|  | Teatro Dal VermeVia San Giovanni sul Muro 2 – Milano
 
            
             Si ringrazia la 
            Fondazione Pomeriggi Musicali
 per il sostegno delle attività di CONCERTODAUTUNNO
 
73ª STAGIONE SINFONICA
	ORCHESTRA I POMERIGGI MUSICALI
 Musica a colori
 Direttore Artistico, M° Maurizio Salerno
 
Sabato 14 aprile 2018 – ore 17,00The Circus (Il circo)
 Proiezione con colonna sonora dal vivo
 Orchestra I Pomeriggi Musicali
 Direttore Helmut Imig
   
 
      PROGRAMMA e NOTE : 
      Charlie Chaplin (1889-1977)The Circus
 Proiezione del film con esecuzione
 dal vivo della colonna sonora
 originale di Charlie Chaplin
 
        
        
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  Nella foto Luca Vanoli, percussioni con il direttore Helmut Imig 
   Organico
 ORCHESTRA I Pomeriggi musicali
 VIOLINI PRIMI Fatlinda Thaci ** Igor Riva * Alessandro Braga ** Cecilia Nocchi * Laura Cuscito Michele Buca
 VIOLINI SECONDI Lino Pietrantoni * Mauro Rovetta Elsa Righetti Mario Roncuzzi Alberto Berera
 VIOLE Lizabeta Soppi * Monica Vatrini Luca Maggioni Stefano Martinetti
 VIOLONCELLI Andrea Favalessa * Marco Paolini Simone Scotto * Giovanni Gallo
 CONTRABBASSO Paolo Speziale *
 FLAUTI E OTTAVINO Angela Citterio * Elisabetta La Licata
 CLARINETTI Marco Giani * Giuseppe Cultraro Francesca Gelfì
 FAGOTTO Lorenzo Lumachi *
 SASSOFONI Marina Notare Domenico Mamone Mattia Catarinozzi
 CORNO Alessandro Mauri *
 TROMBE Sergio Casesi * Luciano Marconcini
 TROMBONI Alessandro Castelli * Daniele Lagrutta
 CHITARRA Simone Rinaldo
 PERCUSSIONI Giovanni Franco Luca Vanoli
 PIANOFORTE Jader Costa
 OBOE Francesco Quaranta *
 ISPETTORE Alberto Cara
 ' primo violino di spalla     * prima parte
 
