Chef all'OPERA

 

Seminario Vescovile - Vigevano

Giovedì 4 maggio 2017 – ore 20,30
ANFFAS Vigevano
Chef all'OPERA
Cena di beneficenza pro ANFFAS

Opera, cibo, brindisi

relazione a cura di
Mario Mainino

partecipano
MATTEO MAZZON, basso
FABIO BALDINA, tastiera


PROGRAMMA e NOTE :

Iniziale RAG Time entract
Sinfonie di affettizer

Mario Mainino parla della scelta dell'argomentto della serata
The Entertainer (Scott Joplin)
Old man river (Jerome Kern)
All the things you are (Jerome Kern)

Risotto alla Verdi
Mario Mainino prosegue su Opera, cibo e vino
'A vucchella (F.P.Tosti)
Vecchia zimarra (G.Puccini)

Lumaconi del pianista
Brindisi aria da camera (G.Verdi)

Dolce di Mozart

Estrazione della Lotteria

Programma in versione PDF stampabile


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Seguono immagini della serata:


 

Uso dello SLIDER
1) freccia a destra o a sinistra per scorrere
2) cliccare sul pallino per avanzare di una foto

 

 

Giornata uggiosa di questo maggio che sembra un novembre ...
la torre del bramante si stagli in un cielo grigio, grigio!

ANFFAS Vigevano Chef all'Opera

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Via del Seminario

ANFFAS Vigevano Chef all'Opera

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Chiesa di Sant'Anna, antica chiesa vicino al seminario, chiusa da "sempre" che ho visitato decenni fa ed era in condizioni disastrose, si parlava allora di recuperarla come "auditorium". Il progetto non fu mai avviato ma in compenso la Diocesi poi procedette a interventi di restauro e da allora non ho più avuto occasione di vederla aperta per vedere come sia il risultato attuale.

ANFFAS Vigevano Chef all'Opera

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la professoressa Laura Omodeo Salè tra le animatrici della serata


Sinfonie di affettizer


ANFFAS Vigevano Chef all'Opera

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Insalata di Farro e Panna Cotta salata

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Barchette di zola e sedano

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I tavoli saranno intitolati a varie opere liriche
Turandot
Giulietta e Romeo - Zandonai
Cabiria
Carmen
Aida
Gianni Schicchi
La traviata
Tosca
La Bohème
Madama Buterfly
Edgar
Werther
Otello
ecc.


ANFFAS Vigevano Chef all'Opera

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Tra gli ospiti ANDREA MOTTA Presidente della Croce Rossa Italiana di Vigevano, che collabora al progetto AMICO CAMPUS


ANFFAS Vigevano Chef all'Opera

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Risotto alla Verdi

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Lumaconi del pianista

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Dolce di Mozart


e ... spazio alle musica!


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Nella foto il maestro FABIO BALDINA

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Nella foto il basso MATTEO MAZZON

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ESTRAZIONE DELLA LOTTERIA


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RINGRAZIAMENTI


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DAVIDE AGUZZI, cuoco di Maiuccia

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BRINDISI FINALE


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ANFFAS Vigevano Chef all'Opera

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Nella foto Mario Mainino con LAURA OMODEO SALE'

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Nella foto Mario Mainino con FEDERICO, percussionista della BANDA SANTA CECILIA di Vigevano

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Nella foto Mario Mainino con il basso MATTEO MAZZON e FABIO BALDINA

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Quando si termina la serata ormai Vigevano è quasi addormentata


ANFFAS Vigevano Chef all'Opera

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Note a cura di Mario Mainino:

Chef all'OPERA, a dire il vero nell'opera lirica sono più le volte nelle quali si beve che non quelle nelle quali si mangia, però la presenza del cibo è comunque rilevante.

Possiamo partire dal cibo più povero pane e acqua il cibo è grasso questa battuta la troviamo nell'opera I MASNADIERI di Giuseppe Verdi quando i banditi commentano la lettera che il protagonista tenore riceve dal fratello cattivo baritono, il quale gli dice che se oserà ritornare al castello paterno sarà messo in carcere a pane ed acqua.

