concertodautunno news  edizione del 01/01/2007  torna alla pagina precedentemente consultata


 

concertodautunno ospita:
Amici del Teatro
Vigevano
Corale I Maestri Cantori
Vigevano
Ass.Vox Organi
Vigevano
Antico Caffè Ducale
Vigevano
Ass.Il Volo della Gru
Vigevano
Corpo Musicale San Giorgio
Casorezzo
Musica Laudantes
Cesano Boscone
Rhaudenses Cantores
Rho
Linda Campanella
soprano
 
Altri riferimenti
Artes et artificia
Mario Mainino
Amedeus On Line
 

Gli avvenimenti sono presentati in linea di massima per l'arco di una settimana,
scorrere la pagina sotto la vetrina per le occasioni della settimana. Vetrina delle ultime notizie:

Nota:  Questa pagina è a disposizione di quanti sono interessati, quanto riportato è derivato dalle informazioni ricevute e puo' essere suscettibile di errore, nel qual caso ce ne scusiamo. Vi preghiamo di verificare sempre prima con gli organizzatori e prima di fare dei chilometri per nulla.
Posta elettronica
se volete potete inviare un messaggio di posta elettronica contenente domande o commenti su questo sito Web a info@concertodautunno.it, mario.mainino@tin.it


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Lunedì

01 gennaio 2007

 

Buon Anno 2007 a tutti i visitatori

 

Teatro Coccia Novara Stagione 2006/2007
GRAN GALÁ DI CAPODANNO
Lunedì 1 gennaio 2007 ore17,00 - Fuori abbonamento
“CELTIC LEGENDS”
Irish Dance Live
Dance - Music - Songs
Coreografia Ger Hayes - Musiche Fergal O’Murchu
Sarah Productions di Claude Bleses
DANZE IRLANDESI - EVENTO SPECIALE

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Lunedì

Musica classica Antonio Vivaldi quanto lo conosciamo??

La Fondazione Cini di Venezia organizza un convegno per fare il punto sull'argomento.
Convegno internazionale di studi
Antonio Vivaldi. Passato e futuro
L'Istituto Italiano Antonio Vivaldi della Fondazione Giorgio Cini di Venezia organizza il Convegno internazionale di studi, Antonio Vivaldi. Passato e futuro, che avrà luogo a Venezia, sull'Isola di San Giorgio Maggiore, dal 13 al 16 giugno 2007. Il Convegno, che si propone di stilare un bilancio del lavoro finora compiuto su Vivaldi e tracciare le linee guida di quello futuro, si articolerà in cinque sessioni destinate ad abbracciare le principali aree della ricerca vivaldiana: aspetti biografici e documentari (coordinatore: Pierluigi Petrobelli); la musica strumentale e la musica vocale sacra e da camera (coordinatore: Michael Talbot); la musica vocale teatrale (coordinatore: Reinhard Strohm); rapporti fra musicologia vivaldiana, esecuzione e ricezione (coordinatore: Roger-Claude Travers); problemi di catalogazione e cronologia (coordinatore: Peter Ryom).
In vista del Convegno, l'Istituto Italiano Antonio Vivaldi intende stimolare nuove ricerche, invitando studiosi e ricercatori a partecipare con contributi e comunicazioni che affrontino argomenti fino ad oggi poco noti, o sviluppino indagini in campi già esplorati. Si suggeriscono qui di seguito alcune delle tematiche su cui gli studiosi sono invitati a indirizzare la propria attenzione: problemi di datazione e cronologia; Vivaldi e la committenza centro ed est-europea; zone d’ombra della biografia; la formazione culturale di Vivaldi; Vivaldi e il contrappunto; i pasticci vivaldiani; la sonata per violino in relazione ad altri violinisti-compositori; le edizioni di raccolte miscellanee a stampa: cronologia e ricezione; la musica per fagotto di Vivaldi; rapporti tra opera e concerto; l'evoluzione stilistica e strutturale nelle arie d’opera vivaldiane; i rapporti tra il primo Tutti e il primo Solo nei concerti solistici; l'influenza vivaldiana sugli altri compositori, locali e stranieri; l'attività delle istituzioni musicali veneziane all’epoca di Vivaldi; scenografie e scenografi del Teatro S. Angelo e dei teatri vivaldiani; i cantanti di Vivaldi; temi politici e filosofici nelle opere; Vivaldi partecipe di tendenze intellettuali?; una «cerchia vivaldiana» di operisti veneziani (Brusa, Pescetti, Galuppi, Cordans, etc.)?
Le proposte di partecipazione, corredate dai sommari, dovranno pervenire entro il 28 febbraio 2007 presso l'Istituto Italiano Antonio Vivaldi per essere vagliate dal Comitato organizzatore del convegno.

