Class, opera teatrale di Terrence McNally con musiche di Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini e Vincenzo Bellini.


Il dramma è stato messo in scena originariamente dalla Philadelphia Theatre Company al Mark Taper Forum. Dopo dodici anteprime, la produzione di Broadway, diretta da Leonard Foglia, è debuttata al John Golden Theatre di New York il 5 novembre 1995, dove replicò per un totale di 598 performance. Nel 1996 viene messa in scena la versione italiana tradotta da Rossella Falk, che recitava anche nel ruolo della Callas. La produzione del Teatro Eliseo di Roma ha visto in scena anche Luigi De Santis nella parte del pianista accompagnatore. La prima europea viene rappresentata al Teatro Mancinelli di Orvieto nel marzo 1996 e da lì partì una tournée di due anni con più di 300 repliche nei maggiori teatri italiani. L'ultima replica si tenne al Teatro Grace di Monaco di Montecarlo. La produzione ha riportato un'enorme successo di critica unito a un non meno altisonante sold-out ai botteghini per tutte le date programmate. Rossella Falk (intima amica della grande cantante) ha ottenuto per la sua interpretazione il premio Eleonora Duse.

La trama si sviluppa tutta intorno alla diva Maria Callas, l'affascinante, intelligente, caustica, sentimentale soprano che tiene un master class al John Golden Theatre di New York sul canto lirico ai giovani cantanti. Ai commenti e discorsi degli impressionati studenti, si alternato i ricordi della grande diva, la gioventù come “brutto anatroccolo”, l'odio feroce che nutriva nei confronti dei suoi rivali, le critiche, il trionfo al Teatro alla Scala di Milano e la relazione con Aristotele Onassis.
Lo spettacolo termina con un grande monologo della Callas su tutti i sacrifici intrapresi in nome dell'arte.

Il dramma ha vinto nel 1996 sia il Drama Desk Award sia il Tony Award per il miglior nuovo dramma, mentre entrambe le attrici principali della produzione originale ( Zoe Caldwell, Audra McDonald ) hanno ricevuto il Tony Award come miglior attrice protagonista e non-protagonista.
La produzione di Broadway del 2011 con Tyne Daly e Sierra Boggess è stato nominata al Tony Award al miglior revival nel 2012.


Film su Maria Callas


1983 - E la nave va
regia di Federico Fellini: trasfigurazione poetica della vita di Maria Callas, e soprattutto del suo "culto".
2002 - Callas Forever
regia di Franco Zeffirelli, sceneggiatura di Martin Sherman e Franco Zeffirelli, con Fanny Ardant, Jeremy Irons, Joan Plowright, Gabriel Garko, Jean Dalric, Gabriel Spahiu, Jay Rodan, Alessandro Bertolucci, Stephen Billington
2005 - Callas e Onassis, miniserie televisiva
regia di Giorgio Capitani, con Luisa Ranieri nella parte del soprano, Gerard Darmon che interpreta Aristotele Onassis e Serena Autieri.


Nel 2007 Vigevano ricorda il TRENTESIMO anniversario della scomparsa.


Le opere d’arte esposte sono state realizzate appositamente dagli artisti vigevanesi Vincenzo Pellitta, Luigi della Torre e Sonia Quarone.
http://www.concertodautunno.it/070930-callas/070930-callas.htm

Domenica 30 settembre 2007
ore 21.00
Teatro Cagnoni - Vigevano
I° GALA DELLA LIRICA
Grande Maria
Omaggio a Maria Callas

Serata lirica in onore di Maria Callas nel trentesimo anniversario della scomparsa.

Con la partecipazione straordinaria del soprano Maria Malatesta Calabrò.
Ospite d’onore il mezzosoprano Luisa Mandelli.
Con Olha Zhuravel e Margherita Tomasi, soprani
Leonardo Cortellazzi, tenore
Con la partecipazione straordinaria
del baritono Giorgio Valerio
Accompagna al pianoforte il maestro Alberto Malazzi
Serata ideata e condotta da Mario Mainino
Tra le due parti, intervista a Luisa Mandelli che ha sostenuto il ruolo di Annina in una storica Traviata al fianco di Maria Callas.
Abiti ed accessori d'epoca forniti dalla collezione "La camelia" di Marialuisa Siviero.


