concertodautunno news   edizione del 15/01/2004 torna alla pagina precedentemente consultata

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Vigevano, 06/01/2004

E' iniziata con un caloroso successo la stagione sinfonica di Magenta
Il maestro Mallazzi porta Strauss al CinemateatroNuovo

Scintillante debutto della stagione sinfonica a Magenta Alberto Mallazzi ha diretto l'Orchestra Sinfonica di Magenta in un programma che si è aperto con il famoso Te Deum di G.Charpentier (la sigla della Eurovisione) eseguita dall'orchestra con la partecipazione dei piccoli musicisti della Piccola Orchestra Totem.
Ecco delle immagini della serata inaugurale della Stagione musicale dell'Orchestra "Città di Magenta", tenutasi il giorno 6 gennaio. Al concerto erano presenti autorità locali e del mondo della politica nazionale, tra le quali: il Sindaco di Magenta dott. Del Gobbo, gli assessori Viglio, Morani, Gelli e alcuni Amministratori di comuni del magentino; il Senatore Servello, l' Onorevole Deodato e l' Assessore provinciale U. Maerna.

 

Per informazioni : Uffico Stampa TOTEM stampa@totemagenta.org

Pavia, 11/01/2004

Sconfitto ogni pronostico negativo, tutto esaurito al Teatro Fraschini di Pavia
L'Orfeo di Claudio Monteverdi chiude in bellezza la stagione lirica

Forse gli stessi organizzatori sono stati i primi a stupirsi dell'grande affluenza di pubblico che ha raccolto a Pavia l'opera di Claudio Monteverdi 'L'Orfeo". Molte volte quando si tratta di questo importantissimo autore si associa più il dovere che il piacere all'ascolto, ed in effetti se ne ricordano alcune esecuzioni di opere di Monteverdi in edizioni musicalmente povere anche se con ottimi allestimenti scenici. Ma se vogliamo definirci autentici "appassionati d'opera" non possiamo sottrarci da alcune ore di noia e dobbiamo ascoltare Orfeo, o Incoronazione o Ritorno di Ulisse.
Ma una volta tanto il supplizio si è tramutato in delizia per il numeroso pubblico che è arrivata anche da Cagliari a Pavia per non perdere l'ultima recita di domenica 11.
Il cast era formato da cantanti che hanno già una carriera alle spalle di grande rilevanza e da giovani che sono tutti ottime promesse, inoltre la formazione orchestrale che è stata scelta l'Accademia Bizantina, è di per sè l'assicurazione di un altissimo livello esecutivo ed è tra le più interessanti formazioni non solo italiane ma di livello europeo.
Ottavio Dantone ha condotto una esecuzione emozionante, mai un attimo di cedimento, di noia, una orchestra scintillante che sosteneva ed accompagnava il canto chiaro e affascinante in questo lavoro che è tra i primi esperimenti di opera lirica e che del "recitar cantando" è il manifesto.
Straordinaria prova del protagonista Furio Zanasi nel ruolo di Orfeo, che è quasi sempre in scena, ma ottimi tutti gli altri ruoli da Sonia Prina ad Elisabetta Scano, da Mirko Guadagnini (Pastore e Apollo) allo stuolo di cantanti che Monteverdi mette in scena per raccontare a suo modo la storia di Orfeo.
Molto affascinanti le immagini che crea Massimo Gasparon, regista e scenografo dello spettacolo, tali da meritare da sole l'applauso del pubblico. Tanto per citarne alcune: la barca di Caronte trascinata dai tre danzatori in tute nere con volute dorate a richiamare le nere onde, l'apparizione di Apollo su di un grande cavallo dorato, o dell'altissimo dio Plutone e di Proserpina con i capri neri dalle corna d'oro. Molto gusto e tanta professionalità e passione insieme si sono meritate gli oltre quindici minuti ininterrotti che hanno segnato la fine dello spettacolo e della stagione lirica al Teatro Fraschini per il 2003/2004.
Nella prossima stagione quasi sicuramente potremo rivedere "Il ritorno di Ulisse in patria" mentre per "Incoronazione di Poppea" andremo al 2006 e vedremo come la penserà la nuova gestione che ci sarà allora.
 


L'Orfeo di Monteverdi al Teatro Fraschini di Pavia 11 gennaio 2004

Sonia Prina (Speranza, Messaggera) e il direttore dell'Accademia Bizantina Ottavio Dantone

Elisabetta Scano (Euridice, La Musica)

 

Mirko Guadagnini (Pastore I, Apollo)


05/01/2004
Giuseppe Zecchillo

CHI E' PIU MAFIOSO?
Riporto un articolo del famoso baritono milanese Giuseppe Zecchillo che da anni conduce una personale battaglia per difendere l'opera lirica e i suoi artisti.

I cantanti, che rifiutano di far parte delle agenzie teatrali, vengono discriminati dalla stragrande maggioranza dei dirigenti teatrali. Chi non si adegua ad essere sfruttato dalle agenzie, non lavora o viene sottopagato. A lui toccano cachet ridottissimi. I cantanti, che vorrebbero restare indipendenti, ricevono messaggi bonari e insinuanti: "Non restare soli, aderite a qualche agenzia, così il cachet si triplica". A questo allettamento molti cantanti cedono...ma il valore gonfiato del cachet verrà diviso con l'agente e il dirigente corrotto.
E i costi delle produzioni liriche aumentano a vista d'occhio. Morale: chi è più mafioso, l'agente o il dirigente?

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