http://www.cini.it/italiano/02istituti/vivaldi/vivaldi.html

08 gennaio 2007

Teatro Fraschini - Pavia  Stagione 2006/2007
Lunedì 8 gennaio 2007, ore 8.30

"INTRODUCING MELODRAMMA" GUIDA ALL’ASCOLTO DELLE OPERE

incontri di preparazione all’ascolto delle opere prodotte dal Teatro Fraschini

IL RE PASTORE

Serenata in due atti di Pietro Trapassi detto Metastasio da Aminta di Torquato Tasso

Musica di Wolfgang Amadeus Mozart

Introduzione e coordinamento

Mariateresa Dellaborra

Interverrà

Vincent Boussard regista

Hanno aderito al progetto più di 400 studenti delle scuole medie inferiori e superiori delle scuole Foscolo, Taramelli, Cairoli, S.Giorgio, Licos, Cardano, Olivelli, Casorati, L.Da Vinci, Ferrari e dell’Isu.

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Martedì

09 gennaio 2007 NOVARA, 09/01/2007 ore 17:30:00
Fotografia
Foto di scena e fuori scena, inaugurazione di una mostra al Teatro Coccia

Foto di scena e fuori scena, foto di spettacoli e di teatro… Proprio “Obiettivi… in teatro” è il titolo della mostra di Carla Moro ed Aurelio Dessì che verrà inaugurata il prossimo 9 gennaio, alle ore 17,30, presso il Piccolo Coccia di Novara (Piazza Martiri 2).
Immagini suggestive ed inedite che i due autori offrono al pubblico del Teatro Coccia ed a tutti coloro che amano l’arte ed il teatro.
Una passione, quella di Moro e Dessì per la fotografia ed in particolare per le foto di scena nata proprio al teatro Coccia ed approdata poi in altri contesti.

Un bel numero di appassionati ha affollato le sale al piano superiore del Piccolo Coccia per l'inaugurazione della mostra. Le immagini raccolte negli anni di collaborazione dei due fotografi con il Teatro Coccia (a partire dal 2004) sono esposte secondo il soggetto: teatro di parola, prosa, balletto, opera lirica e sono state scelte tra i numerosissimi scatti effettuati. Tra gli illustri presenti anche i registi Beppe De Tomasi e Renato Bonajuto.

 
 

Stampare questo invito per partecipare alla inaugurazione della Mostra

09 gennaio 2007
22 gennaio 2007
ARTI FIGURATIVE
Omaggio a Dino Buzzati 1906-2006 di Cesare Giardini

LO STUDIO D'ARS
Omaggio a Dino Buzzati 1906-2006

“DA E PER DINO BUZZATI,
Il ritorno dei tartari”
a cura di Grazia Chiesa

personale di CESARE GIARDINI
presentazione di Rossana Bossaglia

9 – 22 gennaio 2007
inaugurazione: martedì 9 gennaio 2007
dalle ore18 alle ore 24
in via Sant’Agnese 12/8 MILANO
tel. 02 860290 www.dars.it  dars@email.it  www.cesaregiardini.com
L’esposizione resterà aperta sino a lunedì 22 gennaio 2007
orario: tutti i giorni dalle 17 alle 19 sabato e festivi su appuntamento
martedì e venerdì oltre che dalle 17 alle 19 anche dalle 10 alle 20 su appuntamento

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Mercoledì

10 gennaio 2007

Teatro Fraschini - Pavia  Stagione 2006/2007
Mercoledì 10 gennaio 2007, ore 19.00

PROVA APERTA ALLE SCUOLE (Durata 2 ore e 30 minuti)

IL RE PASTORE
Serenata in due tempi di Pietro Trapassi detto Metastasio da Aminta di Torquato Tasso
Musica di Wolfgang Amadeus Mozart
Prima rappresentazione: Salisburgo, Palazzo Arcivescovile, 23 aprile 1775
Allestimento La Monnaie di Bruxelles

Direttore Bruno Dal Bon
Regia e scene Vincent Boussard
Costumi Christian Lacroix
Orchestra Orchestra 1813

Coproduzione dei Teatri di Tradizione del Circuito Lirico Lombardo: Teatro Fraschini di Pavia (capofila), Teatro Sociale di Como

