Stagioni ed altro

Mortara On Stage 2010
Auditorium Città di Mortara
Sabato 20 novembre 2010 ore 21,00

Concerto sinfonico In collaborazione con il festival Contempoartefestival di Firenze
Da Vivaldi alla
Musica contemporanea

 

I concerti delle Stagioni di Vivaldi
con contorno alla "moderna"
I Virtuosi di Firenze
Vittorio Ceccanti, direttore e violoncello
Violino Duccio Ceccanti, violino

 

Il secondo appuntamento di Mortara on Stage è con la "grande musica": uno dei capolavori più noti e importanti di tutti i tempi, opera di un genio italiano, Antonio Vivaldi. Le Quatto Stagioni fanno parte di una più complessa opera "Il cimento dell'armonia e dell'invenzione" del compositore veneziano e sono uno dei più fulgidi esempi di musica a programma, cioè di musica che descrive qualcosa, in questo caso le stagioni dell'anno appunto. Vivaldi preparò quattro bellissimi sonetti, uno per stagione e questi testi letterari sono appunto la fonte di ispirazione di quest'opera.

Sul palco uno delle migliori orchestre da camera italiane, I Virtuosi di Firenze, orchestra d'archi composta da grandi virtuosi, diretti dal violoncellista e direttore Vittorio Ceccanti, uno dei più importanti violoncellisti italiani. Solista al violino il fratello Duccio Ceccanti. Il programma sarà completato con un brano di Marin Marais sul tema della "Follia di Spagna", tema notissimo, per violoncello solista e orchestra e due pezzi scritti da Nicola Campogrande, conosciuto anche come speaker di Radio 3, per violoncello e per violino elettrico e orchestra. Tradizione e innovazione spettacolare in questo programma che va da Vivaldi ai giorni nostri. (dalle note di sala)

Info artisti su:

Duccio Ceccanti, violino


Programma e alcune immagini della serata.....


MARIN MARAIS
Les Folies d'Espagne
versione per violoncello e orchestra d'archi di Alessandro Polito




 


NICOLA CAMPOGRANDE
Warm Trip per violoncello e orchestra d'archi

 





NICOLA CAMPOGRANDE
Alta Tensione per violino elettrico e archi





ANTONIO VIVALDI
Le Quattro Stagioni
i primi quattro concerti per violino da: Il cimento dell'armonia e dell'inventione
Info tratte da :
http://it.wikipedia.org/wiki/Le_quattro_stagioni

Il cimento dell'armonia e dell'inventione, Op. 8

Primavera - concerto in Mi maggiore per violino, archi e clavicembalo
(Allegro, Largo, Allegro)
Estate - concerto in Sol minore per violino, archi e clavicembalo
(Allegro non molto-allegro, Adagio e piano - prestoe e forte, Presto)
Autunno - concerto in Fa maggiore per violino, archi e clavicembalo
(Allegro, Adagio molto, Allegro)
Inverno - concerto in Fa minore per violino, archi e clavicembalo
(Allegro, Adagio, Allegro)

La "Primavera" è un concerto in Mi maggiore per violino, archi e clavicembalo. I tre movimenti di cui consta la Primavera descrivono tre momenti della stagione: il canto degli uccelli (allegro), il riposo del pastore con il suo cane (largo) e la danza finale (allegro). Il violino solista rappresenta un pastore addormentato, le viole il latrato del suo fido cane mentre i restanti violini le foglie fruscianti.


Sonetto
Allegro
Giunt' è la Primavera e festosetti
La Salutan gl' Augei con lieto canto,
E i fonti allo Spirar de' Zeffiretti
Con dolce mormorio Scorrono intanto:
Vengon' coprendo l'aer di nero amanto
E Lampi, e tuoni ad annuntiarla eletti
Indi tacendo questi, gl' Augelletti;
Tornan' di nuovo al lor canoro incanto:
Largo
E quindi sul fiorito ameno prato
Al caro mormorio di fronde e piante
Dorme 'l Caprar col fido can' à lato.
Allegro
Di pastoral Zampogna al suon festante
Danzan Ninfe e Pastor nel tetto amato
Di primavera all' apparir brillante.

