La Bohčme

Mercoledė 15 aprile 2009
Cinema Teatro Odeon Vigevano
Parrocchia della Immacolata &
Ass.Culturale "La Barriera" &
Ass. Donne Pavesi &
Ass. Concertodautunno

con il patrocinio della Provincia di Pavia

ed il sostegno economico di ASM Vigevano Lomellina s.p.a.

Mercoledė 15/04/2009
h. 20:15
In collaborazione con gli Amici della Lirica di Magenta
La Bohčme
Opera in quattro atti
Musica di Giacomo Puccini

Spettacolo dal vivo - Fuori abbonamento

Mimė soprano - Margherita Tomasi
Rodolfo, poeta tenore - Matteo Falcier
Musetta soprano - Elisa Maffi
Marcello, pittore baritono - Bruno Pestarino
Colline, filosofo basso - Giampaolo Vessella
Schaunard, musicista baritono - Dong-Il Park
Benoît, padrone di casa basso - Andrea Dufaux
Alcindoro, consigliere di Stato basso - Andrea Dufaux
Parpignol, venditore ambulante tenore Gianni Granata
Altro venditore ambulante tenore -coro
Sergente dei Doganieri basso - Angelo Oldani
Un doganiere tenore – Massimo Gavardi
Un ragazzo - coro
Sachiko Yanagibashi, pianoforte
Schola Cantorum San Gregorio Magno
di Trecate
maestro del coro Mauro Rolfi
Idea scenografica e regia di Mario Mainino

INGRESSO 15 Euro + eventuale offerta libera

Per questa iniziativa collabora l'Associazione Donne Pavesi, con la quale si č deciso di raccogliere le eventuali offerte oltre i 15Euro dell'ingresso a favore della
 Ass. Corea di Huntington.
http://www.coreadihuntington.it/news.html
Consulenza artistica ed organizzativa della Ass. Culturale Concertodautunno - Vigevano


Programma
Atto I - intervallo - Atto II - intervallo - Atto III & Atto IV

 

Al Quartiere Latino.

Un crocicchio di vie che al largo prende forma di piazzale;
botteghe, venditori di ogni genere; da un lato, il Caffč Momus.

LA FOLLA
(studenti, sartine, borghesi e popolo)
Quanta folla! Su, corriam! Che chiasso!
Stringiti a me. Date il passo.

SCHAUNARD
(dopo aver soffiato nel corno)
Pipa e corno quant'č?

COLLINE
(presso la rappezzatrice che gli ha cucito la falda di uno zimarrone)
un poco usato...
ma č serio e a buon mercato...

RODOLFO
(A braccio con Mimė, attraversa la folla avviato al negozio della modista.)
Andiamo.

MIMĖ
Andiamo per la cuffietta?

MARCELLO
(occhieggiando le donnine che la folla gli getta quasi fra le braccia)
Io pur mi sento in vena di gridar:

Chi vuol, donnine allegre, un po' d'amor!
Facciamo insieme a vendere e a comprar!

COLLINE
(se ne viene al ritrovo, agitando trionfalmente un vecchio libro.)
Copia rara, anzi unica: la grammatica Runica!

MARCELLO
(Arrivando al caffč Momus grida a Schaunard e Colline:)
A cena!

MIMĖ (accennando graziosamente ad una cuffietta  )
Mi sta bene questa cuffietta rosa?

RODOLFO (a Mimė) quel color ti dona.

RODOLFO
Ho uno zio milionario. Se fa senno il buon Dio,
voglio comprarti un vezzo assai pių bel!

Colline, Schaunard e Marcello escono dal caffč

S'avanzano di nuovo Rodolfo e Mimė

RODOLFO  (con dolce rimprovero, a Mimė)
Chi guardi?
MIMĖ (a Rodolfo)  Sei geloso?

RODOLFO All'uom felice sta il sospetto accanto.

SCHAUNARD
Ed io, quando mi sazio,
vo' abbondanza di spazio...

