Beatles goes Baroque

Sabato 30 ottobre 2011_10_30 ore 21.00
Vigevano, Teatro Cagnoni
Concerto Bach+Beatles


Orchestra Classicaviva


flauto: Gianni Biocotino


violino: Jamiang Santi


clavicembalo: Antonio Bologna


direttore: Stefano Ligoratti


Organizzazione:


NTCultura
E-mail ntcultura@gmail.com
Blog http://ntcultura.blogspot.com


Per la prima volta in Italia il progetto "Beatles goes Baroque".
Le note di Bach e dei fab-four fuse insieme in un modo stupefacente.

Programma

J. S. Bach
Concerto per violino, archi e basso continuo in la min. BWV 1041

- [senza indicazione di tempo]
- Andante
- Allegro assai

J. S. Bach
Suite n. 2 in si min. BWV 1067

- Ouverture
- Rondeau
- Sarabande
- Bourrée I e II
- Polonaise
- Menuet
- Badinerie

Peter Breiner
Beatles Concerto Grosso n. 3

- OUVERTURE. The Long and Winding Road
- RONDEAU. Eight Days a Week
- SARABANDE. She's Leaving Home
- BOURRÉE. We Can Work It Out
- POLONAISE. Hey Jude
- BADINERIE. Yellow Submarine


J. S. Back
Concerto Brandeburghese n. 5 in Re magg. BWV 1050

- Allegro
- Affettuoso
- Allegro

Peter Breiner
Beatles Concerto Grosso n. 4

- Here Comes The Sun
- Michelle
- Goodnight
- Carry That Weight

Ingresso unico: euro 20, ridotto euro 15, loggione euro 9

Il concerto è stato  la chiusura della manifestazione:
Maratona Popolare Bach + Beatles
 

NT Cultura ha organizzato quest’anno per tutti gli appassionati della musica, professionisti e dilettanti, studenti e artisti di ogni disciplina una staffetta musicale per omaggiare insieme i giganti J. S. Bach e The Beatles. Nessun altra musica come quella di questi campioni è stata infatti così amata, imitata, inserita nei più vari contesti, interagendo con altre forme espressive e artistiche.
La maratona B2011B Bach+Beatles si è protratta da giovedì 27 a domenica 30 ottobre, 2011 prendendo vita in luoghi diversi della città, dall’Auditorium S. Dionigi alla Cappella dell’Istituto Negrone, e culmina appunto nel concerto con l’Orchestra Classica Viva di domenica 30 ottobre sera al Civico Teatro Cagnoni, che inaugura la stagione teatrale 2011-2012.

Questo concerto: Bach e i Beatles
A parte la vicinanza alfabetica nelle enciclopedie musicali, Bach e Beatles sembrano non avere niente a che fare l'uno con gli altri.
E invece, a ben guardare, le contiguità ci sono. Ne ricordiamo giusto tre: la sintesi di un'epoca, l'essere fuori dal sistema, la consapevolezza di essere emblema.

  • La sintesi di un'epoca: sia Bach che i Beatles sono - ognuno per il proprio ruolo - i perfetti rappresentanti della propria epoca, in un modo che è contemporaneamente ricco di tutto il passato ma aperto al futuro.

  • Fuori dal sistema: tuttavia entrambi non sono assolutamente assimilabili ai propri contemporanei. In qualche modo la musica di questi giganti diventa senza-tempo.

  • Essere emblema: dal modo con cui Bach e i Beatles hanno scelto di presentare la propria opera si intuisce la consapevolezza da parte loro di una vera e propria "missione". Tanto che, in entrambi i casi, la fine della parabola creativa ha coinciso con la fine della vita stessa. Bach infatti muore durante la stesura della sua "fuga culmine", con l'esposizione del tema formato dalle note coincidenti con il proprio nome (B-A-C-H). Opera e artista che si assimilano vicendevolmente. I Beatles, in modo quasi analogo, si sciolgono in modo apparentemente inopinato, quando è stato (a loro) chiaro che non avevano più nulla da dire insieme.

Da queste considerazioni è nato, da un'idea di Antonio Bologna, questo affascinante e imprevedibile concerto: Bach+Beatles: The Peter Breinet Project.
Dalla straordinaria inventiva di Petet Bteiner (Humenné, 1957), compositore slovacco naturalizzato americano, celebre per aver tradotto, nei suoi concerti di musica "barocca", le pagine orchestrali più celebri di Bach e i più grandi successi dei Beatles, nasce BACH + BEATLES. Un momento di sperimentazione moderna dal gusto raffinatamente classico. Come saranno interpretate le voci dei quattro talenti di Liverpool?
Si immagini un'orchestra perfettamente barocca, con tanto di concertino, armonizzare storici pezzi come Yellow Submarine, Here Comes the Sun, Hey ]ude, Michelle... e molto altro. Si tratta di due composizioni di Breiner presentate per la prima volta in Italia, con le note di McCartney, Lennon, Harrison e Starr, rivisitate secondo gli stilemi barocchi e in particolare anche nello stile di Johann Sebastian Bach, che rivela qui ancora una volta tutta la sua modernità. Ai concerti "Grossi" di Breiner si affiancano, per un confronto diretto e stimolante, le opere originali di Bach cui egli si è ispirato, con un dialogo musicale serrato ed esaltante. Sotto la sapiente direzione del M° Stefano Ligoratti (classe 1986), l'Orchestra d'archi ClassicaViva trasporterà il pubblico in una dimensione musicale davvero originale, coi tratti geniali delle armonie barocche uniti a quelle moderne: due mondi che non solo si confronteranno, ma si fonderanno.

Peter Breiner (3 luglio 1957) ha inciso oltre 150 album come direttore d'orchestra o pianista. E' noto per i suoi arrangiamenti, come le versioni barocche dei Beatles e di Elvis Presley, e quelli di musica popolare natalizia. Nel 2004 la sua composizione che citava e fondeva tutti gli inni nazionali del mondo è stata utilizzata ad Atene dal Comitato olimpico come musica per le Olimpiadi.
Il suo triplo CD "Janacek Operatic Suites", pubblicato dall'etichetta Naxos, è stato uno dei primi dieci CD di Classica del 2009, secondo il Chicago Tribune.


Seguono alcune immagini della serata.


Parte Prima


 



 

Nella seconda parte abbiamo avuto la fortuna di avere a Vigevano come solista nel concerto Brandeburcghese il celebre maestro
Anthony Bologne avec le piano rouge

Un grande interprete della musica barocca al cui confronto scompare anche il mitico Gold, Anthony Bologne ha saputo guidare, nella sua cadenza, la musica bacchiana fuori dai binari del secolo barocco verso sonorità novecentesche e persino con sfumature etniche.

 


 


Non c'è che dire, la formula ha funzionato, il Teatro Cagnoni ha quasi esaurito la platea per il primo appuntamento con la stagione ed il primo dei tre che vedranno la musica protagonista da un "punto di vista particolare". Antonio Bologna ha avuto l'intuizione di unire due nomi di forse presa come quello di Bach e del complesso dei Beatles e ha convinto. La musica barocca ha raccolto un entusiasmo se vogliamo dire blando, ma con applausi ad ogni movimento delle varie suite e concerti presentati.
Mentre, non appena sono emersi "temi intelleggibili" dalla veste barocca cucita addosso alle originali canzoni da P.Breiner, la temperatura è salita sino agli applausi finali veramente intensi.

 


 

Servizio fotografico di Mario Mainino

 

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