Masnadieri

Melodramma tragico in quattro atti

Musica di Giuseppe Verdi

Libretto di Andrea Maffei

Tratto dalla tragedia Die Raüber di Friedrich Schiller

Prima: Londra, Queen’s Theatre (Her Majesty's Theatre), 22 luglio 1847

ROLLA: Per mia fe', lo scritto è bello!

"T'annuncia il padre tuo per la mia bocca

di non far sul ritorno alcun pensiero,

Se non vuoi solitario e prigioniero

d'acqua e pane cibarti in una rôcca."

CORO: Pane ed acqua! il cibo è grasso!

La battuta la cena è pronta è un'altra citazione che troviamo presente in diverse opere liriche, mi viene in mente TRAVIATA ma mi viene in mente anche FORZA DEL DESTINO quando viene chiesto a Pereda di benedire la cena, e ancora in FALSTAFF la troviamo al finale dell'opera poi con sir Falstaff tutti andiamo a cena e nell'opera troviamo un Verdi che musica addirittura il conto dell'osteria alla faccia di tutti i dispregiatori dei librettisti.

C'è anche il precedente famosissimo finale di DON GIOVANNI di Mozart che inizia con già la mensa è preparata una cena tragica che viene interrotta dall'arrivo del fantasma del commendatore che Don Giovanni aveva ucciso si beve e si mangia DON GIOVANNI: Versa il vino! Eccellente marzimino! LEPORELLO (Questo pezzo di fagiano,Piano piano vo'inghiottir).

Un'altra cena interrotta la troviamo anche nell'opera Tosca è quella del Barone Scarpia la povera mia cena fu interrotta cena povera ma a Tosca per rincuorarla le offre E intanto un sorso. È vin di Spagna.

Puccini pensa poco al cibo o al vino, dopo Tosca, troviamo solo il brindisi America for ever nella MADAMA BUTTERFLY, e E tu Mimì che vuoi? ... la crema!, da Momus nel II atto di LA BOHÈME oltre alla acciuga salata e alle leccornie del Quartiere Latino.

Un'altra opera nella quale si esalta l'arte del pappataci ovvero mangia e taci è ITALIANA IN ALGERI di Gioacchino Rossini dove il sultano Mustafa viene insignito di questa carica fasulla e, di solito, nella allestimento dell'opera si dee mangiare un enorme pasta asciutta.

Se poi passiamo al vino ed ai brindisi ne troviamo tantissime citazioni da quelli nelle opere verdiane, partendo dal sì colmi il calice di vino e bevasi dal MACBETH in tornato dalla Lady, al duetto con coro libiam nei lieti calici il famosissimo, e abusatissimo, Brindisi da Traviata che oramai chiude ogni concerto e ogni manifestazione lirica come fosse la Marcia Radetsky nazionale.

Brindisi ne troviamo ancora nell'opera OTELLO intonato da Jago con versi del Boito molto originali, assurdi come quelli del Brindisi da LA GAZZA LADRA di Gioacchino Rossini intonato da Pippo.

Ne ricordo anche uno francese straordinariamente belle o vin dissipe la tristesse dall'AMLETO di Ambrois Thomas, e quello che esprime una filosofia di vita, il Brindisi di Orsino dalla LUCREZIA BORGIA di Gaetano Donizetti non curiamo l'incerto domani se del oggi né dato godere. (vedi anche Don Pasquale, Elisir)

Non è molto simpatica un cena in particolare, dramma teatrale e opera in musica, che già dal titolo non lascia prevedere nulla di buono LA CENA DELLE BEFFE opera in quattro atti di Umberto Giordano su libretto di Sem Benelli. Ma non sarà il nostro caso.

