ifiodlanebia, gruppo vocale strumentale pavese

 

ifiodlanebia@infinito.it

Fanno parte dell’attuale formazione:

SILVIO NEGRONI - chitarra e voce solista; autore ed arrangiatore di tutti i brani

CARLO GATTI - tastiere e voce

FALIERO CANI - basso e voce

GIANFRANCO CIGNOLI (CIGNÖ) - chitarra e voce

MAX BERNUZZI - violino e voce

GABRIELE ROSSI (LELE) - batteria e percussioni

 

Gruppo musicale "I FIÖ DLA NEBIA" si è formato nel 1991 e nasce dalle esperienze di molte formazioni pavesi che nei vari anni precedenti si sono affiancate ai fondatori del gruppo iniziale: Marco Gobbi e Silvio Negroni.
Nasce, infatti, da loro questa formula del dialetto pavese non più solamente e prevalentemente recitato, ma anche cantato.
Caratteristica de "I FIÖ DLA NEBIA", che tra l’altro eseguono brani completamente originali ed inediti, è l’utilizzo del dialetto per raccontare storie e situazioni di pavesità che sono poi le realtà della vita di provincia senza che tutto questo comunque abbia un significato riduttivo ...anzi !!!
sono il frutto anche delle varie esperienze maturate dai musicisti.

Il tutto risulta certamente molto gradevole senza scivolare nella retorica dei tempi passati e ben condito da una buona dose di piacevole ironia.

La storia di alcuni di questi musicisti nasce negli ormai lontani anni '60: Silvio Negroni e Faliero Cani militavano nelle file del gruppo I Borghesi, uno dei primi complessi dell'Era Beat pavese. Qualche anno più tardi (alla fine del decennio) troviamo Carlo Gatti e Franco Cignoli come colonne portanti del gruppo Le Pesche Sciroppate (il nome del gruppo viene citato nel testo di una delle quattro canzoni inedite del loro 1° C.D.) che, all'epoca, condivideva lo "scettro" di miglior gruppo rock con I Numi provocando vere e proprie dispute tra il pubblico dei giovani che affollavano le sale da ballo della provincia.

Dobbiamo invece arrivare sino agli anni 90 per trovare notizia del cosiddetto "fiö" de I Fiö dla Nebia, Gabriele Rossi, che, insieme al fratello Andrea (anche lui presente nel CD come chitarra solista in un brano), faceva parte dei Tutti Contro; il complesso battè, con una storica performance al Thunder Road di Codevilla, il record della durata in ore dello stesso brano suonato più a lungo, guadagnandosi così di diritto una presenza nel Guinness dei Primati.

La storia de I Fiö dla Nebia inizia nel 1978, anno in cui incidono un 45 giri (Navili Paves/L'Ultim dì ad Fèra - disco rarissimo - ) con il nome di "L'Ültima Féra". All'epoca erano presenti solo Silvio Negroni e Faliero Cani coadiuvati da Marco Gobbi, Gianni Cella e "Uccio" Tesio.

Altri musicisti parteciperanno alle avventure dialettali di Negroni quali Bruno Villani, Giuseppe Coronelli, Alberto Schinelli, Carlo Perduca, Walter Casali, Italo Agradi. Nell'83 esce la prima cassetta autoprodotta dal titolo "L'Ultim dì äd Féra; seguiranno poi My Smorby Blues, Corsino Park e Roba da Fiö (del '97). Per la fine del millenio si decidono finalmente a "partorire" il loro primo CD dal titolo "Quartiere": Antologia Vol.1; il 19 Maggio 2001 in occasione del Concerto del decennale della fondazione del Gruppo, presentano l'ultimo capolavoro su C.D. dal titolo "Nel 2000 a.C.".

"Quartiere" è l'unico brano in italiano presente sul primo CD ma è anche il più "pavese" per il tema trattato: una breve scorribanda tra i ricordi personali di Negroni e la vita di quartiere che si svolgeva nei primi anni '60. Una sorta di In My Life di Lennon trasposta a Pavia tra un grande magazzino, un cinema e una latteria. Dove? Scopritelo da soli osservando il quadro di Pisy che costituisce la copertina del CD.

Alcuni anni fa Silvio incise una cassetta dal titolo Silvio canta Negroni in cui riproponeva alcune tra le sue più belle canzoni (molte delle quali incise da cantanti famosi) nella sua personale interpretazione. Che meraviglia riscoprire brani come Fammi Volare, Solo, Samba Lenta o Amore Grande riproposte nella loro dimensione più vera! Non dimentichiamoci che Negroni, nel 1971, venne segnalato dalla giuria del Premio Nazionale del Paroliere (Premio vinto da Mogol, Battisti, De Andè e Jannacci) tra le nuove proposte e invitato come ospite d'onore insieme ad un allora sconosciuto Claudio Baglioni!

Nello stesso anno Loretta Goggi vince il World Popular Song di Tokio con una sua canzone e Wess ne incide un'altra; viene pubblicato un intero Lp di sue composizioni da lui interpretate sotto il nome di Silvio Pavese. Nell'85 Drupi porta al Festival di Sanremo un altro suo brano: Fammi Volare.

A chi non conosce le canzoni e lo stile di questo gruppo è difficile riuscire a spiegare lo strano mix di ironia, poesia e musicalità orecchiabile che caratterizza la loro produzione. La nostalgia, quando c'è, non è mai patetica e fine a sé stessa, ma è gioiosa e giocosa e la musica, anche quando riprende ritmi e arrangiamenti revivalistici, lo fa con gusto e un certo senso del "non prendiamoci troppo sul serio".