L'Estate è un concerto in Sol minore per violino, archi e clavicembalo. Il concerto per i suoi toni accesi e violenti riflette con maggiore efficacia rispetto gli altri la carica esplosiva della stagione. La tempesta viene descritta passo passo nella sua manifestazione al pastore: dapprima si avvicina da lontano nella calura estiva (allegro non molto allegro), quindi il pastore che si spaventa per l'improvviso temporale (adagio presto) e infine la virulenza sprigionata dalla tempesta in azione (presto).

Sonetto
Allegro non molto - Allegro
Sotto dura Staggion dal Sole accesa
Langue l'uom, langue 'l gregge, ed arde il Pino;
Scioglie il Cucco la Voce, e tosto intesa
Canta la Tortorella e 'l gardelino.
Zèfiro dolce Spira, ma contesa
Muove Bòrea improviso al Suo vicino;
E piange il Pastorel, perché sospesa
Teme fiera borasca, e 'l suo destino;
Adagio e piano - Presto e forte
Toglie alle membra lasse il Suo riposo
Il timore de' Lampi, e tuoni fieri
E de mosche e moscon lo Stuol furioso.
Presto
Ah, che purtroppo i suoi timor Son veri!
Tuona e fulmina il Ciel e grandinoso:
Tronca il capo alle Spiche ed a' grani alteri.

L'Autunno è un concerto in Fa maggiore per violino, archi e clavicembalo. Vivaldi descrive la figura del Dio romano Bacco: un'iniziale panoramica della vendemmia è seguita dell'ebbrezza provocata dal vino, movimento dal titolo "I dormienti ubriachi", in un clima trasognato e sereno. L'ultimo movimento coincide con i martellanti ritmi della caccia.

Sonetto Allegro
Celebra il Vilanel con balli e Canti
Del felice raccolto il bel piacere
E del liquor de Bacco accesi tanti
Finiscono col Sonno il lor godere
Adagio molto
Fa' ch' ogn' uno tralasci e balli e canti
L'aria che temperata dà piacere,
E la Stagion ch' invita tanti e tanti
D' un dolcissimo Sonno al bel godere.
Allegro
I cacciator alla nov'alba a caccia
Con corni, Schioppi, e cani escono fuore
Fugge la belva, e Seguono la traccia;
Già Sbigottita, e lassa al gran rumore
De' Schioppi e cani, ferita minaccia
Languida di fuggir, ma oppressa muore.

L'Inverno è un concerto in Fa minore per archi. Il concerto era stato concepito da Vivaldi perché fosse eseguito in chiesa, tant'è che i toni pastorali costringevano l'orchestra a suonare quasi in sordina, quasi a non voler disturbare i fedeli in preghiera. L'Inverno viene descritto in tre momenti: l'azione spietata del vento gelido (allegro), il secondo movimento, tra i più celebri de Le quattro stagioni, della pioggia che cade lenta sul terreno ghiacciato (adagio) e la serena accettazione del rigido clima invernale (allegro).

Sonetto
Allegro
Agghiacciato tremar tra nevi algenti
Al Severo Spirar d' orrido Vento,
Correr battendo i piedi ogni momento;
E pel Soverchio gel batter i denti;
Adagio
Passar al foco i dì quieti e contenti
Mentre la pioggia fuor bagna ben cento
Allegro
Caminar Sopra il ghiaccio, e a passo lento
Per timor di cader girsene intenti;
Gir forte Sdruzziolar, cader a terra
Di nuovo ir Sopra 'l giaccio e correr forte
Sin ch' il giaccio si rompe, e si disserra;
Sentir uscir dalle ferrate porte
Scirocco, Borea, e tutti i Venti in guerra
Quest' é 'l verno, ma tal, che gioia apporte.

 


 

Info biglietti: Libreria "Le mille e una pagina" - 0384 298493
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al quale ci si può iscrivere dal sito del comune: www.comune.mortara.pv.it


Quattro stagioni con alta tensione per violino e cello ...

 


   
   
 

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