LaVerdi 2013-2014

 

Auditorium di Milano Fondazione Cariplo
Stagione Sinfonica 2013-2014 “del Ventennale”

Organizzato da LaVerdi Milano
 

 

Domenica 15 Giugno 2014 ore 11.00
I balli plastici


con le marionette di Depero (1918)

Ensemble della
ORCHESTRA SINFONICA GIUSEPPE VERDI MILANO
Direttore Giuseppe Grazioli
 


Special - Fotoservizi pubblicati

Una stagione a "La Verdi - Milano"

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Programma:

Grazioli, ideatore del progetto, propone al pubblico dell'Auditorium una vera e propria perla, davvero imperdibile. Alla guida dell'Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, Grazioli riproporrà infatti un'antologia delle musiche che accompagnarono lo spettacolo teatrale Balli plastici di Fortunato Depero, all’Auditorium di Milano in largo Mahler: mentre sul grande schermo scorreranno ritratti e immagini delle marionette dell'artista futurista trentino, laVerdi eseguirà brani di Casella (Pupazzetti), Berners (L'uomo dai baffi), Malipiero (Selvaggi) e Bartók (L'orso azzurro): autori che scrissero le musiche originali per l'inedito spettacolo.

 

1-Pupazzetti
2-L’uomo dai baffi
3-Selvaggi
4- (azione perduta)
5-L’orso azzurro


Seguono immagini della serata:

 

 

 

 
 

Note:

Balli Plastici sta al teatro come Metropolis sta al cinema. Si tratta, infatti, di una delle prime sperimentazioni di teatro d’avanguardia, basata su un principio semplice quanto dirompente che sarebbe stato esplorato in quegli anni in Russia, e dalla Bauhaus e Schlemmer negli anni a venire: “gli attori sono marionette dai movimenti meccanici e rigidi: personaggi che richiamano i valori dell’infanzia, del sogno, del magico...”.
Nel 1917 Fortunato Depero (Fondo, TN, 1892 - Rovereto, TN, 1960) cominciò a concepire un balletto futurista nel quale pupazzi dalle sembianze meccaniche sostituiscono attori e ballerini in carne e ossa. Pensava infatti che una simile rappresentazione avrebbe enfatizzato gli ideali futuristi di sviluppo tecnologico e di impetuosa influenza dell'intervento dell'uomo nella società. In effetti, un anno dopo, Depero avrebbe realizzato una collezione di marionette scenograficamente ambientate, collaborando con il poeta svizzero Gilbert Clavelil e una serie di compositori, tra i maggiori dell'epoca (Alfredo Casella, Gerald Tyrwhitt, Francesco Malipiero, e anche Bela Bartók, che firmò con lo pseudonimo di Chemenov) per arrangiare musiche preesistenti e crearne di nuove e accompagnare ogni atto dell'inedito spettacolo.
Balli plastici venne rappresentato a Roma nel 1918 e replicato undici volte nel Teatro dei Piccoli in Palazzo Odescalchi, uno spazio assolutamente inedito, creato dal mago dei burattini Vittorio Podrecca, riscuotendo caloroso successo nel pubblico, pur essendo considerato - naturalmente - uno spettacolo leggero.
Purtroppo però i pupazzi originali andarono distrutti e si dovette aspettare il 1981 per riproporre pubblicamente uno spettacolo animato dai personaggi fedelmente ricostruiti sulla base dei disegni e degli sketch dell'autore: questi stessi pupazzi sono attualmente esposti nella Casa Museo Depero di Rovereto.
Della produzione originaria di Balli plastici del 1918 non esistono riferimenti sulla stampa dell'epoca, a parte le annotazioni di pugno e le pubblicazioni dell'autore stesso. Ecco dunque che la proposta di Made in Italy riveste un significato particolare, sotto il profilo simbolico oltreché artistico.

Giochi di bimbi che richiamano ancora oggi le idee di Depero:

 
 


 
   

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