Per informazioni: Ufficio Promozione Culturale tel 0382/37120

10 gennaio 2007

 

Novara, 10/01/2007 ore 20:45:00
Musica classica
Fiato ai vincitori del concorso

Mercoledì 10 gennaio 2007 alle ore 20,45 presso il Teatro Coccia, si svolgerà il concerto dei finalisti e la premiazione in occasione del “Premio Nazionale delle Arti – sezione Strumenti a fiato”, indetto dal Ministero dell’Università e della Ricerca (Alta Formazione Artistica e Musicale), dal Conservatorio Guido Cantelli in collaborazione con la Fondazione Teatro Coccia.
Il “Concerto dei complessi di strumenti a fiato del Conservatorio Guido Cantelli: Ensemble di legni - Gli Ottoni del Cantelli” è ad ingresso libero.

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Giovedì

11 gennaio 2007

Teatro Coccia Novara Stagione 2006/2007
Giovedì 11 gennaio 2007 ore 21,00
GRIGORY SOKOLOV, Pianoforte
curriculum : http://www.concertodautunno.it/cur/sokolovg.html
Programma
F. Schubert
Sonata in do minore D. 958
(Allegro - Adagio - Menuetto.Allegro - Allegro)

A. SCRIABIN
Preludio e Notturno per la mano sinistra op. 9
Sonata n. 3 in Fa# minore op. 23
(Drammatico - Allegretto - Andante - Presto con fuoco)
Due poemi op. 69
Sonata n. 10 op. 70
Vers la flamme. Poème op. 72
(bonus track ben TRE BIS!!!)
In collaborazione con la “Associazione Amici della Musica Vittorio Cocito”
CONCERTO - STAGIONE CONCERTISTICA DA CAMERA
 

11 gennaio 2007

Voghera, Rassegna “I martedì jazz del Cotton
Giovedì 11 Gennaio 2007

Primo concerto del 2007 per la sesta edizione de “I Martedì Jazz del Cotton” la rassegna di musica jazz, ma non solo (blues, funky, etnico, latin) che anche per il nuovo anno porterà a Voghera i nomi più interessanti del jazz italiano.
Singolo appuntamento quello per il mese di Gennaio che eccezionalmente si terrà di Giovedì.
Giovedì 11 Gennaio 2007 alle ore 22.15 presso il locale Cotton Club in Piazza San Bovo a Voghera (infotel e prenotazioni 334-1508005) Alberto Bonacasa Trio (Alberto Bonacasa, piano; Aldo Zunino, contrabbasso; Massimo Pintori, batteria) special guest della serata Fabrizio Bosso alla tromba per una serata imperdibile di standard jazz.

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Venerdì

12 gennaio 2007

Teatro Fraschini - Pavia  Stagione 2006/2007
Venerdì 12 gennaio 2007, ore 20.30
Domenica 14 gennaio 2007, ore 15.30

Il re Pastore
serenata in due tempi
musica di Wolfgang Amadeus Mozart
libretto di Pietro Trapassi detto Metastasio da Aminta di Torquato Tasso
prima rappresentazione: Salisburgo, Palazzo Arcivescovile, 23 aprile 1775
allestimento La Monnaie di Bruxelles
durata 2 ore e 30 minuti
Personaggi e interpreti


Alessandro Stefano Ferrari, tenore

Aminta Ingrid Kaiserfeld, mezzosoprano
Elisa Silvia Colombini, soprano
Tapiri Karin Selva, soprano
Agenore Mario Alvès, tenore

Orchestra Orchestra 1813
Direttore Bruno Dal Bon
Regia e scene Vincent Boussard
Costumi Christian Lacroix
Luci Alain Poisson


Coproduzione del Teatro Fraschini di Pavia (capofila) e del Teatro Sociale di Como

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Sabato

13 gennaio 2007

Teatro Coccia Novara Stagione 2006/2007
Sabato 13 gennaio 2007 ore 21,00 - Turno A
Domenica 14 gennaio 2007 ore 16,00 - Turno B
“TOOTSIE, IL GIOCO DELLE AMBIGUITÁ”
Commedia musicale in due tempi di
H. Troy, R. Tiraboschi, M. Nichetti, G. Fulcheri
con Marco Columbro, Chiara Noschese, Enzo Garinei
Regia di Maurizio Nichetti
Produzione Grandi Musicals presentata da Enzo Sanny
MUSICAL