BUON APPETITO A TUTTI


 

La Traviata

Melodramma in tre atti Giuseppe Verdi

Libretto di Francesco Maria Piave

Tratto dal romanzo La dame aux camélias di Alexandre Dumas figlio

Prima: Venezia, Teatro La Fenice, 6 marzo 1853

ALFREDO

Libiam ne' lieti calici

Che la bellezza infiora,

E la fuggevol ora

S'inebri a voluttà.

Libiam ne' dolci fremiti

Che suscita l'amore,

Poiché' quell'occhio al core

(indicando Violetta)

Onnipotente va.

Libiamo, amor fra i calici

Più caldi baci avrà.

TUTTI Libiamo, amor fra i calici

Più caldi baci varà.

VIOLETTA

(S'alza.)

Tra voi saprò dividere

Il tempo mio giocondo;

Tutto è follia nel mondo

Ciò che non è piacer.

Godiam, fugace e rapido

E' il gaudio dell'amore;

E' un fior che nasce e muore,

Ne' più si può goder.

Godiam c'invita un fervido

Accento lusinghier.

TUTTI Godiam la tazza e il cantico

La notte abbella e il riso;

In questo paradiso

Ne scopra il nuovo di'.

VIOLETTA (ad Alfredo)

La vita è nel tripudio.

ALFREDO (a Violetta)

Quando non s'ami ancora.

VIOLETTA (ad Alfredo)

Nol dite a chi l'ignora.

ALFREDO (a Violetta)

È il mio destin così

TUTTI Godiam la tazza e il cantico

La notte abbella e il riso;

In questo paradiso

Ne scopra il nuovo di'.

Atto II (parte seconda in casa di Flora)

SERVO La cena è pronta.

 

La forza del destino

Opera in quattro atti Giuseppe Verdi

Libretto di Francesco Maria Piave

Tratto da Don Alvàro o la Fuerza del Sino di A. Saavedra, duca di Rivas

Prima: San Pietroburgo, Teatro Imperiale, 10 novembre 1862

Atto SECONDO Scena I

(L'ostessa mette sulla tavola una grande zuppiera)

ALCADE: (sedendosi alla mensa) La cena è pronta.

CORO: (prendendo posto presso la tavola) A cena, a cena.

CORO: (all'Alcade) Voi la mensa benedite.

ALCADE: Può farlo il licenziato.

CARLO: Di buon grado. In nomine Patris, et Filii, et Spiritus Sancti.

CORO: (sedendo) Amen

L'ostessa avrà già distribuito il riso e siede con essi.

ALCADE: (assaggiando) Buono.

CARLO: (mangiando) Eccellente.

MULATTIERI: Par che dica, "Mangiami".

Scena della vestizione di Leonora

GUARDIANO:

Sull'alba il piede all'eremo

Solinga volgerete;

Ma pria dal pane angelico

Conforto all'alma avrete.

Atto TERZO Scena XII

Detti e Contadini questuanti con ragazzi a mano.

CONTADINI: Pane, pan per carità!

Tetti e campi devastati

N'ha la guerra, ed affamati

Cerchiam pane per pietà

Leonora nella grotta

Misero pane, a prolungarmi vieni

La sconsolata vita

 

Ernani o l'onor castigliano

rappresentato anche come Elvira d'Aragona, Il Corsaro di Venezia e Il Proscritto.

Dramma lirico in quattro parti Giuseppe Verdi

Libretto di Francesco Paria Piave Tratto dal dramma Ernani di Victor Hugo Prima: Venezia, Teatro La Fenice, 9 marzo 1844

TUTTI: Evviva!... Beviamo! - Nel vino cerchiamo almeno un piacer!

Che resta al bandito, - da tutti sfuggito,

se manca il bicchier?

 

Macbeth

Melodramma in quattro atti Giuseppe Verdi

Libretto di Francesco Maria Piave

Tratto dall’omonima tragedia di William Shakespeare Prima: Firenze, Teatro alla Pergola, 14 marzo 1847

LADY:

Si colmi il calice

Di vino eletto;

Nasca il diletto,

Muoia il dolor.