PARPIGNOL
Ecco i giocattoli di Parpignol!

RODOLFO
Eccoci qui
Questa č Mimė,
gaia fioraia.
Il suo venir completa
la bella compagnia

COLLINE
Finalmente !

RODOLFO son io il poeta,
essa la poesia.
Dal mio cervel sbocciano i canti,
dalle sue dita sbocciano i fior;

dall'anime esultanti
sboccia l'amor.

SCHAUNARD
(con autoritā comica)
Ingrediat si necessit.

MARCELLO
(ironico)
Dio, che concetti rari!

PARPIGNOL
Ecco i giocattoli di Parpignol!

(Il cameriere presenta la lista delle vivande,
che passa nelle mani dei quattro amici,
guardata con una specie di ammirazione e analizzata profondamente )

BAMBINE e RAGAZZI
Parpignol, Parpignol!
Ecco Parpignol, Parpignol!
Col carretto tutto fior!
Ecco Parpignol, Parpignol!
Voglio la tromba, il cavallin..

SCHAUNARD
Cervo arrosto!

MARCELLO
(esaminando la carta ed ordinando ad alta voce al cameriere)
Un tacchino!

SCHAUNARD
Vin del Reno!

COLLINE
Vin da tavola!

SCHAUNARD
Aragosta senza crosta!

un gruppo di mamme accorre in cerca dei ragazzi e,
trovandoli intorno a Parpignol, si mettono a sgridarli;
l'una prende il figliolo per una mano,
un'altra vuole condur via la propria bambina

MAMME
A casa, a letto!
gli scappellotti vi parranno poco!
A casa, a letto

Vo' la tromba il cavallin...

RODOLFO E tu, Mimė, che vuoi?

MIMĖ La crema.

SCHAUNARD
(con somma importanza al cameriere,
che prende nota di quanto gli viene ordinato)
E gran sfarzo. C'č una dama!

MARCELLO
(come continuando il discorso)
Signorina Mimė, che dono raro
le ha fatto il suo Rodolfo?

MIMĖ
(mostrando una cuffietta)
Una cuffietta a pizzi, tutta rosa, ricamata
Da tanto tempo tal cuffietta č cosa desiata!...
Egli ha letto quel che il core asconde

SCHAUNARD
Esperto professore...

COLLINE
(seguitando l'idea di Schaunard)
... che ha giā diplomi e non son armi prime le sue rime...

MARCELLO
O bella etā d'inganni e d'utopie!
Si crede, spera, e tutto bello appare!

RODOLFO
La pių divina delle poesie
č quella, amico, che c'insegna amare!

MIMĖ
Amare č dolce ancora pių del miele...

SCHAUNARD e COLLINE
(per cambiare discorso)
Allegri, e un toast!...

MARCELLO (al cameriere)
Qua del liquor!...

MIMĖ, RODOLFO e MARCELLO (alzandosi)
E via i pensier, alti i bicchier! Beviam!

TUTTI Beviam

MARCELLO
(interrompendo, perché ha veduto da lontano Musetta)
Ch'io beva del tossico!

ALCINDORO
(trafelato)
Come un facchino...
correr di qua... di lā...
No! No! non ci sta...
non ne posso pių!



MUSETTA Vien, Lulų! Vien, Lulų!

ALCINDORO (a Musetta) Come! qui fuori? Qui?

Musetta vede la tavolata degli amici innanzi al Caffč Momus
ed indica ad Alcindoro di sedersi al tavolo

MUSETTA Siedi, Lulų!

MARCELLO
(con disprezzo)
Colla casta Susanna!

MARCELLO
Domandatelo a me.
Il suo nome č Musetta;
cognome: Tentazione!
Per sua vocazione
fa la Rosa dei venti;
gira e muta soventi
e d'amanti e d'amore.