13 gennaio 2007

Concerto di Inaugurazione della
Stagione Musicale di Magenta 2007
che si terrà
Sabato 13 gennaio alle ore 21.00
presso il
Teatro Lirico Via Cavallari, 2 Magenta
Musiche
F. Schubert
Rosamunde. Musiche di scena. Eintracht n°3
R. Schumann
Concerto per violoncello e orchestra in La minore op. 129
violoncello, Livia Rotondi
F. Schubert
Rosamunde. Musiche di scena. Balletto n° 2
F. Schubert
Sinfonia n. 3 in Re maggiore D200
direttore Alberto Malazzi

progetto

Georg Friedrich Händel:
LE CANTATE ITALIANE CON STRUMENTI E L’ORATORIO “LA RESURREZIONE”

Stagione 2006 – 2007
Società del Quartetto – autunno 2006
Primo concerto, soprano, oboe, 2 flauti dolci, 3 violini, viola, viola da gamba, violoncello, contrabbasso, clavicembalo

IL DELIRIO AMOROSO - LE CANTATE PER IL CARDINAL PAMPHILI (1706-1707)
Figlio d’alte speranze
Il delirio amoroso (Da quel giorno fatal)
Tra le fiamme

Fondazione Arcadia – primavera 2007
Secondo concerto, soprano, 5 violini, violoncello, clavicembalo

ARMIDA ABBANDONATA - LE CANTATE PER IL MARCHESE RUSPOLI/1 (1707)
Tu fedel? Tu costante?
Armida abbandonata (Dietro l’orme fugaci)
Notte placida e cheta
Un’alma innamorata



Stagione 2007 - 2008
Società del Quartetto – autunno 2007
Terzo concerto, soprano, 2 oboi, 6 violini, viola, violoncello, contrabbasso, clavicembalo

ERO E LEANDRO - LE CANTATE PER IL CARDINAL OTTOBONI (1707)
Ero e Leandro (Qual ti riveggio, oh Dio)
Ah, crudel nel pianto mio (forse per Ruspoli)
Clori, mia bella Clori (Ruspoli)

Società del Quartetto e Fondazione Arcadia – primavera 2008
Quarto concerto, 2 soprani, alto, tenore e basso, 2 trombe, 2 oboi, 2 flauti, viola da gamba, arciliuto, archi e basso continuo

La Resurrezione


Stagione 2008 – 2009
Società del Quartetto – autunno 2008
Quinto concerto, 2 soprani, contralto, 2 oboi, 2 flauti dolci, 6 violini, viola, arciliuto, violoncello, contrabbasso, clavicembalo

CLORI TIRSI E FILENO - LE CANTATE PER IL MARCHESE RUSPOLI/2 (1707)
Clori, Tirsi e Fileno (Cor fedele)
Pensieri notturni di Filli (Nel dolce dell’oblio)
No se emendara jamas (Ottoboni)
Fondazione Arcadia – primavera 2009
Sesto concerto, 2 soprani, 6 violini, viola, violoncello, contrabbasso, clavicembalo

AMINTA E FILLI - LE CANTATE PER IL MARCHESE RUSPOLI/3 (1707-1708)
Aminta e Filli (Arresta il passo)
Alpestre monte (1708)


Stagione 2009 -2010
Società del Quartetto – autunno 2009
Settimo concerto, 2 soprani, contralto, tromba, 6 violini, violoncello, contrabbasso, clavicembalo

IL DUELLO AMOROSO - LE CANTATE PER IL MARCHESE RUSPOLI/4 (1708-1709)
O come chiare e belle (Olinto, Il Tebro, Gloria)
Agrippina condotta a morire (Dunque sarà pur vero)
Il duello amoroso (Amarilli vezzosa)
Alla caccia (1707)

Fondazione Arcadia – primavera 2010
Ottavo concerto, soprano, baritono, basso, 2 oboi, flauto, flauto dolce, fagotto, 6 violini, viola, violoncello, contrabbasso, clavicembalo

APOLLO E DAFNE
Apollo e Dafne

Spande ancor a mio dispetto
Cuopre talvolta il cielo

L’insieme delle cantate italiane con strumenti di Handel, una ventina di composizioni dagli organici e dalle durate molto varie, venne composto in circa quattro anni; tanto fu il tempo che Handel trascorse in Italia, tra Firenze Napoli Venezia e, soprattutto, Roma.