Da noi s'involino

Gli odi e gli sdegni,

Folleggi e regni

Qui solo amor.

Giustiamo il balsamo

D'ogni ferita,

Che nova vita

Ridona al cor.

Cacciam le torbide

Cure dal petto;

Nasca il diletto,

Muoia il dolor.

 

Otello

Dramma lirico in quattro atti Giuseppe Verdi

Libretto di Arrigo Boito

Tratto dalla tragedia Othello di William Shakespeare (che era basata su una breve storia in 'Hecatommithi' di Cinzio Giraldi (Venice 1566) Prima: Milano, Teatro alla Scala, 5 febbraio 1887

JAGO: (S'ei inebria è perduto! Fallo ber)

(ai tavernieri) Qua, ragazzi, del vino!

(Jago riempie tre bicchieri: un per sé, uno per Roderigo, uno per Cassio. I tavernieri circolano colle anfore).

(a Cassio, col bicchiere in mano: la folla gli si avvicina e lo guarda curiosamente)

Inaffia l'ugola!

Trinca, tracanna!

Prima che svampino

canto e bicchier.

CASSIO: (a Jago, col bicchiere in mano)

Questa del pampino (germoglio della vite)

verace manna

di vaghe annugola

nebbie il pensier.

JAGO: (a tutti)

Chi all'esca ha morso del ditirambo

spavaldo e strambo

beva con me! beva con me,

beva, beva, beva con me!

TUTTI: Chi all'esca ha morso

del ditirambo spavaldo e strambo

Beve con te.

JAGO: Il mondo palpita quand'io son brillo!

Sfido l'ironico Nume e il destin!

CASSIO: (bevendo ancora)

Come un armonico liuto oscillo;

La gioia scalpita sul mio cammin!

JAGO: (a tutti)

Fuggan dal vivido nappo i codardi. . .

CASSIO: (interrompendo)

In fondo all'anima ciascun mi guardi!

(beve)

JAGO: . . . che in cor nascondono frodi.

CASSIO: Non temo, non temo il ver.

CASSIO:

e bevo e bevo e bevo. . .

CIPRIOTI: (La metà del Coro. Ridendo)

Ah! Ah Ah! Ah ah! Ah ah!. . .

. . .Ah ah! Ah ah! Ah ah!

CASSIO: (vorrebbe ripetere il primo motivo, ma non si sovviene)

Del calice. . .

JAGO: (a Roderigo)(Egli è briaco fradicio)

CASSIO: del calice. . .. . .gli orli. .

Falstaff

Commedia lirica in tre atti Giuseppe Verdi

Libretto di Arrigo Boito Tratto da soggetto shakespeariano e in particolare da The Merry Wives of Windsor Prima: Milano, Teatro alla Scala, 9 febbraio 1893

FALSTAFF: L'arte sta in questa massima:

"Rubar con garbo e a tempo". Siete dei rozzi artisti.

(Si mette ad esaminare il conto che l'Oste avrà portato insieme alla bottiglia di Xeres)

6 polli: 6 scellini,

30 giarre di Xeres: 2 lire; 3 tacchini...

(a Bardolfo gettandogli la borsa, e si rimette a leggere lentamente).

Fruga nella mia borsa. - 2 fagiani

Un'acciuga.

BARDOLFO: (estrae dalla borsa le monete e le conta sul tavolo) Un mark, un mark, un penny.

FALSTAFF: Fruga.

BARDOLFO: Ho frugato.

FALSTAFF: Fruga!

BARDOLFO: (gettando la borsa sul tavolo)

Qui non c'è più uno spicciolo.

FALSTAFF: Che giornataccia nera!

M'aiuti il ciel! Impinguo troppo.

Ho dei peli grigi.

(ritorna l'Oste portando su d'un vassoio un gran bicchiere di vino caldo. Mette il bicchiere sulla panca e rientra all'osteria)

Versiamo un po'di vino nell'acqua del Tamigi!

