L'Orchestra della Svizzera italiana

L’Orchestra della Svizzera italiana, fin dalla sua fondazione nel 1933, si è trovata ad operare in una realtà geografica molto circoscritta, in una regione delimitata al nord dalle Alpi e al sud dall’Italia. Come tutte le località di confine, la Svizzera italiana è una regione di passaggio, di scambi, di incontri tra culture diverse, una regione votata all’internazionalità.
Proprio questa particolare mentalità della gente di confine ha formato, nel corso dei decenni, il carattere dell’Orchestra della Svizzera Italiana: oggi essa rappresenta uno straordinario esempio di collaborazione tra musicisti del luogo e artisti provenienti da decine di nazioni diverse (dal Giappone al Brasile, dagli Stati Uniti alla Russia), nel cuore dell’Europa, in un piccolo paese di lingua italiana.
Anni di lavoro collettivo, di convivenza, hanno modellato l’Orchestra secondo uno stile di vita che è quello generalmente riconosciuto agli svizzeri di lingua italiana e cioè la disciplina e la dedizione al lavoro, tipicamente svizzera, arricchita dalla fantasia e dalla vitalità latina, della vicina Italia.

Dopo una lunga fase che ha legato l’Orchestra a diversi direttori stabili, l’OSI ha svolto la propria attività per tre anni (dal ’96 al ’99) unicamente con direttori ospiti, tra cui ha spiccato la figura di Serge Baudo, che ha assunto la carica di "primo direttore ospite". La presenza carismatica di Serge Baudo ha garantito una continuità stilistica; con lui si sono avvicendati alcuni direttori che hanno un rapporto di amicizia con l’orchestra e che, da tempo, tornano regolarmente a Lugano come Rudof Barshai, Wolf Dieter Hauschild, Isaac Karabtchevsky, Michail Pletnev, Jean-Bernard Pommier, David Shallon, Michael Stern, Muhai Tang, Armin Jordan ...
Altri direttori di grande fama, beninteso, sono stati invitati di volta in volta ( nel 1999, ad esempio, hanno diretto a Lugano Sir Neville Marriner e Vladimir Spivakov).

Con il 1999 l’orchestra ha iniziato una collaborazione regolare con un altro direttore francese di fama internazionale , Alain Lombard, che ha assunto la carica di direttore stabile. Già nel 1998 egli ha svolto un’intensa attività, sia in concerto, sia in sala d’incisione, con risultati entusiasmanti.
La sua funzione è diversa da quella di Serge Baudo, il quale conserva la carica di primo direttore ospite, in un ruolo che fa da contraltare a quello del direttore stabile.

Una delle caratteristiche più interessanti dell’OSI è quella di essere organizzata secondo una geometria variabile. Ciò le permette di affrontare repertori molto disparati per rispondere alle diverse esigenze del pubblico.
Costituita attorno ad un nucleo di base di 41 musicisti stabili, che ne garantiscono l’ossatura, svolge gran parte della sua attività con un organico di 60 elementi, avvalendosi della collaborazione regolare di musicisti aggiunti.
Saltuariamente, per occasioni particolari, la formazione viene ulteriormente ampliata fino alle dimensioni di una grande orchestra sinfonica.

Nata come orchestra radiofonica, oggi l’OSI è retta da una Fondazione finanziata in parti uguali dallo Stato del Cantone Ticino e, appunto, dalla RTSI, che detiene i diritti di registrazione.
Gli archivi della Radio e della Televisione, a Lugano, raccolgono migliaia di incisioni, che documentano la storia dell’orchestra, che è fitta di grandi nomi.
Numerosi gioielli della collezione storica sono stati trasferiti su CD e messi a disposizione del pubblico (concerti live con Sergiu Celibidache, Hermann Scherchen, Leopold Stokowski, Van Cliburn, Igor Stravinskij).

A partire dal 1997 è nata una stretta collaborazione con la casa discografica Forlane di Parigi che ha già pubblicato un CD con la partecipazione di José van Dam e la direzione di Serge Baudo (recensito in modo entusiastico dalla critica specializzata), mentre è prevista per quest’anno l’uscita de "L’Enfance du Christ" di Berlioz, sempre con Serge Baudo.
Di prossima pubblicazione, inoltre, l’integrale delle sinfonie di Schubert e la serie delle tre opere di Mozart su libretto di Da Ponte ("Don Giovanni" è uscito in autunno ‘99), con la direzione di Alain Lombard.

agg.02/2004 vedere http://www.rtsi.ch


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