Specie per le composizioni che ebbero origine nella città eterna, possediamo molte informazioni che ci permettono di risalire agli aspetti legati alla loro composizione e, frequentemente, alle loro prime esecuzioni.

La Risonanza, sotto la guida del suo direttore Fabio Bonizzoni, è il primo ensemble ad impegnarsi nell’esecuzione e nella registrazione dell’intero corpus di queste cantate e, al tempo stesso, a cercare di armonizzare nelle sue esecuzioni l’insieme delle informazioni, per così dire, complementari che possediamo su queste opere.

I programmi concertistici proposti sono sette e raggruppano le cantate seguendo un duplice criterio: quello cronologico e quello delle famiglie, meglio, dei mecenati per i quali furono composte. A Roma questi personaggi furono tre: il Cardinal Pamphili, il Cardinal Ottoboni ed il Marchese Ruspoli.

Cronologicamente, probabilmente, le prime cantate con cui Handel si presentò al pubblico romano furono commissionate dal Cardinal Pamphili ed è con un programma a lui intitolato che il progetto dell’integrale si apre.

Tre sono le composizioni che vi spiccano: “Figlio d’alte speranze”, “Tra le fiamme” ed il cosiddetto “Delirio amoroso”. La prima delle tre non è, in realtà, associabile a Pamphili, e viene presentata in questo programma solo perché è sicuramente una delle prime opere scritte in Italia, forse ancora prima dell’arrivo a Roma di Handel, gli altri due capolavori, invece, furono sicuramente scritte per il Cardinal Pamphili.

Si tratta di opere straordinarie. Entrambe per soprano, fanno ricorso ad un organico strumentale non ampio ma molto vario e dai colori molto particolari. “Tra le fiamme”, per esempio, ha un uso assolutamente straordinario della viola da gamba. Handel utilizzò questo strumento in due occasioni nel corso del suo soggiorno italiano: nell’oratorio La Resurrezione e, appunto, in questa cantata. Sappiamo che in entrambi i casi il compositore scrisse per un esecutore specifico, Ernst Christian Hesse nel caso de “La Resurrezione” ed un ignoto Sciarli nel caso di “Tra le fiamme”. E’ interessante osservare la profonda differenza della scrittura di queste due partiture: mentre, nell’oratorio, alla viola da gamba - con ogni probabilità uno strumento di stile francese a 7 corde - vengono affidate arie dal carattere elegiaco in cui la sonorità dello strumento va a toccare le corde più intime della sensibilità, nella cantata “Tra le fiamme” il violista – che suona uno strumento a 6 corde, verosimilmente di liuteria italiana, è chiamato a gareggiare in virtuosismo con la voce. Scrittura estroversa, giocosa, virtuosa, con continui intrecci tra i due solisti, sono le caratteristiche salienti della prima aria, cui la presenza dei due flauti dolci dà un colore strumentale particolare. Nella seconda aria, che acquista un colore più tipicamente orchestrale per la presenza dell’oboe e dei violini unisoni, sono i frequenti salti discendenti ad essere la caratteristica saliente mentre la terza aria, che descrive il volo di un nuovo Icaro, è un puro azzardo. Voce e viola da gamba si rincorrono con un virtuosismo senza pari affrontando difficoltà tecniche al limite del possibile e che ben raffigurano, in musica, il battere d’ali e piume di un inseperto volatile.

E veniamo alla più ampia delle cantate in programma, il cosiddetto “Delirio Amoroso”. Aperta da un’ardita sinfonia, la cantata riprende, liberamente, alcuni temi del mito di Orfeo ribaltandone però i ruoli essendo qui Clori che, in sogno, scende agli inferi per cercare il perduto Tirsi. Trovatolo – sempre in sogno – è questi stesso però a negarsi e a celarsi alla vista di lei che, disperata, tenta di convincerlo a salire agli Elisi. Le prime due arie di questa cantata sono, forse, le più rilevanti. La prima spicca subito per le dimensioni e per il ruolo preponderante del violino solista cui sono affidati lunghi e vituosistici “soli” che raffigurano i voli pindarici della mente di Clori che, in preda appunto ad un delirio amoroso, si immagina di poter vincere l’invalicabilità del confine tra regno dei vivi e dei morti. La voce, dal canto suo, alterna audaci agilità a note tenute su cui il violino, e l’orchestra, ricamano. L’aria successiva è invece di colore opposto e affida la descrizione della disperazione di Clori, oltre che alla voce, al violoncello solista, strumento da sempre usato per sottolineare i momenti più patetici per il suo colore caldo e sensuale. Il flauto dolce partecipa all’aria successiva e l’orchestra torna al completo per un’ulteriore breve sinfonia e per l’aria finale.