Foto by www.Concertodautunno.it
http://www.concertodautunno.it/090313-sandionigi/090313-sandionigi-1.htm

una serata ideata da "Concertodautunno" con
il sostegno della

Fondazione di
Piacenza e Vigevano
e dell'allora presidente rag.Pietro Torielli


Ascolti disponibili on-line dalla rete Internet


Callas-1956-Tosca-Vissi D'arte
https://youtu.be/_Zc5exCTscg

MARIA CALLAS sings "Vissi D'arte" on November 25, 1956
Here we have Maria Callas inhabiting one of her signature roles. This 1956 performance of Puccini's "Tosca" is not identified regarding location so perhaps some Callas devotee can chime in with a comment in this regard. It's another discovery from the dusty crates at YouTube channel TheMotionDevotion, in this case an unlabeled Betamax videocassette of recordings from television.

Callas-1957-Norma-Casta Diva
https://youtu.be/U-wiHzq_Bbk
Maria Callas -Casta Diva- - Vicenzo Bellini - Norma, 1957[tramite torchbrowser.com].mp4
Vicenzo Bellini - "Casta Diva",
Vicenzo Bellini (1801-1835) Norma, Opera, 1831.
Maria Callas (1923-1977), Gabriele Santini, conductor (1886-1964)
Rai Orchestra Rome, 1957.

Callas-aaaa-DonCarlo-Tu che le vanita
https://youtu.be/l7AOCu1If80

Umberto Giordano - "Andrea Chénier"
La Mamma Morta - dal film Philadelphia
https://youtu.be/3b0p9mTJOJI

Callas-1959-Pirata-s'io potessi-1 (parte prima)
https://youtu.be/jAY7eDgTI28
Maria Callas esegue "Oh! s'io potessi dissipare le nubi" da "Il Pirata" di Vincenzo Bellini.

Callas-1959-Pirata-s'io potessi-2 (col sorriso d'innocenza)
https://youtu.be/iTCVfoG2WCA
Nicola Rescigno dirige la Symphonieorchester des NDR. Registrazione live effettuata alla Musikhalle di Amburgo il 15.05.1959.

Callas-1965-Schicchi-Oh Mio Babbino Caro
https://youtu.be/69pxWVjlbNo

O patria mia. Maria Callas. 1955. Studio.
Giuseppe Verdi. "AIDA". Atto 3.
each note in a different place, then the final high C sounds like a note of Lucia di Lammermoor, awful?
https://youtu.be/iSMyAHaZyNg
Callas,Verdi,Aida,Cieli-Azzurri

Camille Saint-Saëns Samson et Dalila
Callas-1961-Sanson-MonCoeur
https://youtu.be/9piRiiZ0C4Q
Maria Callas "Mon coeur s'ouvre a ta voix"
Georges Pretre, direttore
Umberto Giordano - "Andrea Chénier"
Callas-1955-Chenier-La mamma morta https://youtu.be/eHJgJs6Em0M (difettoso)
Maria Callas - (Live, January 8th, 1955)
Historical live performance. Chorus and Orchestra of Teatro alla Scala, Milano, dir. Antonino Votto
Armida Giocacchino Rossini
Maria Callas "D' amore al dolce impero"
https://youtu.be/kk675Z2I_O8
Orchestra di Milano della RAI
Alfredo Simonetto, conductor
San Remo, 27.XII.1954
 
