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      Ex Monastero dell'Annunciata 
      Abbiategrasso - MI Venerdì 14 novembre 2014 ore 21:00Organizzato da Lo Scrigno della Musica
 in collaborazione con Comune Abbiategrasso
 
  Itinerari
 Accademia musicale dell’Annunciata
  Violino e tutor, Carlo Lazzaroni
  
       Violoncello e tutor, Marcello Scandelli
  
       Cembalo e direzione, Riccardo Doni
 
      Violini: Angelo Calvo, Pierfrancesco 
      Pelà, Guendalina Pulcinelli, Cristiana Franco, Archimede De Martini, Neyza 
      CopaViole: Carmen Munoz, Marco Calderara
 Violoncelli: Maria Calvo, Leonardo Duca
 Contrabbasso: Paolo Bogno
 Liuto: Jacopo Sabina
 Viaggio di 2 compositori Lombardi al 
      tempo di C.P.E. BachNel ricordo dei 300 anni dalla nascita di C.P.E. Bach e dai 250 dalla 
      morte di P. Locatelli. Prima ASSOLUTA per Felice Giardini
 “Si dice che ogni uomo deve scoprire qualcosa che giustifica la sua vita.” 
      L.Sepulveda
 
      
       
        
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          | Programma: Carl P. Emanuel Bach SINFONIA in Sib Wq per archi e 
          b.c.
 (Allegro assai, Adagio, Allegretto)
 Felice Giardini
 CONCERTO in Re Magg. Per Violino solo e orchestra
 Prima esecuzione assoluta in tempi moderni.
 (Trascrizione di Marco Doni manoscritto Biblioteca Borromeo)
 (Allegro, Adagio, Allegro assai)
 Violino Carlo Lazzaroni
 Pietro Antonio Locatelli
 CONCERTO VIII Op. IV per archi e b.c.
 Ad imitazione de' corni da caccia
 (Grave, Fuga (allegro), Largo, Vivace, Allegro)
 Pietro Antonio Locatelli
 CONCERTO XII Op. IV per archi e b.c.
 Con quattro violini obbligati e tutte le altre parti
 (Allegro, Largo, Allegro)
 Carl P. Emanuel Bach
 SINFONIA Do magg. Wq per archi e b.c.
 (Allegro di molto, Poco adagio, Presto)
 
 
 Seguono immagini della serata:   |  
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 Contrabbasso: Paolo Bogno   
   
 
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
 
 Viole: Carmen Munoz, Marco 
          Calderara   
 
   
   
   
 
 Violoncelli: Leonardo Duca   
 
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
 
 Liuto: Jacopo Sabina  
             
   
 
   
   
   
 
   
   
   
   
 
 Violoncelli: Maria Calvo  
             
   
   
 
   
   
   
   
   
   
   
   
   
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          |  |  Note: 
        Quello di questa sera è un programma costruito per 
        celebrare due grandi compositori del ‘700 di cui ricorrono 
        rispettivamente i 300 anni dalla nascita, per C.P.E. Bach, ed i 250 anni 
        dalla morte per P. A. Locatelli. Pietro Antonio Locatelli, compositore e grande virtuoso di 
        violino, nacque a Bergamo nel 1695 e dopo un periodo giovanile in 
        Italia, soprattutto a Roma, inizio a viaggiare per l’Europa, in Germania 
        soprattutto, per stabilirsi definitivamente ad Amsterdam dove morì 
        all’età di 69 anni. I concerti che ascolterete questa sera sono dei 
        Concerti Grossi e fanno parte dell’Opera IV. Locatelli scrisse diversi 
        Concerti Grossi, espressioni musicali molto in auge in quel periodo, che 
        furono catalogate in diverse opere. L’Opera IV si compone di 12 
        Concerti, 6 in forma di Concerto Grosso e 6 di Introduzioni Teatrali, 
        nei quali è percepibile l’influenza corelliana. Il diverso carattere di 
        questi concerti viene messo in luce dalle didascalie esplicative che 
        corredano parte dei concerti: l'VIII "ad imitazione dei corni da caccia" 
        è contrassegnato dall'inclusione, nei movimenti allegri finali, di 
        passaggi del primo violino che simulano l'idioma del corno da caccia. Il 
        concerto n. XII che conclude la raccolta, strutturalmente è affine al 
        concerto solistico di impronta vivaldiana e si segnala per la presenza 
        di quattro parti concertanti di violino che danno un gusto di eleganza e 
        raffinatezza.
 Carl P. E. Bach, nato a Weimar nel 1714 e secondo genito del 
        grande J. S. Bach, fu uno straordinario compositore nonché organista e 
        clavicembalista. Passò tutta la sua vita in Germania venendo a contatto 
        con le più grandi corti presenti in quel periodo sul suolo tedesco e 
        sviluppò una enorme capacità di scrittura musicale che lo portò ad 
        essere uno dei più apprezzati compositori della metà del’700.
 Le due sinfonie qui eseguite furono composte nel periodo di riferimento 
        del decennio dello Sturm and Drang (movimento culturale e letterario 
        tedesco di quell’epoca) e sono tra le migliori sinfonie per archi mai 
        composte in quel tempo. Con temi forti, sensibili melodie e armonie 
        sorprendenti impostati in strutture non convenzionali, queste sinfonie 
        meritano un posto di assoluto rilievo nel movimento culturale musicale 
        del tempo.
 Felice Giardini(1716-1796) oltre che compositore, a dir il vero 
        poco conosciuto, ebbe una buono notorietà come virtuoso del violino. 
        Nato a Torino, da fanciullo si trasferì a Milano, città di “adozione”, 
        dove studiò canto presso il Duomo per poi tuttavia, nel tempo, dedicarsi 
        sempre più all’arte del violino. Ciò gli permise di girare gran parte 
        dell’Europa e di acquisire una fama tale da permettergli di esibirsi in 
        grandi teatri. Il concerto qui proposto, come del resto molti altri del 
        periodo, risente molto dell’influenza di J.Ch. Bach e determina il 
        progressivo abbandono dello stile barocco in favore di un linguaggio già 
        orientato verso il principio della forma-sonata. Si tratta di una PRIMA 
        ASSOLUTA in tempi moderni. Per questa esecuzione si deve ringraziare la 
        Biblioteca Borromeo, dalla quale giungono queste preziose pagine, ed 
        alcune gentili e scrupolose persone di grandissima professionalità che 
        si sono impegnate affinchè questo concerto potesse essere eseguito 
        dall’Accademia dell’Annunciata.
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