MUSETTA
(colpita nel vedere che gli amici non la guardano)
(Marcello mi vide...
Non mi guarda, il vile!
(sempre pių stizzita)
Quel Schaunard che ride!
Mi fan tutti una bile!
Se potessi picchiar,
se potessi graffiar!
Ma non ho sottomano
che questo pellican!
Aspetta ! )
(gridando)
Ehi! Camerier!
(Il cameriere accorre: Musetta prende un piatto e lo fiuta.)
Cameriere! Questo piatto
ha una puzza di rifritto!

ALCINDORO (frenandola) No, Musetta... Zitta zitta!

MUSETTA
(vedendo che Marcello non si volta)
(Non si volta.)

ALCINDORO
(con comica disperazione)
Zitta! zitta! zitta! Modi, garbo!

MUSETTA (rabbiosa) (Ora lo batto, lo batto!)

MUSETTA
(seccata)
Non seccar! Voglio fare il mio piacere....

ALCINDORO
Parla pian parla pian!


 SCHAUNARD La commedia č stupenda!

COLLINE Stupenda !


MUSETTA (come sopra) Ma il tuo cuore martella!

ALCINDORO Parla piano.

MUSETTA
(Ah, non si volta!)

ALCINDORO A chi parli?...

MUSETTA (guardando Marcello, a voce alta) Tu non mi guardi!

MUSETTA
(sempre dirigendosi intenzionalmente a Marcello,
il quale comincia ad agitarsi)
Quando men vo soletta per la via,

la gente sosta e mira
e la bellezza mia tutta ricerca in me

da capo a pie'...

MARCELLO
(agli amici, con voce soffocata)
Legatemi alla seggiola!

MUSETTA
(Or convien liberarsi del vecchio!)
(Simulando un forte dolore ad un piede,
va di nuovo a sedersi.)
Ahi!

ALCINDORO
Che c'č?

MUSETTA
Qual dolore, qual bruciore!

ALCINDORO
Dove?


(Si china per slacciare la scarpa a Musetta.)

MUSETTA
(mostrando il piede con civetteria)
Al pie'!

MARCELLO
(commosso sommamente, avanzandosi)
Gioventų mia,
tu non sei morta,
né di te morto č il sovvenir!

SCHAUNARD e COLLINE, poi RODOLFO
La commedia č stupenda!

MARCELLO
Se tu battessi alla mia porta,
t'andrebbe il mio core ad aprir!

(Un cameriere porta il conto.)

RODOLFO, SCHAUNARD e COLLINE
(con sorpresa alzandosi assieme a Mimė)
Il conto?

COLLINE
Chi l'ha richiesto?

SCHAUNARD
(al cameriere)
Vediam !
(Dopo guardato il conto, lo passa agli amici.)

RODOLFO e COLLINE
(osservando il conto) Caro

MUSETTA
(al cameriere)
Il mio conto date a me.
(al cameriere che le mostra il conto)
Bene!
Presto, sommate
quello con questo!
(Il cameriere unisce i due conti e ne fa la somma.)
Paga il signor che stava qui con me!

MUSETTA
(Ricevuti i due conti dal cameriere li pone sul tavolo
al posto di Alcindoro.)
E dove s'č seduto
ritrovi il mio saluto!

RODOLFO, MARCELLO, SCHAUNARD e COLLINE
E dove s'č seduto
ritrovi il mio saluto!

MARCELLO, SCHAUNARD e COLLINE
Quella folla serrata
il nascondiglio appresti!

MIMI’, MUSETTA, RODOLFO, MARCELLO, SCHAUNARD e COLLINE
Lesti, lesti, lesti!

LA FOLLA e i VENDITORI
Ecco il Tambur Maggior!
Pių fier d'un antico guerrier!
Il Tamburo Maggior! Gli Zappator, olā!
La Ritirata č qua!
Eccolo lā! Il bel Tambur Maggior!
La canna d'ôr, tutto splendor!
Che guarda, passa, va!

Alcindoro, vedendo la somma,
non trovando pių alcuno, cade su di una sedia, stupefatto, allibito.

Di Francia č il pių bell'uom!
Il bel Tambur Maggior
Eccolo lā!
Che guarda, passa; va!

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