LaVerdi - Milano

 

Auditorium Cariplo - Milano largo Mahler

Giovedì 17 ottobre 2013 ore 20:30

Organizzato da Orchestra Giuseppe Verdi Milano
Progetto Rachmaninov

venerdì 18 ottobre 2013, ore 20
domenica 20 ottobre 2013 ore 16
STAGIONE SINFONICA 2013/2014 “del VENTENNALE”
E venne il giorno di Rach 3!
Affidato al talento di Luca Buratto
il Concerto più famoso di Rachmaninov

Sergej Rachmaninov
Concerto per pianoforte e orchestra n.3
Allegro ma non troppo - Cadenza
Intermezzo (Adagio)
Finale (Alla breve)

Igor Stravinskij
Scherzo fantastique op.3
Sagra della primavera

La sera del 29 maggio 1913, il pubblico uscì scandalizzato dal Théâtre des Champs-Elysées di Parigi dove andava in scena per la prima volta Le Sacre du Pritemps, il capolavoro, scritto per il balletto dell’impresario Djaghilev con la coreografia di Nijinsky, che da quel momento in poi sarà considerato uno dei manifesti della cultura musicale contemporanea. 2013 centenario della sua prima rappresentazione

Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Pianoforte Luca Buratto
Direttore Jader Bignamini

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Seguono immagini della serata:

 

 



 
 

Note:

E venne il giorno di Rach 3! Come in una preziosa collana di perle fatta di note musicali, laVerdi infila il Concerto per pianoforte e orchestra n.3 di Sergej Vasil'evic Rachmaninov come quinto programma della Stagione del Ventennale, penultima performance del ciclo integrale dei concerti del compositore russo naturalizzato americano.
Giovedì 17 (ore 20.30), venerdì 18 (ore 20.00) e domenica 20 ottobre (ore 16.00), l’appuntamento all’Auditorium di Milano in largo Mahler con quello che - dopo lo straordinario successo del film Shine, diretto nel 1996 da Scott Hicks - è diventato universalmente conosciuto e riconosciuto dal grande pubblico semplicemente come Rach 3, rappresenta certamente uno dei must della programmazione 2023/14 de laVerdi, peraltro particolarmente ricca di eventi, per onorare al meglio il ventesimo compleanno dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi.
Dopo le esecuzioni nelle settimane precedenti di Benedetto Lupo (Concerto n.1) e Simone Pedroni (Concerto n.2), solisti di chiara fama, il Rach 3 viene affidato allo straordinario talento del ventenne milanese Luca Buratto, a conferma della filosofia de laVerdi di cercare e proporre al proprio pubblico giovani interpreti di sicuro avvenire.
E per l’occasione, il Maestro Jader Bignamini torna a guidare l’Orchestra di largo Mahler, dopo i successi conclamati - raccolti proprio in questi giorni - con la direzione del Simon Boccanegra al Teatro Regio di Parma per il Festival verdiano.
Il programma continua in “salsa russa” con due la doppia, ghiotta proposta di un giovane Stravinskij: quello esordiente dello Scherzo fantastique e, naturalmente, quello della Sagra della primavera.
(Info e prenotazioni: 02.83389401/2/3, www.lavedi.org, biglietti euro 31,00/13,00).
Ricordiamo che giovedì 17 ottobre (ore 18.00, ingresso libero), nel Foyer del bar dell’Auditorium, si terrà la conferenza del ciclo “Storia della musica russa”, introduttiva al programma del concerto, dal titolo Stravinskij. Lo scandalo del Sacre; relatori Fausto Malcovati e Anna Maria Morazzoni.


Programma
Il Terzo concerto per pianoforte e orchestra di Rachmaninov è diventato davvero popolare soltanto nel 1996, con il successo planetario del film Shine e la curiosa figura del protagonista David Helfgott. Ne riparleremo. Ora conta segnalare che il Terzo concerto in sé ha storicamente avuto soltanto fortuna moderata, superiore di sicuro rispetto al Primo (1891) e Quarto (1926), assai inferiore come popolarità al Secondo (1901). Infatti è il Secondo che, usato come colonna sonora, contribuisce alla fortuna delle pellicole Breve incontro e Quando la moglie è in vacanza, non viceversa, come in Shine.
Eppure, la mediazione del cinema aiuta a rivalutare un lavoro musicale in se davvero molto bello e a suo modo sottostimato. Non tanto perché il Terzo è difficile al punto di provocare il crollo psicofisico del solista. Anzi: il Secondo, tecnicamente, è più difficile; per non dire del Primo, nella sua versione originale. Ma perché il Terzo è il più classico ed equilibrato fra i concerti di Rachmaninov, quello che meglio equilibra il solista con l’orchestra, che più fa cantare il pianoforte e meglio trova le radici popolari russe.
Il programma continua in chiave russa con lo Stravinskij più giovane. Quello esordiente di Scherzo fantastique (1907) che precede di poche settimane Feu d’artifice con cui il compositore esordiente cattura l’attenzione di Sergej Diaghilev, l’impresario dei Ballets russes, e ottiene la commissione dei balletti L’uccello di fuoco (1910) e Petrouska (1911). E naturalmente della Sagra della primavera, che nel 1913 cambia la storia della musica.
È appena il caso ricordare che il Terzo di Rachmaninov pare appartenere a un altro pianeta, anche se nasce soltanto sei anni prima della Sagra, con la quale ha però in comune l’anima russa, che non si perde mai.
Testo di Enzo Beacco

 
 


 
   

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