Il “Delirio Amoroso” è ritenuta da alcuni musicologi la prima cantata di Handel eseguita a Roma, una sorta di biglietto da visita del compositore presso la nobiltà e il clero romani: il giovane sassone non avrebbe potuto iniziare con maggior splendore il suo breve soggiorno nella città eterna.
(Fabio Bonizzoni)


Il ventiduenne Händel a Roma
«È giunto in questa città un Sassone eccellente suonatore di cembalo e compositore di musica, il quale oggi ha fatto gran pompa della sua virtù in sonare l’organo nella Chiesa S. Giovanni con stupore di tutti». Così annotava sul suo diario, il 14 gennaio 1707, Francesco Valesio. Il Sassone è Georg Friedrich Händel, non ancora ventiduenne, che approda Roma dopo una breve tappa a Firenze. Arriva per imparare lo stile italiano che domina la scena musicale e che in quegli anni si incarna soprattutto in Corelli e Scarlatti, due fra i molti musicisti che il giovane Handel conosce appunto a Roma; ma arriva già agguerrito, come esecutore e compositore, e ben desideroso di farsi conoscere. Fra il 1706 e il 1710, il giovane Sassone percorre con intelligenza e successo l’Italia (altre tappe importanti Venezia e Napoli) e compone in abbondanza, fra cui una ventina di cantate con strumenti, «repertorio eccezionale oggi trascurato dal punto di vista esecutivo», come scriveva una ventina d’anni fa Christopher Hogwood nella sua appassionata monografia su Handel. In questi due decenni esecuzioni e studi si sono moltiplicati, ma solo ora, ad opera dell’Ensemble la Risonanza e della sua guida musicale, Fabio Bonizzoni, nasce un progetto articolato e mirato alla produzione musicale italiana di Handel, con otto tappe concertistiche; la prima è dedicata alle Cantate con cui il giovane compositore si presentò al pubblico romano, nate sotto l’egida del Cardinal Pamphili, che fu uno dei tre (con il cardinal Ottoboni e il marchese Ruspoli) protettori romani di Handel.

Tre sono le composizioni vocali in programma affidate all’intelligenza interpretativa di Roberta Invernizzi: “Figlio d’alte speranze”, “Tra le fiamme” ed il cosiddetto “Delirio amoroso” (la prima, in realtà, non associabile a Pamphili, ma inclusa nel primo concerto perché sicuramente una delle prime opere scritte in Italia, forse ancora prima dell’arrivo a Roma), tutte per soprano e un sostegno strumentale volta a volta diverso, ridotto, poiché determinato dalle disponibilità degli organici disponibili presso gli aristocratici romani, ma non esiguo. E soprattutto usato con stupefacente abilità da Handel, per il quale queste composizioni sono insieme palestra per un apprendimento sul campo di tutto ciò che andava ascoltando in quegli stessi palazzi e occasione per esibire, con la maestria, una propria originalità. E forse proprio le scelte raffinate e teatralissime di strumentazione sono l’elemento più affascinante di queste Cantate, che sono peraltro, anche quasi opere in miniatura (l’opera era proibita a Roma in quegli anni e il gusto del teatro musicale si trasferiva spudoratamente sui generi profani e sacri consentiti). Voce e strumento gareggiano a più riprese, sollecitati dalle occasioni testuali: ecco allora che «Tra le fiamme» l’inesperto Icaro vola per i cieli, come il cuore nel gioco amoroso, rincorrendosi con la viola da gamba. O anche il “Delirio amoroso” della bella Clori che affronta in sogno gli Inferi in cerca dell’amato Tirsi, ora convinta di poter sconfiggere la morte sorretta dal virtuosisimo del violino, ora dolente e accompagnata dal violoncello. Il “Delirio amoroso” è ritenuta la prima eseguita a Roma fra le Cantate handeliane e certamente, come dice Fabio Bonizzoni, «il giovane sassone non avrebbe potuto iniziare con maggior splendore il suo breve soggiorno nella città eterna».

Per informazioni
Società del Quartetto www.quartettomilano.it info@quartettomilano.it
Fondazione Arcadia www.fondazionearcadia.org info@fondazionearcadia.org
La Risonanza www.larisonanza.com info@larisonanza.com

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Domenica

14 gennaio 2007

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