Léo Delibes-Dov'è l'indiana bruna da Lakmé
Callas-Lakme-Aria delle campanelle (italiano)
https://youtu.be/9smEr1vq5pI
Nobody can sing like Callas. Here she hits E natural with minimum efford! AIR DES CLOCHETTES (ou va la jeune indoue) - BELL SONG
Callas-0060-1953
Traviata-E' strano

https://youtu.be/I4cSVnqGmOc?list=RDT--Bj8wp5bo
Maria Callas (1923-1977) Giuseppe Verdi (1813-1901)
La traviata : E strano! E strano!...Ah, fors'è lui che l'anima...Follie! Follie!...Sempre libera on Alfredo - Francesco Albanese
Orchestra sinfonica di Torino della RAI dir. Gabriele Santini
Callas-1954-Butterfly-Unbel di vedremo
María Callas | Un bel dì vedremo - Madame Butterfly (Puccini)
https://youtu.be/0oRUyT5NOOA
Romanza "Un bel dì vedremo" da Madama Butterfly di Giacomo Puccini, incisione del 1954, Philarmonia Orchestra, direttore Tullio Serafin, canta Maria Callas. L'incisione fa parte del disco "Puccini Arias". Presenti slides con il libretto. Alcune foto di Maria Callas tratte dall'unica rappresentazione in scena a Chicago nel novembre del 1955 e alcune opere di Hokusai.
Callas-1962-Carmen-Habanera-film
https://youtu.be/p19Rh5HWiRc
Callas-1962-Carmen-Habanera-CoventGarden
https://youtu.be/fLtHGbxLcMI
Callas-1954-Forza-Pace,pace
https://youtu.be/WClMRAlRYk4
Maria Callas: "Pace, pace mio Dio" - Forza del Destino Verdi,
Maria Callas nell'agosto 1954 a Milano ha inciso in studio "La Forza del Destino" di Giuseppe Verdi. Qui viene eseguita l'aria "Pace, pace, mio Dio!". Direttore Tullio Serafin, Orchestra e Coro del Teatro alla Scala. Le fotografie sono tratte dallo splendido volume di Eugenio Gara, edito nel 1959, e dedicato alla Divina.
Callas-1954-Mefistofele-altra notte
Maria Callas - "L'altra notte in fondo al mare"
https://youtu.be/wUGGaCezuE4
Boito's Mefistofele (Philharmonia Orchestra, Tullio Serafin, recorded in 1954)
Callas-xxxx-Manon Lescaut-Sola,perduta
Maria Callas. Sola, perduta, abbandonata. Manon Lescaut. Giacomo Puccini.
https://youtu.be/nRCY18PWv8w
Maria Callas, soprano. Philharmonia Orchestra. Dir. Tullio Serafin.
Callas-xxxx-Lakme
Maria Callas Lakme (live with E natural)
https://youtu.be/G16iCWICro8
Callas-xxxx-Lakme(italiano-brutto-suono).mp4
Callas-xxxx-Sonnambula-ah non giunge
allas__phenomenal_Eflat_diminuendo_in_Amina_s_finale.mp4
Maria Callas, La Sonnambula, with the famous E flat diminuendo.
Callas-xxxx-Vespri-Merce,dilette amiche (opera di cui fece la regia con Raina Kabaivanska protagonista)  

Fine della serata riepilogo degli ascolti.


   


0010-Callas-1977-Rai-servizio.mp4

Parigi, 1997 muore Maria Callas [2'38"]

Callas-1956-Tosca-Vissi D'arte  [3'42"]

Callas-1965-Schicchi-Oh Mio Babbino caro [2'15"]

Callas-1954-D'amor al dolce impero-Armida [ da 2'59" su 6'45"]

Callas-Lakme-Aria delle campanelle (italiano) [ da 4'26" su 7'30"]

Callas-1953-Traviata-E' strano [ da 8'26" su 9'26"]

Callas-1962-Carmen, Habanera (Pretre - Francese) [ da 2'17" su 6'21"]

Callas = Norma = Casta Diva commenti [ 2'13"]

Callas, 1957 Norma, Casta Diva, aria [ 5'45"]

Callas, 1958 Norma, Casta Diva, aria [ 7'09"]

Callas, Medea film di Pasolini [ 3'37"]


 

 


Link
https://it.wikipedia.org/wiki/Maria_Callas



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