(Beve sorseggiando de assaporando.Si sbottona il panciotto, si sdraia, ribeve a sorsate, rianimandosi poco a poco)

Buono. Ber del vino dolce e sbottonarsi al sole,

Dolce cosa! Il buon vino sperde le tetre fole

Dello sconforto, accende l'occhio e il pensier, dal labbro Sale al cervel e quivi risveglia il picciol fabbro Dei trilli; un negro grillo che vibra entro l'uom brillo Trilla ogni fibra in cor, l'allegro etere al trillo Guizza e il giocondo globo squilibra una demenza

Trillante! E il trillo invade il mondo!...

FALSTAFF: Un coro e terminiam la scena.

FORD: Poi con Sir Falstaff, tutti, andiamo a cena.

TUTTI: Tutto nel mondo è burla.

L'uom è nato burlone,

La fede in cor gli ciurla,

Gli ciurla la ragione.

Tutti gabbati! Irride

L'un l'altro ogni mortal.

Ma ride ben chi ride

La risata final.

(cala la tela)

 

L'Italiana in Algeri

Dramma giocoso in due atti Gioachino Rossini

Libretto di Angelo Anelli.

Di veder e non veder,

Di sentir e non sentir,

Per mangiare e per goder

Di lasciare e fare e dir

Lascia pur che gli altri facciano:

Tu qui mangia, bevi e taci.

Questo è il rito primo e massimo

Della nostra società.

Io qui giuro e poi scongiuro

Pappataci Mustafà

 

La gazza ladra

Melodramma in due atti Gioachino Rossini

Libretto di Giovanni Gherardini

Pippo: Tocchiamo! Beviamo a gara, a vicenda: il petto s'accenda di dolce furor!

Coro: Tocchiamo, e discenda la gioia nel cor.

Pippo: Il nappo è di Pippo, la pipa e la poppa: il pecchero accoppa le pene del cor!

Tutti Che pipa, che poppa, che pretto sapor!

 

Cavalleria Rusticana

Melodramma in un atto Pietro Mascagni(1863 – 1945) Libretto: Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci Tratto dalla novella di Giovanni Verga dallo stesso titolo

TURIDDU

Beviamone un bicchiere.

Viva il vino spumeggiante Nel bicchiere scintillante, Come il riso dell'amante

Mite infonde il giubilo!

Viva il vino ch'è sincero

Che ci allieta ogni pensiero,

E che annega l'umor nero,

Nell'ebbrezza tenera.

 

Il campanello dello speziale

Musica E Libretto: Gaetano Donizetti

Opera buffa in un atto (1836) O Melodramma giocoso in due atti

ENRICO

Congiunti, amici, piano...

facciam l'ultimo brindisi ad Annibale.

Spiridion, rinnova le bottiglie.

Mesci, mesci e sperda il vento

ogni cura, ogni lamento;

solo il canto del piacere

risuonar fra noi s'udrà.

Nell'ebrezza del piacere

sta la vera ilarità.

CONVITATI

Lunga è l'ora degli affanni;

ha il piacer fugaci i vanni:

il momento del goder

brilla e rapido sen va.

 

Lucrezia Borgia

Melodramma in un prologo e due atti Gaetano Donizetti

Libretto di Felice Roman

ORSINI

Il segreto per esser felici

So per prova e l'insegno agli amici

Sia sereno, sia nubilo il cielo,

Ogni tempo, sia caldo, sia gelo,

Scherzo e bevo, e derido gl'insani

Che si dan del futuro pensier.

Non curiamo l'incerto domani,

Se quest'oggi n'è dato a goder.

Programma in versione PDF stampabile

Le foto sono scattate con:
Panasonic LUMIX FZ1000
20 Megapixel, Zoom 42X, 1600-3200 ISO, LCD ad Angolazione Variabile e rigorosamente non hanno subito nessuna post elaborazione.


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