concertodautunno news     edizione del 19/11/2005  torna alla pagina precedentemente consultata

Inaugurata al Teatro Coccia di Novara la mostra itinerante dedicata a Johan Adolf Hasse Sabato 26 novembre, prima recita per la "Serva scaltra"

Ore 17 di sabato 19 novembre 2005, siamo nell'ingresso del Teatro Coccia di Novara dove si apre la mostra dedicata a Johan Adolf Hasse e si presenta un'opera che sarà fondamentale per la conoscenza completa di questo autore.
La mostra è costituita da una serie di pannelli che documentano l'opera e la vita di un autore che ebbe una straordinaria importanza in campo musicale durante tutta la sua esistenza, fu un punto di riferimento per gli altri musicisti tanto che a Mozart si augurava di poter diventare un giorno importante quanto Hasse. Alla sua morte però passò nel dimenticatoio, in quanto la sua produzione era troppo legata all'ancienne regime, e i nuovi fermenti musicali portavano in tutt'altra direzione.

Locandina

Sabato 26 novembre 2005 ore 20.30–Turno A
Domenica 27 novembre 2005 ore 16.00–Turno B

“LA SERVA SCALTRA”
intermezzo in tre parti
Musica di Johann Adolphe Hasse
Dorilla Cristina Baggio
Balanzone Federico Sacchi
Maestro Concertatore e Direttore Massimiliano Toni
Regia Deda Cristina Colonna
Ensemble Strumentale La Terza Prattica Corpo di Ballo del Teatro Coccia
Produzione Fondazione Teatro Coccia

Alcune immagini dei pannelli in mostra

La regista

Deda Cristina Colonna, che era stata allieva di Carlo Pesta si poi formata alla scuola di Filologia Barocca di cui questa "Serva scaltra" sarà una fortunata applicazione; divertente e leggera aggiunge alle arie vere e proprie dell'intermezzo anche delle sinfonie strumentali di Hasse, tratte da sue opere o balletti, inserite come apertura delle varie parti in cui è strutturata.


Bruno Vescovo e la regista Deda Cristina Colonna

Nella mostra è esposto anche il manifesto di uno dei tanti concerti che si tengono a Venezia nella splendida sala della Scuola Grande di San Rocco.
Sabato 10 ottobre 2003 ero a Venezia in visita ad amici  e sono riuscito ad ascoltare proprio uno di questi concerti tenuti dal contraltista (vedi)

 

(foto di Herr Klaus Muller con Klaus Schmidt)

Grazie alla disponibilità di Klaus Muller, curatore della mostra presentiamo alcune notizie su questa iniziativa.
 "Abbiamo raccolto in questi pannelli tutte le informazioni sulla vita e sull'opera di Hasse, che poi si trovano sul libretto che è disponibile gratuitamente per tutti i visitatori. La veste grafica è opera di Kalus Schmidt. Questo progetto è una mostra itinerante che andrà prossimamente a Varsavia e successivamente alla casa natale di Haendel (Hallé). I pannelli sono in lingua italiana, tedesca ed anche in polacco, versione che sarà lasciata in Polonia dopo l'esposizione a Varsavia. Ogni pannello illustra un particolare argomento, ad esempio il catalogo completo delle opere composte da Hasse, pensi che musicò tutti i testi di Metatasio tranne uno (Il Temistocle). Sono elencate tutte le città italiane dove furono rappresentati i suoi lavori. Rimini, Ferrara, Napoli ovviamente, Novara manca perché non aveva ancora un suo teatro."

La trama

La vicenda di Dorilla e Balanzone sarà partecipata da un contorno di figuranti che offriranno al Corpo di Ballo del Teatro Coccia l'occasione di esibirsi anche in questa occasione, come per altro avvenne in esecuzione dell'epoca con le entrate grottesche del maestro di danza Gregorio Lambranzi. L'esecuzione prevede l'uso di strumenti antichi ( 6 violini, 2 viole, 2 cello, 1 cbs, arciliuto, percussioni). La Serva scaltra fu rappresentata a Napoli, nel 1729, è scritta nello stile "buffo napoletano" ed era inserita come intermezzo dell'opera seria il Tigrane.

 Johannes Reichert e nel corso del quale veniva eseguito, accanto a A.Vivaldi, H.Purcell ed G.F.Haendel anche l'aria "Pallido è il sole" di J.A.Hasse.

Herr Muller ha gli occhi che luccicano mentre racconta di questo progetto, come di un padre che parla del figlio prediletto o di un amante che parla dell'amata. E' grazie a persone come lui che la musica ha oggi un tangibile ricordo di questi grandi personaggi. Le istituzioni spesso si dimenticano di loro, ma nascono ogni tanto uomini che con il loro amore testimoniano l'opera di questi grandi musicisti e riportano alla memoria della contemporaneità un patrimonio sommerso di grande valore. Accanto a Adolf non si può non parlare di Faustina Bordoni, famoso soprano italiano. Era un po' più vecchia di lui, aveva già 33 anni, quando lo conobbe, era una cantante famosa e molto richiesta, ma quando incontrò  il compositore, la fiamma scattò immediatamente e, "lapsus freudiano", lo si nota da un frammento autografo di una lettera di Faustina Bordoni (esposto) nel quale si firma 'Faustina Bordoni H...' con quel (H) di Hasse, sfuggito per errore alla penna, visto che in quel momento non era ancora diventata la signora Hasse. Il sodalizio affettivo e musicale tra Adolf e Faustina durò 50anni, alcuni perfidi dell'epoca dicevano che Hasse era Faustina, tanto che quando, dopo 35 anni di carriera, la cantante si ritirò dalle scene anche la vena compositiva di Adolf si inaridì.
 
 

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20/11/2005