(articolo dello scrittore Furio Sollazzi)

 

QUALCHE APPUNTO SUL DIALETTO PAVESE tratte da loro sito http://www.ifiodlanebia.it/

Il pavese appartiene alla categoria dei dialetti gallo-italici, un ramo dei dialetti settentrionali cui appartengono anche le altre varietà del lombardo, i dialetti piemontesi, liguri, emiliani e romagnoli.

La denominazione “gallo-italico”, che si attaglia al dialetto pavese, gli deriva dal fatto che esso deriva dal latino, ma nella sua formazione ha giocato un ruolo decisivo il sostrato celtico (ricordiamo che i Celti hanno popolato l’Italia settentrionale fino alla loro definitiva sconfitta ad opera dei Romani nel 198 a.C.), laddove per “sostrato” si intende l’influsso lessicale e fonetico della lingua delle popolazioni conquistate su quella dei conquistatori.

Il pavese è, fra l’altro, uno dei primi volgari settentrionali di cui si abbia attestazione: già a partire dal XIII sec., ancor prima dell’affermazione del Toscano, sono stati composti in pavese atti notarili, laude religiose e testi di vario tipo.

Le caratteristiche peculiari del pavese (alcune delle quali comuni ad altri dialetti gallo-italici, altre esclusivamente sue) sono le seguenti:

scempiamento delle consonanti doppie intervocaliche: bèla ‘bella’, matìna ‘mattina’, stacà ‘staccare’, marón 'marrone';
caduta delle vocali finali diverse da -a: cansón ‘canzone’, màt ‘matto’, cän ‘cane’;
sonorizzazione delle occlusive sorde intervocaliche: giügà ‘giocare’, röda ‘ruota’, fradé, 'fratello';
chiusura di -o- pretonica in -u-: prufesùr ‘professore’, cumpàs ‘compasso’, cumplès ‘complesso’;
evoluzione in -u- di o lunga tonica latina: ùr ‘ora’ < lat. ORAM, laùr ‘lavoro’ < lat. LABOREM;
vocali toniche “turbate” ö, ü da o, u brevi latine: röda ‘ruota’ < lat. ROTAM, müsica < lat. MUSICAM, fögh 'fuoco' < lat. FOCUM, pü 'più' < lat. PLUS;
apocope della consonante finale degli infiniti e dei participi dei verbi: laurà 'lavorare', purtà 'portato', bevü 'bevuto'
assibilazione dei nessi di dentale sorda + semivocale palatale -TJ-...: rasón 'ragione' < lat. RATIONEM; tentasión < lat. TENTATIONEM; stänsa < lat. STANTIA;
...ma, come in Toscano, trasformazione in affricata palatale del nesso -DJ- e della semivocale palatale J-: viagg 'viaggio' < provenzale viadge < lat. VIATICUM, giügà 'giocare' < lat. IOCULARE;
assibilazione delle occlusive palatali sorda e sonora -c- e -g-: sirésa 'ciliegia';
perdita dell'elemento velare nella labiovelare iniziale seguita da -i: chì 'qui';
terminazione in -i della 1ª persona singolaredel presente indicativo: mi disi 'io dico', stachi 'stacco', etc.
una curiosità: parole apparentemente stranissime ma di cui è ricostruita l'etimologia latina nonostante la loro notevole evoluzione, es. stramüdà 'traslocare' < lat. EXTRAMUTARE, letteralmente 'cambiar luogo andando fuori'; sidél 'secchio' < lat. SITULAM; 'nde < lat. UNDE (contro il Toscano dove < lat. DE UBI), etc.
 

QUALCHE LORO CANZONE

 MY SMORBI BLUES
CORSINO PARK

MY SMORBI BLUES
VARADERO BEACH

AL PAVIA IN SERIE A
CORSINO PARK (romantico slow) (Midi file)
AL GIÜRAMENT
SO NO ‘NDE NDÀ
QUÄND FÀ CALD A PAVIA
1, 2, 3 (VÜN, DÜ, TRI)
DAI MÖVAT (DISBROIAT) (Midi file)
CÄN E GAT
T’È CAPÌ ?
FANCIS
STRAMÜD
MA CHE DU ......
STA SÜ DA DOS
NADAL A PAVIA





ROBA DA FIÖ
QUARTIERE
BÈLA BÜLU
CHI L'È LI LÜ (Mp3)

GRIMULA
I DON (Mp3)

ROBA DA FIÖ (auliule)
OH YAAH ! (Mp3)

PAVIA-MILÄN-PAVIA ...... (Midi file)
QUARTIERE (Mp3)

AI TRI AI CINC AI VOT
SCARNEBIA (Mp3)
NÉ VÉNT NÉ ACQUA
FANCIS (Mp3)
TOC NERVUS
LA BURÉLA (Mp3)
LA BURÉLA
EPILOGO DLA BURÉLA (Mp3)
NADAL A PAVIA (Mp3)
VARADERO BEACH (Mp3)

CORSINO PARK (romantico slow) (Mp3)

AL PAVIA IN SERIE A (Mp3)

AL GIÜRAMENT (Mp3)

STA SÜ DA DOS (Mp3)

DAI MÖVAT (DISBROIAT) (Mp3)

MA CHE DU ...... (Mp3)

QUÄND FÀ CALD A PAVIA (Mp3)

L'ÜLTIM DÌ 'D FÉRA (Mp3)





NEL 2000 a. C.


NEL 2000 A.C.
LA MARATONA ÄD NEW YORK
IL MIO NOME È ANGELO (ANGIÒLA)
VAMPIRO BLUES
AL NADAL INSÌ ÄM PIAŠ NO
ALURA M'ANDUMA !
PER MARE UN FIUME
UN PREVI IN PARADIS
STRAMÜD
GRIMULA
MY SMORBI BLUES
SO NO ‘NDE NDÀ
CÄN E GAT
UNA LÜNA INSÌ

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