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        Note di sala a cura di Guido Barbieri (dal sito de I POMERIGGI MUSICALI)Charlie Chaplin non sapeva leggere la musica, e nemmeno scriverla. Ma ce 
        l’aveva dentro, nel corpo e nelle mente. Una specie di “musica costante” 
        che detta innanzitutto il ritmo, il movimento dei suoi gesti (quel passo 
        ondeggiante, fluido, sempre un po’ “fuori tempo”), ma anche la tecnica 
        di montaggio: in tutti suoi film, ad esempio, i rapporti di durata tra 
        le singole sequenze sembrano davvero rispondere ad una sotterranea, ma 
        limpida logica musicale. La colonna sonora è in fondo la manifestazione 
        secondaria, anche se imprescindibile, di questa intima, profonda 
        musicalità. Un esempio particolarmente rivelatore è, da questo punto di 
        vista, uno dei film meno fortunati di Chaplin, l’unico a non essere 
        nemmeno citato (capiremo tra poco perché) nella sua autobiografia: The 
        Circus, proiettato la prima volta allo Strand Theatre di New York il 6 
        gennaio del 1928. Le riprese vengono funestate da mille incidenti: dopo 
        il primo mese di lavoro, nel gennaio del 1926, si scopre che i negativi 
        sono graffiati e del tutto irrecuperabili. Si inizia a girare da capo, 
        ma Chaplin non è soddisfatto delle nuove scene. In settembre i “Charlie 
        Chaplin Studios” vengono semidistrutti da un violento incendio che mette 
        fuori uso scene, costumi e macchine da presa. Un nuovo stop. Come se non 
        bastasse, proprio in questi mesi il regista divorzia dalla seconda 
        moglie, Lita Grey, e viene colpito dalla notizia della morte della 
        madre. Comprensibile che, nonostante un buon successo commerciale, 
        Chaplin abbia voluto “dimenticare” per molti anni una pellicola 
        associata a pessimi ricordi. Si riavvicina alla sua creatura soltanto 
        quarant’anni dopo, nel 1967, quando decide di rimettere il film sul 
        mercato, e di scrivere, per l’occasione, una colonna sonora nuova di 
        zecca. Il frutto più prezioso lo cogliamo all’inizio, mentre scorrono i 
        credits, e vediamo una ragazza in pantaloni che si dondola dolcemente su 
        due anelli. Attacca una canzone semplice e cullante, “Swing Little Girl” 
        cantata da una voce delicata, ma un po’ incerta: è la voce di Chaplin 
        che a 79 anni vuole lasciare un segno, o forse soltanto fare pace con il 
        suo film meno amato. Gli altri dodici numeri della nuova colonna sonora 
        sono il diagramma preciso, fedele, degli eventi narrativi. Il plot del 
        film è semplice e lineare: inseguito dalla polizia per un furto che non 
        ha commesso A Tramp (il Vagabondo) finisce per caso sulla pista di un 
        circo un po’ malandato in cui il pubblico, di fronte ai soliti numeri di 
        clowns e acrobati, si sta annoiando mortalmente. L’ingresso di Charlot, 
        che in realtà vuole solo liberarsi dei suoi inseguitori, provoca 
        l’entusiasmo e le risate incontenibili degli spettatori. Il burbero 
        proprietario del circo – che sta lottando per evitare il fallimento – lo 
        scrittura nella speranza di salvare il suo circo. L’arrivo di Charlot – 
        che nel frattempo si è teneramente innamorato di Merna, la figlia del 
        proprietario - cambia le cose: il suo numero ha un gran successo e il 
        circo è salvo. The Tramp spera già nel matrimonio, ma all’improvviso 
        arriva un nuovo artista: Rex, un giovane e aitante equilibrista. E tra 
        lui e la ragazza scoppia il colpo di fulmine. Superato il primo, 
        violento attacco di gelosia Charlot, per il bene del circo, spinge la 
        coppia a sposarsi e a partire insieme alla carovana. Lui però non li 
        seguirà: si allontanerà come sempre verso l’orizzonte facendo roteare in 
        aria il suo bastone.
 Le idee musicali di Chaplin – trasformate in timbri e colori da Lambert 
        Williamson e Eric James - non sono quasi mai la semplice illustrazione 
        di ogni singola situazione drammatica: in alcuni casi si limitano al 
        “pezzo di carattere” come nel primo numero, “The Struggling Circus” che 
        ci accompagna dentro l’atmosfera del circo. In altri – come durante 
        l’inseguimento dei poliziotti in “Around the Side Show” – l’invenzione 
        melodica lascia il posto al puro martellamento ritmico delle 
        percussioni. Ma nei casi più felici -come ad esempio nell’incontro con 
        Merna o nel Finale “The Circus Leaves Town”, quando Charlot si congeda 
        dal circo – la musica esprime i pensieri profondi dei personaggi, quelli 
        che non possono essere espressi né dai volti, né dalle parole. Quella 
        musica “interiore” che abita da sempre anche nella testa e nel cuore di 
        The Little Tramp.
 
 
 M° Helmut Imig, Direttore d' orchestra
 Nato a Bonn, Helmut Imig ha studiato direzione d’orchestra e pianoforte 
        alla Musikhochschule di Colonia e musicologia a l´Universität di Bonn 
        con: Wolfgang von der Nahmer, Igor Markevich, Pierre Dervaux, Franco 
        Ferrara, Annie D’Arco, Hans-Otto Schmidt e Bernd Alois Zimmermann. Ha 
        concluso i suoi studi con il Primo Premio dell’Ecole Normale de Musique 
        parigina. È stato primo Kapellmeister a Osnabrück, Bremen, Monaco di 
        Baviera, e con la Filarmonia di Essen. Come direttore ospite è stato 
        alla guida di numerose orchestre europee di rilievo. Dal 1985 Helmut 
        Imig lavora come free lance portando a termine registrazioni 
        radiofoniche ad Amburgo, Colonia, Monaco, Lugano e Lubiana, 
        specializzandosi negli ultimi 20 anni, sulla musica per film muti. Imig 
        ha composto musica originale nello stile del tempo, ad esempio per i 
        film di Ernst Lubitsch Lady Windermere’s Fan e So this is Paris. Con 
        Deutsches Filmorchester Babelsberg, che dirige spesso anche in 
        esecuzioni pubbliche, ha realizzato il DVD della musica di Wolfgang 
        Zeller per l’opera di Lotte Reiniger Le avventure del Principe Achmed 
        per la ZDF, e la riscrittura della musica di Edmund Meisel per La 
        corazzata Potemkin per la Berlinale 2005. Con le proprie trascrizioni di 
        musiche originali di Saint-Saëns, Mascagni, Hindemith, Meisel, Šostakovič 
        e altri, Helmut Imig é stato invitato in Italia, Austria, Slovenia, 
        Ungheria, Messico, Brasile, Nuova Zelanda, Gran Bretagna, Belgio, 
        Francia, Bolivia e nei Paesi Bassi, Inghilterra e Stati Uniti.
 
 
 Le foto sono scattate con:Panasonic LUMIX FZ1000 20 Megapixel, Zoom 42X, 1600-3200 ISO, LCD ad Angolazione Variabile e rigorosamente non hanno subito nessuna post elaborazione.
 
 
          
            
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